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Post n°123 pubblicato il 02 Giugno 2010 da marea14
Dopo l’inconcepibile massacro compiuto in acque internazionali dalla marina israeliana contro i pacifisti di Freedom Flotilla che stavano portando 10.000 tonnellate di aiuti umanitari a Gaza, la “Rachel Corrie” – un’altra nave pacifista che porta il nome della ragazza statunitense assassinata a Rafah il 16 merzo 2003 mentre cercava di impedire l’abbattimento delle case dei palestinesi da parte dei bulldozer dell’esercito israeliano – sta navigando verso Gaza dopo aver dichiarato pubblicamente di non portare armi a bordo e di non avere intenzione di usare violenza in caso di attacco. A bordo c’è anche l’irlandese Mairead Corrigan- Maguire, che nel 1976 ha ricevuto il premio Nobel per la pace . |
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voglio lasciarti un pensiero che condivido:
" Anche soltanto a scorrere la rassegna stampa italiana di oggi (1 giugno), ci si accorge di quanto - nella lettura del sanguinoso assalto delle teste di cuoio israeliane alla Mavi Marmara - manchi un pezzo di mondo.
Il mondo dei volontari, delle organizzazioni non governative, dei pacifisti. Quel mondo che spesso lavora in silenzio, calmiera i nostri sensi di colpa (occidentali), e sfama coloro che sono da sfamare.
Mi raccomando, però, in silenzio. Senza disturbare il manovratore, diplomazie e cancellerie comprese.
Guai se i pacifisti fanno politica, guai se i volontari delle ong spingono perché un assurdo e inconcepibile status quo (l'embargo attorno a Gaza, in violazione di tutte le convenzioni internazionali) venga stravolto, violato, rotto. Sono stati persino etichettati, oggi, come "i kamikaze di casa nostra"...
Il no comment, su questo tipo di etichette che poco hanno di giornalistico, è d'obbligo. Bisogna invece commentare la mancanza di fantasia e di coraggio nel leggere avvenimenti che non sono catalogabili né nella Realpolitik classica, né nella politica stile machiavelliano, né in quella politica diplomatica del "passetto alla volta" a cui manca - però - quello che le grandi scuole diplomatiche del passato (la veneziana? la vaticana? la ottomana?) hanno insegnato. La capacità di influire. Di contare. Di premere, sull'avversario o sull'amico. Con fermezza
Paola Caridi (corrispondente da Gerusalemme)
Ciao Francesca, è un piacere ritrovarti :-)
è un moto del cuore leggerti...
Essere in piazza domani è molto importante anche perchè sabato la “Rachel Corrie” dovrebbe arrivare a Gaza.
Domani sono previste anche altre manifestazioni a:
MILANO, ore 17.30 piazza San Babila
NAPOLI, ore 17.00 piazza del Gesù
TARANTO, ore 18.00 in piazza della Vittoria
Shulamit Aloni, fondatrice di "Peace Now" ha dichiarato: "Con questo massacro, il mio Paese, quello per cui ho combattuto, ha mostrato di sé il volto peggiore: il volto dell’arroganza, dell’uso spropositato della forza. È una macchia che resterà nel tempo. E per cancellarla non sarà sufficiente la condanna internazionale. Occorre che dall’interno della società israeliana si levino immediatamente le voci di protesta. Occorre una rivolta morale contro chi sta attentando non solo alla pace in Medio Oriente, ma sta minando le basi stesse della nostra democrazia. Perché un Paese che giustifica massacri come questo, è un Paese che condanna se stesso a una brutta fine"