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Hey tu! si dico a te che stai leggendo! lo sai che quel coso che hai in tasca (se sei uomo) o in borsa (se sei donna) ed usi per telefonare ha 40 anni? Tranquillo, non ti hanno rifilato un bidone mega-galattico quando sei andato a comprarlo; è solo che oggi, 3 aprile, il telefono cellulare compie 40 anni. Era infatti il 3 aprile del 1973 il giorno in cui Martin Cooper, ingegnere della Motorola, fece la prima telefonata da rete mobile. E da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Ma ripercorriamo un po' di storia del miglior amico dell'uomo (checchè se ne dica il telefonino sotto questo aspetto ha preso il posto del cane, visto che molti ormai se lo portano anche in bagno e a lui si rivolgono nel momento del bisogno, confessandogli ogni proprio segreto). Nulla di noioso, tranquiili, l'ho resa il più "leggera" possibile.
Era, come detto, il 3 aprile del 1973 quando Cooper utilizzò questo apparecchio
per fare la prima telefonata. Pesava 1,2 kg e la batteria durava mezz'ora. Non aveva il display e poteva essere tranquillamente scambiato per un mattone (così infatti fu soprannominato) con cui sfondare una vetrina per compiere un furto. Passarono però circa 10 anni prima che la prima generazione di telefoni cellulari venisse commercializzata: si chiamavano TACS, e prendevano praticamente ovunque. Se non volevi essere rotto le cosiddette non avevi nemmeno la scusa del telefonino che non prendeva, e se per motivi di lavoro avevi la reperibilità eri fottuto, dovevi per forza rispondere. L'antenna era esterna e spesso smontabile, cosicchè nel tempo libero potesse essere usata per giocare a shangai o fare battaglie come una spada jedi.
La seconda generazione di telefonia mobile (GSM) arrivò nel 1992, e portò con sè la prima grande rivoluzione: l'SMS. Se infatti i TACS permettevano solo di telefonare, i GSM permettevano anche l'invio di brevi messaggi di testo. Ora: immaginate quest'arma di distrazione di massa in mano ad un adolescente sui 15/16 anni (all'epoca era quella l'età del primo telefono cellulare, mica come adesso che a 6 anni hanno pure il tablet e se gli metti un libro di carta in mano manco sanno cos'è). Una roba allucinante! ragazzini che hanno riscritto le tappe dell'evoluzione umana sostituendo al pollice opponibile il pollice scrivente (avevo un cugino che scriveva 140 carateri in 12 secondi senza guardare) e disperazione dei genitori, il cui portafogli piangeva ogni volta che arrivava l'sms di addebito di 2000 lire dell'allora Omnitel. La parte del leone la faceva la Motorola, che quasi monopolizzava il mercato con 2 modelli: l'8700 e lo startac (la famosa "cozza"). Poi arrivarono quelli con le suonerie personalizzabili, che ti creavi da solo utilizzando la tastiera del telefono (ad ogni tasto corrispondeva una nota: la canzone più gettonata come suoneria era questa, perchè aveva l'intro facile da riadattare). E poi gli storici nokia, su tutti il 3210, il telefono più robusto della storia: se cadeva a terra si rompeva la mattonella, non il cellulare!
L'evoluzione della seconda generazione portò prima allo standard GPRS (che permetteva la trasmissione di dati di maggiori dimensioni) e poi alla seconda grande rivoluzione "sociale": i telefonini che facevano le foto e mandavano gli MMS! Fu l'inizio della fine, perchè da allora migliaia di ragazzine hanno iniziato a farsi le foto col cellulare nel cesso di casa con le labbra a mò di paresi per inviare baci a non si sa chi. Ah quanti genitori e fratelli se la sono fatta sotto aspettando che la creti...ehm, la ragazzina liberasse il set fotografico, cioè il bagno!
Il passo verso al terza generazione (UMTS) è stato breve, ma non privo di traumi: in italia associamo la principale innovazione introdotta da questa generazione, la video-chiamata, ad uno spot in cui Valeria Marini in areoporto urla "videochiamami!!!". Son brutti ricordi, lo so, mi dispiace se ve li ho riportati a galla. Tre/quattro anni dopo arrivarono infine gli smartphone: era il 2007 quando una notte, mentre ero a lavoro, il mio collega arrivò tutto contento con in mano il suo primo iphone, arrivato direttamente dall'America (in Italia non erano ancora in vendita). "Soldi buttati", gli dissi. E ne sono ancora convinto.
Da qui in poi è storia recente, che senza dubbio conoscerete anche voi. Se prima la sfida era realizzare telefoni sempre più piccoli (ce n'era uno, non mi ricordo di quale casa, che era grande quanto un accendino), adesso i telefoni si stanno nuovamente "allargando", e fanno sempre più cose: navigano su internet, hanno il gps e possono essere utilizzati come navigatori satellitari, hanno fotocamere e videocamere integrate di risoluzione quasi pari a quelle di una macchina fotografica tradizionale, li puoi usare anche per giocare. Permettono anche di effettuare chiamate vocali, ma ormai è un dettaglio secondario...
(se vi frega qualcosa ll mio primo telefonino ara simile a questo sopra: la figata era che potevi usare anche le pile stilo al posto della batteria)
Nel video che segue la storia dei cellulari sintetizzata in 3 minuti.
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