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Post n°51 pubblicato il 01 Agosto 2014 da Signorina_Golightly
Il ragionamento è semplice: sapere esattamente che cosa può far migliorare o peggiorare una situazione, o il semplice umore, e fare puntualmente ciò che porta al peggio. Questo mio meccanismo non me lo spiegherò mai. E, se mai me lo spiegherò, allora finalmente avrò in mano la soluzione per disinnescarlo. Avevo energie stasera, ma invece che impiegarle per me ho voluto spenderle per tirare su il morale a qualcuno che neppure me l'aveva chiesto. E il risultato era prevedibile: quella persona non ha risolto un tubo ed è giù quanto prima, mentre io ho assorbito tutta la sua negatività. Riflettevo: la cosa che più detesto del mio ex - ex è che non ha mai avuto (nè ha ora, ma almeno adesso è molto meno grave visto che non stiamo più insieme) un moto di preoccupazione e cura per me. Rapporto totalmente a senso unico: i 'come stai', 'che ti è successo', 'raccontami', erano soltanto miei. Era evidente, ma non volevo capirlo. E' che, ora che guardo con un occhio esterno alle vicende passate, mi rendo conto che questo aspetto connotava l'essenza del nostro rapporto: io davo e lui prendeva. Non mi piace neanche un po' questo. Noto che, anche adesso, quando parliamo, l'interesse per come sta l'altro è solo mio: lui comunica soltanto nella misura in cui pensa di poter prendere qualcosa da me, possibilmente non parlare dei suoi casini ma 'divertirci'. Lui è rimasto lì. Ed io all'epoca non lo capivo quanto poco contassi per lui: ero accecata dal sentimento. Ma ora che ci parlo per un reale interesse umano per la persona e non per amarlo o farmi amare, quindi senza più quei filtri rosa che mi impedivano di capire, be', ora questo suo menefreghismo nei miei confronti mi indispettisce (ferisce sarebbe un termine improprio) e mi fa dire che non mi va di preoccuparmi per lui. (E a volte mi viene la balzana idea che desidero farlo stare meglio per una specie di transfert: fare stare meglio l'ex - ex, ovvero chi ho la possibilità di aiutare senza rimetterci e soffrire in prima persona, non potendolo fare con 'lui'. Esperimento inutile oltre che assurdo, perchè dovrei invertire le parti: le cure e le attenzioni (ma di più, molte di più) le vuole 'lui', che invece non so ne fa niente della mia disponibilità a 'divertirci', dove con 'divertirci' intendo quel magico mix di risate, complicità, cose da fare insieme e sesso; viceversa l'ex - ex non se ne fa niente della mia capacità di ascolto, e resta deluso ogni volta che capisce che il discorso non prenderà una piega passionale). Continuo a pensare che in questo periodo e per un bel po' di tempo a venire, starò meglio se mi terrò lontana da tutto ciò che contiene testosterone... (Post in cui sono abbastanza certa non si sia capito niente, ma serviva a me. Come sempre del resto) |
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