Altrove

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Ho la sensazione di essermi messa l'anima in pace col mio manoscritto. Nelle scorse settimane l'avevo ripreso e rilavorato, perché non mi piaceva com'era, lo trovavo ingenuo. Ora che l'ho sistemato mi sento meglio, e mi sono accorta che non smanio neppure più dalla voglia di pubblicare, di sicuro non di ingrassare i tanti piccoli editori in odor di truffa, che lasciano avviliti i tanti esordienti. A volte penso che se tenessimo tutti il punto vinceremmo. Se tutti gli esordienti all'editore che propone la sua truffa rispondessero "no, grazie, piuttosto non pubblico", queste finte case editrici fallirebbero in tre due uno, e rimarrebbero in piedi solo quelle vere.

Ma non è così. L'atteggiamento medio dell'esordiente è "accetto subito, qualunque cosa pur di essere pubblicato!". E la storia si ripete all'infinito.

Una cosa che non ho detto qui è che nei gruppi facebook di esordienti si infiltrano questi finti editori che hanno la faccia tosta, oltre che di minacciare denunce, anche di prendersela con l'esordiente che non ci sta. In genere dicono "noi abbiamo pochi soldi, è giusto che l'autore esordiente contribuisca e ricambi la fiducia in lui riposta". Leggasi (alcuni editori sono così stupidi e senza vergogna che lo scrivono) "con lo schifo che hai scritto che pretendi?".

Praticamente te lo dicono proprio che non credono nel tuo manoscritto.

E poi leggi i post di questi autori disperati "ho pubblicato, ma perché nessuno compra il mio libro? La casa editrice mi ha abbandonato e non sta facendo nulla per promuovermi".

E se provi a mettere in guardia, senza fare nomi, solo un generico "attenti, che ci sono tante truffe", come in un sistema mafioso fiocca qualche commento "scrivi così perché rosichi per essere stato rifiutato". Poi vai a leggere e scopri che il commento è di uno di questi piccoli editori, uno che magari tu hai pure rifiutato.

Perché siamo a questo ormai: è così assodato che la truffa riuscirà che se un autore si sottrae viene bullizzato, purtroppo con l'assenso degli altri autori che hanno appena pubblicato o lo stanno per fare, e sperano che a loro verrà riservato un trattamento diverso.

Capirete ora perché ho deciso che a me del mio manoscritto importa di averlo corretto, che sia a posto per me. E in culo la pubblicazione. Mi basta avere la mente libera per pensare ad altro e magari, tra qualche tempo, iniziare a scrivere un'altra storia.

Chè poi, diciamocelo, io con i risultati non vado d'accordo. E non mi ci vedo neppure a fare la piaciona sui sociali o, peggio, elargire sorrisi a carriolate alle presentazioni dei libri. Ne avessi il potere, farei come la Ferrante, invisibile. 

A proposito di invisibilità, ieri è successa una cosa strana. Mi sono fatta fare le carte in un gruppo facebook. Nessuna domanda particolare a parte "qualcosa di buono arriva?".

La risposta mi ha gelata, ho pensato che qualcuno avesse messo le microspie in casa mia.

"Hey, ma perchè ti sei chiusa? Non esci, sei nel tuo mondo, non va bene".

Mei cojoni.