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"Non immaginarti mai di essere diversamente da come può sembrare ad altri che ciò che tu sia o possa essere stata non sia diversamente da come ciò che sei stata sarebbe sembrato diverso a loro." Lewis Carroll
SOTTO LA LUCE E TALVOLTA ANCHE ALL'OMBRA, MI SONO ACCORTO DI ALCUNI SEGNALI:
SI CHIAMANO CULTURA, BELLEZZA E CAPACITA'. SCRITTORI, POETI, FILOSOFI E PITTORI VI HO CITATI NEI LINK E INSERITI A PIENO TITOLO IN QUESTA LISTA DEGLI OSPITI...
MA NON SIETE I SOLI INVITATI.
NON E' UN CERCHIO CHIUSO. E' SOLO UN ESPERIMENTO. E COME TALE PUO' ESSERE TRANQUILLAMENTE NON COMPRESO.
COME DICEVA IL BUON WILDE? SI VIVE IN UN'EPOCA IN CUI SOLO GLI OTTUSI VENGONO PRESI SUL SERIO.
ED IO VIVO NEL TERRORE... DI NON ESSERE FRAINTESO...
RILASSATE LE MENTI E LE ANTENNE. NON SIETE MICA GRILLI, CHE DIAMINE...!
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« UN VIRUS DECISAMENTE BAROCCO | LA PITTURA FIAMMINGA E OLANDESE » |
ED IL ROCOCO'?
Post n°51 pubblicato il 13 Giugno 2021 da legrillonnoirdestael
Il Rococò è uno stile ornamentale sviluppatosi in Francia nella prima metà del Settecento come evoluzione del barocco. E direi che, all'uscita da questa ultima ondata di Virus barocco 2021, parlare di evoluzione mi sembra quanto mai opportuno. Il termine, in realtà, trova la sua derivazione da un particolare tipo di decorazione con pietre, rocce e conchiglie, sostanzialmente impiegata con funzioni di tipo ornamentale per padiglioni esterni e grotte. Laddove l'arte barocca descriveva il maestoso, il sontuoso e l'esagerato, il Rococò si mostra, invece, come una risposta tardo-barocca molto più intima e raccolta sebbene gioiosa e luminosa. La conseguenza che ne deriva è che i dettagli ornamentali si alleggeriscono donando più freschezza e lo stesso stile diventa più asimmetrico e ludico oltre che sicuramente più informale. Si riscontra una rappresentazione visiva decisamente sensuale, come accade in Rubens e Bernini. Pieter Paul Rubens, Ratto delle figlie di Leucippo, Alte Pinakothek, Monaco di Baviera Gian Lorenzo Bernini, Ratto di Proserpina, Galleria Borghese
In pittura il Rococò abbandona i temi solenni e il gusto celebrativo del Barocco a favore di uno stile più piacevole. I soggetti, graziosi ed eleganti, sono finalizzati solo a suscitare il piacere e il divertimento dello spettatore. In sintesi il Rococò è questo: ornamento, spirito ludico ed espressione di piacevolezza in ogni sua declinazione. Così abbiamo scene di vita mondana, con i suoi giochi e passatempi, piaceri venali, lusso, aristocrazia, bellezza, seduzioni, ammiccamenti e corteggiamenti galanti il tutto contestualizzato in esterni campestri. La pittura è brillante, dalle tonalità chiare e luminose.
Gli artisti Rococò che maggiormente incarnano lo spirito della corrente sono sucuramente i francesi:
Jean-Antoine Watteau L'Amante ansioso, Musée Condé, Chantilly
La danza, Staatliche Museen zu Berlin, Germany
François Boucher Le Quattro Stagioni, Primavera Due ninfe di Diana che riposano dopo il ritorno dalla caccia
Jean-Honoré Fragonard, L'Altalena, Wallace Collection, Londra.
Gli artisti si soffermano prevalentemente sulle scene di una quotidianità priva di connotazioni drammatiche, tanto delle classi aristocratiche quanto di quelle più povere. I temi, quindi, sono gli aspetti più consueti del lavoro, del gioco dei bambini, dei momenti di svago all'esterno o le scene d'interni. Rappresentanti della pittura di genere in Italia sono Giuseppe Maria Crespi, Gaspare Traversi e Giacomo Ceruti, il Pitocchetto (per l'attenzione a documentare gli aspetti della vita dei pitocchi). Giacomo Ceruti, Due pitocchi, Pinacoteca Tosio Martinengo, Fondazione Brescia.
Nell'ambito della ritrattistica abbiamo William Hogart, Thomas Gainsborough,Vittore Ghislandi e Rosalba Carriera. Rosalba Carriera, Autoritratto con il ritratto della sorella, Firenze, Galleria degli Uffizi mentre tra i paesaggisti in assoluto più celebri dell'epoca abbiamo i maestri veneziani con Giovanni Antonio Canal, il Canaletto. Per quanto riguarda la pittura scenografica, sicuramente va menzionato Giambattista Tiepolo che rappresentò con perfetta teatralità, l'essenza della mondanità nell'aristocrazia del tempo.
Il modello di riferimento dell'architettura in questo stile è senza dubbio alcuno la Reggia di Versailles, simbolo di lussuosità sfarzosa e di potere assoluto della monarchia francese;
ma anche in Italia si costruiscono residenze nobiliari di altrettanto splendore. Sono strutture immerse nel verde naturale e adibite agli svaghi e alle vacanze. E tra queste abbiamo la Reggia di Caserta, la Palazzina di caccia a Stupinigi, a due passi da Torino e la Villa Reale di Monza
Strutture leggere e luminose con grandi spazi aperti dove gli interni sono la parte dell’edificio riservata al rococò con le sue bizzarrie, le decorazioni estrose, le linee curve o gli intrecci inaspettati, i capricci d'oro e stucchi preziosi, composizioni di statue e specchi. Nascono, infatti, proprio in questo periodo le botteghe con una manodopera specializzata nella lavorazione dello stucco. Palazzo reale di Aranjuez, Madrid
COSA NASCERA', INVECE, ADESSO, IN PROSSIMITA' DI UN'ESTATE VACCINATA? ANCORA NON SI SA, MA CERCHIAMO NELLE LEGGERE ESTROSITA' DEL ROCOCO', LA VOGLIA DI CREDERE CHE SARANNO COSE MENO BAROCCHE.
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Inviato da: woodenship
il 18/06/2023 alle 00:21
Inviato da: legrillonnoirdestael
il 13/05/2023 alle 06:27
Inviato da: ElettrikaPsike
il 13/05/2023 alle 04:54
Inviato da: ElettrikaPsike
il 13/05/2023 alle 04:52
Inviato da: cassetta2
il 01/05/2023 alle 13:46