Bah!

Nonna Micia

Era forse l'estate del 2004.
Eravamo al mare.
Un timido gatto grigio si presenta a casa nostra.
Si vedeva che aveva fame.
Mia mamma, non avendo cibo per gatti, gli dà una scatoletta di carne Simmenthal.
Letteralmente divorata.
Non avendo molto altro, mia mamma arriva a dargli persino della pasta al burro.
Divorata anche quella! Accidenti che fame!
Mia mamma allora si procura del cibo per gatti con cui lo nutre.
Il gatto non solo si rivela una gatta ma, per giunta, incinta.
Da allora, ogni volta che ci presentavamo nella casa al mare, questa gatta arrivava e noi le davamo da mangiare.
Ovviamente, per fortuna, non eravamo gli unici a darle da mangiare, questo lo facevamo solo quando eravamo lì, il resto dell'anno ci pensava un'altra signora di nome Ivonne che nutriva tutti i gatti randagi del posto, con cui abbiamo, ovviamente, fatto conoscenza.
Nell'estate del 2005 questa gatta grigia partorisce altri tre gattini.
Mi offro di trovare loro dei padroni, visto che erano già svezzati, e riesco a piazzarne uno dei tre, quello che era rimasto (un'altra gattina) a cui avevamo dato il nome "Perla".
Nell'inverno del 2006 questa gatta partorisce una meravigliosa gattina soriana.
A questo punto occorreva intervenire onde evitare di essere sommersi da gatti.
Nell'estate 2006 ci procuriamo una gabbietta con la quale prendiamo questa gatta e la facciamo sterilizzare.
Nonostante tutto, continua a venirci a trovare e noi le diamo da mangiare, anche sei (6) volte al giorno.
Nel frattempo anche la sua ultima figlia, quella soriana, era rimasta incinta.
Aspettiamo che partorisca ed anche questa la facciamo sterilizzare.
Uno dei micietti partoriti è un'altra splendida soriana, la mia gatta, Micia, da cui, a questo punto, la soriana madre viene soprannominata "Mamma Micia" mentre la gattina grigia "Nonna Micia".
Per l'appunto, essendo da solo, mi offro di tenere l'ultima gattina che, appunto, prende il nome di Micia.
Da allora, ogni volta che andavamo al mare, si presentavano Nonna Micia e Mamma Micia a cui davamo regolarmente innumerevoli volte da mangiare.
Quest'ultima estate Nonna Micia non la vedevamo molto bene: sembrava un pò spelacchiata e perdeva bave dalla bocca.
Abbiamo cercato di curarla con delle pasticche mischiate al cibo e sembrava essersi quasi rimessa.
L'altra sera mia mamma mi ha detto che era da un mese che Nonna Micia non si vedeva più.
Hanno anche provato a cercarla ma senza esito.
Ivonne ha detto che è successo anche a suoi due gatti: quando sentono che è il momento, fanno un pò come gli elefanti: si ritirano in qualche posto molto ben nascosto, praticamente introvabile, aspettando la fine.
Potete immaginare il mio shock.
Se le feste comandate, ormai da molti anni, non hanno più molto significato potete immaginare queste qui cosa saranno per me.
Io spero solo che ora stia, in ogni caso, meglio.
Sicuramente, in questi ultimi anni, le abbiamo dato una vita migliore ma il dolore è comunque grandissimo.
Non pensavo che si potesse soffrire così tanto per un animale.
Se prima anche questo Natale era in "bilico" adesso è sicuramente rovinato del tutto.
Che brutto, che male, che dolore!
Adesso molte cose non hanno più significato.
Non credevo che Nonna Micia mi fosse così tanto nel cuore!
Bisognerà che me ne faccia una ragione ma passerà molto ma molto tempo.

Ciao Nonna Micia, adesso cerca di stare bene...