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docente di Chimica Ambientale, St. Lawrence University, NY
 
 

COSA DOBBIAMO FARE. TUTTI. SUBITO.

1-Usa lampadine fluorescenti e compatte, ma solo dove tieni la luce accesa per molto tempo". Per gli esterni, scegli le lampade a sensore, che si accendono solo quando serve.

2-Usa la macchina il meno possibile ma con cervello. Se ti è possibile monta gpl o metano. Ridurrai drasticamente le emissioni nocive e peserai meno all'ambiente; oltre a ridurre del 70% la tua spesa non dovrai più preoccuparti di scioperi dei benzinai o rincari del prezzo del petrolio, tantomeno dell'Ecopass. Spegni il motore quando sei in sosta.

3- Separa carta, plastica, legno, vetro e lattine e riciclale.

4 - Non sprecare acqua. Ad esempio quando ti lavi o quando lavi il cibo. È meglio riempire il lavandino che far scorrere l'acqua per mezz'ora. E controlla le tubature: in un anno, anche un buco minuscolo comporta ingenti perdite.

5- Non sprecare acqua calda.

6- Impara a ridurre i rifiuti già all'acquisto. Non comprare prodotti con molti imballi e con troppa plastica. Scegli le ricariche per ammorbidenti e detersivi, la polvere al posto delle pastiglie (che sono imbustate una per una), ecc..

7- Regola il termostato di casa sotto i 20°. Oltre questa soglia, ogni grado in più vuol dire +7% nei consum.

8- Monta doppi vetri a casa. Eviterai il disperdersi di calore in inverno e della frescura d’estate.

9- No stand-by. Spegni gli elettrodomestici quando non li usi. Non lasciare MAI in stand-by tv, stereo e qualsiasi altro elettrodomestico. La spia rossa che rimane accesa consuma tantissimo.

10- In auto, fai a meno del condizionatore, o almeno, usalo solo quando è davvero necessario (bambini o anziani a bordo e solo nelle ore più calde). Abbassa i finestrini.

11- Scegli elettrodomestici classe A. Informati. Puoi approfittare di molti incentivi.

12- Informati sul conto energia. È un bene per tutti e a lungo andare, può diventare anche un guadagno.

14- Bevi acqua del rubinetto. 87 aziende di acqua minerale su 98 sono risultate NON IN REGOLA dopo essere state sottoposte a esami specifici dal Ministero della SALUTE. L'acqua del rubinetto è più controllata. Inoltre, l'acqua minerale proviene spesso da zone molto lontane dal luogo di acquisto. La conseguenza è un forte impatto ambientale dovuto al trasporto: un camion può trasportare circa 26.500 litri (17.667 bottiglie da 1,5 litri), sono necessari ogni anno oltre 280.000 viaggi. E ancora: imballaggi e bottiglie devono essere smaltite; le Regioni spendono molto di più per lo smaltimento delle bottiglie di quanto ricavano dalle irrisorie concessioni per il prelievo dell'acqua. Si è calcolato che per una famiglia media il vantaggio economico ad utilizzare l'acqua del rubinetto, invece di quella minerale, è di 200 €/anno.
 

BOMBE NUCLEARI

Oggi sono in corso nel mondo più di 30 conflitti. Ogni anno muoiono a causa delle armi 500.000 persone, 1.300 al giorno, una al minuto.

•Secondo i dati ufficiali, la Russia ha ammesso di possedere 20.000 bombe nucleari , gli Stati Uniti 10.500 , la Gran Bretagna 185 , la Francia 450 e la Cina 400 . Secondo alcuni osservatori Israele ne possiede almeno 200.

• Nonostante le riduzioni effettuate negli anni Novanta, rimangono in tutto il pianeta più di 30.000 testate nucleari, sufficienti a distruggerlo per intero 25 volte .

• La Nato si muove al di fuori degli accordi del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, violandoli apertamente. Gli Stati Uniti hanno dislocato 480 bombe nelle varie basi Nato in Europa: 150 in Germania, a Büchel, e Ramstein; 20 in Belgio, a Kleine Brogel; 20 in Olanda, a Volkel; 110 in Gran Bretagna, a Lakenheath, 90 in Turchia, a Incirlik. 90 in Italia, ad Aviano e Ghedi Torre
 

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Guarda te stesso e apri gli occhi, e solleva il tuo velo d’amnesia: è forse tanto spesso da non poterlo sollevare? Il tesoro dell’uomo è nell’uomo. Direte che queste sono tante belle parole, figure retoriche… ma che la realtà è ben diversa. Lo credete davvero? Credete davvero che esseri felici di essere ciò che sono e contenti di avere ciò che hanno farebbero della loro casa (il loro pianeta) un’immensa pattumiera, una bomba gigante, un luogo di massacri? Direte ora che la colpa è dei governanti, che voi non centrate… Ma andiamo, siate onesti! Quante volte siete stati testimoni o protagonisti di meschinerie, dispute, menzogne? Sono cose quotidiane- E tutto per dei nonnulla, per delle cose senza importanza di cui ci si rende conto solo dopo, quando è troppo tardi. Allora, come potete sperare che le nazioni sviluppino una buona intesa, quando il sigolo individuo riesc a malapena a sopportare il vicino? Siamo tutti colpevoli. Ecco perché dobbiamo risvegliarci dal torpore ed ecco perché dobbiamo ritrovare la nostra vera origine. Una volta per tutte, guardiamoci in faccia e chiediamoci: chi siamo? Anne e Daniel Meurois-Givaudan Da «Racconti d’un viaggiatore astrale»
 

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Opere Pubbliche/1. STAZIONE CENTRALE DI MILANO

Post n°178 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da AliceVirtu
 
Tag: Social

A Milano, è risaputo, siamo sempre tutti di corsa.
Ci prendono in giro anche alloZelig perché sembriamo tante formiche operaie (lo siamo?), perché camminiamo tutti svelti senza alzare quasi mai lo sguardo e perché se perdiamo la metro ci girano le palle, anche se quella dopo arriva al massimo in tre minuti.
A guardare la cosa da fuori possiamo sembrare tutti degi idioti e lo capisco. Ma ad esserci dentro si deve correre e non c'è niente da fare; il tempo nella città grigia sembra sempre correre più veloce di tutti. Inoltre, è tutto un immenso percorso ad ostacoli, in qualunque modo si scelga di muoversi... ad esempio, io mi sposto in metropolitana o con il treno.

A proposito di questo, c'è una domanda che mi pongo da ormai quasi un mesetto e che sento il bisogno di condividere con qualcuno; la domanda è la seguente:
Come mai quando in italia (con la minuscola del caso) si fa un "lavoro di ammodernamento" ad un'opera pubblica, qualsiasi essa sia, il risultato dello stesso è identico all'originale se non addirittura peggiore?

Ad esempio, circa un mese fa è stata aperta la nuova biglietteria della stazione centrale.


ViviMilano, Grandi Stazioni (Fs)


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Se Milano è una città frenetica, c'è da immaginarsi cosa sia la sua stazione centrale dei treni.
Ho visto parecchie stazioni italiane nella mia vita e per come mi è sembrato solo quella di Roma Termini le si avvicina per caos e per abbondanza di traffico umano.
Fino ad un mese fa la biglietteria era la prima cosa che s’incontrava entrando nel grande edificio bianco voluto dal duce. C’erano una ventina di sportelli, di cui almeno dieci chiusi e una ventina di distributori automatici di biglietti, di cui quattro fuori servizio, quindici che non accettano più né monete né soldi di carta e uno ladro, nel senso che come si mettono i soldi, si spegne e chi s’è visto s’è visto.
Adesso invece, all’ingresso del grande edificio voluto dal duce c’è un cantiere; l’ambientazione, la luce fioca, l’odore e la desolazione, unita alla gente che di corsa perennemente lo attraversa e al gusto estetico di chi lo fece costruire, fa sembrare quel posto un girone dantesco.
Perché adesso c’è la nuova biglietteria e non è più all’ingresso. No…
La prima volta che ne ho usufruito non ci volevo credere.

Faccio parte di quei milanesi scappati da Milano che però ci tornano ogni giorno per lavoro. Ci chiamano pendolari.
E siccome ho deciso di ridurre il mio impatto ambientale, raggiungo la città con mezz’ora di treno la mattina e in mezz’ora di treno me ne vado la sera.
Esco dall’ufficio all’ultimo minuto utile, m’infilo in metropolitana veloce come un razzo e salgo sul vagone che poi (ormai lo so) si fermerà esattamente di fronte all’imbocco d’uscita dalle banchine. Quando arrivo alla fermata “Centrale” mi catapulto fuori dal treno e imbocco svelta il tunnel, affronto la corsa della mandria impazzita anzi vi partecipo e oltrepasso i tornelli stando sempre ben attenta a non incastrarmici in mezzo assieme a qualcun altro. Affronto la spaventosa gradinata a due scalini alla volta (fino in fondo, compresi quelli di marmo alti quindici centimetri l’uno) ed entro nel grande edificio tetro voluto dal duce. Seguo i tanti cartelli seminati qua è là, che sembrano scritti con i pennarelli (probabilmente lo sono) e che indicano in diverse lingue la collocazione della nuova biglieteria e mentre cammino ho sempre più l’impressione che qualcuno mi stia prendendo in giro.
I nuovi sportelli (che sono diciotto) e i soliti vecchi distributori automatici si trovano in fondo ad un lungo corridoio “collocati lungo il nuovo asse pedonale parallelo alla galleria delle carrozze” (come da cartella stampa).
Questo significa che la camminata che si deve fare per avere i biglietti equivale a quella che si dovrà fare poi per raggiungere il “vagone 7”: mezzo chilometro circa. A piedi e di corsa e molto probabilmente con pesanti valige a carico, essendo quella la maggiore stazione di snodo italiana per l'Europa.
Questo significa che se per caso si arriva in ritardo, anche di poco, è altamente probabile perdere il treno perché si perde troppo tempo già solo per fare i biglietti.

Quando mi sono avvicinata alle macchinette, dopo aver fatto la consueta super-fila, ho riconosciuto i soliti vecchi distributori automatici, di cui quindici fuori servizio, dieci che non accettano più né monete né soldi di carta e il solito ladro, che si riconosce facilmente perché c’è sempre qualcuno che lo prende a calci (inutilmente perché tanto non si riaccende e anche se lo facesse sarebbe impossibile dimostrare d’averci appena inserito 50 euro, provare per credere…). La solita vecchia roba che fa perdere il treno e la calma nello stesso momento, insomma.. solo che adesso poggia tutto su un pavimento di linoleum bianco e la schermata iniziale ha una nuova grafica; solo quello, il resto è identico. Inoltre, gli aggeggi non sono più tutti nello stesso punto, bensì sparpagliati qua e là in ogni angolo (e alcuni ancora oggi probabillmente sono da scoprire)… Così tocca saltellare da una fila all’altra nella speranza di riuscire a individuare qual è la macchinetta che prende le monete (io non ce l’ho la carta di credito e non la voglio avere e il mio biglietto costa 3 euro).

Quando finalmente riesco ad avere il pezzo di carta in mano, cerco il modo di tornare su, ai treni.
Individuo subito i nuovi tapis roulant e mi ci infilo (all’ingresso e all’uscita di ognuno dei 12 tappeti ci sono 3 panettoni alti quasi un metro che sono antisfondamento, anti sedia a rotelle, anti carrozzina, anti passeggino e anche anti obeso, probabilmente), li percorro di corsa.
Per salire all’altezza dei binari ci sono da fare due rampe di tapis roulant, entrambe parecchio lunghe.
Ce ne sono alcune direzionate in modo che alla fine della prima rampa si possa subito salire sulla seconda.
Se va male, si capita in quelle direzionate alla cacchio e alla fine della prima rampa in salita si trova la prima rampa in discesa, che riporta esattamente al punto di partenza; per proseguire la salita bisogna quindi ripercorrere l’intera lunghezza del tappeto, tornare indietro per un corridoio dalle pareti bianche e spoglie manco fosse un grande magazzino con la merce esposta da porre all’attenzione della gente.
No. È semplicemente un luogo di passaggio che è stato “ammodernato” e “migliorato” per rendere la vita dei viaggiatori e dei pendolari migliore e i tempi per gli spostamenti inferiori, ma questo solo nelle intenzioni, forse. Nella realtà e nella quotidianità di chi vive quel posto ogni giorno è invece un’ulteriore perdita di tempo. Null’altro.


Alice Virtù

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Commenti al Post:
VerdeClorofilla
VerdeClorofilla il 28/10/08 alle 14:44 via WEB
Mamma mia... Allora la prossima volta che mi capita di dover prendere il treno (questo fine settimana, adesso che ci penso) cerco di essere in centrale un'ora e mezza prima, invece della solita mezz'ora abbondante! Ciao
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 28/10/08 alle 20:14 via WEB
Si tesoro, è davvero consigliabile farlo.. Meglio ancora sarebbe stamparsi direttamente il biglietto da casa, pagando con una ricaricabile.. Baci
 
ciaomarcy
ciaomarcy il 29/10/08 alle 08:06 via WEB
Ciao Alice, sono un nuovo arrivato... posso solo dirti che già in quello che hai scritto trovi la risposta: siamo in italia ("i" minuscola) e soprattutto a milano ("m" minuscola) dove le persone normali vengono sempre messe in secondo piano. Chiedi alla sig.ra Moratti di provare a prendere il treno in centrale la sera quando ha i minuti contati. Certo lei non paga il biglietto e quindi i minuti persi in coda li recupera subito. Lei ha il facchino che le porta le borse, ha l'uomo "scalino" che si mette in ginocchio per aiutarla a fare i gradini della stazione e del treno. Finchè esistono certi privilegi i poveretti sono obbligati a subire. Ma sai cosa ti dico? Piuttosto di essere un privilegiato odiato, preferisco essere una persona normale il più possibile corretta e senza nessun privilegio.
 
adosiafrica
adosiafrica il 29/10/08 alle 10:35 via WEB
Ciao Alice,solo una breve.purtroppo,in italia assistiamo di continuo a contrasti non per il benessere del Popolo,ma per la lotta alla poltrona,"Altro che passione politica" ma! "Dove sta la "Demograzia"Ma debbo aggiungere che nessuno di loro si passa una mano per la coscenza,vergognandosi della ingiusta ed esagerata sperequazione fra i loro stipendi e quelle dei poveri cittadini italiani . Gente che possiede panfili,favolose ville e quant'altro."sembra di essere ritornati al tempo del"RE SOLE" Un abbraccio Francesco.
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 29/10/08 alle 21:44 via WEB
Oh si! Trovo che il paragone con quel periodo storico sia davvero azzeccato!!
 
olademar
olademar il 17/11/08 alle 22:16 via WEB
Carissima, ho visto solo adesso questo girone dantesco della Stazione di Milano e mi ci sono divertita da matti! Sono matta? nooooo, è che mi ha ricordato le corse folli che ho sempre fatto anch'io quando dovevo prendere tre mezzi (non il treno, ma filovia,MMM e bus) per tornare a casa. Girano i secoli, cambiano i millenni ... ma per i poveri pendolari cambia solo peggiorando. Una sola cosa: ma non è possibile fare un abbonamento? Almeno si eviterebbe la follia quotidiana, sarebbe solo settimanale o mensile ... lorytossa
 
stefanovers
stefanovers il 21/11/08 alle 10:03 via WEB
soluzione : stare a casa! questo sistema (come dici nel tuo blog), non è l'unico che abbiamo, ma il peggiore! (l'ho appena sentito ed è proprio carino). please!
 
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LE RINNOVABILI

SOLARE. È l’energia raggiante sprigionata dal Sole per effetto di reazioni nucleari (fusione dell’idrogeno) e trasmessa alla Terra (ed in tutto lo spazio circostante) sotto forma di radiazione elettromagnetica. Essa è rinnovabile in quanto la sua fonte (il sole) è inesauribile e ha un impatto ambientale molto limitato rispetto ai combustibili fossili. Può essere termica o fotovoltaica.
TERMICA. comprende le tecnologie in cui la radiazione solare viene utilizzata per produrre calore. Il maggiore settore di applicazione è quello per la produzione dell’acqua calda e per il riscaldamento delle abitazioni private. È anche possibile produrre energia elettrica specialmente in Paesi a forte irradiazione solare con impianti di dimensioni fino a 200Mw
FOTOVOLTAICA. costituito da diverse celle, trasforma l’energia contenuta nella radiazione solare in energia elettrica. Questa energia può essere accumulata in batterie per renderla sempre disponibile (e allora si parla di impianti solari autonomi, solitamente realizzati per alimentare carichi elettrici distanti dalla rete), oppure può essere immediatamente utilizzata dall’utenza, anche senza l’adozione di batterie (è il campo degli impianti connessi alla rete).
EOLICA. L’energia eolica è l’energia posseduta dal vento soprattutto sotto forma di energia cinetica, che trasformata in energia meccanica può essere sfruttata per la generazione di energia elettrica. Ha un impatto ambientale estremamente limitato grazie alla mancanza assoluta di emissioni climalteranti. Attualmente, con circa 55mila turbine installate in tutto il mondo, l’eolico rappresenta la sorgente energetica con il maggior tasso di crescita.
IDROGENO. L’idrogeno, non è una fonte energetica ma un vettore, ed è l’elemento più abbondante nell’universo e sul pianeta è presente nell’acqua e negli idrocarburi, tuttavia per ricavarlo da tali sostanze vi è bisogno di energia elettrica. Il problema fondamentale è che non è disponibile sulla Terra allo stato elementare e pertanto è necessario ottenerlo da fonti secondarie, come per esempio l’acqua e i combustibili fossili.
IDRELETTRICA. Energia elettrica ottenibile sfruttando una caduta d’acqua.
BIOMASSA. In forma generale, si può dire che è biomassa tutto ciò che ha matrice organica, con esclusione delle plastiche e dei materiali fossili. In relazione alla loro natura e composizione, le biomasse possono essere convertite in combustibili di vario tipo attraverso tre principali sistemi: • la gassificazione, che consiste nel sottoporre le biomasse a processi di fermentazione anaerobica, dai quali si ottiene il biogas, una miscela di metano e anidride carbonica; • la conversione biologica ad alcoli: l'amido viene demolito a glucosio e poi sottoposto all'azione di microrganismi, che operano la fermentazione alcolica; l'alcol è un ottimo carburante ed è meno inquinante dei derivati del petrolio; • la combustione diretta: il calore prodotto può essere convertito in energia elettrica.
GEOTERMICA. Trova origine dal calore che si sviluppa nelle zone più interne della Terra. Nelle zone geologicamente attive, come quelle vulcaniche, il gradiente è ancora maggiore. Quella geotermica è una fonte energetica a erogazione continua e indipendente da condizionamenti climatici, ma essendo difficilmente trasportabile, è utilizzata per usi prevalentemente locali.
 

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NUCLEARE O NO?



Da decenni si sentono contrapporre due forme energetiche, fossile e nucleare, entrambe senza futuro nel lungo termine: spesso sono presentate come le sole vere opzioni, e limitano gli orizzonti ad una scelta "tra peste e colera".

•Il nucleare è economicamente sconveniente e non competitivo rispetto ad investimenti in efficienza energetica e alle moderne fonti rinnovabili. Gli investitori privati sui mercati liberi non stanno generalmente investendo in energia nucleare oggi, perché tale scelta aumenta i rischi di business ed ha redditività inferiore rispetto alle alternative possibili.

•È una fonte esauribile, per cui si posticipa il problema senza risolverlo, e se ne creano altri: oggi i 443 reattori operativi forniscono meno del 4% di tutta l'energia globale. Aumentare tale percentuale farebbe salire i prezzi e ridurrebbe la disponibilità di un combustibile non rinnovabile e in esaurimento.

•Non è mai stata risolta la questione dello stoccaggio delle scorie, che deve garantire totale sicurezza per 100-200.000 anni, e della radioattività da estrazione, movimentazione, utilizzo.

•Le centrali vecchie non sono sicure: si stima che Chernobyl abbia causato ad oggi tra i 9000 e i 250.000 morti, a seconda delle modalità di conteggio (che dipendono essenzialmente da orizzonte temporale e geografico).

•Rischio terrorismo. Le centrali nucleari e i luoghi di stoccaggio delle scorie sono tra i target a più 'alto potenziale' per gli obiettivi dei terroristi.

Trascurabili i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni di CO2 in ottica di Life Cycle Assessment, ovvero le emissioni per tutto quello che serve per estrarre, trasportare e raffinare il combustibile, costruire, far funzionare e smantellare una centrale nucleare e stoccare le scorie.

•Problemi non trascurabili sono la difficoltà in regimi democratici nell'individuare luoghi adatti per nuove centrali e i tempi lunghi dalle decisioni all'operatività, nell'ordine dei decenni.
 
•Trend d'investimento in declino: chi non ha centrali non ne sta costruendo, chi ce le ha non ne costruisce più o le dismette (eccezioni: una nuova centrale in Finlandia in costruzione, la Cina, la Turchia, l'Iran). La centrale media al mondo ha oltre 21 anni, quindi è già prossima alla dismissione o oltre la soglia di uso sicuro. Oggi sono in costruzione 27 nuove centrali, la maggior parte in Cina: il bilancio tra centrali nuove costruite e centrali dismesse dovrebbe risultare negativo, a condizione che vengano chiuse le centrali 'esaurite.' La Svezia, uno tra i Paesi più competitivi e avanzati al mondo, sta gradualmente dismettendo il nucleare per passare alle fonti rinnovabili. Le risorse per la necessaria innovazione nel settore sono in sistematico declino.

•Il nucleare viola tutte le "4 System Condition" di sostenibilità di «The Natural Step» in quanto contribuisce 1) all'aumento sistematico di concentrazioni di sostanze estratte dalla crosta terrestre 2) all'aumento sistematico di concentrazioni di sostanze prodotte dalla società, 3) alla sistematica distruzione della natura e 4) alla sistematica compromissione della capacita' delle persone di soddisfare i propri bisogni. 15 anni di esperienza indicano che ciascuna di queste violazioni porta ad un sistematico ed inevitabile aumento dei costi e dei rischi dell'attività svolta.

Altre scelte economicamente vantaggiose già esistono.

Il sole fornisce ogni giorno 10.000 volte tutta l'energia fossile, nucleare, idroelettrica e da biomassa messe assieme che consumiamo, ed ha una distribuzione capillare ovunque sulla terra. Investendo in efficienza energetica ed energia rinnovabile quanto oggi viene consumato nel nucleare si avrebbero avanzamenti portentosi ed immediatamente profittevoli verso un successo anche di medio e lungo termine.

I sistemi energetici di domani saranno conformi alle quattro System Conditions sopra espresse. Oggi abbiamo l'opportunità di scegliere le modalità più intelligenti per muoverci in quella direzione.
 

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