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« Impossibili destrutturazioni.Sonni e risvegli. »

L'Amore denegato

Post n°1568 pubblicato il 02 Aprile 2021 da fedechiara
 

Il Vero e l'amore denegato. Ieri accadeva. 02 aprile 2017
Potenza delle parole e del genio che le disciplina e le fa insorgere dai petti umani e gonfia le gole!
Ho appena assistito a una versione cinematografica de 'Lo zio Vania' di A. Cechov per la regia di Louis Malle e un cast di attori straordinari e bravi ognuno e tutti - e ispirati e perfetti nei ruoli e di tale capacità espressiva da commuovere e dare i brividi.
Ed era un trattato sull'Amore che scuote le anime e non le sazia e sull'insignificanza delle azioni umane, anche le più nobili, e dei destini e delle aspirazioni e sul senso delle cose che ci sfugge eppure viviamo e proviamo ad amare e ad essere felici, per quanto ci è possibile e intuiamo – nel senso dantesco dell'intuarsi ('s'io m'intuassi come tu ti inmii').
E' questo che vogliono quei personaggi disgraziati e infelici della commedia di Cechov: 'intuarsi'. Entrare nell'altro che si ama e non ci ama - e tutta la nostra vita ci appare vuota e desolata; e pare naturale che la trama della commedia svolga il dissidio di chi si è sacrificato per un genio da nulla e che ti si insedia in casa o di chi si annichila perché il dottore di cui è innamorata si accorga che tu esisti e potresti sfavillare di amorose dedizioni e invece è un avvizzire nell'infelicità che il destino ci riserva.
E il finale è un inno alla consolazione – pura poesia perché, come scriveva Laing, il poeta-psichiatra (anti psichiatra, si diceva all'epoca) 'La poesia o è consolazione o non è.'
E ci sarà un paradiso per chi ha molto sofferto e un'altra vita 'dolce come una carezza' e il cielo sfavillerà di stelle e l'infinito sarà alla nostra portata e sapremo cosa si prova quando l'Amore ci trascina nei suoi vortici e ci ammalia e ci fa giocare con le stelle.
'Forse s'avessi io l'ale / da volar su le nubi / e noverar le stelle ad una ad una / e come il tuono errar di giogo in giogo / più felice sarei, dolce mia greggia, / più felice sarei, candida luna.'
Ecco. E' questo che sanno scrivere i poeti ed è per questo loro saper sognare che ci incantano, ad onta del malefico Vero che ci schiaccia e imprigiona.VANYA FINALE
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VANYA FINALE
End of the play. Vanya on 42nd St.

 
 
 
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