EARTH & SOCIAL

A.A.&A. AliceAmbiente&Attualità. Questo Blog è dedicato alla mia bolla. Alla mia amata TERRA. Ma non solo. È dedicato anche alla globalizzazione e a questa nostra malsana società. È consigliabile l'utilizzo dei Tags.

 

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SUGLI INCENERITORI

PAUL CONNET DOCET
docente di Chimica Ambientale, St. Lawrence University, NY
 
 

COSA DOBBIAMO FARE. TUTTI. SUBITO.

1-Usa lampadine fluorescenti e compatte, ma solo dove tieni la luce accesa per molto tempo". Per gli esterni, scegli le lampade a sensore, che si accendono solo quando serve.

2-Usa la macchina il meno possibile ma con cervello. Se ti è possibile monta gpl o metano. Ridurrai drasticamente le emissioni nocive e peserai meno all'ambiente; oltre a ridurre del 70% la tua spesa non dovrai più preoccuparti di scioperi dei benzinai o rincari del prezzo del petrolio, tantomeno dell'Ecopass. Spegni il motore quando sei in sosta.

3- Separa carta, plastica, legno, vetro e lattine e riciclale.

4 - Non sprecare acqua. Ad esempio quando ti lavi o quando lavi il cibo. È meglio riempire il lavandino che far scorrere l'acqua per mezz'ora. E controlla le tubature: in un anno, anche un buco minuscolo comporta ingenti perdite.

5- Non sprecare acqua calda.

6- Impara a ridurre i rifiuti già all'acquisto. Non comprare prodotti con molti imballi e con troppa plastica. Scegli le ricariche per ammorbidenti e detersivi, la polvere al posto delle pastiglie (che sono imbustate una per una), ecc..

7- Regola il termostato di casa sotto i 20°. Oltre questa soglia, ogni grado in più vuol dire +7% nei consum.

8- Monta doppi vetri a casa. Eviterai il disperdersi di calore in inverno e della frescura d’estate.

9- No stand-by. Spegni gli elettrodomestici quando non li usi. Non lasciare MAI in stand-by tv, stereo e qualsiasi altro elettrodomestico. La spia rossa che rimane accesa consuma tantissimo.

10- In auto, fai a meno del condizionatore, o almeno, usalo solo quando è davvero necessario (bambini o anziani a bordo e solo nelle ore più calde). Abbassa i finestrini.

11- Scegli elettrodomestici classe A. Informati. Puoi approfittare di molti incentivi.

12- Informati sul conto energia. È un bene per tutti e a lungo andare, può diventare anche un guadagno.

14- Bevi acqua del rubinetto. 87 aziende di acqua minerale su 98 sono risultate NON IN REGOLA dopo essere state sottoposte a esami specifici dal Ministero della SALUTE. L'acqua del rubinetto è più controllata. Inoltre, l'acqua minerale proviene spesso da zone molto lontane dal luogo di acquisto. La conseguenza è un forte impatto ambientale dovuto al trasporto: un camion può trasportare circa 26.500 litri (17.667 bottiglie da 1,5 litri), sono necessari ogni anno oltre 280.000 viaggi. E ancora: imballaggi e bottiglie devono essere smaltite; le Regioni spendono molto di più per lo smaltimento delle bottiglie di quanto ricavano dalle irrisorie concessioni per il prelievo dell'acqua. Si è calcolato che per una famiglia media il vantaggio economico ad utilizzare l'acqua del rubinetto, invece di quella minerale, è di 200 €/anno.
 

BOMBE NUCLEARI

Oggi sono in corso nel mondo più di 30 conflitti. Ogni anno muoiono a causa delle armi 500.000 persone, 1.300 al giorno, una al minuto.

•Secondo i dati ufficiali, la Russia ha ammesso di possedere 20.000 bombe nucleari , gli Stati Uniti 10.500 , la Gran Bretagna 185 , la Francia 450 e la Cina 400 . Secondo alcuni osservatori Israele ne possiede almeno 200.

• Nonostante le riduzioni effettuate negli anni Novanta, rimangono in tutto il pianeta più di 30.000 testate nucleari, sufficienti a distruggerlo per intero 25 volte .

• La Nato si muove al di fuori degli accordi del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, violandoli apertamente. Gli Stati Uniti hanno dislocato 480 bombe nelle varie basi Nato in Europa: 150 in Germania, a Büchel, e Ramstein; 20 in Belgio, a Kleine Brogel; 20 in Olanda, a Volkel; 110 in Gran Bretagna, a Lakenheath, 90 in Turchia, a Incirlik. 90 in Italia, ad Aviano e Ghedi Torre
 

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Guarda te stesso e apri gli occhi, e solleva il tuo velo d’amnesia: è forse tanto spesso da non poterlo sollevare? Il tesoro dell’uomo è nell’uomo. Direte che queste sono tante belle parole, figure retoriche… ma che la realtà è ben diversa. Lo credete davvero? Credete davvero che esseri felici di essere ciò che sono e contenti di avere ciò che hanno farebbero della loro casa (il loro pianeta) un’immensa pattumiera, una bomba gigante, un luogo di massacri? Direte ora che la colpa è dei governanti, che voi non centrate… Ma andiamo, siate onesti! Quante volte siete stati testimoni o protagonisti di meschinerie, dispute, menzogne? Sono cose quotidiane- E tutto per dei nonnulla, per delle cose senza importanza di cui ci si rende conto solo dopo, quando è troppo tardi. Allora, come potete sperare che le nazioni sviluppino una buona intesa, quando il sigolo individuo riesc a malapena a sopportare il vicino? Siamo tutti colpevoli. Ecco perché dobbiamo risvegliarci dal torpore ed ecco perché dobbiamo ritrovare la nostra vera origine. Una volta per tutte, guardiamoci in faccia e chiediamoci: chi siamo? Anne e Daniel Meurois-Givaudan Da «Racconti d’un viaggiatore astrale»
 

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CONSIDERAZIONI SULLA FUTURA ARCHEOLOGIA

Post n°133 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da AliceVirtu
 
Tag: Social

L'Archeologia è una scienza meravigliosa. Ne sono affascinata fin da bambina, sicuramente ben prima di conoscere Indiana Jones o Lara Croft.
L'idea di scavare, con meticolosità e pazienza, per riportare alla luce frammenti di vita e di civiltà risalenti a qualche migliaio di anni fa, l'ho sempre ritenuta simile ad un'esperienza "mistica".
Quando si parla di "archeologia", si pensa quasi sempre automaticamente all'antico egitto e ai suoi "egittologi",
è invece una scienza più complessa, che prende in esame diversi aspetti della storia del mondo e delle civiltà:
L'archeologia può essere suddivisa in 7 scuole a seconda del periodo o della cultura oggetto di studio: c'è l'archeologia classica e quella industriale (più recente fra tutte), c'è la paleontologia (alla ricerca costante di ossa di dinosauri), l'archeologia subacquea (alla ricerca costante di Atlantide e dei reperti finiti in mare a causa di antiche disgrazie) e quella detta "sperimentale" o "urbana"; fanno parte di questa scienza anche la numismatica (che studia le monete) e l'epigrafia (che studia le antiche iscrizioni su pietra).
Ad esempio, l'importante scoperta della famosissima Stele di Rosetta, ha permesso un grande balzo avanti nell'archeologia del secolo scorso. Quando infatti vennero scoperte tre lingue differenti (geroglifico, demotico e greco antico) sulla medesima lastra si basalto, s'iniziò a comprendere finalmente il linguaggio dei faraoni; il loro mondo ci affascina ancora, con i suoi segreti nascosti tra le sabbie.

CIVILTA' = SOCIETA'
L'unica differenza è che in genere il primo termine definisce qualcosa che non c'è più mentre il secondo si riferisce a qualcosa di attuale. In entrambi i casi, è l'ordinamento nel quale l'uomo ha da sempre preferito racchiudersi. Il nostro modo di intendere il "branco".
Tutte le civiltà passate su questa terra hanno avuto alcuni fattori in comune, anche quelle più diverse fra loro:
- sono nate
- si sono evolute e hanno vissuto un epoca ricca e splendente
- sono decadute, a volte lentamente altre volte in breve tempo
- sono scomparse, lasciando le proprie tracce sulla pietra

COSA LASCEREMO NOI?
Tutto questo preambolo l'ho scritto per arrivare qui. :•)
È stupido a mio avviso pensare alla nostra attuale "civiltà globale" come a quella eterna, che c'è sempre stata e sempre ci sarà. La civiltà Egizia è durata 4mila anni (dal 3300 a.C. fino al 343 a.C circa) e forse anche loro si saranno sentiti immortali. Sarebbe stupido non considerare che facciamo parte di un ciclo, come tutto su questa terra. E invece, è un po' quello che stiamo facendo.
Ogni tanto cerco di immaginare di essere un archeologo del futuro, alla ricerca di qualche traccia della "civiltà globale"...

ANNO 3170, MESE QUINTO, GIORNO SESTO.
«Spedizione archeologica sulla penisola italiana, ormai coperta dal deserto ma un tempo ricca di natura e civiltà.
Dopo sei giorni passati a scavare, non è ancora emerso nulla di differente dalla plastica o dal vetro.
Nonostante gli sforzi e gli innumerevoli studi condotti a tavolino, non siamo ancora stati capaci di far emergere documentazione scritta, qualsiasi cosa che ci permetta di comprendere l'intelletto e la cultura di questa gente del passato. Ogni tanto estraiamo qualche foglio di carta, ma il contenuto è talmente scolorito, il foglio così ingiallito (quando non addirittura ridotto in polvere), che non riusciamo a comprendere nulla. È pieno di pietre in questo sito, pietre di ogni tipo e colore... ma nessuna di esse reca particolari iscrizioni.
L'unica cosa che continuiamo a estrarre dalla terra, ovunque andiamo, è una strana struttura a doppio arco gialla, in plastica dura, quasi indistruttibile. Probabilmente un oggetto di culto, sacro e considerato divino.
Non siamo sicuri che gli antichi "globalizzati" sapessero leggere o scrivere.
Probabilmente, vista l'immediatezza dei loro spostamenti, la scrittura era diventata superflua, scavalcata completamente dalla parola.
Per questo, non sappiamo nulla o quasi di loro. Per questo non li conosceremo mai. Sappiamo solo che forse adoravano una grande "M" gialla e che si coprivano con la plastica.»

... Non lo so se ho spaziato tanto oppure no, con la fantasia. Sinceramente non penso di averlo fatto più di tanto.
Tutto il nostro sapere, fino ad oggi conservato nelle biblioteche colme di libri, sta piano piano spostandosi sul web o sui computer in generale. A nessuno di noi passerebbe mai per la testa di incidere i suoi pensieri su una lastra di basalto (se non a qualche artista, magari) perché è molto più semplice e soprattutto attuale accendere il pc picchiettando forsennatamente sulla tastiera... correggere, se è necessario tagliare o ampliare... e poi divulgare. Cd, dvd, memorie virtuali. Tutto in un bit.
Piano piano stiamo trasportando tutta la nostra vita su queste macchine (che la vita ce l'hanno sempifcata, certo... ma che ci renderanno invisibili in futuro)... e questo vuol dire che teoricamente, basterebbe un black-out per far sparire tutto. Puf!
Nel mentre, ogni sei mesi, quando esce il nuovo modello del pc, sostituiamo quello vecchio, buttandolo in discarica. Sotterriamo plastica e scriviamo le nostre memorie in un luogo che in realtà non esiste e che con probabilità, se ne andrà con noi. È semplice pensare che in futuro, verremo visti un po' come degli "zingari analfabeti adoratori di McDonald". È davvero così che vogliamo essere ricordati?

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Commenti al Post:
sognatore_instabile
sognatore_instabile il 31/01/08 alle 13:24 via WEB
Sai una delle cose che, riguardo l'archeologia, mi ha sempre affascinato? Mi sono sempre chiesto cosa c'era scritto nei documenti bruciati nel rogo della biblioteca d'Alessandria d'Egitto proma che bruciasse nel terzo secolo a.C. ...magari è una stupidata ma pensa se ci fosse la rivelazione dell'esistenza e dell'ubicazione di Atlantide....
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 31/01/08 alle 13:25 via WEB
No, non penso sia una stupidata!! L'ho sempre pensato anche io... Chissà quante cose andate perse, chissà quante meraviglie che non conosceremo mai... Ok, la nostra società non è assolutamente da considerarsi "una meraviglia", ma parecchie cose a mio avviso è un peccato che vadano perse... Bacio!!
 
kasia_85_kt
kasia_85_kt il 01/02/08 alle 09:01 via WEB
Ciao Alice...anche oggi il mio egocentrismo mi porta a voler dire la mia! Io studio filologia classica, che potrebbe essere considerata una delle innumerevoli sfaccettature dell'archeologia, infatti mi occupo della "decifrazione" dei testi antichi (per chi fosse interessato, parlo perfettamente il coptico!!! - scherzo). Nonostante la mia indole classica penso, però, che la tecnologia, UTILIZZATA NEL PROPRIO MODO, è un enorme vantaggio. Con la tecnologia ogni studioso ha la possibilità di studiare testi e documenti unici, perchè digitalizzati, naturalmente l'originale deve essere gelosamente custodito. Negli anni scorsi sono andati persi o distrutti troppi "pezzi di storia" a causa della consultazione o della pessima custodia, quindi benvenga la tecnologia, quando affiancata dalla civicità, che è diversa dalla civiltà. Beh,in ogni caso,tra un sms e una sana lettera, magari profumata...preferisco usare la mia affezionata stilografica :)
 
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 01/02/08 alle 11:42 via WEB
Ottimo spunto Fantascientifico il tuo Alice, per me che scrivo storie di Science-Fiction poi, è molto interessante... :) Dal mio punto di vista ho molti e fortissimi dubbi però che la conoscenza potrà andare perduta in questo devastante modo che immagini. I primi uomini incidevano la pietra, poi si è passati al papiro, alla pergamena, alla carta, e ora noi, su alluminio. Se davvero dovesse verificarsi una perdita di energia tale da "spegnere il mondo" e interrompere il web, probabilmente ci sarebbero molto pochi uomini futuri in grado di raccontarla, essendo la nostra una società basata totalmente sulla energia elettrica. Tuttavia niente è impossibile... :]
 
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 01/02/08 alle 11:46 via WEB
Ho poi commentato il tuo vecchio post sulla pannellazione solare nel deserto... Probabilmente non hai visto...
 
 
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 01/02/08 alle 12:24 via WEB
Aggiungo in ultimis (e poi per oggi non ti rompo più :] ) che mi sono un po' documentato sull'idea che a te pare ottima e miracolosa (come a tutti) delle fonti energetiche tratte dai biocombustibili. Come tu sai benissimo tutto è ciclico su Gaia (perlomeno per le nostre concezioni finite), ed è importante che le fonti, così come addirittura gli elementi si rinnovino (cosa che tu stessa tratti nel tuo post sui metalli). Nel nostro pianeta viene consumata annualmente mezza gigatonnellata (una gigatonnellata equivale a mille milioni di tonnellate) di carbonio per scopi alimentari. Essa non è nemmeno sufficiente a sfamare tutti adeguatamente, basti pensare alla fame nel mondo. Per la nostra vita e il nostro "sviluppo" (termine che utilizzo ma che non condivido appieno) abbiamo già dimezzato la superficie forestale mondiale. Soltanto per sopperire ai bisogni energetici dei traporti mondiali dovremmo utilizzare ulteriori quantità di carbonio oltre quelle attuali, da 2 a 3 gigatonnellate in più. Ciò equivale a nuove deforestazioni, e non credo che nelle nostre disastrate condizioni siamo in grado di permettercelo. Appoggio in parte la tua opinione sui pannelli solari, ma non condivido affatto questa sui biocombustibili. Sono piuttosto d'accordo con il biochimico Lovelock. Fammi sapere cosa ne pensi. Un abbraccio forte forte Ali! -Jona
 
   
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 01/02/08 alle 12:26 via WEB
Ho scritto "traporti" e volevo scrivere "trasporti"... Ah, altra cosa. Il -login- su Earth & Social non c'è o sono io che non lo trovo?? :/
 
     
AliceVirtu
AliceVirtu il 01/02/08 alle 12:55 via WEB
Cazz! Ci metterò un secolo a rispondere a tutto. Parto dalla cazzata perché ora ho poco tempo e non riesco a concentrarmi. È in basso a destra (login), dopra il video degli amici MOKA. Ma puoi farlo anche dal profilo... Ora mi documento su quel che ha detto il biochimico Lovelock (non lo so) e poi rispondo anche a tutto il resto! Baci
 
     
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 02/02/08 alle 10:45 via WEB
Mi sa che entrerò sempre dal profilo... :/
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 01/02/08 alle 13:32 via WEB
Eccomi qua. Ho fatto i compiti e sono andata a cercare nozioni su Lovelock. Alla fine lo conoscevo, solo che come al solito non collego i nomi. Sono assolutamente daccordo con lui nell'affermare che la bolla (come amo chiamare la Terra) sia viva, come lo siamo tutti. Per questo trovo inumano il continuo prelievo che stiamo facendo alla nostra Casa, Madre o Terra, come dir si voglia. Trovo assurdo che l'uomo, che da sempre si considera il mgliore fra gli esseri, tra l'altro fatto a misura di Dio (ma che se invece osservi bene, somiglia più a un parassita che a un "angelo") non si sia mai posto con lungimiranza a osservare i possibili scenari successivi a ciò che dall'800 in poi si è messo a fare. In poco meno di 200 anni abbiamo creato uno scompenso enorme, che probabilmente mai si era verificato prima di oggi. Poi, faccio parte di quella schiera di persone convinte che il surriscldamento terrestre non sia una conseguenza diretta del nostro stile di vita. So che abitiamo in un Universo più grande di qualsiasi cosa fra le molte che riusciamo a pensare e so che molte cose ci derivano da li. Cerca notizie sul decimo pianeta e capirai di cosa parlo. Osserva le macchie solari, guarda quanto sono cresciute in soli dieci anni. Non è tutta colpa nostra. Di sicuro però, dobbiamo rivedere il nostro stile di vita perché ormai ci siamo resi bene conto tutti che può anche dare l'impressione di essere perfetto, ma a lungo andare porta per forza alla distruzione.
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 01/02/08 alle 13:34 via WEB
Tornando ai biocombustibili, siamo daccordo che non può essere "la soluzione". Puoi vederlo come un piccolo passo verso il miglioramento. Insomma, sicuramente meglio di quello che stiamo facendo attualmente con il petrolio o il carbone. Quantomeno è naturale. E poi, torno a ripetere, sarebbe soltanto un appoggio. Bisogna concentrarsi su sole, acqua e vento. Tutto il resto, se ci sarà bisogno, sarà solo un di più. Baci
 
   
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 02/02/08 alle 11:03 via WEB
Io credo che il sole sia l'unica alternativa interessante, a patto che (e SOLO a patto che) lo sviluppo tecnologico si dia una sonora accelerata, e non raggiunga livelli interessanti quando ormai dovremo morire soffocati. Per il vento e "l'acqua" (cioè l'energia idroelettrica e quella tidale), si tratta spesso di fallimenti economici, che non valgono la candela e che necessitano di tempi ancora più lunghi Alice. Basti sapere che per sfamare l'esigenza energetica della sola Inghilterra occorrerebbero oltre 270MILA generatori eolici da un megawatt (che necessitano circa 100 metri di altezza), di difficile realizzazione e manutenzione. Inoltre non stiamo parlando certo di fonti ubiquitarie, così come non lo è il sole... Ma questa è solo la mia idea no?! Tu avrai la tua... Un abbraccio! -Jona
 
     
AliceVirtu
AliceVirtu il 04/02/08 alle 09:53 via WEB
Adoro quando le conversazioni si fanno così interessanti, Jona! Non ho aperto il blog per convincere gli altri delle mie idee o per essere convinta dalle altrui convinzioni. Trovo però che lo scambio di opinioni possa accrescere la capacità di pensiero e di elaborazione dello stesso e ne ho bisogno bene o male quanto l'aria che respiro. Spesso rispondo in quello che io chiamo un modo "passionale" che spesso viene mal e interpretato. Non è il tuo caso ma lo dico per il futuro. A volte mi faccio prendere, ma non è che ce l'ho con te perché la pensi in modo diverso. Oddio, se tu fossi qui ad accanirti su quanto fanno bene gli inceneritori probabilmente ti tratterei con troppa passionalità ma non è questo il caso. Il sole piace anche a me, sai?... Sono d'accordo sullo sviluppo tecnologico (che dovrebbe crescere di ari passo alla consapevolezza mentale, a mio avviso...) ma non sono pienamente d'accordo su quanto dici delle torri in Inghilterra. La torre Eliotermica di Siviglia infatti, quella che ho citato nel post qua sotto, è alta 115 metri e da sola produce 11 MEGAWAT (producendo energia pulita derivante dall'azione combinata di vento, acqua e sole a 8Mila famiglie) e va detto che non funziona ancora a pieno regime... Baci
 
     
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 04/02/08 alle 11:59 via WEB
Cercherò di tenere a mente questa tua passionalità... anche perché la lingua scritta è molto più malinterpretabile di quella parlata, e si rischia spesso di offendere o far innervosire (o peggio) qualcuno anche senza volerlo... Sarò paziente! ;) Io cerco sempre di evitere di farmi prendere troppo dalle discussioni con persone che non ho di fronte: rischierei di essere visto come una persona (come dici tu) che si impone a tutti i costi, e nessuno ascolta i dittatori dialogici... e non mi va di essere ignorato. Sai per caso dove sia collocata esattamente la torre eliotermica di cui parli?
 
     
AliceVirtu
AliceVirtu il 04/02/08 alle 12:47 via WEB
No. L'ho trovata su alcuni giornali e sul web, ma non c'è stato verso di capire in che zona di Siviglia sia posizionata. Lo so, è assurdo. Sto persando di sorvolare la zona con GoogleEarth!!
 
     
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 04/02/08 alle 17:53 via WEB
Io sto cercando qualche notizia, ma sul web per ora non ho trovato. Ci sarebbe una pagina in pdf ma non me la apre... prova tu: - ec.europa.eu/research/pdf/com-2000-842-it.pdf - Intendevo documentarmi, anche perché chiamandosi "torre eliotermica" mi fa pensare ad un accumulatore e trasformatore di energia solare, più che ad una torre eolica. :) I dati che ho riportato risalgono a due anni fa, possibile ci sia stato qualche salto di qualità nella tecnologia eolica, ma mi pare parecchio elevato come salto... Ah, volevo domandarti, che studi hai fatto Alice? :]
 
     
AliceVirtu
AliceVirtu il 04/02/08 alle 18:02 via WEB
Grafica pubblicitaria e vari corsi di giornalismo. Lo so, non te l'aspettavi. Mi piace stupire! Il mio "acculturamento" è partito il giorno dopo la maturità, quando ho avuto finalmente la possibilità di studiare ciò che realmente mi interessava. Da allora non ho ma smesso. Non ho la laurea perché a 18 anni ho preferito lavorare (e non me ne pento). Chiusa la parentesi personale, la torre eliotermica, come ho scritto sotto, funziona con pannelli solari che riflettono la luce e la convogliano in un punto, dove si trova una cisterna d'acqua che si riscalda. Ho parlato di vento perché la suddetta torre è dotata di pale eoliche, probabilmente per generare ulteriore energia. No, il pdf non si apre nemmeno a me. La notizia l'ho trovata sull'ultimo numero di Focus, in edicola questo mese (con tanto di foto). Baci!
 
     
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 05/02/08 alle 11:59 via WEB
:) Probabilmente hanno dato una virata alla progettazione ed hanno iniziato a sinergizzare i vari assorbimenti energetici allora... ottimo! // La tua scelta di vita credo si adatti perfettamente alle esigenze dei giorni nostri, i titoli di studio (a volte) sono poco in confronto alle conoscenze che una persona possiede per passione o interesse. Inoltre anche chi ha scelto di proseguire con la carriera universitaria non ha sicurezze di fare salti di qualità economica poi. Ti ho chiesto che studi avessi fatto anche perché qualche commento sopra hai risposto: "Tornando ai biocombustibili, siamo daccordo che non può essere "la soluzione". Puoi vederlo come un piccolo passo verso il miglioramento. Insomma, sicuramente meglio di quello che stiamo facendo attualmente con il petrolio o il carbone. Quantomeno è naturale". Volevo sapere se la tua fosse una svista. Intendevo precisare che il petrolio e il carbone, essendo frutto della scomposizione della materia organica e della sua combustione, non sono meno naturali di un prato di margherite. Ci risentiamo presto! // PS: pensavo di importare e riutilizzare il tuo box "Cosa dobbiamo fare tutti, subito", su Spazio Bianco. Posso?
 
     
AliceVirtu
AliceVirtu il 05/02/08 alle 12:28 via WEB
Certo, più certe cose girano e meglio è. Per "svista" intendo l'apostrofo?... :•)
 
     
AliceVirtu
AliceVirtu il 05/02/08 alle 12:32 via WEB
p.s. si, comunque con "naturale" non volevo dire che anche il carbone non lo sia. Forse dovevo usare il termine "più salutare" o meglio ancora "meno dannoso". ;•)
 
   
steppen.wolf
steppen.wolf il 06/02/08 alle 09:47 via WEB
Scusa se mi intrometto ma i biocarburanti sono peggio del petrolio sono un crimine contro l'umanità.... le soluzioni sono il solare il vento, investire in ricerca scientifica e RISPARMIARE tagliare gli inutili sprechi... i biocarburanti non sono convenienti in nessun caso aumentano la deforestazione e fanno salire i prezzi del cibo a danno dei paesi poveri....
 
     
AliceVirtu
AliceVirtu il 06/02/08 alle 10:59 via WEB
Nessuna intromissione, anzi! Che tu ti intrometta è praticamente un onore, quindi fallo quando vuoi, te ne prego. :•) Siamo d'accordo, ho scritto più volte che sto parlando anche io di aria, sole e acqua. I biocarburanti li ho citati come "alternativa al petrolio fino a ché non si cambia direzione", oppure a un "di più" e non come "soluzione" ai nostri guai. Molti studi hanno dimostrato che: (cito A.Marchetti Tricamo, giornalista ambientale e ingegnere) «l'uso del biodiesel, in particolare per autotrazione, ha il pregio di eliminare del tutto l'emissione di residui di zolfo (che ricordiamo essere causa principale delle piogge acide), di diminuire notevolmente (85%) i composti aromatici (causa principale dei problemi cancerogeni) e ridurre dal 20 al 60% le pericolose polveri sottili PM10 o particolato, che rappresentano in questo momento la principale causa di inquinamento (...) Per quello che riguarda la CO2, essendoci nel motore una combustione, non sono eliminate ma possono essere compensate dalla quantità di anidride carbonica assorbita dalla pianta durante la sua fase di crescita.» Tutto qua. :•)
 
     
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 06/02/08 alle 14:24 via WEB
Come alternativa temporanea al petrolio, semmai, userei il nucleare. Molto maggiore produttività, molto minori prodotti di rifiuto.
 
     
AliceVirtu
AliceVirtu il 06/02/08 alle 15:11 via WEB
Ecco, io questo invece lo aborro. Ma preferisco non iniziare nemmeno il discorso, perché l'ho affrontato troppe volte (e ne esco sempre con un gran turbamento).
 
     
steppen.wolf
steppen.wolf il 06/02/08 alle 16:15 via WEB
Non sono per nulla daccordo sui biocarburanti la questione è complessa...e seconmdo me passiamo dalla padella alla brace: "Lo studio svizzero prende in considerazione tutti gli indicatori che vanno inclusi per tracciare un vero bilancio ecologico, cosa che invece non viene mai fatta quando si vogliono decantare le miracolose potenzialità ambientaliste dei biocarburanti. Solitamente infatti i governi - per giustificare i grassissimi incentivi concessi alle agroenergie - sbandierano la riduzione dei gas serra garantita dalle biomasse, dimenticandosi di considerare l’inquinamento prodotto durante la coltivazione e la trasformazione delle materie prime. Lo studio dà pane al pane e vino al vino: niente è dimenticato nel tracciare le vere conseguenze ambientali della filiera dei biocarburanti. Se la coltivazione avviene in zone tropicali, si verifica il dramma della deforestazione, ettari di foreste bruciate e tonnellate di CO2 nell’atmosfera, per non parlare della fine della biodiversità (foreste pluviali diventano campi di mais). Quando invece la coltivazione avviene in zone temperate, il problema è la bassa resa dei terreni, cui si ovvia facendo un uso massicio di fertilizzanti. Come minimo, dunque, servirebbe una filiera dove la provenienza delle materie prime fosse certificata in modo credibile (cosa che comunque farebbe aumentare i costi di produzione!). Quindi per gli svizzeri, allo stato attuale, la coltivazione delle materie prime e la produzione dei biocarburanti hanno un impatto ambientale sotto diversi aspetti superiore a quello della benzina e del diesel! (Sì, avete letto bene!)"
 
     
AliceVirtu
AliceVirtu il 07/02/08 alle 10:56 via WEB
Infatti Wolf, non comprendo perché mai continuare a disquisire sui "biocarburanti" quando io per prima li ho citati solo come "cosa eventuale" e dopo aver ripetuto più volte che ci si deve concentrare sulle energie pulite e rinnovabili, quali sole, acqua e vento. Insomma, se avessi scritto un intero post sullo splendore dei biocombustibili, potrei capire tutto questo accanimento, ma così com'è adesso, no. Non lo comprendo. Tutto vero, ti do ragione. Non è che esorto la gente a coltivare la colza nelle zone tropicali. Non devi convincermi. A parte la questione del nucleare, che ripeto, aborro e continuerò a farlo, la pensiamo più o meno alla stessa maniera, variando forse qualche sfumatura, come è giusto che sia. Forse tu vedi meglio i pregi di questa "energia" e io ne vedo invece i difetti. Ma ripeto, stiamo parlando di sole, acqua e vento.
 
     
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 06/02/08 alle 14:19 via WEB
Ciao Steppen, credo cercherò di procurarmi quel libro di cui parli :) . A mio avviso alla lunga non basteranno il rispetto e la sostenibilità organizzata che ci proponiamo... siamo in troppi, e gli errori di una civiltà non sono di facile correzione come per un individuo... parere personale. Ciao!
 
     
steppen.wolf
steppen.wolf il 06/02/08 alle 14:55 via WEB
Ciao Angelo..Si siamo in troppi sono pienamente d'accordo e il ritardo di risposta dei sisstemi complica le cose... si quel libro è molto ben fatto ed interesante pur essendo un mattone come pagine, ora su bol è anche in offerta :-) ciao
 
     
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 06/02/08 alle 14:21 via WEB
Mi accodo totalmente con Steppen (anche se con più moderazione)...
 
 
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 02/02/08 alle 10:49 via WEB
So già che la temperatura del sole è destinata ad aumentare... So anche molto sul pianeta di cui parli, e conosco le teorie astronomico-storiche di Zecharia Sitchin (spero si scriva così, non ho voglia di controllare in camera), ho letto alcune cose, come "Il pianeta degli dei".
 
   
AliceVirtu
AliceVirtu il 04/02/08 alle 09:54 via WEB
;•)
 
steppen.wolf
steppen.wolf il 06/02/08 alle 09:42 via WEB
Ciao Alice non so immaginare come potrà esere il mondo tra mille anni... ma ho qualche idea su come purtroppo potrà essere tra 50 0 100 anni, litutti ci odieranno per i danni che abbiamo fatto... Ho letto il libro di Diamond "Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere" che parla proprio della fine delle civiltà lo conosci? il problema rispetto al pasato che la nostra è diventata una civiltà globale e non localizzata sul territorio come in passato... le analogie tra la nostra civiltà e quella dell'isola di pasqua sono impresssionanti... ciao a presto
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 06/02/08 alle 10:09 via WEB
Hola! No, non ho lettoil libro ma so di chi stiamo parlando. Si, l'isola di Pasqua è l'analogia senza dubbio più corretta. Anche loro infatti, come noi hanno distrutto il loro ecosistema, senza curarsi del futuro. Sono morti di fame dopo essersi dati al cannibalismo e hanno ridotto a deserto un'isola che un tempo poteva essere il paradiso in terra. È un dato di fatto che la nostra civiltà punta dritta all'estinzione... ed è per questo che a mio avviso (ma lo pensano grazie al cielo in molti) si dovrebbe iniziare a cambiare la nostra mentalità, soprattutto educando all'ambiente e al rispetto i nostri bambini. Baci!
 
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LE RINNOVABILI

SOLARE. È l’energia raggiante sprigionata dal Sole per effetto di reazioni nucleari (fusione dell’idrogeno) e trasmessa alla Terra (ed in tutto lo spazio circostante) sotto forma di radiazione elettromagnetica. Essa è rinnovabile in quanto la sua fonte (il sole) è inesauribile e ha un impatto ambientale molto limitato rispetto ai combustibili fossili. Può essere termica o fotovoltaica.
TERMICA. comprende le tecnologie in cui la radiazione solare viene utilizzata per produrre calore. Il maggiore settore di applicazione è quello per la produzione dell’acqua calda e per il riscaldamento delle abitazioni private. È anche possibile produrre energia elettrica specialmente in Paesi a forte irradiazione solare con impianti di dimensioni fino a 200Mw
FOTOVOLTAICA. costituito da diverse celle, trasforma l’energia contenuta nella radiazione solare in energia elettrica. Questa energia può essere accumulata in batterie per renderla sempre disponibile (e allora si parla di impianti solari autonomi, solitamente realizzati per alimentare carichi elettrici distanti dalla rete), oppure può essere immediatamente utilizzata dall’utenza, anche senza l’adozione di batterie (è il campo degli impianti connessi alla rete).
EOLICA. L’energia eolica è l’energia posseduta dal vento soprattutto sotto forma di energia cinetica, che trasformata in energia meccanica può essere sfruttata per la generazione di energia elettrica. Ha un impatto ambientale estremamente limitato grazie alla mancanza assoluta di emissioni climalteranti. Attualmente, con circa 55mila turbine installate in tutto il mondo, l’eolico rappresenta la sorgente energetica con il maggior tasso di crescita.
IDROGENO. L’idrogeno, non è una fonte energetica ma un vettore, ed è l’elemento più abbondante nell’universo e sul pianeta è presente nell’acqua e negli idrocarburi, tuttavia per ricavarlo da tali sostanze vi è bisogno di energia elettrica. Il problema fondamentale è che non è disponibile sulla Terra allo stato elementare e pertanto è necessario ottenerlo da fonti secondarie, come per esempio l’acqua e i combustibili fossili.
IDRELETTRICA. Energia elettrica ottenibile sfruttando una caduta d’acqua.
BIOMASSA. In forma generale, si può dire che è biomassa tutto ciò che ha matrice organica, con esclusione delle plastiche e dei materiali fossili. In relazione alla loro natura e composizione, le biomasse possono essere convertite in combustibili di vario tipo attraverso tre principali sistemi: • la gassificazione, che consiste nel sottoporre le biomasse a processi di fermentazione anaerobica, dai quali si ottiene il biogas, una miscela di metano e anidride carbonica; • la conversione biologica ad alcoli: l'amido viene demolito a glucosio e poi sottoposto all'azione di microrganismi, che operano la fermentazione alcolica; l'alcol è un ottimo carburante ed è meno inquinante dei derivati del petrolio; • la combustione diretta: il calore prodotto può essere convertito in energia elettrica.
GEOTERMICA. Trova origine dal calore che si sviluppa nelle zone più interne della Terra. Nelle zone geologicamente attive, come quelle vulcaniche, il gradiente è ancora maggiore. Quella geotermica è una fonte energetica a erogazione continua e indipendente da condizionamenti climatici, ma essendo difficilmente trasportabile, è utilizzata per usi prevalentemente locali.
 

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NUCLEARE O NO?



Da decenni si sentono contrapporre due forme energetiche, fossile e nucleare, entrambe senza futuro nel lungo termine: spesso sono presentate come le sole vere opzioni, e limitano gli orizzonti ad una scelta "tra peste e colera".

•Il nucleare è economicamente sconveniente e non competitivo rispetto ad investimenti in efficienza energetica e alle moderne fonti rinnovabili. Gli investitori privati sui mercati liberi non stanno generalmente investendo in energia nucleare oggi, perché tale scelta aumenta i rischi di business ed ha redditività inferiore rispetto alle alternative possibili.

•È una fonte esauribile, per cui si posticipa il problema senza risolverlo, e se ne creano altri: oggi i 443 reattori operativi forniscono meno del 4% di tutta l'energia globale. Aumentare tale percentuale farebbe salire i prezzi e ridurrebbe la disponibilità di un combustibile non rinnovabile e in esaurimento.

•Non è mai stata risolta la questione dello stoccaggio delle scorie, che deve garantire totale sicurezza per 100-200.000 anni, e della radioattività da estrazione, movimentazione, utilizzo.

•Le centrali vecchie non sono sicure: si stima che Chernobyl abbia causato ad oggi tra i 9000 e i 250.000 morti, a seconda delle modalità di conteggio (che dipendono essenzialmente da orizzonte temporale e geografico).

•Rischio terrorismo. Le centrali nucleari e i luoghi di stoccaggio delle scorie sono tra i target a più 'alto potenziale' per gli obiettivi dei terroristi.

Trascurabili i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni di CO2 in ottica di Life Cycle Assessment, ovvero le emissioni per tutto quello che serve per estrarre, trasportare e raffinare il combustibile, costruire, far funzionare e smantellare una centrale nucleare e stoccare le scorie.

•Problemi non trascurabili sono la difficoltà in regimi democratici nell'individuare luoghi adatti per nuove centrali e i tempi lunghi dalle decisioni all'operatività, nell'ordine dei decenni.
 
•Trend d'investimento in declino: chi non ha centrali non ne sta costruendo, chi ce le ha non ne costruisce più o le dismette (eccezioni: una nuova centrale in Finlandia in costruzione, la Cina, la Turchia, l'Iran). La centrale media al mondo ha oltre 21 anni, quindi è già prossima alla dismissione o oltre la soglia di uso sicuro. Oggi sono in costruzione 27 nuove centrali, la maggior parte in Cina: il bilancio tra centrali nuove costruite e centrali dismesse dovrebbe risultare negativo, a condizione che vengano chiuse le centrali 'esaurite.' La Svezia, uno tra i Paesi più competitivi e avanzati al mondo, sta gradualmente dismettendo il nucleare per passare alle fonti rinnovabili. Le risorse per la necessaria innovazione nel settore sono in sistematico declino.

•Il nucleare viola tutte le "4 System Condition" di sostenibilità di «The Natural Step» in quanto contribuisce 1) all'aumento sistematico di concentrazioni di sostanze estratte dalla crosta terrestre 2) all'aumento sistematico di concentrazioni di sostanze prodotte dalla società, 3) alla sistematica distruzione della natura e 4) alla sistematica compromissione della capacita' delle persone di soddisfare i propri bisogni. 15 anni di esperienza indicano che ciascuna di queste violazioni porta ad un sistematico ed inevitabile aumento dei costi e dei rischi dell'attività svolta.

Altre scelte economicamente vantaggiose già esistono.

Il sole fornisce ogni giorno 10.000 volte tutta l'energia fossile, nucleare, idroelettrica e da biomassa messe assieme che consumiamo, ed ha una distribuzione capillare ovunque sulla terra. Investendo in efficienza energetica ed energia rinnovabile quanto oggi viene consumato nel nucleare si avrebbero avanzamenti portentosi ed immediatamente profittevoli verso un successo anche di medio e lungo termine.

I sistemi energetici di domani saranno conformi alle quattro System Conditions sopra espresse. Oggi abbiamo l'opportunità di scegliere le modalità più intelligenti per muoverci in quella direzione.
 

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