Luna Park Mentale

E' CARNEVALE, BRUTTO MAIALE!

Quest'anno il calendario è riuscito nella non facile impresa di mettere una dietro l'altra le due feste che meno digerisco. Se di San Valentino ho parlato nel post precedente, adesso tocca a carnevale (visto che oggi è l'ultimo giorno).

Nato come festa cattolica, dovrebbe, almeno nelle intenzioni della chiesa, essere "un momento per riflettere e riconciliarsi con Dio" (wikipedia). Un periodo di "riflessione, preghiera, digiuno e castità".

Finita la favoletta passiamo a descrivere la realtà. Carnevale, secondo per inutilità forse solo ad halloween, è una festa di una tristezza allucinante. Dovrebbe essere un'occasione di divertimento per i bambini, invece a 55 anni trovi ancora il rincoglionito che va in giro a buttare coriandoli con la trombetta in mano. Ma passiamo a parlare delle peculiarità del carnevale.

Come sapete, a carnevale ogni scherzo vale: quale migliore occasione per saldare allora i conti in sospeso? Se volete vendicarvi di un torto subito, se volete farla pagare al vostro capo o a un professore o se semplicemete qualcuno vi sta sul cazzo, potete approfittare di quest'aria di impunità per commettere amenità di ogni sorta quali far saltare in aria la macchina ai vostri nemici, uccidergli il gatto (per darlo poi a bigazzi che lo cucinerà per voi) o, per le donne, mostrare foto delle nemiche in cui non hanno fatto la ceretta.

Simbolo per eccellenza del carnevale sono invece le maschere. Gà lo so a cosa state pensando, banda de maniaci, le uniche feste in maschera che vi piacciono sono tipo quelle del film eyes wide shut dove basta presentarsi con un mantello nero e una maschera per partecipare a gigantesche orge. La realtà è che siete invitati a un normale ballo in maschera. A questo punto scatta come sempre la fatidica domanda: E ora da cosa mi travesto?

Per le donne i classici sono il diavoletto, la crocerossina, la coniglietta. Scena a una festa, dialogo ragazzo-ragazza:
"Ahò, bello sto travestimento da pu****a, sei stata bravissima"
"Guarda che non sono travestita....."

Per gli uomini i classici son il poliziotto, il frate e, il peggiore, da donna. Fanno schifo solo a guardarli. E si mettono anche i tacchi per far apparire la cosa più realistica: ho visto rotule volare qua e là durante veglioni, e a fine serata la fila per riprendersele. Poi c'è sempre quello che non si traveste, e se glielo chiedi risponde:
"Sono travestito da me stesso".
"Ah, e il tuo gemello dov'è?"
"Come scusa?"
"L'altro testicolo, di solito i coglioni sono 2".

Ci sono poi le sfilate di carnevale. In genere questi eventi sono tipo parate, con i carri che sfilano al centro della strada e migliaia di balordi brilli che inneggiano ai piaceri della carne ai bordi. Famosissima la sfilata di Rio, dove le scuole di samba si sfidano su carri che assomigliano a spettacoli osè ambulanti. Anche in Italia si fanno le sfilate, solo che al secondo giorno la gente si è già rotta le palle perchè sono monotoni. Essere però sul carro è motivo di orgoglio per alcuni, soprattutto nei piccoli centri: la gente si vanta per settimane, e spesso il prescelto è un tipo neanche troppo simpatico.
"Sai sono stato scelto per sfilare sul carro quest'anno a carnevale, sono orgoglioso"
"Io a te su un carro ti vedo bene: quello funebre.."

E adesso? treninoooooooooo

(Two man sound - Disco samba)

P.S. E siccome le sfighe non arrivano mai da sole, stasera inizia Sanremo. Su questo morto..ehm, su questa kermesse farò un solo post alla fine, non voglio ammorbarvi le cosiddette. Tanto manco lo guardo..