AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI LINK PREFERITI
I MIEI BLOG AMICI
- Jigen
- Je
- La lista dei desideri
- Endoke
- Cherrysl
- Sofya
- Several
- Enodas
- Zero
- Alf Cosmos
- Antonia (nella notte)
- Vasilissa
Messaggi del 29/06/2021
Dal balcone, quando il pomeriggio si è fatto difficile, in una grande nuvola è apparso un coniglietto di profilo con le zampette che teneva quando lo prendevo in braccio a tradimento. |
Post n°1273 pubblicato il 29 Giugno 2021 da Signorina_Golightly
Ieri ero al mio ultimo pomeriggio di spiaggia che è andata affollandosi sempre più. A metà pomeriggio era popolata da orde di ragazzini con la musica a palla che stavano colonizzando anche l'acqua con partite a palla: le pallonate arrivavano da dovunque. Mia madre si è indispettita e loro l'hanno insultata. Non ci ho visto più e ci ho litigato. E' finita a parolacce. Ma non solo. Ho fatto una cosa che mai avevo fatto volontariamente: gli ho buttato addosso una fattura, a due di loro. Non terribile, ma pur sempre di malocchio si parla. In acqua facevo l'indifferente, ma ci pensavo. Pensavo a Gatto e alla sua bontà, il suo cuore pulito. Che poteva pensare di me ora? Mi meritavo ancora i suoi segni? Ecco, qui ho vacillato e ho provato (chissà se funziona) ad annullare tutto: non essere più degna dei suoi segni, mai. Non lo sopporterei. Il treno, affollatissimo, che non prendevo da due anni, mi ha fatto male e bene: ho pensato ma con la musica nelle orecchie. I pensieri non erano un granché razionali. Ho pianto molto. Ascoltavo musica e capivo che ero incazzata, che il mio bersaglio non erano quei ragazzi, che non ce l'ho un bersaglio ma sono incazzata lo stesso. E l'incazzatura si alterna alla prostrazione. Ho preso un paio di piccole, microscopiche, decisioni. Un paio di giorni fa ho letto che il lutto per il nostro animale non passa velocemente e che la cosa peggiore che possiamo fare è tentare di reprimerlo: meglio sfogare la disperazione per tutto il tempo che serve. Bisogna attraversarlo questo tunnel nero che fa paura per quanto è umido e buio. Io l'ho fatto in treno e per tutto il viaggio di ritorno, fino alla porta di casa dove ho ricominciato a dire "ciao casina" invece di "ciao Gatto". Chè effettivamente non avevo curato i sentimenti della mia casina in questi mesi di Gatto. Al rientro sono stata triste comunque, ma in modo leggermente meno disperato. La sera ho guardato le repliche del nostro Lolita Lobosco. E mi ha fatto più tenerezza che male. Forse può funzionare. (Oggi ho ricominciato da zero con lo yoga, come non l'avessi mai fatto. Una prima, timida, lezione per trovare il coraggio e la forza di inverarmi un altro modo di praticare sempre con lui anche se in un'altra forma) Aggiornamento: da che cosa si capisce che sono piena di rabbia? Ho una pazienza dei santi con i porci che mi scrivono in privato purché un minimo educati. Riesco ad avere l'accortezza di rispondere "grazie, molto gentile ma non sono interessata". Poco fa a uno che senza neanche un saluto ha proposto una porcata volgare ho risposto "ma vai a fare in culo, coglione!". Se qualcuno vuole farmi da pungiball, si faccia avanti che ho pugni da dare senza sosta. |
Inviato da: lalistadeidesideri79
il 15/03/2024 alle 10:43
Inviato da: cassetta2
il 12/02/2024 alle 10:20
Inviato da: jigendaisuke
il 11/02/2024 alle 20:44
Inviato da: Signorina_Golightly
il 11/02/2024 alle 20:00
Inviato da: Signorina_Golightly
il 11/02/2024 alle 19:59