GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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Sensibilità e sofferenza...

Post n°110 pubblicato il 25 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

   A volte mi chiedo, anzi, il pensiero gira e rigira come una tazzina del lunapark... dicevo, mi chiedo perché caxxo sono venuto al mondo così sensibile. Chi è in grado di "leggere" e cogliere questa mia domanda, sa di cosa parlo, in quanto anche lui è sensibile oltremisura. Ci sarà un premio postumo per tutto ciò? O forse il premio stesso è il fatto che il "sensibile" vive a un livello mentale e di coscienza più alto degli altri?

   Vedremo... d'altronde, ho sempre pensato che l'educazione dei genitori verso un figlio è importante, ma non determinante. Si può crescere sani e con principi, studiare e poi trovare il miglior lavoro possibile... ma alla natura non si comanda. Se inquieti e sensibili nasciamo, tali rimarremo. Nel bene o nel male. E forse, sarebbe il caso, che tutti "noi sensibili" ci dotassimo anche di un telaio robusto, come supporto del nostro potente motore. Un telaio che si chiama forza di carattere, senso di adattamento, volontà di Vivere giorno per giorno.  

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Commenti al Post:
Ventodoriente
Ventodoriente il 25/07/11 alle 02:36 via WEB
Noi sensibili siamo destinati a soffri'...non bisogna mollare mai. mai!!!!!!!!!!!!!!!
 
Un_Knwon
Un_Knwon il 27/07/11 alle 14:07 via WEB
essere sensibili come ti descrivi tu, ci si nasce e la luce risplende ovunque sia,ed inutile costruire telai, dalle fessure trapela sempre
 
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