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Con il mio profilohttp://spazio.libero.it/principessapersiana/ Con le citazioni “La guardai sorpreso e affascinato. Aveva capelli di velluto nero carbone e sopracciglia folte che si toccavano al centro, simili alle ali arcuate di un uccello in volo. L’elegante naso aquilino ricordava quello di un’antica principessa persiana. I suoi occhi castani, ombreggiati da lunghe ciglia, incontrarono i miei per un attimo, poi volarono via.” da Il cacciatore di aquiloni I miei Blog Amici -
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Creato da: principessapersiana il 10/02/2006
ricordi, sogni, pensieri per un Re
Post n°619 pubblicato il 17 Luglio 2009 da principessapersiana
L'aria salentina si è infuocata, dimenticandosi della frescura del venticello di tramontana e dei goccioloni grossi come nespole che hanno anomalmente accompagnato la prima parte dell'estate. Il sole frigge sulle chianche delle campagne orchestrato dal canto dei passeri e da quello delle cicale. Luglio è in festa in questi giorni che segnano la metà del mese; luglio emana tutta quella cromia di colori eccentrici e vistosi di indubbia regalità. Per diversi aspetti è proprio speculare a tutti i nati sotto il segno del leone e che hanno le valenze "vacanziere" ed esuberanti di questo mese. Mi balza nell'anima la serie delle ultime estati. Stessa spiaggia, stesso mare. Fuori e dentro di me. Possiedono tutta l'anima che hanno le costellazioni, le lune, le onde, i venti...E' arrivata l'ora di prendere lo zaino. Dentro ci metto un cubetto di voglia, una bottiglia di volontà, il manuale della sopravvivenza, uno soudoku di logica, dieci promemoria, un orologio a forma di cipolla. Intanto un maledetto ciao esce per tre volte dalle casse dello stereo di quest'oggi. Una pinzetta sulla rimembranza che lascio pizzicare come tamburello tarantato, per poi darmi subito un pizzico sulla pelle per ritornare con la macchina al presente, al 17 Luglio 2009. Quest'estate voglio che sia mia. (opera: Carlo Capone, "VECCHI RICORDI ROMA", tecnica mista) Con te lo so,
Post n°618 pubblicato il 10 Luglio 2009 da principessapersiana
(Vittoria Mazzocca, "la donna e il mare", 1983) ...A vederlo da lontano non sarebbe che un punto nero: nel nulla, il niente di un uomo e di un cavalletto da pittore. Il cavalletto è ancorato con corde sottili a quattro sassi posati nella sabbia. Oscilla impercettibilmente al vento che sempre soffia da nord. L'uomo porta alti stivali e una grande giacca da pescatore. Sta in piedi, di fronte al mare, rigirando tra le dita un pennello sottile. Sul cavalletto, una tela. È come una sentinella - questo bisogna capirlo - in piedi a difendere quella porzione di mondo dall'invasione silenziosa della perfezione, piccola incrinatura che sgretola quella spettacolare scenografia dell'essere. Giacché sempre è così, basta il barlume di un uomo a ferire il riposo di ciò che sarebbe a un attimo dal diventare verità e invece immediatamente torna ad essere attesa e domanda, per il semplice e infinito potere di quell'uomo che è feritoia e spiraglio, porta piccola da cui rientrano storie a fiumi e l'immane repertorio di ciò che potrebbe essere, squarcio infinito, ferita meravigliosa, sentiero di passi a migliaia dove nulla più potrà essere vero ma tutto sarà - proprio come sono i passi di quella donna che avvolta in un mantello viola, il capo coperto, misura lentamente la spiaggia, costeggiando la risacca del mare, e riga da destra a sinistra l'ormai perduta perfezione del grande quadro consumando la distanza che la divide dall'uomo e dal suo cavalletto fino a giungere a qualche passo da lui, e poi proprio accanto a lui, dove diventa un nulla fermarsi - e, tacendo, guardare. L'uomo non si volta neppure. Continua a fissare il mare. Silenzio. Di tanto in tanto intinge il pennello in una tazza di rame e abbozza sulla tela pochi tratti leggeri. Le setole del pennello lasciano dietro di sé l'ombra di una pallidissima oscurità che il vento immediatamente asciuga riportando a galla il bianco di prima. Acqua. Nella tazza di rame c'è solo acqua. E sulla tela, niente. Niente che si possa vedere. (da "Oceano Mare") ...prossimamente sulla mia tela...forse
Post n°617 pubblicato il 04 Luglio 2009 da principessapersiana
Tingo di rosso ferrari le unghie della mano, un colore "coraggioso" che mi ha comunicato, vedendolo da piccola sulle donne, cura per l'estetica, eleganza femminile, agiatezza economica, fierezza sensuale. Lo indosso non per queste motivazioni. Il solo pensiero che lo smalto rosso sia associato a queste sensazioni mi metterebbe disagio ed imbarazzo, chissà perchè poi. Le tinteggio per richiamare la lucentezza dell'estate, perchè mi evocano l'ordine da effettuare con le mani del fare, per sintonizzare il coordinamento con un elestico rosso tra i capelli, perchè possano invitarmi a prendere in mano la penna e la consapevolezza di essere matura. Bah. E' tornato il sole. Sembra proprio quello che caratterizza i luglio salentini, verso i quali ho iniziato a badare solo negli ultimi tre anni, ritornando residente balneare fissa e vacanziera dopo decenni. E' un sole che frigge sulla pelle e sul mare. Riscalda il freddo e, come occhio circolare divino, penetra al centro della fronte e del cuore per spegnere con la sua calura il bollore dei malanni interiori. Quest'anno sto ancora sulla terra ferma, dentro all'ombellico del Salento. Il maltempo, la voglia di refrigerio tiepido, il senso e la constatazione di stridenti matasse, il ripiego su altre cose di poca utilità e di tanto conscio perditempo, il sentirsi nella bolla di una mongolfiera, ... mi hanno portato a non sentire la voglia del mare da nuotare e del sole da fissare. Forse a fine mese ritornerò su quel terrazzo della costa jonica, con uno zainetto colorato, una collana tunisina, una minigonna variopinta, un fascicolo di carte e di libri da scrivere ed evidenziare, una macchina fotografica, un corpo di navigante. Infondo la quiete delle pietre cittadine e popolane, tessute di ritornelli statici, appiattiscono la fantasia dell'essere ed il dinamismo della concentrazione, anche di quella contemplativa. Penso che sia ora di mettere a frutto produttivo ciò che ho fatto per pura e passionale espressione attitudinale e vocazionale. Sono tante ed al giro di boa. Iniziato e non finite, persa nell'autodeterminazione razionale di renderle concrete, definite e definitive. Riguardo le unghie. Hanno il colore della mia carrozza tecnologica e del cuore. E dal cuore, continuano a suggerirmi gli eventi e talune personalità, senza saperlo di fare, bisogna riparire, senza guardarsi indietro, perchè sarebbe ancora perdersi nel perditempo del tempo andato... ...Sempre, sempre
Post n°616 pubblicato il 30 Giugno 2009 da principessapersiana
"Lampu e tronu" è un'espressione tipica del Salento che manifestiamo spontaneamente dinanzi ad uno stupore improvviso, soprattutto quando ci avviene qualcosa di inaspettato, come inciampare per strada ed ascoltare qualcosa di forte ed inedita su una persona che pensavamo diversa... Infatti il "lampo ed il tuono" è un fenomeno impreviso e di sorpresa, non quotidiano come le stelle ed il sole, ma occasionale e rado che sorprende il cielo. Nonostante sia particolarmente amante del firmamento caldo, soleggiato, limpido, cristallino e luminoso, quello di questi giorni di giugno, piovoso tinteggiato dai piccoli fulmini, simili a vene rosse e viola, e dal ronzio o ruggito dei tuoni, mi piace particolarmente. Sarà: perchè si concilia con alcune fiammelle dell'animo; perchè non mi sento predisposta a vivere l'estate balneare; in virtù di altalenanti pensieri personali ed impegni sociali; per via di una pigrizia emotiva che blocca anche l'iniziativa della lettura e scrittura; perchè stordita dai giorni di "Santu Paulu de le tarante e de li scursuni" a cui anche la mia razio crede fortemente; a causa di cose materiali ed interiori sospese come le carte dei tarocchi dell'eremita e dell'appeso;... Dentro di me sento l'euforia implosa di qualcosa che non so, di gusto poetico leopardiano e musicale battistiano. Io-vorrei-non-vorrei-ma-se-vuoi O natura cortese,
Post n°615 pubblicato il 25 Giugno 2009 da principessapersiana
In questi ultimi giorni di giugno salentino, seguo la scia fresca e fragorosa della pioggia, che come lava cristallina asciuga, con i suoi chicchi d'acqua, i fuochi in embrione. La Natura ed i suoi incontrollabili fenomeni, dinanzi ai quali l'uomo dovrebbe prendere consapevoleza della sua condizione non sovrumana e potente, ha anche quell'alchemico mistero di essere specchio o monito messaggero introspettivo di noi stessi. Da qualche anno si ed ho sviluppato quel dono spirituale di errare, con la mia croce e la mia delizia, dentro ed oltre la bellezza infinita del mio microcosmo, dove ogni cielo, campo, mare e pietra si animano con i loro sensi ed elementi. La Natura è stata metafora, rifugio, approdo, confessionale, supplica, distrazione, sorella, dimora, segreta, libro, coscienza. Anima mia ed Anima del Mondo, che pian piano, nella sua casualità causale, si è rivelata con i suoi intensi e profondi raggi infiniti di significati, di aspetti, di riflessioni, di temi e di numeri da coglere, raccogliere, assemblare, approfondire. Ci si trova in una dimensione straordinaria, dove apprezzi e riconosci la diversità dei tempi, degli spazi e degli uomini e la conduci, nel rispetto delle loro soggettività ed identità, in un unico Tempo e Spazio divino, abbracciando l'Universalità della Vita, e trovando conforto in quel Bene di misericordia ed Amore sempre puntuale, presente, parlante nel suo silente esserci ogni giorno, con l'arrivo dell'alba ed il saluto della notte.
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Con la sindrome di Stendhal"Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati." "Il cuore batte forte, gli occhi si riempiono di lacrime, le gote si colorano, il volto diventa luminoso. Ti fermi incantata per minuti eterni in contemplazione e poi ti muovi con le vertigini per ricercare ulteriori dettagli nel luogo, nello spazio, nell’opera. A volte confusamente non sai dove sostare la tua attenzione perché ti senti interamente inebriata." Con il Mondo"Presto la mia voce alle pietre dell’uomo ed ai luoghi del creato. Pietre e luoghi che parlano di ciò tra ieri ed oggi esiste ed è esistito." Con la danzatrice dell'anima"Regina tu comanda pure "La Principessa danza ... ed a volte anche in senso letterale ... quando i tamburelli impazziti la richiamano, lei corre ... fluttuanti neri capelli al vento, gli occhi dolcemente infuocati, le mani libere nell'aria, i piedi e le gambe scalpitanti ..." Con Lecce"Sui cornicioni corrono "Chiese barocche e spazi urbani mozzafiato. Pietra bianchissima merlettata. Nicchie conchigliate, santi in estasi, putti danzanti, vasi di fiori, cornucopie e cestini di frutta, grappoli d'uva malvasia, angeli in gioco. Ghirlande di melograne, melocotogne, limoni, aranci, pigne, more, uva tridimensionali scolpite dalle gentili mani degli artisti sotto il sole cuocente del Seicento." Con il mare del Salento"Come può uno scoglio "Strapiombi, stalattiti, stalagmiti, baie, insenature, porticcioli, spiaggette. Pini marittimi, arbusti selvatici, fichi d’India, mirti, rovi di bacche, ulivi, capperi. Mare turchese, smeraldo, azzurro, blu, verde, bianco. Mare Adriatico che finis terrae si abbraccia con il Mare Magnum. " Co lo specchio salentinoE’ la terra del sole mediterraneo. Un sole generoso che illumina ed irradia campagne rosse e pietrose, mari cristallini e lapislazzulo, architetture svettanti e ricamate. Terra che fonde l’elemento occidentale con quello orientale senza contraddizione ed anomalia. Culla ed approdo dei popoli greci, bizantini, romani, normanni, aragonesi, turchi, albanesi, … Culla ed approdo di me. Il Salento mi ha scelto, io ho scelto lui. Mi riconosco nelle sue svariate sfumature, paesaggistiche, storiche, antropologiche, artistiche. I colori brillanti e focosi della ridondante Natura sono velati da pastelli nostalgici e silenziosi. Gli esuberanti e fastosi palazzi aristocratici sono affiancati da timide e piccole case a corte. Le distese argentate e secolari degli ulivi sono punteggiate da palme arabe solitarie ed impreviste. Rifugio dei miei pensieri e riparo delle mie paure. Non giudica i miei passi lenti o frettolosi. Custodisce le mie amarezze, brilla sulle mie gioie. Unisco il mio essere poliedrico al suo carattere eclettico, danzo il cuore tarantato al suono dei tamburelli e violini pizzicati, mi lascio baciare dal dolce e passionale Sole. Con la pizzica"Pizzicarella mia pizzicarella lu caminatu tou pare ca balla. A du te pizzicau ca nu se scerne sutta lu giru giru te la suttana" "E’ la taranta passionale. Taranta seducente, ammaliatrice, seduttrice, incantatrice. Pizzica il cuore. Il tatuaggio del suo segno è raro ma rimane eterno. Dilata i sensi. Miscela, ubriaca, unifica la razio, l’animo e l’istinto. Passione dell’alfa e dolore dell’omega. Inietta il mal d’amore, veleno che non permette il sonno, toglie l’appetito, colora gli occhi di malinconia, scatena le gambe nella corsa, riproduce il ritornello dei pensieri e dei ricordi, fa del silenzio un chiasso,… Un ballo, un tamburello e l’acqua sono la sua illusoria cura." Con la politica"Ci sono immagini di fronte alle quali, forse, anche l’obiettivo di una cinepresa finirebbe per arrendersi. Ci sono immagini che forse non possono essere catturate, che non riuscirebbero ad entrare in uno schermo, ma che restano impresse nella mente, nel cuore." - W.Veltroni - "Una corrente di pensiero e di sentimento che rispetta/va alcuni valori umani come la giustizia, la comunione di sentimenti, gli ideali della libertà, l’uguaglianza delle diverse civiltà, la pace, la creazione di opportunità socio-culturali-economiche, la tutela dei deboli, ecc…" Con gli occhi"Io ed i miei occhi scuri siamo diventati grandi insieme" Baglioni "Il brillare naturale dei suoi occhi non lo scambiassero per pianto" Fossati "Gli occhi fanno quel che possono" Ligabue "Nei tuoi occhi innocenti posso ancora ritrovare il profumo di un amore puro" Battisti "Io ti chiesi perché i tuoi occhi si soffermano nei miei" Hesse "Due occhi che ti guardano così vicini e veri " Dalla "Per i miei occhi neri e i capelli e i miei neri pensieri" De Gregori "Con gli occhi neri e il tuo sapor mediorientale" Nannini "Dentro agli occhi negli orizzonti e nei tramonti che vorrei" Matia Bazar "Occhi di ragazza questo viaggio prima o poi sarà finito" Morandi "I miei occhi lucidi, sorridenti, malinconici, stanchi, solitari, sereni, poetici, disincantati, delusi, speranzosi, rassegnati, dubbiosi, misericordiosi, assonnati, creativi, …" Con l'identikit esotericoSegno zodiacale: Sagittario Ascendente: Cancro Luna: Bilancia Pietra dello zodiaco: Turchese Oroscopo cinese: Lepre Oroscopo egiziano: Osiride Oroscopo celtico: Frassino Oroscopo arabo: Arco Oroscopo pellerossa: Gufo Numero del destino: 8 Numero dell’espressione: 2 Numero dell’anima: 9 Numero dell’apparenza:11 Numero fortunato del nome: 10 Nella vita precedente ero: Scrittore, Drammaturgo, Organizzatore di rituali Arcano della nascita: Giustizia Arcano del nome: Luna Tipo Enneagramma:4 (artista) Tipo psicologico Jung :INF (16) Elemento naturale della psiche: Acqua e Cielo Il colore dell’Io: Blu Neo centrale piccolo sulla fronte: Stella, essere prescelto Con la letturaper diletto da Giugno 2006 ad oggi: - Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita, G.C. Giacobbe - Adamo come una fiaba, M. Laffon - Manuale del guerriero della luce, P. Coelho - Il piccolo principe, A. de Saint-Exupéry - L'Alchimista, P. Coelho - Undici Minuti, P. Coelho - Ti amerò per sempre, P. Angela - Non siamo nati per soffrire, R.Morelli - Il bacio della tarantola, G. Bandini - Istruzioni di volo per aquile e polli, A. De Mello - Le piccole cose che cambiano la vita, R. Morelli - Come essere felici, R. Morelli - Caos Calmo, S. Veronesi - Il cacciatore di aquiloni, K. Hosseini - La scoperta dell'alba, W. Veltroni - Poesia, V. Bodini - Oceano Mare, A. Baricco - La strega di Portobello, P. Coelho - A se stesso, Marco Aurelio - Lo scriba di Casole, R. Gorgoni - Seta, A. Baricco - Castelli di rabbia, A. Baricco - E' facile smettere di fumarese sai come farlo, C. Allen - Con te o senza di te"...cantava canzoni in dialetto gricio, canzoni antiche, che parlavano di amori impossibili...." "... ed io la dedico ad una persona pura ed ingenua come i bambini." Qualche volta mi sento come se non sapessi distinguere |
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Inviato da: angelo_capriccioso
il 29/04/2013 alle 18:42
Inviato da: chepazzaidea
il 01/01/2011 alle 17:32
Inviato da: imperatore_gi
il 27/12/2010 alle 22:33
Inviato da: costellazione68
il 23/12/2010 alle 00:03
Inviato da: chepazzaidea
il 22/12/2010 alle 16:34