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Post n°263 pubblicato il 02 Marzo 2015 da un_uomonormale
L'emicrania è una malattia un po' complessa, e viene caratterizzata da una condizione di disfunzione neurovascolare che rende il soggetto particolarmente vulnerabile a diversi fattori che scatenano gli attacchi. Questi episodi a dir poco invalidanti, possono avere un andamento ripetitivo nel corso della vita. Di questa malattia particolarmente invalidante si conoscono due forme: Emicrania senza aura; emicrania con aura, In questo post mi occuperò dell'emicrania senza aura. Rappresenta la forma di gran lunga più frequente; circa l'80% . La frequenza degli attacchi varia considerevomente da paziente a paziente e nei diversi periodi della vita nello stesso paziente. L'esordio riconosce una fascia di età che parte dai 10 anni, ed i 30 anni e tende ad attenuarsi e poi scomparire oltre i 50 anni. Si conoscono forme a bassa frequenza; circa due attacchi al mese, quella media, circa 3-5 attacchi al mese; ed alta, con attacchi superiori a 5 al mese.. Una classificazione, circa l'intensità algica conosce le forme severe, che costringono il paziente a letto, impedendo lo svolgimento di qualsiasi attività; le forme moderate, che influenzano le attività di lavoro, ma non lo costringono a letto; e in ultimo, le forme lievi, in verità le più rare. L'esordio di un attacco emicranico non conosce un orario prestabilito. Esso si presenta, infatti, a qualsiasi orario, e talora anche al risveglio. Difficilmente si ascolta un paziente che riferisca d'essere stato svegliato durante il sonno dal dolore. Il decorso dell'emicrania senza aura varia a seconda del periodo della vita, in risposta a diversi fattori endogeni ed esogeni. Le cause che frequentemente si associano con la sintomatologia dolorosa del paziente, riconoscono fattori ormonali; non di rado collegati con le fasi del ciclo mestruale o immediatamente in epoca pre-metruale, e con l'uso di contraccettivi orali. Inoltre, i tassi estroprogestinici variabili in epoca di gravidanza, puerperio, allattamento, menopausa. Lo stress, psicologico o fisico, è un altro fattore scatenante; Fattori alimentari. Circa il 20% dei pazienti riferisce insorgenza di attacchi in s eguito all'assunzione di specifici cibi, tra cui quelli più ricchi in fenoli, tiramina, nitrati, derivati del latte, cioccolato, insaccati, vino rosso. Ciò in quanto si ritiene che l'emicranico presenti un deficit di un'enzima chiamato fenolsulfotransferasi di tipo P, che è implicato nella tossificazione dei fenoli di origine alimentare. Si conoscono anche fattori ambientali metereologici, nelle fasi di cambiamenti di particolari condizioni metereologiche oppure in seguito di variazioni altimetriche o di intense stimolazioni sensoriali. In ultimo, ma non in ordine di importanza, fattori farmacologici( tra cui, calcioantagonisti come la nifedipina, la reserpina, i nitriderivati. Per il trattamento acuto dell'emicrania sono oggi disponibili numerosi presidi terapeutici riconducibii a due categorie principali: gli antiemrìicranici specifici e non specifici: gli ergot-derivati, ai più recenti triptani. |
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Ti abbraccio, Peppe,e ti auguro una bella serata!