Altrove

19,53

Un po' lo sentivo che sarebbe arrivato un dirompente pomeriggio catatonico. Ero troppo su nei giorni scorsi, e ho imparato che, complice un po' di sfortuna, è un attimo che prenda il picco negativo.

Il guaio è che danno compio intanto.

E se il danno è cancellare tutti i progressi fatti resettando le mie convinzioni su di me, su di lui e su di noi, non oso immaginare che periodo mi aspetti...

Ci avevo messo anni a convincermi che fosse meglio dividere le nostre strade. Pian piano me ne ero fatta una ragione, forte dei fatti oggettivi.

Può in un giorno andare tutto in pezzi?

Sapete, fino a qualche anno fa credevo di essere predestinata ad una vita felice, che tutto si sarebbe volto al meglio ed io avrei trovato l'affetto di un uomo, un bel lavoro e avrei creato una famiglia, finalmente serena.

Ho smesso di crederlo.

Il passare da lunghi periodi dolorosi a periodi meno dolorosi e poi di nuovo dolorosi, be', mi ha fatto capire qual è l'effettivo andazzo...

Ho qualcosa di radicatamente storto dentro, sono stata rovinata troppo presto in una maniera che non è più possibile aggiustare. 

Ora credo persino che mi ammalerò, perché questa è la fine che fa chi è troppo abituato alle lacrime.

Io ci ho provato ad aggiustarmi, a fare quella che sa stare al mondo. Ma, molto semplicemente, non ne sono in grado.

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