Il commento di Angelo Laurino al mio precedente post, mi sollecita a restare in tema con la Grecia e la sua Cultura Classica. Vi propongo il discorso di Diotima a Socrate sull'Amore. E' tratto dal film “Il banchetto di Platone” di Marco Ferreri, uno dei cineasti più controversi del cinema italiano. Il film fu prodotto nel 1988 per la televisione francese ed ebbe come protagonista l’indimenticabile Irene Papas. I dialoghi che ascolterete sono assolutamente coerenti con il Simposio.
"...Amore può comportare ogni cosa. Può consumare tutto, ma invano, perché tutto ciò che conquista gli sfugge sempre tra le dita. E così Amore non possieda mai niente."
Complimenti per il post! L'interpretazione di Irene Papas è magistrale a mio parere.. L'amore non possiede.. ma desidera il bene.. Buona serata, Un abbraccio Antonè
“La più grande legge è la giustizia per gli esseri umani.” Chiudere con questa citazione è stato un atto di coraggio in quel consesso dove poche ore dopo avrebbero approvato la Risoluzione Lange sul TTP.
E' sempre un errore "mitizzare" qualsiasi uomo e le sue "creature", politiche, giuridiche e religiose. Ho letto tutte le opere di Platone, e alcune più volte. Confesso anche di essermi perfino commosso durante la lettura immaginifica dell'apologia di Socrate (ma anche di Antigone di Sofocle, ora richiamata da Tsipras). Non va dimenticato, però, che anche la loro democrazia (non gradita a Platone) fu sostituita dalla tirannide dei trenta, prima, e dei dieci, dopo; e che successivamente alla fine del V secolo essa scomparve dalla civiltà di Atene, così come si eclissò la stessa civiltà, per quanto la cultura ellenica inondò il nascente impero romano e oggi la ritroviamo tra la nostra cultura occidentale. Gli uomini di oggi devono essere grati a coloro che si sono interrogati per primi, sulla natura e sugli uomini, ma le scoperte scientifiche fino ad oggi compiute (che peraltro confermano tante intuizioni dei filosofi della Grecia classica)non danno più spazio all'ignoranza, ai miti, alle credenze popolari:l'uomo è una specie come le altre, con gli stessi atomi dell'intero universo, e ne segue la stessa sorte.
Grazie infinite per la riproposizione:è espressione di un'arte che non ha pari.Anche per come affronta filosofia e cinematografia. Peccato che se ne sia persa la vena............Complimenti ed un caro saluto.......W.........
Il viso di Irene Papas di una bellezza greca davvero antica, ipnotizza... così come ci aveva catturato nelle vesti della Penelope di Ulisse.E naturalmente il lungo monologo sull'amore, sulle mille sembianze dell'amore...Molto bello