GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

 

« Il sogno dell'uomo con ...MANGIADISCHI PENNY COLOR ARANCIO »

Il sogno dell'uomo con i baffi 2

Post n°191 pubblicato il 10 Settembre 2011 da sergioemmeuno
 

… Dietro, di nuovo il mondo della luce e delle officine; questa sfera delirante che sempre più scivola via, con i lussi, i vizi e le sue incomprensioni, e con i fili sottili che garantiscono ab aeterno la continuità in superficie, ignara dei cerchi interni dell’umanità e delle sterili lacrime delle stelle; questo circo multicolore con i burattini attorno chiamato “mondo” che non conosce soste neppure nei giorni di festa.

So che non mi attende una vita facile, ma è il conto che deve pagare chi ripudia la pigrizia dello spirito, chi nasce sotto una tale gloriosa condanna. D’altronde, le paure sono le catene dello spirito.

Giorno su giorno, dovrò lavorare sodo e vomitare sangue, per costruire le fondamenta di un edificio dignitoso. Dovrò imparare a procedere con occhi nuovi fra paludi, macchie, gole, lidi di arena e di pietra, vicoli e piazze; e poi ancora nuovi sentieri sterrati e nuove strade d’asfalto. Di borgo in città; salire e poi salire. 

Sulle tracce lasciate dai maestri, fra solchi polverosi e nei recessi di fitte selve. Sagome curve su erte salite, munite soltanto di un sacco e di un bastone, sospinte dalla corrente dei fiumi e dei mari.

      Mani ruvide sulla terra e occhi fissi sopra l’orizzonte.

      Sempre e poi sempre.

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Commenti al Post:
edmund41
edmund41 il 10/09/11 alle 23:49 via WEB
Sei molto ermetico nella scrittura, forse troppo per i miei gusti.
 
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