IL CAMPANILE DEL SANTUARIO

Percorrendo la strada litoranea che dall’areoporto della metropoli di Abidjan porta alla vasta area di sud-est della Costa D’Avorio non ci si allontana mai dalla costa dell’ Oceano Atlantico, in corrispondenza del Golfo di Guinea, tra palmeti e una vegetazione che nel periodo dicembre-gennaio mette a frutto le copiose piogge estive, mostrando tutta la sua vigorosa capacità di crescita.

Ci si incontra con le incerte periferie di Gran Bassam, antica capitale coloniale francese prima della concessione della indipendenza, centro, ora in leggero declino, dell’artigianato locale, città circondata da vaste aree paludose e tuttavia polo turistico, alberghiero, della raffinata ristorazione.

Superato il bivio di Gran Bassam e il ponte che scavalca il lago dove l’acqua dell’Oceano si mischia con quella paludosa la prua della vettura rientra un po verso l’interno tra campi coltivati prevalentemente a manioca ed ananas mentre si delinea una zona collinare.

Avvicinandosi alle basse colline s’intravvede su quella più alta una Statua imponente della Madonna con Bambino, bianchissimi, un simbolo molto eloquente che la fede non ha confini di razza.

La collina nasconde a chi arriva da Gran Bassam la cittadina di Bonoua dove i Missionari della Congregazione della Piccola Divina Opera della Provvidenza di Don Orione hanno realizzato un <Centro handicappati fisici> che nel tempo si è arricchito di moderni strumenti di cura e di recupero funzionale delle persone, prevalentemente giovani, sottoposte ad interventi chirurgici agli arti, di un centro modernamente attrezzato per le patologie degli occhi, qui assai diffuse, di una scuola tecnica con insegnanti africani per diversi mestieri, di una farmacia sostenuta da un gruppo di benefattori fiorentini, di una officina, trapiantata dall’Italia, per la costruzione di protesi su misura, di un grande impianto per la gestione di pneumatici, anch’esso dovuto alla generosità di persone devote al Santo Don Orione e ai suoi Missionari.

Satellite del Centro operativo è stato realizzato, circondato da mura come il principale, un complesso per l’accoglienza dove ospitare dignitosamente i parenti, in genere le nonne o le mamme, dei bambini ricoverati. Due costruzioni più grandi, ad un piano, sono destinate agli ospiti provenienti dal Continente o dall’Estero. Una competente ed esperta Direzione, che si avvale dell’apporto di diversi Padri, completa un quadro che non poteva essere lasciato nel dubbio che tutto procedesse per miracolo e che da una sia pur prudente risposta ai Politici nostrani quando dicono, ma non fanno, <bisogna aiutarli a casa loro>.

Sulla Collina alloggia il Provinciale, il responsabile dell’organizzazione Missionaria di una vasta area africana, oggi, eletto dai Padri sottoposti, Don Basile Aka, nativo di Bonoua, assieme ad altri Padri, tra i quali uno dei decani dell’Ordine, Don Aldo Viti, ritornato a Bonoua da poco più di un mese dopo un soggiorno  al Paverano di Genova.

Molte delle opere che fanno della Collina un luogo speciale sono dovute alla capacità di Don Aldo di immaginare il futuro e di trovare con caparbietà i mezzi occorrenti per realizzare opere che aumentino il prestigio e l’utilità sociale delle stesse. Dopo il grande Santuario, Don Aldo ha incominciato a lamentare che la Chiesa dedicata alla Madonna di Guinea non aveva un campanile. Incaricò del progetto il Dott. Architetto Paolo Granara, studio a Ronco Scrivia, radici a San Bartolomeo di Savignone che, scrupolosamente andò a Bonoua per esaminare il terreno e l’ambiente in cui il campanile doveva inserirsi. Non un Campanile qualunque doveva essere, perché sull’ultimo piano, sopra quello delle 5 o 6 campane, c’è in realtà un capiente contenitore di acqua potabile per i pellegrini e per il rione, se così si può chiamare, di Imperié, il più povero della Città per il quale Don Aldo ha una particolare attenzione da molti anni, destinando razioni di viveri agli indigenti, occupandosi della loro salute, ricevendo in compenso l’intervento di tanti bambini sulla Collina, alle 17,30 di ogni sera, per il Santo Rosario accanto alla Statua della Madonna e il Bambino.

IL CAMPANILE DEL SANTUARIOultima modifica: 2017-07-08T08:39:05+02:00da balbicarmelo