Luna Park Mentale

ALICE IN WONDERLAND

In questi giorni sono andato al cinema a vedere alice in wonderland in 3d con la mia ragazza. Sarà che sta mania di riproporre tutti i vecchi film di animazione in questa nuova veste non mi garba, sarà che hanno banalizzato la storia facendola diventare una lotta tra il bene e il male come il 90% dei film americani, fatto sta che non mi è piaciuto. Ma non sto qui a fare recensioni, anche perchè i giudizi su un film sono soggettivi. L'obiettivo è raccontarvi la VERA storia di Alice nel paese delle meraviglie, quella che non hanno mai voluto farvi leggere. Siete pronti?

Alice è una bambina schizofrenica con tendenza allo sdoppiamento della personalità. Il padre, un facoltoso uomo d'affari, per curarla decide di optare per la woodstock-teraphy: assumere lsd in quantità industriali sentendo al contrario le cassette de "le fiabe sonore" in cerca di messaggi subliminali. Durante una di queste sedute, mentre fissava il vecchio psicologo panzuto (laureato al cepu con Cassano) che l'affiancava, intraprende il suo viaggio fantastico.

Il dottore si trasforma in un coniglio bianco obeso con tendenze omosessuali e l'ossessione del tempo, che correndo controlla continuamente l'orario su un orologio a cipolla comprato da lidl a 14,90 €.
La bambina insegue il coniglio ma ad un certo punto cade in una buca: dopo aver bestemmiato in tutte le lingue per essersi rotta il vestito di armani arriva in un posto in cui, per passare da una porticina piccolissima, è costretta a bere e mangiare dolci e bevande scadute che modificano la sua altezza (e le fanno venire anche un discreto cagotto, ma omettiamo questi particolari).

Dopo diverse vicissitudini la bambina si ritrova in un bosco dove incontra dapprima Pinco e Panco (due loschi figuri che cercano di venderle una multiproprietà a Baghdad) e in seguito il brucaliffo, un fattone perennemente dedito all'uso di marijuana che si atteggia ad oracolo perchè a suo dire il fumo lo aiuta a predire il futuro.

Superato anche questo scoglio Alice si ritrova a prendere il the con il Cappellaio Matto, un quarantenne depresso cronico che alterna momenti di sconforto ad altri di lucidità dovuti all'uso di potenti antidepressivi. Ulteriore prova dell'insanità mentale di questo individuo è il fatto che festeggia il non compleanno, ricorrenza che non celebra nulla e serve solo a mangiare torte e a bere the, alla faccia dei bambini dell'Africa che muoiono di fame.

All'allegra tavolata di tossici partecipa anche lo strafatto..ops, stregatto, personaggio ambiguo e inquietante allo stesso tempo, che ha imparato l'arte di sparire improvvisamente per ovviare a qualche problemino con la finanza dovuto a vecchie tasse non pagate. Per rallegrare ulteriormente l'atmosfera la combriccola decide di giocare a trivial pursuit, ma a un certo punto esce una domanda a cui nessuno sa rispondere ("Perchè un corvo è come una scrivania") e cadono tutti in coma etilico. 

Dopo aver lasciato l'allegra brigata Alice camminando giunge al castello della regina, un transessuale che gestisce un giro di prostitute d'alto borgo in un giardino nel quale si pratica il bondage nelle sue forme più estreme (praticanti legati al suolo con fenicotteri rosa). Queste losche attività continuano fino all'arrivo di una retata della polizia, organizzata in seguito a una deposizione dello stregatto, ex complice della regina adesso pentito. Anche Alice viene arrestata con l'accusa di favoreggiamento, e, durante l'udienza, condannata in seguito alle prove raccolte dai ris di Parma. Ghedini, legale di Alice, durante il processo prova anche a chiedere il legittimo impedimento per la sua assistita, ma siccome non è in Italia, viene cordialmente inviato a cagare dalla giuria.

Durante la lettura della sentenza Alice, disperata, inizia a piangere a più non posso fino a cadere in catalessi. Si risveglierà in una stanza con le pareti bianche con addosso una camicia di forza. Ma questa, cari lettori, è un'altra storia..

(Avril Lavigne - Alice in wonderland)