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Post n°1902 pubblicato il 06 Marzo 2024 da Vince198
Disse un filo d’erba a una foglia d’autunno: Disse indignata la foglia: Poi la foglia d’autunno giacque sulla terra e s’addormentò. «Queste foglie d’autunno! Fanno un tale rumore! (Khalil Gibran – La notte ti parlerò d’amore) .. Semplici versi che identificano il ciclo della vita e la necessaria prudenza nell’esprimere pensieri che, nella realtà; potrebbero in seguito rivelarsi erronei, fino a ritorcersi contro. Ho immaginato quella prudenza che spesso non viene tenuta nel giusto novero perché la fretta di arrivare “in cima” o di aver ragione a tutti i costi è sempre stata una cattiva consigliera. In qualsiasi attività, soprattutto in quelle intime, del cuore, si è portati spesso a prevalere, agire quasi d’impulso/motu proprio, non avendo cura della delicatezza e della giusta dose di dolcezza per rendere un rapporto appagante e alla pari. Questo modo di fare porta a esagerare e quindi sbagliare, specie quando la passione divampa fortemente come un fuoco che brucia tutto rapidamente, senza godere del suo vero calore. É bene ricordarsi che esiste una virtù, spesso non considerata nel suo giusto valore, chiamata pazienza. La pazienza di esprimere un giudizio ponderato, non la smania di avere tutto e subito a qualsiasi costo... Guardando dentro me stesso mi sono reso conto che esiste dentro la mia anima, in qualche anfratto poco illuminato questa virtù che, fra l’altro, pensavo di non avere a sufficienza. Guardare più avanti, lasciando che il presente scorra come un fiume tranquillo nel suo alveo, in attesa dell’onda che cavalchi sopra le altre onde, è il momento giusto, quello che appaga completamente. Così è l’amore: arriva all’improvviso e macera profondamente le anime di chi si ama anche quando, toccando le rose ci si imbatte in qualche spina che punge e crea dolore. Il tempo, come solitamente avviene, modella le anime con giusta lentezza, come un pittore che crea una sua opera curandola nei minimi particolari, con attenzione e con quel pathos che si evidenzia in ogni passaggio di una sua pennellata. Così due anime, come due nuvole che viaggiano in cielo parallele, sulla stessa direttrice per un tempo non definito, a un certo punto in lontananza formano un unico filamento in un cielo azzurro o in una notte stellata, in una fredda sera invernale, in un pomeriggio d’estate afoso. |
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A. Carracci
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Non ci sono sempre riuscito, però quelle volte che il destino mi ha sorriso credimi, è stato impagabile.
Buona giornata a te.
La pazienza..
Mi rendo sempre più conto di quanto siamo tutti allievi nella vita.
La vita è un insegnamento continuo.
Ci insegna ad accettare che le cose non vadano sempre come vogliamo noi.
Ci insegna a rifare le cose venti volte perchè si tende a cambiare idea.
Ci insegna ad ascoltare, perché tutto è uno spunto di riflessione.
Ci insegna a dialogare anche a distanza, senza guardarsi in faccia.
Ci insegna ad affrontare anche le giornate infinite.
Nessuno nasce con incorporato il libretto di istruzioni, strada facendo si impara.
La vita insegna ed è una gran maestra.
Poi però fortunatamente c'è l'amore nel mezzo, lui secondo me non insegna, lui dona, da tutto quello che ha senza pretendere nulla. Ogni storia ha un suo personalissimo percorso, con le sue salite e le sue discese. Ogni storia inizia e ti arricchisce.
A volte però l'amore è davvero strano.
Lui non ha una età, non ha un pensiero, non ha ragione.
Ti fa prigioniero come un prescelto e poi ti fa fare quello che vuole lui.
Rende tutto così complicato e speciale.
Menomale che esiste però, cosa sarebbe un mondo senza l'amore?
Ora scappo.. ti lascio un dolce abbraccio.
Tanto che, in questo tue esternazioni vedo semplicemente me stesso, come se avessi avuto gli stessi tuoi pensieri, intendimenti.
Ecco ... l’amore si sa è un sentimento a sé stante, come e quando nasce è difficile se non impossibile conoscerne l’origine, l’essenza che costantemente permea chi ne è avvinto. Così ci si limita, scusa il termine, semplicemente a viverlo il più intensamente possibile, cercando di lasciarsi governare da lui. Credimi, non è così complicato comprendere perché amore agisce “motu proprio”: è la sua principale caratteristica e tante volte provoca meraviglia in chi ne è avvinto. Ma c’è veramente da meravigliarsi? Sommessamente dico che se non ci fosse, come hai ben affermato, che vita potrebbe essere quella dell’essere umano in questo mondo spesso incomprensibile, a volte spietato e irriverente?
Gibran, che certo conosci, scrisse:
«Quando l’amore vi chiama, seguitelo.
Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
E quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume, vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui,
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il soffio del vento del nord devasta il giardino.
Poiché l’amore come vi incorona così vi crocifigge. E come vi fa fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri rami che fremono al sole,
Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove si avvinghiano alla terra.»
Nulla è più vero. L’amore a volte sembra voler generare dolore, solo per superare certi momenti di stasi ed elevare quel sentimento ai suoi massimi livelli. Per cosa? Per viverlo il più intensamente possibile in quella simbiosi dei sensi non replicabile, unica.
A presto, carezze…
Ciò detto, molto dipende dai gusti di ciascuno di noi: la scelta è amplissima, oltretutto. Leggo Neruda da più di 45anni e non viene mai meno la voglia di smettere di leggerlo. Non so spiegarti dettagliatamente questa mia passione, però credo che alcune sue espressioni amorose abbiano un effetto particolare su me, come se le vivessi in prima persona.
Hai dubbi sul "per sempre"? Di solito si dice così perchè ispira ancor più quel sentimento. Invero il termine più adeguato, che non regala sensazioni particolari, è "fino a quando". Più realistico, certo, però non da la giusta carica di emozioni a chi si ama.
Buonanotte ^___^