Tunes

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Che cosa strana, questa fra noi. Sono a letto sotto il mio piumone e mi sei venuto  in mente te. Mi è venuto in mente "noi". Ho sorriso  nel buio, ho sorriso a noi, ho sorriso vedendo scorrere nella mente le immagini di me con te, di te con me. E non so davvero come dirlo, ma ci sto guardando con occhi estranei, io con il mio imbarazzo iniziale, che si manifesta parlando, quell'imbarazzo che dura un attimo. Tu che mi guardi in quel modo e mi sorridi e a volte mi sorprendi rubando un bacio alle mie parole e io che non capisco più nulla e entro nella mia bolla per tutto il tempo che siamo insieme

Io l'espansiva io che ti salto addosso che ti tocco ti bacio ti mordo, che non ti do il tempo o la comodità di fare niente perché hai le mie mani perennemente addosso, le mie mani che si intrufolano sotto la tua maglietta, le mie dita che ti sfiorano il collo il viso, il mio bisogno di placare la voglia di toccarti 

Tu che mi lasci fare, che ti lasci sfiorare accarezzare baciare mentre ti concentri su altre cose e quasi distrattamente tendi una mano e la passi più volte sul mio braccio, tu che riesci a  rimanere così apparentemente intero mentre io mi frantumo in mille pezzi ed entro in te

Siamo così uguali io e te eppure così diversi nel manifestare la nostra uguaglianza, così diversi nell'ammettere le nostre paure, così diversi nell'accettare quello che è

Adesso, nella notte di questo letto, rischiarata dalla luce di un cellulare quasi completamente scarico, al solo pensarti mi si chiude lo stomaco 

-Neimieipassi-

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Giusto. Infatti io ho rispettato la sua felinità e lui sono più di 24 ore che non si muove dai teli che io, appunto per rispettarlo, ho lasciato a ingombrare il pianerottolo tanto che, per entrare in casa, bisogna scavalcare tutto: micio e teli.

Va da sé che lui è un gatto nero, e oggi è venerdì 17...

-Neimieipassi-

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Quando comincia la primavera, divento come un gatto, e dentro di me è come se tutto si facesse frizzante, come un bicchiere di acqua effervescente. Quasi una fibrillazione, e non per uscire nella notte, anche se mi piacerebbe seguire uno dei miei mici, una volta, e guardare cosa vede, cosa sente, nelle ore in cui io solitamente dormo.

Mi prende forte il desiderio del contatto con la terra, del mescolare le mie mani con le zolle, del sentire la vita che si risveglia nelle piante intorno a me. Fremo impaziente per non cominciare troppo presto ed essere sorpresa da gelate tardive, ma intanto inizio a sbirciare sotto i teli, ad accumulare il terriccio e il cibo con cui nutrire le mie bambine. E poi timidamente provo, inizio con quelle più riparate e mi siedo davanti, tolgo le protezioni e con gli occhi semichiusi affondo le dita nei vasi.

-Neimieipassi-

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Credo che sia elettrizzante essere un gatto nella notte 

-Neimieipassi-

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Pensavo a mia nonna.  Alla più grande delle due, quella che era sempre pronta a saltare in macchina ancora prima di sapere quale fosse la meta. Quella modaiola, sempre curata e ben vestita, quella con un filo di rossetto in ogni occasione, anche in casa. Che mai in vita sua ha indossato un paio di ciabatte, nemmeno per andare in bagno. Fanno disordine, mi diceva. Sanno di trascurato. Era quella che, anche quando capitavi all'improvviso, la trovavi sempre come se fosse appena uscita da un salone di bellezza. Come facesse, ancora ho da capirlo. Mi ha insegnato dei trucchetti che ho usato spesso nella mia vita quotidiana, ma a farmi rinunciare alle ciabatte non ci è mai riuscita. Mi piacciono le scarpe, sandali e stivali li adoro in modo particolare, ma la prima cosa che faccio, appena tornata a casa, è liberare i piedi e infilarli in un paio di ciabattone comode e calde che posso scuotere via e far cadere sul pavimento ogni volta che mi stendo sul divano. 

Mia nonna è vissuta fino a 99 anni. In buona salute mentale e fisica. Fino all'ultimo giorno ha confezionato di tutto con l'uncinetto per allenare il cervello contando le maglie. Ogni giorno si faceva la sua passeggiata. Non stancarti mai nelle cose che fai e, dato che ce ne sono di obbligatorie nelle vita, che non puoi evitare, per le facoltative scegli solo ciò che ti piace veramente, e fai in modo che siano sempre un piacere. Non farle diventare un lavoro.

Lei ci è riuscita, e forse è stato questo il segreto della sua vita lunga e sana. Si arrabbiava poco e, quando succedeva, la sfuriata durava ancora meno. Mia nonna era un'esteta della vita, una che si è circondata di bello, da un fiore alla musica che inondava sempre la sua casa, alla passione per la cucina alla disponibilità che aveva nei confronti della vita. 

Ecco, sì: era disponibile verso la vita tutta. Sarà mica questo il segreto di tutti gli anni che ha vissuto?

-Neimieipassi-

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