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NEW YEAR'S DAY

Post n°354 pubblicato il 01 Gennaio 2014 da sanguemisto84
 

Questa mattina mi son svegliato... e bella ciao, bella cia...ehm no...dicevo: questa mattina, appena sveglio, ho messo su un vecchio cd di mp3 che non ascoltavo da tempo ed è spuntata questa

 


Naturalmente non ho potuto fare a meno di condividerla con tutto il vicinato alzando lo stereo a palla: e che non mi si dica che sono egoista

Oggi, primo giorno del 2014, come dice il testo della canzone, probabilmente poco è cambiato. Tuttavia, nonostante come abbia detto più volte, io reputi l'inizio dell'anno i primi giorni di settembre al rientro delle ferie estive e non il primo gennaio, vi auguro un 2014 sereno e da costruire giorno per giorno con al fianco le persone a cui tenete. Il resto mettetecelo voi, che mica posso fare tutto io: già devo andare a cucinare altrimenti oggi nun se magna  

Auguri a tutti.

 

All is quiet on New Year's Day,
A world in white gets underway,
And I want to be with you,
Be with you night and day.
Nothing changes on New Year's Day.
I will be with you again.
I will be with you again.

Under a blood-red sky
A crowd has gathered in black and white.
Arms entwined, the chosen few,
Newspapers say, it says it's true.
And we can break through,
though torn in two we can be one.
I will begin again, I will begin again.
Oh and maybe the time is right,
Oh maybe tonight.
I will be with you again.
I will be with you again.

 
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VARIE ED EVENTUALI

Post n°353 pubblicato il 29 Dicembre 2013 da sanguemisto84
 

Fine d'anno un po' movimentata quella che si sta presentando in questi giorni, sia per i motivi elencati nel post precedente, sia perchè oggi qui a Napoli c'è stata una bella scossettina di terremoto (circa 5 gradi, per la cronaca) che lo zio Diego ha avvertito moooolto distintamente in quanto abita all'ottavo piano di un palazzo che per fortuna è costruito con criteri antisismici, ma che quando la terra trema sembra di stare su una giostra tanto che oscilla. Ma se non oscillasse si spezzerebbe, quindi mi tengo ben stretto il luna park fatto in casa. Non dico che, come è accaduto per molti, mi son tornati in mente i brutti ricordi dell'80 (non c'ero), ma qualcosina del terremoto dell' Aquila è tornata a galla, quello me la ricordo perchè ero sveglio e cosciente e qui s'è sentita abbastanza bene.

Comunque sia da bravo cittadino addestrato alle emergenze sono andato sotto lo stipite della mia porta d'ingresso e ho incrociato la mia vicina rincoglionita che chiaramente non s'era accorta di nulla e mi ha chiesto cosa facessi li, sotto la porta d'ingresso aperta: le ho risposto che sto seguendo un corso di metereologia per corrispondenza e stavo studiando i venti che soffiano sulla mia dimora. Ci ha anche creduto, quindi fatevi un po' i conti su quali siano gli elementi con cui ho a che fare. 

In realtà non ho una mazza da scrivere, e questo post risulterà più che altro aria fritta: ci ho provato a buttare giù qualcosa in questi giorni, ma sinceramente l'umore non era dei migliori, quindi ho preferito rimanere in silenzio. Comunque sia il 31 dicembre si avvicina e con esso la conclusione di quest'anno che non è stato proprio dei migliori. Ma visto che, come ho avuto modo di scrivere a settembre, per me l'inizio dell'anno è quello che coincide con il ritorno dalle vacanze estive, i discorsi su buoni propositi, capodanno e veglioni vari li lascio volentieri a voi. Gli aguri ve li farò comunque con un altro post nei prossimi giorni, più che altro per tradizione.

Un saluto a tutti quelli che stanno "nella stessa barca"...

 

"Tutta chest' ansia m'ha scucciat
tutta chesta paura e nun ce 'a fa
'a luce è poca e pure chesta lenza
è a peggio mbracatura ca ce sta

'Sta varca asott è rotta e sfravecata
manc 'na stella ca ce po' purtà
'o mare tira e 'o vient l'arrevota
e 'a notte taglia l'anema a mità"

 

(24 Grana - La stessa barca)

 

 
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LETTERE MAI SPEDITE

Post n°352 pubblicato il 19 Dicembre 2013 da sanguemisto84

Anche se hai meno della metà dei miei anni e non mi vivi tutti i giorni perchè abitiamo a qualche centinaio di chilometri di distanza, l'hai capito che io non sono di molte parole. Frappongo spesso occhiali da sole e silenzi tra me e il resto del mondo perchè non mi piace che mi si legga dentro; faccio battute idiote perchè i discorsi seri e le parole d'affetto non li so pronunciare. Ne hai avuto conferma dal fatto che la prima cosa che ho detto quando sono entrato in quella sala di rianimazione è stata una stronzata, perchè in realtà non sapevo che dire, quindi era meglio provare a strapparti un flebile sorriso piuttosto che arrampicarmi sugli specchi cercando di pronunciare parole che non avrei mai trovato. Non so stare vicino alle persone come fanno tutti, anzi forse tendo ad allontanarle facendo la parte di quello a cui scorre ghiaccio nelle vene piuttosto che sangue.

Quando ho ricevuto quella telefonata  il sangue però mi si è gelato davvero, anche se magari non l'ho dato a vedere. Ora però stai meglio, anche se c'è mancato tanto così. Il 31 dicembre dell'anno scorso, tra una portata e l'altra del cenone di capodanno, non mi ricordo come saltò fuori il discorso, ma tu mi chiedesti se io credessi in Dio. Allora ti risposi "probabilmente no, ma mi riservo il diritto di pensarci". Dopo questo fine settimana però ho la certezza che qualcuno lassù ti ha preso in simpatia e ha deciso che tu continuassi a camminare sulle tue gambe e a vedere ciò che la vita ti ha riservato. Certo, ci saranno dei momenti difficili nei prossimi mesi, ma credo che il gioco vale la candela. Sei e sarai circondata da tantissime persone che ti aiuteranno e ti regaleranno affetto. Io mi terrò come sempre un po' in disparte, perchè non so stare vicino alle persone come gli altri, ma ci sono. Anche quando ti prendo bonariamente per il culo dicendoti che sei fissata coi prodotti della apple e ti dico di fotterti se non funzionano e che te l'avevo detto di non prenderli.

So che non leggerai mai queste righe perchè non sai dell'esistenza di questo posto virtuale, e io da buon "ghiacciolo" mi guarderò bene dal dirti direttamente anche mezza delle parole che ho scritto qui. Però voglio lasciarti lo stesso la canzone che per me la più bella ed importante al mondo. Te la feci pure sentire una volta, ma forse non ti piacque nemmeno, perchè io sono "vecchio dentro" e mi piace la musica di quarant'anni fa e non quella di ora.

In bocca al lupo per tutto.

So, so you think you can tell
heaven from hell?
Blue skies from pain?
Can you tell a green field
from a cold steel rail?
A smile from a veil?
Do you think you can tell?
 
And did they get you to trade
your heroes for ghosts?
Hot ashes for trees?
Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change?
Did you exchange a walk on part in the war
for a lead role in cage?

 

  

(Pink Floyd - Wish you were here)

 
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ULTIME NOTIZIE

Post n°351 pubblicato il 10 Dicembre 2013 da sanguemisto84
 

ANS(I)A: E' terminata in tragedia la storia infinita che da mesi tiene col fiato sospeso milioni di Italiani. La scorsa notte, la moglie dell’ormai famoso gestore del punto vendita Conad dello spot (clic) ha deciso di darci un taglio nel senso letterale del termine: durante uno dei rari momenti in cui il marito dormiva senza pensare al negozio, la novella Lorena Bobbit lo ha evirato per poi consegnare il "trofeo di guerra" al direttore del supermarket Lidl di fronte facendoglielo mettere in offerta a 20 centesimi come wurstel mignon.

Mentre veniva presa in consegna dai carabinieri, la donna ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:<<Non ce la facevo più, ero esasperata: mi svegliava sistematicamente ogni notte, ad orari impossibili, e mai una volta per fare sesso, farfugliando frasi senza senso del tipo: "Amore! C’è un problema
”. “Finalmente te ne sei accorto - ribattevo infastiditanon lo facciamo da sei mesi, altro che Operazione Bis!”. E lui, imperterrito: “Ma no, cos’hai capito! Non intendevo un problema tra noi, ma tra la gente!”. E scappava via. Ho anche pensato che avesse una relazione omosessuale col ciclista che incontra ogni notte durante le sue sortite sul posto di lavoro, ma per fortuna mi sono dovuta ricredere: quello si che è un vero uomo! mentre mio marito controllava la freschezza delle banane del suo punto vendita, io mi occupavo di quella del ciclista!>>.

Sgomento nel paese per la recrudescenza della vicenda ma, d'altra parte, la locuzione latina "nomen omen" nasconde più di un fondo di verità, visto che il luogo in cui si è consumata questa straziante storia si chiama

 

 

Seguiranno aggiornamenti su eventuali sviluppi.

 

(Lucio Battisti - Supermarket)

 

 
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CERTO CHE...

Post n°350 pubblicato il 04 Dicembre 2013 da sanguemisto84
 

 


... non avete proprio un cazzo da fare, eh! Ci sono circa 300000 blog qui su Libbbbbbero e proprio quello senza alcun senso venite a leggere. 'Mmazza che gusti che ve ritrovate...

Scherzi a parte, volevo innanzitutto ringraziare tutti voi che mi seguite più o meno assiduamente per avermi permesso di raggiungere questo piccolo (
perchè c'è chi questi numeri li realizza in un anno; io ce ne ho messi quasi 5) grande (perchè per me sono comunque tante queste visite, considerando che non sempre ho tempo di stare dietro al blog) traguardo e cogliere l'occasione per fare un paio di riflessioni.

Anche se da come è iniziato il post può sembrare l'esatto contrario, a me del numero di visite realizzate frega poco o nulla. Il vero motivo per cui sto sto scrivendo queste righe è che 100000 visite era, il giorno in cui aprì questo blog, "l'obiettivo finale". Essendo una persona che crede nei "cicli" e che per ogni cosa ci siano un tempo e uno spazio adatti, il 19 aprile del 2009 mi promisi che tale spazio e tale tempo si sarebbero esauriti al raggiungimento della più volte citata soglia; fatto questo avrei chiuso, e buonanotte ai suonatori. Può sembrare una stronzata, ma la ragione dietro questa scelta era il voler evitare di diventare ripetitivo; rischio più che reale per uno che scrittore non è, e che con le parole si arrangia.

Già, le parole: a dispetto di quanto possa apparire dalla notevole lunghezza che spesso hanno i miei post, il sottoscritto non è per niente un chiacchierone nella vita di tutti i giorni. Mi sembra quindi strano essere riuscito a scrivere tanto nel corso di questi anni. Un grosso aiuto me l' ha dato il fatto che, per scelta "editoriale", non parlo praticamente mai di me: i post che scrivo sono o delle prese per i fondelli di vizi e virtù della varia umanità che mi circonda, o minchiate stratosferiche totalmente inventate di sana pianta. Scrivere questo tipo di post è per me una specie di "fuga dalla realtà", visto che per motivi lavorativi ho a che fare con numeri e computer, che non sono propriamente i migliori amici dell'uomo a livello di fantasia. Inoltre, cercare di strappare un sorriso a chi legge è terapeutico anche per me, anzi: spesso quelli che (
almeno io) reputo i post più divertenti li ho scritti in momenti di totale scazzo.

In questo blog cerco quindi di sfruttare una delle poche attitudini che ho: scrivere minchiate. E non m' importa che le leggano 2000 o 2 persone al giorno, come non m'importa delle classifiche per cui tanto si litiga in questo portale. I veri feedback per me sono altri, non dei numeri sterili. Ed è stato sempre così per me, anche nell'attività parallela a questa, che fino a poco tempo fa ho portato avanti, cioè suonare nei locali. Molti lo fanno solo per farsi notare, non avendo però alcun talento specifico. Non mi gratificava il riflettore puntato addosso, o la pagina facebook coi finti fan per fare vedere che sò bello, bravo e figo (
anche perchè bello e figo non ci sono e non ci sarò mai; bravo forse si). Mi interessava chi veniva a farmi i complimenti per i dischi messi nella prima mezz'ora della serata, in cui potevo fare più di testa mia; dopo dovevo comunque adattarmi e mediare con le esigenze del pubblico, altrimenti la pagnotta a casa non la portavo, e al posto mio ci mettevano un altro più propenso a "vendersi". Ho smesso di lavorare nei locali anche per questo, perchè ero stanco dei compromessi. E il discorso di queste ultime righe è lo stesso che faccio per il blog: non m'interessa l'home page o la notorietà, mi gratificano i feedback dei pochi (ma ottimi) aficionados che mi seguono. E cerco di scrivere quello che mi piace, non faccio i post preconfezionati per finire in home.

"Cerco", altra parola chiave: un'altra delle cose che tento di fare è non rimanere "incastrato nel personaggio": nel corso degli anni è accaduto che chi veniva qui si aspettasse di leggere qualcosa di divertente e, se non lo trovava, se ne andava. Ognuno è libero di fare quel che vuole, per carità, ma credo sia sbagliato etichettare qualcuno come "giullare" e poi evitarlo se mezza volta fa un qualche tentativo di discorso serio. Anche per questo, da quando ho riaperto a fine agosto dopo 2 mesi di inattività, ho cercato di alternare la tipologia di post, e devo ringraziare chi ha avuto la pazienza di leggere e di confrontarsi su ogni tipo di argomento. 

Il punto è quindi questo: tenere fede "al principio" e chiudere tutto, per evitare di essere ripetitivo ed annoiare, o continuare? perchè comunque, nel bene o nel male, a queste pagine sono affezionato e, come dicevo prima, le considero anche un'ottima "terapia" personale. Prometto che ci penso, ma se non mi vedete più scrivere il motivo è quello che avete avuto modo di comprendere in queste righe.

Ciao a tutti.

 

"vedi, un'attitudine è uno sguardo, un credo
la forza di essere se stessi di dire io c'ero
conferirsi una credibilità, cercare il vero
anche quando ti senti un vecchio mobile in un nuovo arredo

...................

fatico a vendermi al prezzo che valgo
ma contano più soldi o chi è venuto sotto il palco?
davvero non lo so più, dimmelo tu!
non l'hanno detto in radio tantomeno in tivù
per questo mi rifugio in un mondo di cose mie
vedo, leggo e scrivo, ma uso solo parole mie"

 

(Bassi Maestro - Spiegare un'attitudine)

 
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