Altrove

Comunque pensavo che bisogna sempre guardare il bicchiere mezzo pieno: almeno la mia povera mamma, con lo stretto rapporto che sta avendo col virus, smetterà di fare mille telefonate da esperta virologa parlando del malefico coronavirus "cover". Però mi sa che se glielo dico mi spacca una bottiglia in testa. Ne sarebbe capace. Considerate che, nella marcovaldiana scena del ricovero ospedaliero di famiglia, quando mia mamma che era già lì da un giorno si è vista arrivare anche papà, invece di tenersi caro il fiato ha iniziato a inveire contro lui con improperi indicibili. Ecco, non glielo dico del bicchiere mezzo pieno. Chè un attimo che il bicchieri richiami un'aguzza bottiglia di vetro spaccata.

Io stavo bene fino a due giorni fa (uh, è curioso come per un errore di battitura 'giorni' si trasformi velocemente in 'gironi'. Qui ci sarebbe tanto da dire sui lapsus....). Oggi ho di nuovo tosse, mal di gola e dolore e freddo al petto. Col piffero che perdo millemila ore per cercare invano di contattare il medico di base! Lo so io di che si tratta: reflusso a manetta. Con tutto sto stress il mio reflusso ha ballato la samba e ha fatto il trenino di capodanno che non ho potuto fare io.

E comunque, candidi, non crediate che i miei deliri della giornata del precedente post siano finiti lì. Macchè! Mi ero fatta (ma perché credo ancora agli unicorni?) il programma: mattina rifaccio il letto a papà che ha tampone negativo, così completo la perfetta igienizzazione della sua stanza e del suo bagno. Tanto lo dimettono pomeriggio. Così al mattino lavoro. Almeno un po'.

Bene: mi chiama più volte il medico dell'ospedale che per inciso credo si sia innamorato di me.

Ah, anticipate le dimissioni di mio padre alle dieci? Io starei lavorando e non ho la camera pronta. Ah, cazzi miei? (è un po' il leit motiv di tutti ultimamente: mia sorella, i condòmini...). Ok, inutile farne un dramma: sospendiamo di nuovo il lavoro e finiamo subito di sistemare la camera. Sfinente, ma che soddisfazione! La camera è quasi asettica. Così mia madre qui non dovrà sanificare quando torna. Ne è valsa la pena. Pronto, dottore, ancora lei? Cosa??? C'è stato uno scambio di tamponi e mio padre è ancora positivo? E io quindi ho sanificato la sua parte per niente? Lavato lenzuola, piumone, tende... tenendomi in faccia mascherina e scartavetrandomi le mani con quintali di sapone per niente? Ma mi lasci indovinare: sono cazzi miei, vero? (Imparo, sono un po' lenta, ma imparo). Ok, pazienza, mi rimetto almeno a lavor... Pronto, mamma, ok, avviso la zia che sta andando a prendere papà in ospedale che ha tampone positivo e devono stare tutti e due con mascherina in macchina. Zia, sì, lo so che sei già in ospedale, sì, solo una cosa: volevo dirti che papà ha tampone positivo e che...Zia? Zia, ci sei? Ok, dico a papà di pagarsi l'ambulanza perché tu non lo porti più. Papà, senti, no, fammi parlare. La zia...Sì, lo so che è lì. No, papà, fermo, non puoi andare. Perché? Perché la zia non vuole più portarti. Ha paura. Come perché? Che, ti deve portare a casa? E che faccio, le punto la pistola alla testa e la obbligo? Bravo, senti lo zio che è pure guarito e ha tampone negativo. Oh, adesso le vedono lor... GATTOOOOO! Che cazzo stai facendo??? Ho posizionato a mo di barriera due faldoni e una scatola con una tastiera dentro per non farti passare: come hai fatto a spostare tutto e infilarti sotto il divano letto e rosicchiare il bracciolo??? Citofono. Un attimo, arriv... Ma vaffanculo: sbem!, inciampo nella barriera costituita dalle settecento zanzariere che avevo messo per non fare "incontrare" Gatto e i conigli di famiglia.

Tutto questo che non erano neanche le 11 del mattino, e dopo aver sfamato l'animalanza. Avevo ancora il pigiama e non avevo lavato né denti né faccia (ok, scrivetemi in privato per provarci con me. Vi manderò le foto delle mie mani scartavetrate dai detergenti). Il pomeriggio ve lo risparmio, a parte questo:

Pronto! Mi sta chiamando di nuovo il dottore di papà? Ma se ormai è dimesso. Salve, no, non sono la figlia del signor Rossi. E no. Non mi sembra convinto. Quasi quasi per cortesia gli dico che se però vuol farmi sapere come sta andando il signor Rossi io ascolto volentieri. No ma si figuri, non c'è problema, può capitare. Come sta papà? Bene, è in camera che riposa. Grazie dell'in bocca al lupo. Serve sempre.

Soprattutto a me.

Ora scusate ma devo andare a scansionare il referto medico di mio padre perché lo vuole subito ed è l'unico modo per non farlo arrivare nella parte della casa in cui sto io.

(Avevo giurato che non avrei mai composto nulla sul covid, ma sto iniziando a pensare a dei racconti. Chè qui di materiale ce n'è a bizzeffe...)