Creato da: upmarine il 02/10/2006
Reporter a stile libero, anzi senza. Ovvero, un gatto attaccato ai maroni! Con le unghie. :-((

L’angolo dei barlumi

Però, dall'alto della mia età, ho visto fiordalisi correre dietro ai papaveri che si nascondevano tra le onde del grano. Ero giovane e molto meridionale.







Signore,
perché i nostri ragazzi hanno smesso di sognare il proprio futuro, mimetizzandosi nel gregge alla ricerca di un mediocre consenso?
Perché hanno perso la capacità di volare ad ali spiegate, al di sopra della vuota quotidianità?
Perché non si ribellano alla volontà di chi trova necessario che siano imbrigliati nel regno delle scimmie urlanti?
Perché hanno sacrificato il proprio diritto di sfidare il mondo?
Perché negano l'affermazione della propria capacità di eccellere?

Nemmeno Tu conosci la risposta. Vero?

 

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Poche centinaia di chilometri più in qua ... su UPmariner Channel

Post n°217 pubblicato il 07 Aprile 2009 da upmarine
 

I casi della vita.

Ieri sera, erano le 10:20 , il divano su cui io e la mia compagna eravamo seduti a guardare Report inizia a scuotersi con forza. Dura pochi secondi. Lei mi guarda con gli occhi pieni di terrore mentre io la tranquillizzo con la mia calma: è passata, le dico. Lei è indecisa se scappare via, in pigiama. Io non mi muovo e questo la convince a restare.

E' capitato tante altre volte, con la stessa intensità, e ormai comincio a conviverci. Giro tra i canali TV, e il TG regionale dell'Emilia-Romagna ne parla e dice che l'epicentro è a qualche chilometro da casa, tra Forlì e Faenza, con una intensità di 4,6 gradi della scala Richter.

Passa il tempo ed andiamo a dormire. E' l'una. Non ho sonno e continuo a leggere. Sono le tre e mezza, forse le quattro. Accendo la TV ma tengo muto il volume per non svegliarla. Vedo sulla CNN, col digitale terrestre, i sottotitoli che scorrono: earthquake in Italy. Non capisco, addirittura ne parla la CNN, mi dico.

Non avevo capito che si trattava di un altra scossa, incredibilmente più forte e che aveva distrutto tante case ed ucciso tante vite addormentate.

L'ho scoperto questa mattina. Ed anche lì c'era stata una scossa allo stesso orario di quello a cui abbiamo avvetito la nostra e con la stessa intensità. Per noi solo quella, per loro premoniva l'arrivo dell'inferno.

Ora, il giorno dopo, mi chiedo: quanti uomini, ieri a L'Aquila, avranno detto alla propria compagna o ai propri figli di stare tranquilli. Tanto sarebbe passata.

 

 
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Commenti al Post:
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 07/04/09 alle 06:28 via WEB
Se si pensa che gli uomini e le donne de L'Aquila dal mese di dicembre vivono sotto uno sciame sismico pressochè costante immagino tanti. Qualcuno, però, dopo la scossa che hai sentito anche tu, non se l'è sentita di rientrare in casa. per fortuna. qualcuno avrà detto "passerà", come tutte le altre volte.
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 07/04/09 alle 12:27 via WEB
Credo che sia un atteggiamento umano diffuso, sviluppato oggi più che mai, quello di minimizzare i segni. Con il bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti non dovremmo più uscire di casa per paura di essere stuprati, malmenati, derubati, sequestrati e chi più ne ha ne metta. Tendiamo a pensare che tanto capiterà altrove, di certo non a noi. Alla fine il meccanismo è lo stesso: lo sciame di scosse è quanto di più deleterio esista. Abitua l'individuo a situazioni che dovrebbero allertare.
(Rispondi)
 
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 07/04/09 alle 07:40 via WEB
non ho capito il ragionamento. il che con te mi accade spesso, quindi non dovrei stupirmi più di tanto. volevi sottolineare il fatto che può succedere di sbagliarsi, in totale buona fede, e che questi errori possono avere conseguenze tragiche? come fa notare sandalialsole era da dicembre che andava avanti a piccole scosse: cosa dovevano fare, passare tutto l'inverno in macchina?
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 07/04/09 alle 12:35 via WEB
Grazie per avermi concesso la dignità di ragionamento. In effetti sono piuttosto ermetico, mentre vorrei essere solo sintetico. La mia considerazione, più che ragionamento, si basava sul senso di colpa che potrà perseguitare chi è sopravvissuto ai propri cari avendo, come me, tranquillizzato invece che allertato. Sono assolutamente convinto che non ci siano colpe. Forse potevano averla coloro che solo venti anni fa hanno costruito una casa dello studente così fragile: anche allora esistevano pratiche di costruzioni antisismiche.
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carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 07/04/09 alle 09:36 via WEB
Un brivido lungo la schiena alla tua considerazione...L'ho provato sulla mia pelle, in epoche relativamente recenti, quando ad una scossa accompagnata da un boato nel cuore della notte con mio marito ci siamo trovati su fronti diversi. Io per andare via da casa e non fare la fine del topo bloccato dalla porte che cedono e non si aprono più, lui (ingegnere) che fidando nelle strutture antisismiche del nostro palazzo affermava sicuro che per crollare, il terremoto avrebbe dovuto essere da "fine del mondo" e che in quel caso si sarebbero aperte voraggini nel suolo e nessuno sarebbe stato al sicuro da nessuna parte...Abbiamo discusso un pò i pro ed i contro, poi il sonno e la lagnusia, accompagnati ad un pò di sano (?) fatalismo, hanno fatto si che ci andassimo a coricare....Come disse il filosofo "Siamo tutti sotto questo cielo....
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 07/04/09 alle 12:39 via WEB
In effetti il fatalismo ha quasi sempre il sopravvento. Soprattutto nel caso di catastrofi naturali come il terremoto o gli uragani. Mi sono però chiesto se esiste un motivo per cui in Giappone scosse 100 volte più intense (due gradi Richter in più) procurano un centesimo del numero dei morti e dei senza tetto che abbiamo in Italia. Forse tuo marito ingegnere lo sa.
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Fajr
Fajr il 07/04/09 alle 12:58 via WEB
Eppure, come i giapponesi, basterebbe costuire le case in carta e non in polvere come da noi. Vabbè, penso che anche il cemento (quello vero) potrebbe andar bene... maybe. Ciao, Ip.
(Rispondi)
 
 
 
 
upmarine
upmarine il 09/04/09 alle 23:42 via WEB
sarebbe importante che la vita fosse tenuta più in considerazione dei soldi
(Rispondi)
 
 
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 07/04/09 alle 19:20 via WEB
Ahimè, pare che lo sappia...;-(
(Rispondi)
 
xxsneg
xxsneg il 07/04/09 alle 21:38 via WEB
siccome non sappiamo cosa può succedere, l'istinto di conservazione prende il sopravvento. anche io, oggi, mentre stavo con la mia più cara amica nella sala d'attesa dell'istituto oncologico europeo di milano, aspettando l'esito del suo esame - e sapendo che è già alla terza recidiva - le dicevo di stare tranquilla. ed ero convinta. è anche il senso di dover proteggere chi amiamo. insomma, non credo possa essere diversamente.
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 09/04/09 alle 23:43 via WEB
in quel caso non c'è altro da fare che essere ottimisti. ma in questo caso sarebbe meglio la prudenza: male che vada è stata inutile
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ilike06
ilike06 il 07/04/09 alle 21:54 via WEB
e se ti dico che noi non l'abbiamo sentito, ma... mio marito lo"sentiva"?... un'angoscia indicible lo ha attanagliato per tutta la serata di domenica... ha persino fatto una discussione animata cion amici sulla religione... con conseguente incremento della suddetta angoscia.... P.S. era successo anche nel 1980......
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upmarine
upmarine il 09/04/09 alle 23:45 via WEB
chissà! esistono percezioni inspiegabili.
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evasoxcaso
evasoxcaso il 09/04/09 alle 18:57 via WEB
C'è chi si è trovato col letto, al piano di sotto...ed ha avuto la fortuna di potermelo raccontare...ed anche di sorridere, mentre me lo raccontava per telefono...sorridere amaro, ma sorridere...che non fa mai male...
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upmarine
upmarine il 09/04/09 alle 23:45 via WEB
dalle mie parti si sarebbe detto che si ride per non piangere.
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