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L'altro giorno, durante un discorso di contenuto altamente filosofico, si parlava dei cartoni animati degli anni 80: dopo accese discussioni a colpi di telecomando in testa, il consesso ivi riunito ha deliberato che gli autori delle trame di suddetti cartoni avevano avuto un' infanzia di merda e hanno voluto sfogare le loro frustrazioni sui bambini di mezzo mondo, traumatizzandoli con storie che spesso sfociavano in psicodrammi. Già vi vedo che dite no, che io sono eccessivo e distorco la realtà, ma ora vi dimostro che ho ragione.
Prendiamo ad esempio l'uomo tigre: un orfano nato dopo la seconda guerra mondiale diventa un lottatore clandestino addestrato da gente senza scrupoli (l'associazione "la tana delle tigri"): crescendo tenta di sottrarsi a questo losco giro e decide di combattere legalmente per elargire i proventi delle sue vittorie all'orfanotrofio che lo aveva allevato. Ma il passato è sempre in agguato: infatti i sicari della "tana delle tigri" gli ammazzano moglie e figlio per vendicare il suo tradimento, costringendolo così a stare sempre sul chivalà per evitare di essere ucciso egli stesso. Che culo!
Un altro cartone dove la tristezza regna sovrana è Heidi, una bambina che vive con sua zia Dete da quando i genitori sono deceduti: il papà, carpentiere, morto sotto una trave, la mamma di crepacuore. Successivamente schioppa anche la nonna materna e Dete, che ha trovato lavoro in Germania, decide di lasciare la bambina al nonno, un uomo solitario che vive in una baita sul costone di un monte in culo ai lupi. Passano gli anni e Dete torna per riprendersi con l'inganno la bambina per portarsela a Francoforte, dove viene accolta in una famiglia in cui l'unica figlia (Klara), è costretta sulla sedia a rotelle poiché affetta da poliomielite. Naturalmente la madre di Klara è morta, che ve lo dico a fare? In quella casa però Heidi si sente come un pesce fuor d'acqua, non essendo abituata alla vita cittadina, e viene sempre rimproverata dalla signorina Rottenmeier: diventa malinconica, tenta di scappare, non mangia e inizia pian piano a deperire. Ottiene però di tornare a vivere col nonno e di far venire con sè la sua amichetta Klara. Peter (il pastore che ha cresciuto Klara col nonno), sentendosi per la seconda volta derubato della sua unica amica, fa precipitare la carrozzella di Klara dai pendii del monte. Psicopatici in libertà, insomma.
E di Candy Candy, ne vogliamo parlare? due orfanelle, Candy e Annie, vengono abbandonate presso l'orfanotrofio religioso Casa di Pony. Annie verrà adottata quasi subito, ma Candy resterà all'orfanotrofio sentendosi sola e ferita, mostrando gravi segni di squilibrio mentale come il parlare con un procione. Verrà successivamente adottata da una potente famiglia aristocratica ma sarà costretta a fare la cameriera e a dormire nelle stalle. S'innamorerà di un suo cugino (Anthony) che però morirà cadendo da cavallo. S'innamorerà poi di Terence, che però sarà costretta dalla famiglia ad evitare e che nel frattempo rimarrà incastrato in un rapporto con una tizia che minaccia il suicidio nel caso venga lasciata. Forse portava un tantinello sfiga...
Che dire poi di Georgie: figlia di un deportato che aveva tentato di fuggire da un campo di prigionia con la moglie, viene abbandonata dai genitori moribondi in un campo e adottata da una famiglia di agricoltori. Successivamente anche il padre della famiglia adottiva muore per salvarla e i suoi fratelli, sapendo di non avere legami di sangue con lei, tentano di instaurare quello che tecnicamente sarebbe un rapporto incestuoso. Dopo alterne vicende la madre adottiva svela a Georgie (che era rimasta l'unica a non saperlo) che lei non era sua figlia biologica: la protagonista mentre scappa di casa cade in un fiume in piena ma viene salvata. La madre adottiva muore di crepacuore in seguito alla notizia. Allegria!
E ancora: Ken il guerriero è sopravvissuto ad un olocausto nucleare e deve ammazzare una ventina di persone al giorno per sopravvivere. Remì è orfano di entrambi i genitori e successivamete viene venduto dal padre adottivo che era precipitato da un'impalcatura mentre lavorava e non poteva più permettersi di sfamarlo. Licia di Kiss me Licia era orfana (tanto per cambiare). E potrei continuare all'infinito.
Adesso capite perchè uno come me non poteva crescere sano di mente...
Assolutamente d'accordo! (non sulla tua salute mentale, s'intende :D) E se invece pensassimo alle fiabe? La piccola fiammiferaia, Scarpette rosse, Hansel e Gretel... Non avevamo proprio scampo!!!
In effetti eravamo circondati da una nube nera di sfiga tipo Fantozzi :-) però almeno quei cartoni o quelle storie avevano una trama di fondo, oggi è come se fossero fini a se stessi: la storia si sviluppa nei 20 minuti poi finisce. Si stava meglio quando si stava peggio, insomma. E una volta qui era tutta campagna. E i giovani d'oggi non hanno rispetto per gli anziani. E non ci sono più le mezze stagioni. E....
Non dimenticarti di Anna dai capelli rossi, Pelin, Sara lovely sara... tutte istigazioni al suicidio. Però c'è da dire che se non ti sei suicidato guardando quella roba, hai un animo forte. Ciò che non uccide, fortifica.
Di pelin (o peline? wikipedia lo porta così, è lo stesso o è un altro cartone?) non conoscevo nemmeno l'esistenza, ma leggendone la trama credo di essermi risparmiato l'impiccagione col cavo della tv :-) Che poi quando sei piccolo fondamentalmente non te ne accorgi, è quando sei grande che capisci l'entità dei danni subiti: ad esempio per fare questo post ho dovuto ripescarmi tutte le trame (non mi ricordo nemmeno come mi chiamo, figurati la trama precisa di un cartone) e c'è voluto un barattolo da 5 kg di nutella per riprendermi dalla tristezza imperante :-)
C'è da dire che per Heidi e Remi non è tutta colpa dei cartoni... son tratti da libri (e il romanzo di Remi è pure peggio del cartone... a partire dal titolo "Senza famiglia". Con una premessa così, figurarsi il resto...)! ;)
Però in effetti c'è da dire che ripensando a tutte le vecchie serie l'idea che se ne ricavava era che per combinare qualcosa nella vita il minimo era essere orfani di almeno un genitore... di lusso se ti erano in qualche modo schiattati entrambi con mezzo parentado! :D
Esatto, nel documentarmi per scrivere il post ho visto che la colpa non è degli sceneggiatori dei cartoni, ma degli autori dei libri :-) Secondo me i protagonisti delle serie erano portatori sani di sfiga: se per caso volevano partecipare a qualche tombolata di natale coi parenti i padroni di casa non gli aprivano nemmeno la porta, facevano finta di non conoscerli :-)
In effetti rileggendo la trama mi sono accorto che anche l'ape magà era decisamente fortunella :-) tra l'altro ho appreso grazie a wikipedia che ne è stato realizzato un seguito intitolato "di fiore in fiore con l'ape magà": forse un titolo un po' meno equivocabile era preferibile :-)
La salute prima di tutto, anche se secondo me la Minetti non sa nemmeno come sia fatta una dentatura, la bocca la usa per altre cose, tipo p..arlare a vanvera.
Adesso io non vorrei passare per la piú depravata di tutti, ma se non sbaglio c'era un robot che sparava un missile proprio dal basso... O ricordo male? Ah la vecchiaia!
Segnalo il psicodramma che ha ancora sulla coscienza centinaia di adolescenti dell'epoca che non si diedero mai pace: Lady Oscar. E qui la mia amica Lune mi sarà d'ausilio. Nasce donna ma non si può operare, la medicina dell'epoca non lo permetteva. Messa al servizio di Mariantonietta che se ne innamora (sta zoccola) non sapendo. Lei d'altro canto si innamora dell'amante della regina non ricambiata. Mentre il suo fido Andrè s'è giocato un occhio per averla, non ricambiata. Ovviamente finisce a tragedia. Muoiono tutti senza neanche una ciulatina. Tristissimo.
Nemmeno mezza? eccheccassio :-) di Lady Oscar so che, almeno in Italia, è stato parecchio censurato, bisognerebbe vedere le parti tagliate. Comunque son tutti sfigati 'sti protagonisti, è davvero uno sconforto. Se vuoi tirarti su il barattolo di nutella ce l'ha Lune :-)
mi pare che una parvenza di ciulata ci fu alla fine, tipo la penultima puntata, subito dopo Andrè scapicollò sotto i fuochi delle baionette rivoluzionarie.Ma poca roba. Lune passa sto barattolo va. se hai qualcos'altro, meglio.
Tiè, un po' sul fondo ne è rimasta. Confermo il dramma della mancata ciulatina, anche nella versione non censurata lo fanno una volta sola praticamente il giorno prima di "seccare". Più che altro la censura colpì le parti omosessuali: ricordo che anche Rosalie, la ragazza aiutata da Oscar, all'inizio si innamorò di lei, anche se scoprì quasi subito che non era un uomo.
p.s. per accompagnare la nutella ho scorta di birra e aperitivi rigorosamente alcoolici.
@Lune: beh qui censurano qualsiasi cosa causa Vaticano, quindi non mi stupisco che siano stati tagliati "contenuti omosessuali": P.s. mi consola non essere l'unico ad associare nutella e birra: quando lo facevo mi guardavano come un alieno.
la birra serve per digerire. Non a caso ce ne faremo una scorta per quando andiamo all'Inferno. Sei invitato anche tu, ma solo se indovini chi altri c'è già prenotato.
@Lune: credo Cialtrone di sicuro. Comunque se mi fate sapere quanti siamo organizzo un pulmino tipo gita della parrocchia, ma nello stereo al posto di "azzurro" mettiamo gli Iron maiden :-)
Ma sono i quarantenni come me che si sono rovinati, tu eri appena nato, eppure ricordo eravamo tutte invaghite folli di Terence (Candy Candy), poi ci fu la separazione femminile perchè solo i maschietti guardavano l'uomo tigre (troppo violento) e leggermente gelosi di Terence con cui non potevano competere, essendo un cartone era perfetto. Condivido con Matrix solo il primo, gli altri due assurdi e pesanti.
A presto