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Messaggi del 18/04/2019

19.02

Post n°900 pubblicato il 18 Aprile 2019 da Signorina_Golightly
 
Tag: Bussola

Che poi come potevi pensare che un uomo insensibile alla musica potesse riconoscere la bellezza delle emozioni? 

 
 
 

16,20

Post n°899 pubblicato il 18 Aprile 2019 da Signorina_Golightly
 
Tag: Bussola

Il buon Thic, mi permetto di appellarlo amichevolmente così, dice che per neutralizzare la sofferenza bisogna prima sentire che c'è e accoglierla e poi capire di che si nutre per poi intervenire togliendole alimentazione.

Ecco, penso che quel che resta della mia sofferenza per il fiorentino sia alimentato da un residuo di (assurda) speranza.
Speranza che lui si sia sbagliato e in realtà provi qualcosa per me.
Razionalmente mi sono spiegata molto bene che non può essere così, e la spiegazione non è stata neppure pericolosa per la mia autostima: ho compreso bene che non avrei potuto fare o essere nulla per trattenerlo, perché lui non cercava altro che un incontro fugace, a prescindere, e non ne ha voluto sapere di prendere neppure in considerazione altro.
Quindi?
E quindi il passo che mi resta da fare è abbandonare completamente l'illusione. Ché poi non è che sia sempre così: è soltanto in alcuni momenti che torno scioccamente a sperare. E questo mi dà conferma di come sia stata un'ottima idea chiudere i canali di comunicazione con lui, vista la mia tendenza a sognare e illudermi...
Ecco, mi ci vuole un bello sforzo per cacciare indietro immagini fantastiche e visionarie quando arrivano, ricordandomi che mi sentirò molto meglio quando smetterò di farlo.
Sarò libera.
Almeno da questa sofferenza. Perché mi pare di aver capito che poi noi esseri umani troviamo sempre nuovi altri motivi per soffrire.
Ma intanto direi di lavorare per eliminare questa di sofferenza.

 
 
 

Fare pace con se stessi (aut. Thích Nhất Hạnh) - Parte 2

Post n°898 pubblicato il 18 Aprile 2019 da Signorina_Golightly
 

“La felicità è impossibile senza comprensione, compassione e amore. Non può esserci Amore se non comprendiamo la sofferenza nostra e dell'altra persona. Senza comprensione e amore non possiamo essere felici e rendere felici gli altri. La sofferenza svolge una funzione vitale nella fioritura della comprensione e della compassione. Ciascuno di noi ha bisogno di una dose di sofferenza per coltivare comprensione e compassione. Ma non dobbiamo crearne altra.”

 

 “La discriminazione, che distingue tra questo e quello e mette questo contro quello, è il fondamento di molta sofferenza. Quando facciamo confronti, finiamo per considerarci superiori o inferiori, oppure cerchiamo di essere alla pari. Ma se ci paragoniamo discriminiamo,e se discriminiamo soffriamo.”

 

“Niente può sopravvivere senza alimentarsi, nemmeno la sofferenza. Dobbiamo nutrire l'amore se vogliamo che sopravviva; se non lo facciamo o gli diamo alimenti sbagliati morirà. Se la depressione rifiuta di andarsene e perché continuiamo ad alimentarla ogni giorno. Possiamo osservare in profondità ciò di cui si nutre la nostra sofferenza. Se abbiamo individuato la sua fonte di nutrimento, possiamo eliminarla. Se consumiamo violenza e sofferenza, provochiamo maggiore dolore a noi stessi e a chi ci circonda. Se poniamo fino al consumo di immagini violente e alla comunicazione intossicante trasformiamo la violenza e la sofferenza e noi.”

 

“Da piccoli proviamo molte emozioni, ma ci è difficile esprimerle. Anche se talvolta ci riusciamo, gli adulti intorno a noi potrebbero non sentirci. Torniamo a casa in noi stessi e parliamo al piccolo bambino dentro di noi, ascoltiamolo e rispondiamo in modo diretto. Il nostro bambino o la nostra bambina interiori sono ancora lì e possono essere profondamente feriti. Dobbiamo ritornarvi e confrontarli, amarli e prendercene cura.”

  

Meditazione sul bambino o la bambina di 5 anni. Inspirando vedo me stessa a 5 anni.Espirando le sorrido con compassione. Sarebbe bello trovare ogni giorno qualche minuto per sedere e praticare questa meditazione. Se lo riconosciamo e comunichiamo con lui, con il bambino interiore, vediamo che ci risponde e comincia a sentirsi meglio. Appena si sente meglio, ci sentiamo meglio anche noi e cominciamo ad avvertire una grande libertà. Anche i nostri genitori hanno sofferto da piccoli e per questo motivo, da adulti a loro volta ci hanno fatto patire, perché non sapevano come gestire la loro sofferenza. Vittime del proprio dolore, hanno reso vittime anche i loro figli. Ogni genitore è stato un bambino di 5 anni fragile e vulnerabile. Aiutare il bambino di 5 anni,che è mio padre in me, guarisce entrambi allo stesso tempo. Questa meditazione genera compassione e comprensione nei confronti di noi stessi e anche nei confronti dei nostri genitori. Se pratico in questo modo, allora tutte le domande che ci tormentano come: chi sono io? Mia madre mi desiderava davvero? Mio padre mi voleva veramente? Che senso ha la mia vita?, improvvisamente perdono di significato.”

 

“Come adulti, possiamo praticare la presenza mentale e invitare il bambino interiore a unirsi a noi nella pratica.Il bambino è come il chicco di grano che è ancora vivo nella spiga. È là, non ha a che fare solo col passato. Se la spiga sa che è una cosa sola con il chicco, il dialogo è possibile. Parliamo alla nostra bambina o al nostro bambino interiore. Invitiamoli ad emergere, a uscire e entrare in confidenza con la vita nel momento presente. Stare nel momento presente. Quindi prendere per mano il nostro bambino interiore e giocarci, entrare sempre più profondamente in contatto con queste meraviglie della vita, è la vera pratica.”

 

“Qualsiasi tipo di desiderio è la continuazione di quello originario di salvarci. Il piccolo o la piccola bambina che è in noi continua a preoccuparsi e ad avere paura. Se non abbiamo problemi qui e ora vuol dire che non ne abbiamo fatto. Perché continuiamo a preoccuparci e a temere? Trasmettiamo questa saggezza alla bambina o al bambino interiore.Abbiamo bisogno di fargli capire che non ci sono più ragioni di avere paura.

Quando fai una bella passeggiata in montagna invita anche il bambino la bambina in te a unirsi. Quando contempli un bel tramonto invitalo lì con te. Se lo farai per settimane o mesi, le sue ferite guariranno.”

 

“Quando siamo prevalentemente prigionieri delle immagini della sofferenza passata, diventiamo facilmente preda di percezioni erronee, reagiamo nei confronti degli altri e soffriamo ancora di più. Se noi abbiamo raggiunto un certo livello di consapevolezza, non è detto che l'abbia raggiunto anche l'altra persona, che magari non sa come riconoscere e trattare il suo dolore, e di conseguenza soffre, fa soffrire se stessa e le persone intorno a lei. Quando siamo in grado di vedere il suo dolore, sorge la compassione. Quando la compassione sorge, la collera è trasformata. Non vogliamo più punire quella persona, perché non proviamo più alcuna rabbia. Siamo motivati dal desiderio di aiutare, non di punire. Quando siamo motivati in questo modo ci sentiamo subito molto meglio.”

  

“Quattro elementi costituiscono il vero amore: Le 4 menti incommensurabili.

Esse sono: gentilezza amorevole, compassione,gioia e non discriminazione. Quando il nostro cuore comincia a espandersi,siamo in grado di contenere e sopportare ogni genere di sofferenza. E quando riusciamo ad abbracciare la sofferenza dentro di noi, non soffriamo più. Se cade della sporcizia dentro un bicchiere d'acqua, l'acqua non è più potabile:ma se riversiamo la stessa quantità di sporco in un grande fiume pulito, non c'è nessun problema ad usare quell'acqua. Perché il fiume è grande e anche sevi cade della sporcizia la sua acqua si può continuare a bere. Se il nostro cuore è grande, è più facile abbracciare il dolore senza soffrire.”

 

“L'illuminazione non è separata dall'atto di lavare i piatti o di coltivare lattuga. La pratica consiste nell'apprendere a vivere profondamente ogni istante della nostra vita quotidiana, in presenza mentale e concentrazione. L'ideazione e la realizzazione di un'opera d'arte hanno luogo esattamente in questo istante della nostra vita quotidiana. Il momento in cui cominciamo a scrivere della musica o una poesia non è solo quello in cui si partorisce il bambino.”

  

“Quando si presenta qualche difficoltà,il primo passo non consiste nel rimediare, bensì nel comprendere.”

 

“Se sappiamo come entrare profondamente in contatto con il presente, entriamo in contatto con il passato e possiamo addirittura cambiarlo. Se abbiamo detto qualcosa di sgarbato a una nonna defunta, cominciamo da capo. Ci sediamo, pratichiamo inspirando ed espirando in presenza mentale e le chiediamo di essere qui in noi. Le sorridiamo e diciamo:nonna mi spiace. Vedremo allora nostra nonna sorridere.”

 

“Pensiamo di aver bisogno di indignarci per agire. Ma nemmeno un’indignazione legittima e giusta è sufficiente. Il nostro mondo non manca di gente desiderosa di gettarsi nell'azione! Abbiamo invece bisogno di persone capaci di amare, senza essere di parte, e di abbracciare così la totalità del reale.”

 

“Il momento presente è il solo momento in cui entrare in contatto con la vita. Il passato non è più qui, il passato non contiene più la vita, e il futuro non è ancora qui. Il passato non è qualcosa di reale e non lo è nemmeno il futuro. Solo il momento presente è reale.”

 

“Nel Buddismo si parla di tre regni, tre mondi: il mondo del desiderio e della brama, il mondo della forma e il mondo della non - forma. Noi siamo in grado di lasciare andare la nostra brama, il nostro desiderio. Con la praticaci lasciamo alle spalle quel mondo per raggiungere gioia e felicità. Anche quando lasciamo il regno del desiderio, il discorso mentale continua. Questo è il motivo per cui pratichiamo il silenzio, per sospendere il discorso mentale. Non è facile smettere di pensare. C'è una specie di radio sempre accesa nella nostra mente. Per sospendere l'attività del pensiero è sufficiente dimorare nell'ispirazione nell'espirazione.”

 

“Che tu soffra molto, poco o per niente,dipende da te, dipende dal fatto che in te vi siano o meno visione profonda e compassione.”

 

“Durante i pasti possiamo mangiare in modo da sentirci leggeri, a nostro agio, felici, perché mangiare insieme è davvero una pratica profonda. Mangia in modo che i tuoi antenati mangino con te,proprio come facciamo respirando, camminando e lavorando. Tuo padre mangia conte, tuo nonno, tua nonna mangiano con te. Siedi a tuo agio, come chi non ha alcun problema, nessuna ansia. Il Buddha ci ha insegnato che quando mangiamo, non dovremmo perderci in pensieri e conversazioni insensate. Dimoriamo nel momento presente per essere profondamente in contatto con il cibo. Mangiamo in modo da essere felici, in pace, così che ogni nostro antenato e discendente in noi ne abbia beneficio.”

 

“Cessazione significa Nirvana: l'estinzione di tutte le nozioni, la realtà in sé.La natura della realtà trascende ogni nozione, incluse quelle di nascita e morte. È il cuore di questa meditazione, lo sforzo finale per la liberazione.La nozione di nascita e morte può essere fonte di angoscia, ansia e paura.Soltanto con la visione profonda della non-nascita e non-morte possiamo trascenderle. La parola Nirvana significa estinzione. Un'onda che corre sulla superficie dell'oceano è costituita da acqua, ma qualche volta lo dimentica.L'onda ha un inizio e una fine, un emergere e un dissolversi: può essere più alta o più bassa, più potente o meno potente. Se un'onda viene catturata da nozioni come inizio, fine, emersione e dissolvimento, maggiore o minore potere,soffrirà. Ma quando sa di essere acqua, tutto cambia. E in quanto acqua non si preoccupa più di iniziare e finire. Può gioire dell'emersione e del dissolvimento, di essere questa o l'altra onda. Non c'è discriminazione e nessuna paura. La nostra vera natura è non- inizio, non-fine, non-nascita,non-morte.”

 
 
 

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