SINDROME DEL QTLungoPARTI COL CUORE & PARCHEGGIA LA MENTE |
SONDAGGIO
FAI TUA QUESTA LETTERA E INVIALA AL TUO SINDACO
Egregio sig. Sindaco,
la presente è inviata allo scopo di chiedere l’attenzione in merito a:
Proposta di informazione alla popolazione: “PRIMO SOCCORSO” un obbligo di coscienza per ogni cittadino.
Volontà:La vita è una sola e preservarla è un dovere del singolo cittadino per raggiungere un’utilità collettiva efficace e preparata.
Propongo una discussione del tema con proposte che abbiano un’applicazione pratica molto semplice e la meno dispendiosa possibile in termini economici, ma la più efficace possibile in termini umani.
Come la LEGGE anche il PRIMO SOCCORSO non ammette IGNORANZA.
L’intervento chiesto ai Sigg. Sindaci di ogni appartenenza politica è quello di farsi promotori e portavoce affinchè gli organi di governo legiferino velocemente in merito a:
FORMAZIONE BLS E BLSD
1-Istruzione obbligatoria e certificata negli istituti scolastici pubblici e privati, a partire dalle scuole primarie, con organizzazione di corsi annuali e con ripassi periodici (a cura per esempio dell’insegnante di educazione motoria e/o civica).
2-Istruzioneobbligatoria e certificata al conseguimento della patente di guida ed ai rinnovi della stessa.
3-Informazione di tipo “pubblicità progresso” nelle palestre, centri sportivi, ASL, medico curante, CUP, Centri commerciali, Comune… (stampa sui cartoni del latte???)
4-Organizzarsi con le scuole, le palestre, i centri sportivi, parrocchie … (luoghi ove esistono spazi che possono essere adibiti all’istruzione)
5-Coordinamento con il 118
6-Prestazione di volontariato per l’organizzazione dei corsi: Il volontariato è un'attività libera e gratuita svolta per ragioni di solidarietà e di giustizia sociale.
Chiedo il buon senso ed è cosa assai difficoltosa ma non impossibile; è ovvio che i costi ci sono ma possono essere veramente irrisori se la contropartita è la spesa del servizio sanitario per persone che hanno conseguenze spesso permanenti derivanti da un intervento di primo soccorso inadeguato, inefficace o nullo nell’attesa che arrivi un ambulanza o un medico.
Distinti saluti
Data e firma
LA "CULTURA" DEL PRIMO SOCCORSO
Il nostro sistema sanitario e gli organi preposti dovrebbero, ma ancora non rispondono con la dovuta serietà, organizzare dei corsi dedicati alla POPOLAZIONE, che dia a TUTTI I CITTADINI le nozioni base per affrontare un corretto ed efficiente intervento nell'attesa dei soccorsi paramedici e medici del caso.
L'ARRESTO CARDIACO è uno dei casi in cui l'attesa del 118 senza attuare un primo soccorso adeguato e tempestivo riduce moltissimo la possibilità di recuperare le funzioni vitali della persona colpita da arresto cardiaco da parte dei soccorritori.
Dopo 4/5 minuti di arresto cardiorespiratorio cominciano i danni al cervello.
DOPO 10 MINUTI I DANNI AL CERVELLO SONO IRREVERSIBILI
ARITMIE DI UN CUORE SANO
Fibrillazione Ventricolare ed ECG caratterizzato da QT
breve;
Fibrillazione Ventricolare ed ECG caratterizzato da QT
lungo;
Fibrillazione Ventricolare ed ECG caratterizzato da BBD
e ST sopraslivellato nelle precordiali
destre;
Fibrillazione Ventricolare ed ECG privo di evidenti
anomalie.
con le scuse per i cardiologi ... !!!
Rincariamo la dose delle informazioni
DAS DE FA
TRADUCO: DATTI DA FARE
"PASSAPAROLA"
...per cambiare bisogna partire col cuore e parcheggiare la mente...
...non siamo io, tu, un'altro e un'altro ancora...siamo NOI...riguarda tutti !!!
...non possiamo continuare a ragionare individualmente su problematiche che sono della collettività
(è questo l'approccio, caro visitatore, che deve essere valido per tutto...anche per la spazzatura in strada...
...esteso...molto esteso...)
...l'egoismo non può essere l'unica "forma di vita" su questo pianeta...
è ora di dire BASTA alle frasette del tipo:" non mi riguarda...quindi...chi se ne frega !!! "
!!! !!! !!! NO !!! !!! !!!
E' IMPORTANTISSIMA LA PREVENZIONE.
NON SOTTOVALUTATE ASSOLUTAMENTE LA SINDROME, INSISTETE COI VOSTRI MEDICI DI BASE, AFFINCHE' VENGA EFFETTUATO UN ELETTROCARDIOGRAMMA MIRATO PER IL QT LUNGO.
I MEDICI DEVONO AGGIORNARSI, E IL MINISTRO DELLA SANITA' DEVE PROVVEDERE.
IL MIO PARERE SUGLI AGGIORNAMENTI CHE FANNO I MEDICI CON LE CASE FARMACEUTICHE ?
...PRETTAMENTE COMMERCIALI...
FONDAZIONE SALVATORE MAUGERI - PAVIA -
LABORATORIO DI DIAGNOSTICA MOLECOLARE
Prestazioni erogate |
Il Laboratorio, afferente al Servizio di Cardiologia Molecolare, svolge attività di diagnostica molecolare dedicata specificatamente alla diagnosi e alla cura delle malattie cardiache aritmogene ereditarie, quali:
|
IL CINQUEPERMILLE SUL C.F. 96044880183
http://www.unafamigliaperilcuore.org/
Ho la sindrome del QT Lungo (è un disordine del sistema elettrico del cuore causato da un difetto genetico) diagnosticata anche ad altri componenti della mia famiglia.
La diagnosi risale aL 2005,dopo la morte improvvisa di mia sorella, aveva 29 anni.
INFORMATI X PREVENIRE
MORTE IMPROVVISA (DAL CORRIERE DELLA SERA)
Si definisce morte improvvisa cardiaca quella morte che si verifica
in modo istantaneo, in apparente assenza di qualsiasi sintomo, o
comunque entro 1 ora dalla comparsa di sintomi riferibili al cuore
(dolore toracico, dispnea, ecc..). La morte improvvisa è nella maggior
parte dei casi causata da un’aritmia cardiaca grave, più spesso da una
fibrillazione ventricolare, in molti casi preceduta da una tachicardia
ventricolare (Vedi Aritmie). Meno frequentemente, il meccanismo è
rappresentato da una bradiaritmia (asistolia). I pazienti che hanno un
arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare o asistolia e che
sarebbero destinati a morire in assenza di interventi, se soccorsi in
tempo con manovre rianimatorie ed interventi appropriati (in primis,
defibrillazione ventricolare con shock elettrico) possono essere
salvati. In questi casi si dice che essi sono stati “risuscitati” da
una morte improvvisa. La causa più frequente di morte improvvisa nella
nostra popolazione è la malattia delle arterie coronarie. Almeno il
30-35% dei pazienti colpiti da infarto cardiaco (V. Infarto Miocardico)
muore improvvisamente prima di arrivare in ospedale. Circa il 50% di
quelli che muoiono in seguito (in ospedale o dopo la dimissione) muore
di morte improvvisa. Specificamente, circa l’1-2% dei pazienti
sopravvissuti ad infarto miocardico muore di morte improvvisa nel primo
anno dopo la dimissione. Altre malattie cardiache, oltre la cardiopatia
ischemica, sono associate ad un rischio significativo di morte
improvvisa, come la miocardiopatia ipertrofica, la miocardiopatia
dilatativa idiopatica e la displasia aritmogena del ventricolo destro.
La morte improvvisa, inoltre, è la principale preoccupazione e la causa
di morte in alcuni gruppi di pazienti che presentano un cuore
strutturalmente sano (vale a dire normale per quanto riguarda la
funzione contrattile e il circolo coronarico), ma hanno alterazioni,
per lo più congenite, dell’attività elettrica del cuore, che li
predispone a sviluppare tachiaritmie ventricolari ed arresto cardiaco.
Tra queste vi sono, in particolare, la cosiddetta sindrome del QT lungo
e la sindrome di Brugada.
Nei pazienti resuscitati da un arresto cardiaco da fibrillazione/tachicardia ventricolare è quasi sempre ormai indicato l’impianto di un defibrillatore automatico , in grado di riconoscere e risolvere con uno shock elettrico l’eventuale ricorrenza dell’aritmia potenzialmente fatale (V. Pacemaker e defibrillatori). Infatti, le terapie farmacologiche si sono rivelate, in genere, non idonee a prevenire la ricorrenza di arresto cardiaco. Nei pazienti affetti dalle diverse patologie cardiache associate ad un aumento del rischio di morte improvvisa, inoltre, vi sono indicazioni ad impiantare un defibrillatore automatico nei sottogruppi di pazienti che, pur non avendo mai avuto un arresto cardiaco, presentano una probabilità di morte improvvisa piuttosto alta (prevenzione primaria). L’uso di beta-bloccanti ha comunque ridotto il rischio di morte improvvisa in alcune delle popolazioni di pazienti a rischio di morte improvvisa (in particolare, quelli colpiti da infarto miocardico e quelli con sindrome del QT lungo). Nei pazienti nei quali un arresto cardiaco è stato determinato da una asistolia, l’impianto di pacemker è il trattamento definitivo. Molti dei pazienti che hanno arresto cardiaco asistolico, tuttavia, sono pazienti compromessi, con marcata alterazione della funzione contrattile cardiaca e con un’elevata probabilità di morte per scompenso cardiaco progressivo o anche per il sopravvenire di tachicaritmie ventricolari (per cui necessitano di un defibrillatore automatico). La campagna di sensibilizzazione relativa alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e l’educazione della popolazione a rivolgersi immediatamente ad un medico (o meglio ad un Pronto Soccorso) in caso di dolore toracico improvviso, compatibile con quello di un infarto (Vedi Infarto miocardico) sono gli elementi su cui si dovrebbe puntare principalmente per ottenere una riduzione dell’incidenza di morte improvvisa. L’ampia distribuzione sul territorio (in particolare in aree ad elevata densità di persone) di defibrillatori automatici esterni di facile utilizzazione potrebbe contribuire a salvare un numero significativo delle persone colpite improvvisamente da arresto cardiaco fuori dall’ospedale durante la normale vita giornaliera.
22 ottobre 2007
UN GENE CAUSA ARITMIE FATALI NEI GIOVANI
I ricercatori del Laboratorio di Cardiologia Molecolare della Fondazione Maugeri di Pavia, coordinato dalla professoressa Silvia Priori, hanno identificato la causa genetica di aritmie e fibrillazioni ventricolari in ragazzi giovani con il cuore apparentemente sano. Il lavoro è stato pubblicato su Circulation, prestigiosa rivista scientifica dell’American Heart Association, è partito dallo studio di alcune famiglie con storia di morte improvvisa giovanile
IL CASO
LA SCOPERTA.
LA PREVENZIONE.
LA DIFFERENZA DALLE ALTRE MALATTIE GENETICHE.
I COSTI.
Visto il costo elevato dell'analisi genetica, la Fondazione Maugeri offre gratuitamente l'accesso a queste indagini alle persone considerate a rischio. Nelle famiglie a rischio l'analisi genetica è infatti lo strumento chiave per prevenire decessi prematuri. E’ importantissimo quindi facilitare l'accesso a tali indagini a quante più persone possibile all'interno delle famiglie affette dalla malattia. In questo modo i cardiologi che sospettano una Tachicardia ventricolare nel cuore apparentemente sano di un paziente, possono indirizzarlo al centro di Pavia.
IMPOSSIBILE IS NOTHING
"Impossibile" non è un dato di fatto, è un'opinione...
"Impossibile" non è una regola, è una sfida...
"Impossibile" non è uguale per tutti...
"Impossibile" non è per sempre...
Impossible is nothing.
I BAMBINI NON SI TOCCANO
FIRMA LA PETIZIONE CONTRO LA PEDOFILIA
NON COSTA NULLA,CERCHIAMO DI FAR
CAMBIARE LA LEGGE!!
NON E' NECESSARIO ESSERE UTENTI DELLA RETE, CHIUNQUE PUO' FIRMARE.
FATE FIRMARE ANCHE A FAMIGLIARI, AMICI, CONOSCENTI.
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SPERANZA E FIDUCIA ... JMML ... (SERVONO FONDI)
La JMML Foundation è stata creata dal padre di una bambina affetta da questa malattia, con lo scopo di sopperire a questa situazione e sostenere con fondi adeguati progetti di ricerca che trovino finalmente una cura, quella cura definitiva così disperatamente desiderata.
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IL CUORE
Post n°12 pubblicato il 21 Maggio 2008 da jj2006
Il cuore come tutti i muscoli è capace di contrarsi sfruttando l'energia prodotta dall’ossidazione di sostanze energetiche (come acidi grassi, carboidrati) in presenza di ossigeno. Per quanto riguarda il sistema di eccitazione e di conduzione del potenziale d'azione all'interno del cuore si verifica un comportamento leggermente differente rispetto alle altre cellule del corpo. All'interno del cuore si hanno due tipi di sviluppo del potenziale elettrico: uno riguarda le fibre atriali e ventricolari, un altro riguarda le cellule del nodo seno-atriale (dette cellule pacemaker). Le fibre atriali e ventricolari devono comportarsi in maniera simile alle fibre muscolari, ma dovranno anche assicurare un alto rendimento della pompa cardiaca; il nodo seno-atriale si comporta in maniera diversa da qualsiasi altra fibra, poiché deve assicurare principalmente la generazione del potenziale d'azione. Questo comportamento particolare ha una spiegazione fisiologica: le fibre atriali e ventricolari devono comportarsi in maniera simile alle fibre muscolari, ma dovranno anche assicurare un alto rendimento della pompa cardiaca; il nodo seno-atriale si comporta in maniera diversa da qualsiasi altra fibra, poiché deve assicurare principalmente la generazione del potenziale d'azione. Nelle cellule pacemaker nasce il ritmo cardiaco vero e proprio. Per questo motivo il comportamento di dette cellule differisce in maniera consistente rispetto a quella di ogni altra cellula e conseguentemente il comportamento elettrico assume delle modalità particolari: esse non possiedono un vero e proprio potenziale di riposo. Tra un potenziale d'azione ed un altro si registra una progressiva depolarizzazione della cellula partendo da un valore di circa -65 mV, la depolarizzazione prosegue verso lo zero, come se dovesse raggiungere un potenziale di riposo, ma prima che si possa stabilizzare raggiunge il potenziale soglia (-50 mV), dopo il quale parte il picco del potenziale d'azione. Il cuore, espletando una di quelle attività del corpo che sono necessarie alla vita, è regolato in alcune sue funzioni dal sistema nervoso autonomo, che agisce indipendentemente dalla nostra volontà. La frequenza standard del cuore è definita a 72 battiti al minuto. Una frequenza compresa tra 60 e 100 battiti al minuto è considerata fisiologica; una frequenza inferiore ai 60 bpm viene chiamata bradicardia; una frequenza superiore ai 100 bpm è definita tachicardia. Non sempre le bradicardie o le tachicardie sono patologiche (ad esempio si verifica una tachicardia fisiologica nell'attività fisica). La diagnosi di molte patologie cardiache può essere confermata attraverso l'elettrocardiogramma (ECG), uno degli esami cardiologici più importanti. Schema di un elettrocardiogramma Il principio su cui si basa la misurazione dell'attività elettrica del cuore è prettamente fisiologico: l'insorgere degli impulsi nel miocardio porta alla generazione di differenze di potenziale, che variano nello spazio e nel tempo e che possono essere registrate tramite degli elettrodi. La registrazione della ddp da parte di elettrodi posti sulla superficie corporea avviene grazie alla conducibilità dei liquidi interstiziali del corpo umano. Il tracciato elettrocardiografico rappresenta il metodo più facile, meno dispendioso e più pratico per osservare se l'attività elettrica del cuore è normale oppure se sono presenti patologie di natura meccanica o bioelettrica. Il normale tracciato ECG presenta un aspetto caratteristico che varia soltanto in presenza di problemi. Il tracciato è caratterizzato da diversi tratti denominati onde, positive e negative, che si ripetono ad ogni ciclo cardiaco. Onda P: è la prima onda che si genera nel ciclo, e corrisponde alla depolarizzazione degli atri. È di piccole dimensioni, poiché la contrazione degli atri non è cosi potente. La sua durata varia tra i 60 e i 100 ms. Complesso QRS: si tratta di un insieme di tre onde che si susseguono l'una all'altra, e corrisponde alla depolarizzazione dei ventricoli. L'onda Q è negativa e di piccole dimensioni; la R è un picco molto alto positivo; la S è un'onda negativa anch'essa di piccole dimensioni. La durata dell'intero complesso è compresa tra i 60 e 90 ms. Onda T: rappresenta la ripolarizzazione dei ventricoli. Non sempre è identificabile, perché può anche essere di valore molto piccolo. Onda U: è un'onda che non sempre è possibile apprezzare in un tracciato, dovuta alla ripolarizzazione dei muscoli papillari. Il tracciato ECG viene compilato su carta millimetrata, che scorre nell'elettrocardiografo ad una velocità di 25 mm al secondo, quindi cinque lati di quadrati da 5 mm rappresentano 1 secondo. È quindi facile immaginare come si può immediatamente ricavare la frequenza cardiaca, valutando quanto tempo passa tra un ciclo e l'altro (si misura il tempo intercorso tra due complessi QRS). A solo titolo di esempio se abbiamo un complesso ogni 4 quadrati da 5 millimetri, significa che la nostra frequenza è attorno ai 75 battiti al minuto. Ovvero, visto che ogni quadrato da 5 mm corrisponde a 0.2 sec e, quindi, 4 quadrati a 0.8 sec, basterà dividere 60 sec (1 minuto) per 0.8 sec per ottenere la frequenza di 75 battiti al minuto, appunto. In condizioni normali abbiamo onde Q molto piccole, che sono dovute alla depolarizzazione del setto interventricolare che si verifica da sinistra verso destra, quindi le forze elettriche sono in allontanamento dal ventricolo sinistro (la penna si muove verso il basso). Poiché il setto è sottile, le forze che si generano sono di breve durata (0,04 secondi) e di piccola ampiezza (profondità inferiore al 25% dell'altezza dell'onda R). In caso di miocardio infartuato, esso non produce potenziali elettrici, pertanto le forze elettriche che si dirigono verso l'elettrodo (e che producono movimenti della penna verso l'alto) sono molto ridotte o assenti. La zona non infartuata, in questo modo, ha un'attività più preponderante che tende ad allontanarsi dall'elettrodo, che quindi registra forti potenziali negativi, che si traducono in un'ampia onda Q. Un'onda Q significativa, indicante un probabile infarto, ha una durata maggiore di 0,04 secondi e/o una profondità maggiore di un quarto dell'ampiezza dell'onda R corrispondente. L'ischemia produce un sottoslivellamento del segmento ST, associato talvolta all'inversione dell'onda T, il tutto dovuto ad anormalità nell'iperpolarizzazione. Fibrillazione ventricolare La fibrillazione ventricolare è causata da impulsi cardiaci che si scatenano all'interno del miocardio, che portano, dapprima all'eccitazione di una parte del miocardio e poi ad una continua e progressiva rieccitazione delle parti ventricolari che precedentemente erano state eccitate. In questo modo è impossibile che si verifichi una contrazione coordinata della massa cardiaca e questo impedisce che il sangue possa essere pompato in maniera opportuna. Le camere ventricolari non si riempiono, né si svuotano, rimanendo in uno stato di contrazione parziale. Il perdurare di questa condizione per un periodo superiore ai 4-5 secondi, a causa della mancanza di flusso ematico a livello cerebrale, porta alla perdita di coscienza; dopo pochi minuti i tessuti vanno in ischemia e sopraggiunge la morte. Il tracciato ECG della fibrillazione ventricolare è caratterizzato da complessi QRS organizzati, ma non c'è mai un ritmo regolare. nelle prime fasi del fenomeno, il miocardio tende a contrarsi in maniera simultanea, portando onde irregolari, dopo pochi minuti l'ECG mostra onde molto irregolari a basso voltaggio. La fibrillazione ventricolare è stata descritta come "attività caotica, asincrona e frazionata del cuore" Una definizione più completa è quella di una "attività elettrica turbolenta e disorganizzata del cuore tale da causare un cambiamento continuo in forma, ampiezza e direzione del tracciato elettrocardiografico La fibrillazione ventricolare si verifica più frequentemente in soggetti predisposti e, nella maggior parte dei casi, è la manifestazione di una patologia ischemica cardiaca. La fibrillazione ventricolare si ha anche in pazienti affetti da cardiomiopatia, miocardite ed altre patologie a carico del cuore. Sono stati riportati casi di FV dovuti a scompenso elettrolitico ed overdose di sostanze cardiotossiche. Esistono tuttavia casi in cui la FV si verifica in assenza di altre patologie o cause evidenti, in questi casi si parla di fibrillazione ventricolare idiopatica. La fibrillazione ventricolare idiopatica avviene con un'incidenza stimata dell'1% del totale degli arresti cardiaci extraospedalieri, nel 3%-9% delle fibrillazioni ventricolari non legate ad infarto del miocardio, e nel 14% delle FV in pazienti di età inferiore a 40 anni [Viskin S et al 1990]. Alcune sindromi recentemente descritte, come la sindrome del Qt Lungo e di Brugada, potrebbero fornire indizi per comprendere meglio i meccanismi alla base delle aritmie ventricolari. Nella sindrome di Brugada, si possono osservare nell'ECG risultante alcune modifiche tra le quali il blocco RBBB e l'elevazione del tratto ST dei contatti V1-V3, con una aumentata predisposizione alla morte cardiaca improvvisa . L'importanza di queste osservazioni è che le teorie che cercano di spiegare la fisiopatologia e l'elettrofisiologia di questi disturbi devono tener conto dei casi di fibrillazione ventricolare in soggetti con un cuore apparentemente sano. Risulta evidente che ci siano dei meccanismi che non siamo ancora riusciti completamente a comprendere. Sono in fase di sperimentazione nuove teconologie che permettano di compiere passi avanti in questo processo di comprensione. La condizione può talvolta essere risolta da una scarica di corrente elettrica generata da un defibrillatore. In alcuni casi, quando non sia disponibile un defibrillatore, una FV precoce può essere convertita in un ritmo efficace con un pugno precordiale. Alcuni antiaritmici, come l'amiodarone e la lidocaina possono aiutare, ma a differenza della fibrillazione atriale, la FV raramente si risolve senza un defibrillatore,che tuttavia non è sempre efficace. In pazienti ad alto rischio di fibrillazione ventricolare si è dimostrato utile l'uso di un defibrillatore-cardioversore impiantabile.
Asistolia L'asistolia è un'eventualità più grave della fibrillazione, poiché quest'ultima è a volte espressione di un evento elettrico casuale e risulta compatibile con la vita se trattata immediatamente. L'asistolia invece si associa ad un danno miocardico massiccio, in questo caso nessun ritmo può essere generato o sostenuto dai ventricoli; si verifica quando l'attività fibrillatoria è insostenibile a causa del mancato apporto di sostanze che provvedano al nutrimento del miocardio. Il tracciato dell'ECG presenta solamente le onde P, mentre il resto del tracciato è una linea piatta, ciò indica ancora un'attività residua degli atri, ma una totale assenza di attività da parte dei ventricoli. È una condizione che determina, in breve tempo,arresto cardiaco e decesso molto rapido. |
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INFORMAZIONI PRESSO L'AZIENDA TITOLARE (NUMERO VERDE 800864184) TENENDO PRESENTE CHE VIENE FORNITO IL PRINCIPIO ATTIVO PER LA PREPARAZIONE MAGISTRALE AI PAZIENTI CON SINDROME DEL QT LUNGO ED ARITMIE SU BASE GENETICA RITENUTE DALLO SPECIALISTA NON TRATTABILI CON TERAPIE ALTERNATIVE.
LO SPECIALISTA STESSO E' INVITATO A PRENDERE CONTATTO DIRETTO CON LA
DIREZIONE MEDICA CHE FORNIRA' TUTTE LE INFORMAZIONI DETTAGLIATE.
L'AZIENDA TITOLARE NON FORNISCE AI PAZIENTI ALCUNA INDICAZIONE CIRCA LA TERAPIA DA ADOTTARE IN ALTERNATIVA AL CORGARD.
E' IMPORTANTISSIMO CHE TUTTI I PAZIENTI IN TRATTAMENTO CON CORGARD
PRENDANO PRIMA CONTATTO COL PROPRIO SPECIALISTA PER DISCUTERE SE IL
CASO IMPONE DI MANTENERE LA TERAPIA CON CORGARD OPPURE PREMETTE UNA
TERAPIA ALTERNATIVA DI COMPROVATA EFFICACIA.
LE VALUTAZIONI DEVONO ESSERE FATTE DALLO SPECIALISTA IN ACCORDO COL PAZIENTE.
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: jj2006
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Sesso: F Età: 54 Prov: VA |
CORINNE CORBIA, MEDICI A GIUDIZIO
MUORE IMPROVVISAMENTE
il 28 Giugno 2004
I due medici, sono accusati di aver ignorato le tracce della sindromedel “Qt lungo”, un’alterazione del sistema elettrico del cuore, in bensei elettrocardiogrammi.
MESSAGGI NEL FORUM
Morte di Corinne, l'accusa è omicidio colposo
Gli aquiloni di Corinne rimarranno per sempre
Commozione in ricordo di Corinne
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!!! UNICAMENTE SPECIALI !!!
UN PRELIEVO PER SALVARE LA VITA
Come e perchè diventare donatori
Per diventare donatori di midollo osseo è necessario presentarsi, senza impegnativa medica, presso un Centro Donatori che aderisce al progetto, per sottoporsi al prelievo di un campione di sangue (come per una normale analisi). Il Centro Donatori farà firmare l'adesione al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo.
I risultati delle analisi verranno poi inseriti in un archivio elettronico gestito a livello regionale e a livello nazionale. In seguito, al riscontro di una prima compatibilità con un paziente, il donatore sarà chiamato a ulteriori prelievi, sempre di sangue, per definire ancora meglio il livello di compatibilità.
A questo punto entra anche in gioco la "serietà" del donatore: l'adesione iniziale firmata in corrispondenza del primo prelievo ha solo valore morale e fino all'ultimo il potenziale donatore può ritirarsi (con quali conseguenze per tutti coloro che si sono impegnati sul programma e per le speranze del paziente e dei suoi familiari è facile immaginare).
Tutto ciò rende chiaro che il donatore di midollo osseo è un donatore atipico, che offre la propria disponibilità, nel caso raro di compatibilità con un paziente, a sottoporsi, nel più vicino centro autorizzato, al prelievo, che seppur fastidioso non comporta alcuna conseguenza per la salute. La sua disponibilità, gratuita e anonima, non ha limiti geografici; viene, infatti, a far parte dell'insieme dei donatori di tutto il mondo.
Si deve anche sottolineare che, il più delle volte, il donatore selezionato è l'unico al mondo a essere compatibile con quel malato.
JULIAN FOUNDATION
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