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Un blog creato da amoon_rha_gaio il 21/09/2007

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Messaggi di Marzo 2017

Torniamo a dare un senso...

Post n°2511 pubblicato il 13 Marzo 2017 da amoon_rha_gaio
Foto di amoon_rha_gaio

http://3.bp.blogspot.com/-4JsO10vkk20/UxEIZomV0gI/AAAAAAAAZXI/ImZf5nhqryc/s1600/uomo+canotta.jpg

...anche se un senso non ce l'ha, direbbe Vasco Rossi.

Giovedì scorso hanno dimesso mio padre. Sarebbe una bella notizia se tutto fosse finito lì, invece è solo finito un primo, duro, capitolo di una storia che sarà ancora lunga.

Io lo so, nessuno di noi si deve abbattere, però credetemi è molto dura riuscire a rimanere positivi quando non vedi cenni di miglioramento.

Sono passati pochi giorni e mio padre dice di sentirsi stanco. Certo, forse è normale dopo quello che ha avuto: lui ha fame però gli hanno dato una dieta da seguire e forse anche quello lo agita. Per non parlare della paura che ha in corpo per quello che poteva essere e, per fortuna, non è stato.

Dovrà fare ancora tanti controlli e spero che la sua stanchezza si trasformi in forza: dovete sapere che uno dei sintomi di quello che ha avuto era proprio la stanchezza. Non siamo ora ai livelli di prima, ma potete capire il mio timore adesso: comunque ripeto domani andrà dal medico e nei prossimi giorni farà ulteriori visite. Così è scritto.

E io? io mi sono annullato per lui, per mia madre e mio fratello. Tutti insieme ci stiamo dando da fare: io non esco da un mese. Ieri mi sono concesso una passeggiata in città, con amici ho prenotato una vacanza per giugno, ma vi confesso che è più l'ansia e la paura che la gioia.

So che devo riprendere una certa normalità altrimenti rischio di impazzire e di non riuscire ad essere d'aiuto a nessuno. Non è facile, ma iniziamo a dare normalità anche scrivendo qui....come del resto ho sempre fatto.

Buongiorno

Amoon

 
 
 

La più bella del mondo

Post n°2510 pubblicato il 07 Marzo 2017 da amoon_rha_gaio
 
Foto di amoon_rha_gaio

http://letteradonna.it/wp-content/blogs.dir/3037/files/2016/10/Mamma.jpeg

Che sia 8 marzo o meno poco importa.

Voglio celebrare una donna che nei momenti di difficoltà non perde il sorriso. Che non si arrende, che si da da fare portando normalità ad una famiglia che, con una persona in ospedale, tanto normale non lo è più.

A chi non si ferma un attimo, a chi fa la spesa, pranza, lava i piatti alle 11 di mattino per poi correre in ospedale a tenere compagnia ad un marito brontolone. Il tutto rigorosamente a piedi senza auto.

A te che mi dici "stai tranquillo" mentre so chiaramente che tu non lo sei. A te che ogni tanto hai qualche piccolo, sacrosanto, cedimento quando mi dici "non sarà mai più come prima" voglio dire grazie di esserci perchè il problema più grande sarà veramente quando tu non ci sarai, quando tu crollerai, quando tu non sarai più presente.

A te grazie di rendere più sopportabile la lontananza di papà.

A te, unica donna della mia vita, grazie

Grazie mamma

Amoon

 
 
 

Quando la vita cambia

Post n°2509 pubblicato il 01 Marzo 2017 da amoon_rha_gaio
Foto di amoon_rha_gaio

http://static.fanpage.it/socialmediafanpage/wp-content/uploads/2012/07/anziana-letto-ospedale-300x225.jpg

Ero molto nervoso nelle ultime settimane.

Tornavo a casa per stare con la famiglia: mio padre sempre a letto a dormire, mia madre sempre a lamentarsi di ciò. Io provavo a portarla a spasso ma nulla riusciva a tranquillizzarla. Le mie uscite con gli amici ridotte all'osso e incapaci di tranquillizzare me stesso.

Domenica 19 esco di casa per andare a cena con un amico: "Dove vai?" mi dice mio padre appena svegliato da mia madre per la cena.

Poco dopo a tavola con il mio amico ricevo una telefonata: "Amoon sono mamma. Papà non sta bene, lo portiamo al pronto soccorso". E così è iniziata questa nuova vita fatta di ospedali, ansia, attese, esami non buoni. Ci hanno raccontato di possibili interventi chirurgici, dialisi e quant'altro. Mi sono ridotto uno straccio, io e mio fratello sempre lì a fare da spola tra casa e ospedale, a tranquillizzare nostra madre che aveva capito che qualcosa non andava. L'ho subito assolta: mio padre è un testone e ogni volta che gli si chiedeva di fare un controllo, sbottava dicendo "fatti gli affari tuoi".

Oggi la situazione è leggermente migliorata: sono passati 9 giorni e non si parla più di dialisi o quant'altro, anche se il cielo non è ancora limpido. Vivo sperando che lo dimenttano presto e che possa tornare a casa conducendo una vita normale ma avendo anche imparato la lezione. Spero che la cosa arrivi presto pur essendo io già contento, visto che la sera in cui è andato al pronto soccorso ha rischiato fosse l'ultima.

Amoon

 
 
 
 

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