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Creato da: lubopo il 30/09/2014
IL MIO AVATAR SONO IO

 

 

CORRUZIONE, POLITICA E TV

Post n°87 pubblicato il 22 Dicembre 2016 da lubopo
 
Foto di lubopo

 

La scorsa settimana ho partecipato ad un corso di formazione organizzato dall’Ordine dei Giornalisti sul tema: “Cronaca nera e giudiziaria tra deontologia e interesse pubblico”.

Tema particolarmente caldo perché proprio quella mattina giungeva notizia dell’arrestato di Raffaele Marra - l’inamovibile” stretto collaboratore del sindaco di Roma, Viriginia Raggi - in un clima politico/giudiziario già riscaldato durante la notte dall’autosospensione del Sindaco di Milano, Beppe Sala, che dopo che aver appreso della sua iscrizione nel registro degli indagati (inchiesta sulla Piastra Expo), si era autosospeso dalla carica di sindaco comunicando tale decisione attraverso il suo profilo Facebook.

Come al solito avevo in tasca la mia telecamerina...

Quindi, giornata molto interessante e non solo per le “calde” notizie di cronaca giudiziaria ma anche per la presenza di relatori del calibro di Francesco Pinto (Direttore del Centro di Produzione Rai di Napoli), Henry John Woodcock (Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli), Ferdinando Pinto (Professore di diritto amministrativo presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II), Antonello Perillo (Caporedattore Centrale Responsabile TGR RAI della Campania), Geo Nocchetti (giornalista RAI esperto in Nera e Giudiziaria) e Raffaele Cantone presidente dell'ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione). Peccato non aver potuto riprendere le sue conclusioni….

 

Il rapporto tra televisione e politica è stato, a mio avviso, un tema particolarmente interessante sviluppato dall’ex direttore di RAI 3, Francesco Pinto. Vi propongo qualche passaggio saliente. A seguire, una breve intervista (quasi rubata) a Raffaele Cantone. Buona visione.


 

 
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NON SPEGNI IL SOLE SE GLI SPARI ADDOSSO

Post n°86 pubblicato il 06 Dicembre 2016 da lubopo
 
Foto di lubopo

“Non spegni il sole se gli spari addosso”, il titolo di questa mostra suggerisce pensieri. Il sole. […] Ai tempi nostri molti industriali fanno fortuna vendendo occhiali da sole, inventando un mercato inesistente prima, per uno strumento destinato a chi non ne avrebbe bisogno. Non servono alla vista, ma a stendere un’ombra su ogni cosa. […] Carlo Giuliani non indossava occhiali da sole quel giorno di luglio, nella sua Genova allagata di buona umanità. Voleva vederla in faccia e aggiungere la sua. Quando è stato ucciso, calpestato, è rimasto lì per ore sull’asfalto di piazza Alimonda, sorvegliato dalle truppe in divisa e non vegliato dai suoi. Nessuno poteva avvicinarsi al suo corpo scoperto, nessuno ci mise su una giacca, un panno, un lenzuolo. Non stava “trafitto da un raggio di sole”, niente di poetico sotto quello estivo. Per lui non fu “subito sera”, prima di essere composto sopra un tavolo di marmo. Uscì di casa quella mattina per andare al mare e invece il mare stava già per strada, gridava, traboccava, trascinava da ogni parte, il mare. Uscì di casa, per sempre. Aveva un paio di chiavi in tasca, qualche spicciolo per il caffè. Non aveva occhiali da sole”. (Erri De Luca )

Dal 28 al 30 novembre 2016 nel Complesso Monumentale di S. Maria La Nova (Napoli) è stata ospitata la Mostra "Non spegni il sole se gli spari addosso" dedicata ai fatti del G8 di Genova e alla figura di Carlo Giuliani raccontata attraverso immagini, disegni ed opere su tela.

Le opere esposte, donate da artisti italiani, verranno messe all'asta nella successiva esposizione che si terrà dal 7 all'11 Dicembre nel comune di Venaus (Torino). Il ricavato sarà destinato a sostenere le spese legali di chi in questi anni ha subito la repressione per le lotte sociali e la libertà di informazione.

L'iniziativa è stata organizzata dal Movimento No Tav, dall’A.N.P.I. di Cava de’ Tirreni, da Radio Vostok e dall’Osservatorio sulla Repressione.

 

Le immagini fotografiche contenute nel filmato sono tratte dal web. Il brano Ge8 è degli ZERO PLASTICA.

 
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HASTA SIEMPRE COMANDANTE

Post n°85 pubblicato il 28 Novembre 2016 da lubopo
 
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Da napoletano voglio ricordare Fidel Castro con questa canzone di Edoardo Bennato e con qualche foto di un suo figlio adottivo: Diego Armando Maradona

"Cuba da sognare sola in mezzo al mare
Come una sirena stanca di aspettare
Forse abbandonata al suo destino

Cuba da cartolina sempre in vetrina
Allegra signorina oppure prigioniera
Cuba qual'è quella falsa? Qual'è quella vera?"

 

PER IL MOMENTO PUBBLICO SOLO IL VIDEO. E' DA UN MESE CIRCA CHE LIBERO NON MI CONSENTE PIU' DI PUBBLICARE FOTO

DOPO LE NUMEROSE SEGNALAZIONI OGGI MI HANNO RISPOSTO:

"Gentile Cliente,
i nostri tecnici sono impegnati per risolvere il disservizio che hai segnalato.
Purtroppo è un problema tecnico anomalo e al momento non possiamo quantificare il tempo di intervento.
Ci scusiamo ancora e ti confermiamo che il problema sarà risolto al più presto possibile.

Cordiali saluti

 

mmmmmmmmmmmmmmmm... vediamo cosa intendono "al più presto possibile"

 
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Asteroide FredddieMercury

Post n°84 pubblicato il 24 Novembre 2016 da lubopo
 
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Esattamente un quarto di secolo fa a soli 45 anni ci lasciava il cantante e pianista Freddie Mercury, mitico fondatore dei Queen.  Nel settembre scorso, in occasione di quello che sarebbe stato il suo settantesimo compleanno,  l'asteroide 17473 scoperto nell'anno della scomparsa dell'artista, è stato rinominato 17473 Freddiemercury.

Lo voglio ricordare con questa sua partecipazione ad uno dei più grandi eventi rock della storia: il Live Aid.

 
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PASSEGGIATA DOMENICALE

Post n°83 pubblicato il 22 Novembre 2016 da lubopo
 
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Una passeggiatina domenicale (con cagnolino al seguito) che voglio condividere con voi. La Domenica è quella appena trascorsa:20 Novembre 2016... ma dove sono finite le mezze stagioni? ahahahahahahah

 

 
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DA MURO A MURO

Post n°82 pubblicato il 09 Novembre 2016 da lubopo
 
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9/11/1989 - 9/11/2016

da muro a muro


 
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ADDIO ETERNO GIULLARE

Post n°81 pubblicato il 13 Ottobre 2016 da lubopo
 
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non ho parole...

 Mi limito solo a riportare quelle della motivazione del Nobel per la Letteratura assegnato  a Dario Fo nel 1997

"Perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi"


 
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INCREDIBILE

Post n°80 pubblicato il 12 Ottobre 2016 da lubopo
 
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La chitarra è il mio strumento preferito ed uno dei chitarristi che più ho ammirato è il compianto Alvin Lee. Lo ricordo dai tempi di Woodstock e l'esecuzione di I'm Going Home (https://www.youtube.com/watch?v=bW5M5xljdCI) me lo ha sempre fatto ritenere tra i chitarristi più veloci al mondo. Il brano che ho più amato di questo grande artista fu The Bluest Blues:
https://www.youtube.com/watch?v=YDzyama_wCI  un vero capolavoro.

A proposito di velocità d'esecuzione, oggi ho trovato su youtube questa bimba cinese di 9 anni (Pinxi Liu) che giusto un anno fa si è esibita al Cina Instruments  di Shanghai. Sono rimasto letteralmente incredulo. A voi che effetto fa? 

 

Pinxi Liu

 

 

 
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PIETRO INGRAO

Post n°79 pubblicato il 27 Settembre 2016 da lubopo
 
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pietro ingrao

 

Oltre alla ricorrenza delle Quattro Giornate di Napoli, il 27 settembre di un anno fa ci lasciava Pietro Ingrao, un grande intellettuale e dirigente comunista. Il ricordo più vivo che conservo di lui, sono le battaglie congressuali (di sezione, federazione provinciale e regionale) che ho vissuto e documentato aderendo alla sua linea politica dopo la cosiddetta “svolta della Bolognina”.

Ho anche seguito e documentato con il collega ed amico fraterno Angelo Russo, gli ultimi due Congressi del Partito Comunista Italiano: quello di Bologna (1990) dove furono discusse le famose tre mozioni congressuali: la prima, redatta dal Achille Occhetto (l’allora segretario), che proponeva di aprire una fase costituente per un nuovo partito, progressista e riformatore; la seconda, sottoscritta da Ingrao e Natta, che invece si opponeva ad una modifica del nome, del simbolo e della tradizione; la terza, poco rilevante, quella dei “Cossuttiani”, che era simile alla seconda. Il successivo Congresso di Rimini del 1991 portò allo vittoria della prima mozione ed alla nascita del PDS mutato poi nei DS ed infine nel “PD di Renzi”. Le immagini di quei congressi storici e le interviste realizzate in quella fase congressuale e pre-congressuale, sono state donate alla Fondazione Archivio Storico del Movimento Operaio. Ricordo in particolare una ripresa che feci a Giancarlo Pajetta a chiusura del XIX° Congresso del 1990: un primissimo piano che lo colse in un pianto di rassegnazione per non essere riuscito ad opporsi al progetto di Occhetto.

Lacrime che lasciavano presagire che il XX° congresso sarebbe stato l’ultimo congresso del Partito Comunista Italiano.

Per “fortuna” morì qualche mese prima senza assistere alla fine del suo amato partito. Senza falsa modestia, credo che quella mia ripresa abbia una valenza storica. Tornando ad Ingrao voglio omaggiarlo facendo un copia/incolla della presentazione da lui scritta per dare il benvenuto ai lettori del suo sito web (http://www.pietroingrao.it/). Aveva 99 anni.

 

Cara lettrice, caro lettore,
internet non è un mezzo consueto, per chi è nato nel 1915; ma è il mezzo di comunicazione del presente, e ho pensato di usarlo. Sono un figlio dell’ultimo secolo dello scorso millennio: quel Novecento che ha prodotto gli orrori della bomba atomica e dello sterminio di massa, ma anche le speranze e le lotte di liberazione di milioni di esseri umani. Scriveva Bertolt Brecht:

“Nelle città venni al tempo del disordine,
quando la fame regnava.
Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,
e mi ribellai insieme a loro.”

Il mondo è cambiato, ma il tempo delle rivolte non è sopito: rinasce ogni giorno sotto nuove forme. Decidi tu quanto lasciarti interrogare dalle rivolte e dalle passioni del mio tempo, quanto vorrai accantonare, quanto portare con te nel futuro.

Pietro Ingrao

 
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LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI (27-30 settembre 1943)

Post n°78 pubblicato il 26 Settembre 2016 da lubopo
 
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Anticipo di un giorno la pubblicazione di questo post perché fra qualche ora il Governo Renzi deciderà la data del Referendum Costituzionale mentre domani, 27 settembre, è il 73° anniversario delle Quattro Giornate di Napoli.


Frame

 

Un episodio eroico che valse alla mia Città il conferimento della medaglia d'oro della Resistenza. Divulgare la memoria storica di quei giorni del 1943 quando il popolo napoletano sconfisse e mise in fuga dalla città le truppe naziste prima dell'arrivo dell’esercito alleato (caso unico nella Storia della Resistenza), è un dovere per tutti gli italiani e ancora di più per noi napoletani. Il momento è estremamente complesso ed è necessario ricordare a tutti, ma soprattutto alle giovani generazioni, che la nostra Repubblica è nata dalla Resistenza ed è fondata sui valori che i Padri Costituenti hanno sancito con la nostra Carta Costituzionale.


Le Quattro Giornate di Napoli

 

Voglio commemorare questa speciale ricorrenza con un omaggio a Nanni Loy. Ho avuto il privilegio di conoscerlo agli inizi degli anni ’80 quando gli feci da operatore ENG per i collegamenti esterni del settimanale condotto da Stefano Satta Flores e Guido Ruotolo “Napoli Dentro e Fuori”, un programma di approfondimento giornalistico (antesignano di Samarcanda) che raccontava la realtà attraverso la realtà con collegamenti in diretta con le piazze, i mercatini rionali etc.

Per chi non avesse visto il Film che nel 1962 ottenne due candidature all'Oscar (miglior film straniero e migliore sceneggiatura), questo è il link:

http://www.raiplay.it/programmi/lequattrogiornatedinapoli/

Buona visione e mi raccomando…VOTA NO!

NO

 
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UN MURALE PER GIANCARLO SIANI

Post n°77 pubblicato il 21 Settembre 2016 da lubopo
 
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23 settembre 2016 - 31°anniversario omicidio Giancarlo Siani

Era la sera del 23 settembre 1985 quando il giovane collaboratore del quotidiano napoletano “Il Mattino” veniva assassinato da due sicari della camorra, Ciro Cappuccio e Armando del Core. Corrispondente da Torre Annunziata (comune costiero dell’area metropolitana di Napoli), stava conducendo un’inchiesta sul rapporto tra politica, imprenditoria e criminalità organizzata che lo avevano portato a svelare l’intreccio di interessi intorno al mercato ittico di Torre e sulla bonifica di alcuni quartieri della città (in particolare il quartiere Carceri) con i fondi per la ricostruzione del dopo terremoto dell’80.

 Murale per Giancarlo Siani

L’opera di street art dedicata a Giancarlo Siani è stata realizzata dagli Orticanoodles (pseudonimo del duo Wally e Alita) e verrà inaugurata proprio dopodomani in occasione della sua commemorazione.

 

Programma delle iniziative

Ore 9.30 – Via Romaniello – Nel luogo del barbaro omicidio di Giancarlo Siani, inaugurazione MURALES

Ore 10.00 – Rampe Giancarlo Siani – Deposizione fiori alla presenza delle Istituzioni

Ore 12.00 – Sede de "Il Mattino" - Via Chiatamone – Incontro con delegazioni scolastiche che hanno letto il libro "Fatti di Camorra" (gli scritti giornalistici di Giancarlo Siani) e redatto articoli.

Ore 18:00 – PAN - PREMIO SIANI - incontro "Siani per Regeni"
L'incontro si svolge nell'ambito del "Premio Siani", che da anni, in collaborazione con Il Mattino, ricorda il giornalista napoletano vittima della camorra, divenuto una icona per il suo coraggioso impegno nel denunciare le forme di illegalità diffuse sul territorio vesuviano. Previsto un video intervento di Roberto Saviano, e un dibattito con la partecipazione di Giuseppe Giulietti (vice presidente Fnsi) e Armando D'Alterio (Procuratore della Repubblica di Campobasso).

Ore 18.30 – Chiesa dei Salesiani al Vomero – Celebrazione Santa Messa

Ore 19.30 – PAN – Inaugurazione mostra "Ri – Scatti", dedicata a Giancarlo Siani

Ore 20.00 – PAN -Presentazione del libro "Il contrario della paura" di Franco Roberti.

 

Queste iniziative sono inserite all'interno del progetto "Imbavagliati", Festival Internazionale di Giornalismo Civile, che si svolgerà al Palazzo delle Arti di Napoli (PAN), dal 18 al 24 settembre 2016.

 

Questa è la scena finale del film Fortapàsc di Marco Risi


 
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È STATA "MORTA" UNA DONNA. E NON È STATO IL WEB

Post n°76 pubblicato il 14 Settembre 2016 da lubopo
 
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Vi propongo un editoriale di un caro amico apparso questa mattina sul sito "nelpaese.it" un giornale online per la cooperazione sociale. Lo anticipo con due immagini contrapposte.
A voi  la parola

infernet

 

Donne violenza

L’etica di un giornalista si deve accendere di fronte a un suicidio. Delicatezza e pudore devono emergere. Purtroppo non è così per Tiziana Cantone, 31 anni da Casalnuovo, che ha pagato con la vita un gioco erotico privato diventato pubblico e poi virale sui social network.

Di chi è la colpa? "È stata morta una donna", prendendo in prestito il titolo del documentario su Federico Aldovrandi. La responsabilità è di tutti e quindi di nessuno. Anzi no, è del web. Questo “signor web” che ora dovrà trovarsi un avvocato. Peccato che il “signor web” non sia una persona ma uno strumento in mano agli umani. Chi ha condiviso, chi ha giudicato, chi nelle testate giornalistiche ha caricato quel video e lo tiene ancora lì in bella mostra non può dare la colpa al “signor web”.

E non possono dare la colpa al “signor web” le tantissime persone che, ad esempio, hanno detto sulla la ragazzina stuprata in Calabria: “se l’è andata a cercare”. Oppure non possono dare la colpa al “signor web” quei giornalisti che, come denunciato pubblicamente dalla collega Cristina Liguori, dicono: in fondo le giornaliste hanno le notizie perché fanno “le carine”.

Non possono dare la colpa al “signor web” tutti quei maschi a mano armata che ci consegnano il bilancio annuale del “femminicidio”: mariti, fidanzati, compagni diventano assassini in nome di un sistema patriarcale non ancora superato.

Potevano essere le voci di un rione o le condivisioni su una pagina facebook ma le parole e i giudizi che pesano come macigni sono il frutto delle azioni individuali. Sono le persone che messe insieme costituiscono questa sub-cultura tracimata anche a livello ministeriale con il “fertility day”, dove una donna torna ad essere un corpo da cui sfornare figli per la patria.

"È stata morta una donna", l’ennesima. Perché anche l’Italia ha il suo burqa che racchiude sessismo e violenza nei rapporti di genere.

Giuseppe Manzo

direttore@nelpaese.it

@nelpaeseit

 
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Ferragosto a Napoli al ritmo della Tammorra alla Rotonda Diaz

Post n°75 pubblicato il 23 Agosto 2016 da lubopo
 
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Nella giornata di Ferragosto, turisti e  napoletani rimasti in città, nell’ambito dell’Estate a Napoli organizzata dal Comune, hanno potuto visitare (gratuitamente) i principali siti del Polo museale della Campania. In serata hanno poi potuto assistere a  la Notte della Tammorra nel suggestivo scenario della Baia della Rotonda Diaz. Il Maestro concertatore Carlo Faiello, ideatore e curatore dell’evento, ha proposto Villanelle e Tammurriate, Canti d’amore e Tarantelle così come nella tradizione della manifestazione giunta quest’anno alla sua XVI edizione

Ferragosto

Con lui i Solisti e del Coro diretto dal maestro Massimiliano Luciani, del primo dipartimento in Italia di musica popolare nato all’interno della Scuola Musicale R. Goitre, sede decentrata del Conservatorio Martucci di Salerno, e coordinato dallo stesso Faiello. Sul palco si sono esibiti Mimmo Maglionico & Pietrarsa, Paola Salurso e Ketty Vermiglio, i Casamale di Somma, i Bandarotta di Bagnoli, i Discede, Emanuele Ammendola e i Picarielli, i Vico con Emanuela De Vivo ed infine Ri Briganti

Briganti-973x660

Insomma una gran bella serata che vi propongo con qualche appunto video realizzato per l’occasione, ne seguiranno altri.... Buona visione

 

Come promesso ecco qualche altro appunto video de La Notte della Tammorra 2016

 

 
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ADDIO A SCALA MERCALLI: LA RAI CHIUDE IL PROGRAMMA

Post n°74 pubblicato il 04 Agosto 2016 da lubopo
 
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E che cacchio...

L'unico programma televisivo incentrato sulla sostenibilità ambientale in onda in prima serata viene chiuso. Alla fine ci sono riusciti. La Rai del servizio pubblico obbligatorio, quella del canone in bolletta, sta ridimensionando gli spazi d’informazione dedicati all’approfondimento. Il motivo della chiusura del programma? Eccolo, è tutto nella nota inviata alla Stampa dal Senatore del Partito Democratico Stefano Esposito dopo la messa in onda della puntata dedicata ai trasporti e, ovviamente, alla TAV:

“Ho presentato, insieme ai colleghi Camilla Fabbri e Francesco Verducci, un’interrogazione in Commissione di Vigilanza Rai per chiedere chiarimenti sulla trasmissione di Raitre condotta da Luca Mercalli in cui si e’ parlato della tratta Torino – Lione e che ha dedicato ben 22 minuti di propaganda ai No Tav”. E’ quanto rende noto il senatore del Partito Democratico Stefano Esposito attraverso un comunicato. “Chiediamo al presidente della Commissione di Vigilanza e al Direttore generale della Rai se modalita’ di informazione come quelle viste nel programma televisivo ‘Scala Mercalli’ siano compatibili con quella di una tv pubblica e se questo sia il metodo con il quale nuovo dg intenda improntare la propria direzione delle reti Rai”.

 

no tav

Per chi non l'avvesse vista, ecco uno stralcio della puntata incriminata.

 

Un aggiornamento fresco fresco. Una interessante intervista di DANIELE CASTELLANI apparsa oggi (lunedì 9 agosto) sull'Espresso:

http://espresso.repubblica.it/visioni/cultura/2016/08/09/news/rai-tre-cancella-scala-mercalli-trattavamo-argomenti-scomodi-per-il-governo-1.279984?ref=HRBZ-1

 
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SOTTO ATTACCO L’ACQUA PUBBLICA DI NAPOLI

Post n°73 pubblicato il 27 Luglio 2016 da lubopo
 
Foto di lubopo

Mi è giunto da Alex Zanotelli questo appello, credo sia il caso di condividerlo. E’ un aggiornamento ai miei precedenti post:

http://blog.libero.it/LUBOPO/13393864.html

http://blog.libero.it/LUBOPO/13376040.html


zanotelli

Solidarietà all’ABC, ai lavoratori e al Presidente.

L’esplosione di un ordigno all’interno di uno dei depositi

dell’azienda è un fatto drammatico su cui la DIGOS e la Magistratura

stanno già indagando. A noi cittadini preoccupa che sia stata sfiorata

la tragedia, perché gli operai in quel momento si trovavano  vicino,

negli spogliatoi pronti per uscire.

Si tratta chiaramente di un atto intimidatorio che punta a minare

dall’interno l’acqua pubblica di Napoli.

L’ABC, con il suo Consiglio di Amministrazione di attivisti del

movimento dell’acqua, con il Consiglio civico, è diventata un modello

di gestione di un bene pubblico da parte della comunità. Il

coinvolgimento dei cittadini nelle scelte fondamentali dell’azienda

rappresenta un esempio reale di ripubblicizzazione, poiché ci

restituisce il diritto di decidere del bene della collettività e

l’acqua è “il bene supremo”. Ogni tentativo di opporsi a questo

processo risponde a logiche privatistiche e lobbistiche, di chi vuole

accentrare nelle mani di pochi la gestione dell’acqua ed interrompere

questo processo.

Le continue minacce al Presidente di ABC e la collocazione di un

ordigno in azienda provengono da chi non ha a cuore l’acqua pubblica.

E’ un momento difficile, nel quale bisogna stare attenti a non cadere

nella trappola delle strumentalizzazioni con l’obiettivo di

distruggere il modello ABC.

Straordinari i messaggi di solidarietà da parte dei Comitati, delle

Associazioni e di tutti coloro che credono fortemente in questo

percorso. E’ importante essere uniti per rafforzare l’Acqua Bene

Comune di Napoli.

Sull’acqua non possiamo mollare; l’acqua è la fonte della vita.

Padre Alex Zanotelli

 

 

 Comitati per la gestione pubblica dell'Acqua Napoli

Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell'Acqua

 https://it-it.facebook.com/pages/Coordinamento-Campano-Acqua-Pubblica/376966949080486

 

per adesioni:

beni_comuni@libero.it

 


 
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