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GRIDO DI SDEGNO!

Post n°28 pubblicato il 15 Febbraio 2009 da gardiniablue
 

CERTEZZA DELLA PENA, smetterla di far passare i violentatori comevittime della società, dell'alcool, della droga, se una persona stupra inqualsiasi stato fisico sia deve essere punito, perchè chi è statostuprato muore dentro. Che la smettano i radicali o simili di farsiportavoce dello slogan "Nessuno tocchi Caino" è asssurda la loroattenzione verso certi esseri ai quali deve essere vietata qualsiasivisita e attenzione e neppure deve essere assegnato loro avvocatid'ufficio,

NON MERITANO DIFESA

Cliccate qui:http://www.firmiamo.it/sign/petition/vogli...uelladizapatero

Avevo creato questo blog, circa un anno fa, cancellato diverse volte per motivi personali, ma dopo un anno, sono sempre più demoralizzata e demotivata. Siamo qui, leggiamo post nei vari blog, scriviamo i nostri, ma alla fine nessuno si schioda dalla sedia, dal proprio orticello conquistato, ma continua a lamentarsi che in Italia, non funziona nulla.

Bene! Non era questo il senso, lo scopo, del mio blog, aperto per denunciare i soprusi subiti come mamma affidataria. Dopo le ultime vicende, di una 15enne violentata, due adolescenti violentati a Roma, dopo che solo 1.000 firme hanno aderito alla petizione contro la pedopornografia, indetto da "SOFFIODIVENTO" propongo l'ultima cosa, anche se questa non avrà riscontro, ma siamo tutti BRAVI a parlare ma senza alzare mai il C...o dalla sedia, senza mai veramente mobilitarsi (l'unione fa la forza), per lottare, allora ... Ci penserò su ...

Già condannato per pedofilia torna a violentare bambini.

Sarà interrogato lunedì mattina Marcantonio Russo, il 33enne arrestato dalla Squadra mobile di Messina con l’accusa di violenza sessuale e induzione di minori alla prostituzione. Russo, già condannato per atti di pedofilia nel 2006 a 4 anni di reclusione, era tornato in libertà da pochi mesi per la scadenza dei termini di custodia cautelare visto che il processo d’appello non è stato ancora fissato. Il pedofilo adescava bambini e ragazzini e li convinceva con soldi, dolciumi e figurine ad atti sessuali. Alcuni li usava come «procacciatori» di nuovi, piccoli «clienti» e per questo lavoro li pagava con 10 euro a «servizio».

Nei suoi confronti il Gip del Tribunale Maria Teresa Arena ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta del sostituto procuratore Claudio Onorati. La Squadra mobile ha perquisito la sua abitazione sequestrando foto che lo ritraevano con minori durante gli «approcci», foto che potrebbe aver scattato un altro complice, ancora non identificato. C’era anche un «diario» in cui annotava gli incontri e dava perfino i «voti» ai minori per le prestazioni. Tre, al momento, i casi accertati, grazie alla denuncia del padre di un bambino di 9 anni, coinvolto nel «giro» dal fratello di 13 anni. Lo scorso 18 gennaio il genitore ha visto il piccolo tornare a casa, dopo una partita di calcetto, con in mano figurine e dolci. Il bambino ha raccontato di quell’uomo gentile, non ne conosceva il nome ma diceva che era «l’uomo che bacia il petto». In cambio di carezze, effusioni ed altro gli aveva dato 25 euro. Il dirigente della Squadra mobile, Marco Giambra, ha lanciato un appello perché i genitori o chiunque riconosca Marcantonio Russo come l’uomo che si accompagnava con i propri figli si rechino in questura ad aiutare la polizia a identificare gli altri bambini e ragazzini ritratti nelle foto sequestrate in casa del pedofilo. Russo sicuramente non agiva da solo, anche se la Mobile esclude una vera e propria rete di pedofili. Ci sono foto che sicuramente ha scattato un’altra persona, magari nascosta nell’ombra. La Mobile sospetta che a procurargli le vittime degli abusi non fossero solo ragazzini, ma anche adulti.

 http://www.facebook.com/l.php?u=http://mammadolce.wordpress.com%2F2009%2F02%2F15%2Fabusi-su-minori-e-stupri-li-rimettono-in-liberta-e-lorrore-ricomincia%2F"

Ciao

Raccolto l'invito di un'amica blogghista Rosa V e diffondo:

PETIZIONE

Contro la violenza sulle donne, Vogliamo una legge come quella di Zapatero

STATUTO DELLA PETIZIONE

Al Parlamento.


Mentre in Italia le donne vengono massacrate, stuprate ed uccise in mille modi possibili accompagnate dalla più totale indifferenza mediatica e delle istituzioni, che vuole questo fenomeno causa di persone di differente origine etnica e che per tutelare le donne e che per tutelare le donne propongono campagne che ci mostrano come proprietà dell'uomo mentre per far si che possano raggiungere le pari opportunità danno in mano il ministero ad una velina facendoci figurare come oggetti sessuali per parlare di argomenti gravi come violenze e discriminazion iche subiamo , La Spagna, possiede una legge fatta da Luis Rodriguez Zapatero, all'avanguardia rispetto a tutta Europa, che vanta una grande avanguardia per i diritti umani.

Succesivamente viene approvata la legge : il 28 dicembre 2004 , avente i seguenti contenuti:

Principi
• L’uguaglianza tra uomo e donna: la violenza è la manifestazione più eclatante della disuguaglianza esistente.
• La garanzia di continuità delle azioni e dei programmi volti a tutelare la donna vittima di violenza.
• La certezza e la pubblicità dell’assistenza come base per l’emersione dei casi non denunciati.
• La gratuità della giustizia

Obiettivi
• La Legge mira a prevenire e a proteggere le situazioni di violenza.
• Si introducono nell’ordinamento giuridico spagnolo misure di azioni positive con l’obiettivo di sovvertire la situazione di disuguaglianza che, essendo latente nella coscienza collettiva, colpisce direttamente la donna.
• L’obiettivo finale è lo sradicamento del fenomeno. La protezione integrale delle vittime sarà perseguita attraverso misure che incidono sulla prevenzione, sulla sanzione dell’aggressore e sulle misure di assistenza totale per le vittime.

Misure d’appoggio alle vittime
• Si riconosce alla vittima il diritto di riduzione del tempo di lavoro, alla sospensione della relazione professionale con riserva del posto con diritto di sussidio di disoccupazione.
• Si stabilisce un programma di reinserimento lavorativo per le vittime che hanno perso il lavoro e per chi non può seguire il programma, si stabilisce un aiuto economico in funzione dell’età e della responsabilità familiare.
• Si stabiliscono aiuti per la formazione delle donne a sottrarsi alla dipendenza economica dei propri aggressori.
• Priorità d’accesso a case d’accoglienza ufficiali.
• Sussidi addizionali alle imprese che offrono un contratto alle vittime.
• Omologazione dei “servizi d’informazione alla donna” in tutte le città e in tutti i comuni per garantire a tutte le vittime le stesse possibilità.
• Adattamenti delle attuali case di accoglienza che si convertano in centri specializzati di recupero integrale al fine di offrire terapia psicologica, appoggio legale, sociale e educativo.

Sicurezza
• Creazione di unità speciali del Corpo nazionale di Polizia e dei Carabinieri
• I corpi nazionali partecipano con tutte le Amministrazioni.
• Si provvede alla sospensione cautelare della licenza d’armi ai colpevoli o ai sospettati d’atti di violenza contro una donna.

Giustizia
• Creazione di 430 giudici speciali, con competenze civili e penali, dedicati alla lotta contro la violenza di genere, di coppia e domestica.
• Creazione della figura del Procuratore contro la violenza di genere, in funzione del delegato fiscale dello Stato, competente in materie penali e civili pertinenti al discorso di genere.
• Modificazione della legge d’Assistenza Gratuita: le vittime di violenza domestica hanno diritto all’assistenza gratuita.
• La nuova norma ha modificato anche il Codice Penale, stabilendo pene più dure riguardo alla violenza di genere e di coppia, ma soprattutto stabilisce pene di peso differente a seconda che l’aggressore sia un uomo o una donna. All’aggressore di sesso maschile il maggior castigo (questo l’argomento maggiormente polemizzato che ha posto la Legge Integrale come oggetto di verifica d’incostituzionalità da parte del Tribunale Costituzionale spagnolo in quanto discriminatoria nei confronti degli uomini e violante il principio costituzionale secondo cui tutti gli uomini sono uguali dinanzi alla legge).

Educazione
• Creazione di una materia obbligatoria nelle scuole superiori: “Educazione per l’uguaglianza e contro la violenza di genere”.
• Incorporazione in tutti i Consigli d’Istituto, di tutte le scuole, di un membro incaricato di fornire mezzi educativi contro la violenza di genere.

Nuovi organismi
• Creazione di una Delegazione di Governo contro la violenza di Genere, in aggiunta al Difensore del Popolo e un Osservatorio incaricato di valutare le azioni di governo e le nuove misure.
• Creazione dell’Osservatorio nazionale sulla violenza sulla donna, che sarà l’occhio sulla situazione e sull’evoluzione della violenza sulla donna.

Sanità
• Sistemi di diagnosi precoci e sviluppo di programmi di sensibilizzazione e formazione del personale sanitario.
• Si stabiliranno protocolli sanitari per la prevenzione, la diagnosi precoce e l’intervento continuato, collaborando con l’amministrazione della giustizia.
• Creazione di una Commissione, in seno al Consiglio Interterritoriale del Sistema Nazionale di Salute, incaricata di appoggiare tecnicamente, coordinare e valutare le misure sanitarie stabilite dalla legge.

Minori
• Le situazioni di violenza sulle donne colpiscono anche i minori che si trovano nell’ambiente familiare, vittime indirette o mediate di questa violenza. La Legge contempla anche la loro protezione, non solo per la tutela dei diritti dei minori, ma anche per garantire in forma effettiva le misure di protezione adottate rispetto alla donna.
• I minori avranno diritto alle prestazioni dei servizi sociali nel caso si trovino sotto la patria potestà o in custodia della persona aggredita.

Altre misure
• Campagne informative di prevenzione e sensibilizzazione
• La pubblicità che utilizzi il corpo e l’immagine della donna in forma discriminatoria o vessatoria sarà qualificata come illecita e conseguentemente sanzionata.

Grazie a questa legge le denunce di violenze alle autorità sono aumentate di numero: solo nel primo semestre del 2006 sono state presentate 1125 denunce in più rispetto al 2005. Questa è la prova che le donne iniziano ad avere più fiducia nelle istituzioni. È quindi possibile aiutare davvero le donne: basta riconoscere quali sono i veri problemi e combatterli. Le violenze in famiglia rappresentano più dell'80% delle violenze sulle donne. In Italia ogni due giorni muore una donna in famiglia, non per strada, non per mano di uno sconosciuto, ma nella sua famiglia e per mano di una persona a lei vicina (in genere il marito). Io ho pochissima fiducia nel governo italiano (non sono la sola!) e credo che una legge del genere potrà essere approvata solo tra alcuni secoli: non abbiamo ancora una legge che tuteli le donne dallo stalking e questo dimostra quanto siamo "indietro". Se guardiamo alla quantità di ministre donne (4 su 21, solo 2 con portafoglio) possiamo renderci conto dell’importanza che si dà alla figura femminile. Per non parlare di chi è stata scelta per le Pari Opportunità: le donne devono fare le vallette anche al governo, vomitevole. D’altronde, non potevamo aspettarci di più da un uomo come Berlusconi che ha definito il governo spagnolo “troppo rosa” e che ha poi insistito sul fatto che ora Zapatero dovrà “sapersi gestire” le donne, manco fossero cani. Pensare che ci sono donne intelligenti e preparate che si impegnano e studiano ogni giorno e non vengono minimamente considerate, soltanto perché la loro massima aspirazione non è mostrarsi seminude davanti a una telecamera: dove stanno le pari opportunità? Viviamo in una società che considera le donne oggetti e si ritiene civile: essere donne non significa mostrare le "grazie" a un pubblico maschile, ma pretendere diritti e rispetto per quello che valiamo.Ovviamente, come donna mi sento davvero di ringraziare uomini come Zapatero e gli intellettuali spagnoli che non si nascondono dietro i pregiudizi, ma riconoscono che la violenza sulle donne è un grave problema e come tale va affrontato. Uomini che aprono gli occhi su una situazione allarmante che causa ogni anno centinaia di vittime e l'invalidità permanente di migliaia di donne. Questi sono i veri uomini, non quelli che relegano le donne al ruolo di velina, o peggio, la mettono al Governo.


Vogliamo anche noi una legge come questa perchè non è possibile come disse franca rame : "Ancora oggi, proprio per l'imbecille mentalità corrente, una donna convince veramente di aver subito violenza carnale contro la sua volontà, se ha la "fortuna" di presentarsi alle autorità competenti pestata e sanguinante, se si presenta morta è meglio! Un cadavere con segni di stupro e sevizie dà più garanzie".
Basta con il razzismo noi vogliamo essere tutelate in casa e da italiani che ci considerano meno di animali !

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