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Messaggi del 19/03/2019
Stasera la bambina che è in me ha pianto disperata perché si sente indegna d'amore. È strano: in pochi secondi arriva questa onda che mi butta sotto, ed io sento un dolore incontenibile che so esprimere soltanto in lacrime. Devo fare uno sforzo. Respirare. Trovare un minimo di lucidità. Ricordarmi le cose che mi scriveva prima che ci incontrassimo: era felice con la sua ragazza e non aveva nessuna intenzione di lasciarla né di avere storie parallele. Voleva soltanto due giorni insieme. Non dipende da me. Non c'è mai stata un'opzione. Non avevo una possibilità da giocarmi. Non dovrei sentirmi scartata o abbandonata. È un braccio di ferro tra la me adulta e la me bambina. È sfinente. |
Pian pianino, con amarezza, le residue illusioni stanno sparendo, ed io sto capendo che lui è stato soltanto di passaggio. Gli ormoni felici sono completamente spariti, e io sono rimasta a contemplare la devastazione che mi è rimasta, senza più neppure il conforto della sensazione del suo contatto. E ora inizio a ipotizzare che futuro possa aspettarmi. Lui non è stato disonesto, né cattivo, né menefreghista. Per avere un'avventura di una notte non avrei potuto trovare un uomo più dolce e attento. È tutto il contrario del lupo cattivo. Ecco, se sono finita in queste condizioni con lui, che mi accadrà se arriveranno uomini davvero neri e spietati? Ho paura che si ripeta il passato: mille anni fa crollai in modo simile ad ora perché un ragazzo flirtò con me e passò ad altro dopo qualche fugace incontro fatto di poco più che qualche bacio. In quelle condizioni ebbe tutto l'agio di farsi avanti, e farmi un male molto più profondo, un uomo cattivo vestito da agnello. Ieri come oggi venivo da anni di aridità sentimentale: boccheggiavo per il bisogno di amare ed essere amata. Ero fuori di me, triste e vulnerabile. Ecco, ho l'orrenda sensazione che la storia si stia ripetendo. Mi dico che mi fortificherò, che saprò attirare cose diverse e positive, ma dentro di me sento che sono negativa e che se non cambio prospettiva , creerò le premesse per il ripetersi della vicenda. Mi chiedo che mi aspetta. La risposta mi terrorizza. |
Fuggo da sempre la vita perché non so affrontarla e soccombo. Non ho pelle: tutto mi impressiona. E proprio perché la fuggo aumenta la mia vulnerabilità: quando uno spiraglio di vita entra (talvolta, raramente, si apre una falla nel sistema), io non sono attrezzata. E ne vengo travolta. Lentamente, con tempi biblici, mi riprendo e sigillo quello spiraglio che mi ha beffata. Una prigione perfetta. |
Poco fa al risveglio ho realizzato che un'altra delle mie paure è avere i minuti contati per poter vivere un altro intenso amore fisico, fatto di tutte quelle cose che ho vissuto troppo poco per i miei blocchi e che potrei non vivere più se lascerò passare altro tempo prezioso. Con lui ero ancora relativamente bella, e potevamo contemplarci e ammirarci pieni di desiderio. Ma sento che sta finendo questa cosa. Non durerà ancora molto. Ed io ho troppo poco assaporato questa passione nella vita per rinunciarci ora che so di volerlo. Lo so che c'è una passione per tutte le età. Ma ho assaggiato troppo poco quella degli amanti giovani e belli, e soffro all'idea che forse questa è stata l'ultima volta così, e che magari dalla prossima il mio corpo non susciterà lo stesso desiderio. Questo aggiunge ansia e panico al mio stato mentale già compromesso. |
Inviato da: lalistadeidesideri79
il 15/03/2024 alle 10:43
Inviato da: cassetta2
il 12/02/2024 alle 10:20
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il 11/02/2024 alle 20:44
Inviato da: Signorina_Golightly
il 11/02/2024 alle 20:00
Inviato da: Signorina_Golightly
il 11/02/2024 alle 19:59