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Messaggi del 29/05/2023

Trentatre trentini.

Post n°2607 pubblicato il 29 Maggio 2023 da fedechiara
 

Ho in mente 'le storie dell'orso'. Espressione particolare che sta per 'fiabesco', 'inverosimile', 'lunare'.
Anche un po' stupido, in verità, se considerate la 'storia dell'orso' che si racconta dell'Università di Mainz. https://destitempi.org/home/la-storia-dellorso/
Ma ce le racconteranno, invece, vedrete, ascolterete sui tiggi, all'apertura della stagione calda di giugno e luglio e dei rifugi di montagna che già paventano il lutto di striminzite presenze a causa della paura che attanaglia gli ospiti meno arditi e che sanno, per intuizione elementare e puro buon senso, che l'incontro con l'orso non è mai fiabesco e conviviale, bensì fatale: di zampate e unghioni che ti stendono e anneghi nel tuo sangue che ti allaga la gola squarciata.
Vedi il caso del 'runner' trentino che correva nel bosco di casa.
E non è chi non sappia, tra le persone di minimo buonsenso, che tutte le stupide raccomandazioni degli animalisti: di zufolare e 'fare rumore' ed arretrare e far finta di niente e 'passavo di qua per caso' e 'ci scusi signor orso dell'invasione nei boschi a lei dedicati' non servono ad un emerito c.... e che gli avvistamenti dei bestioni assassini fino alle soglie dei più frequentati luoghi di vacanza sono un 'avviso ai naviganti' che la montagna – fino a ieri libera da fiere e belve – sarà, da oggi e nel futuro prossimo, un 'luogo ad alto rischio' e, in aggiunta alle cadute accidentali nei dirupi, avremo quest'altra causa di morte: l'incontro fatale con la belva assassina.
Si attendono i reports giornalistici in merito e le infuocate polemiche che ne conseguiranno.
Per la cronaca: ad onta delle dilazioni incomprensibili del tar trentino sull'abbattimento richiesto per l'orsa assassina un sondaggio che la stampa mainstream tiene rigorosamente segreto dice che il 53/54 per cento dei trentini chiede a gran voce l'abbattimento della belva e severissime misure di contenzione dei plantigradi in rapidissima riproduzione. Same per i lupi.
Mi sa che entreranno ripetutamente in Trento, questi trentatre trentini moltiplicato trenta, se nei palazzi della regione non si prenderanno al più presto le misure necessarie affinché sia restituita la montagna agli uomini e ai rifugi di montagna i loro legittimi ospiti.
La storia dell’orso – Destitempi
DESTITEMPI.ORG
La storia dell’orso – Destitempi
“Raccontare la storia dell’orso” È un modo di dire, riferito a un trucco che si usa per stordire l’ascoltatore ed impossibilitarlo a pensare e a capire. Si rifà ad alcune metafore delle fiabe dei fratelli Grimm (ne “Il sarto astuto”, il piccolo sarto inganna l’orso con cui è costret...
Alle origini dell'animalismo.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante giocattolo

 
 
 

Guerre di bassa intensità.

Post n°2606 pubblicato il 29 Maggio 2023 da fedechiara
 

La legge di Murphy e le sanzioni. 29 maggio 2022

Prima o poi l'avremo un conto stimato realistico dei morti-feriti-dispersi di quest'altra guerra di Ucraina che, vista e ascoltata in televisione, sembra un'eco lontana e inverosimile delle vere guerre che si sono combattute nella Storia.
Non ci sono stime verosimili dell'assedio degli Achei ad Ilio, durato anni, ma già Waterloo e Stalingrado e le Ardenne sono ben altra cosa da questi reports stitici di giornalisti embedded al Verbo filo Nato che ci ragguagliano sulle bombe assassine, ma sempre a qualche chilometro di prudente distanza dal fronte, e in redazione ci dicono tutto sui missili Harpoon che sarebbero in grado di stecchire l'intera flotta russa del mar Nero, ma chissà come non lo fanno.
E chissà perché attendono a farlo, se sono in grado di farlo, ci chiediamo, forse il placet degli Stranamore d'Oltreatlantico che misurano con oculatezza omeopatica fino a dove può spingersi la guerra per procura Nato contro lo storico e geo strategico nemico russo?
Non ci sono più le gloriose guerre di una volta, perbacco: di quelle che osservavamo appassionati e faziosi nei films: con le fila contrapposte dei prodi combattenti che andavano al massacro al suono delle cornamuse (Braveheart) o le prime file degli Inglesi, elegantissimi nelle loro divise bianche e rosse, che venivano decimati dalla prima salva dei fucili prima di prendere la rincorsa con la baionetta in canna – e i Francesi non erano da meno per non deludere il loro amatissimo imperatore.
E tutta questa lentezza nel procedere dei Russi – che tecnicamente potrebbero seppellire l'Ucraina sotto tonnellate di bombe - non sarà che per davvero risponda, come afferma Putin, ad un desiderio pio di non fare troppo danno ai civili, considerata la storia comune e le recenti fratellanze sovietiche - e la necessità di ristabilire relazioni di civile convivenza, una volta terminata la guerra e stipulati di trattati di pace?
Tutto questo non sono in grado di dircelo (credibilmente) i nostri inviati e gli 'esperti' dei talk show e vi confesso che un vago alone di noia e una nebbiolina di noncuranza si sta alzando sopra questi fatti bellici giunti al loro trimestre – e la sola cosa che sappiamo è che le sanzioni che dovrebbero far finire la guerra le stiamo pagando noi, invece, popolo grasso e meno grasso che paga e pagherà le bollette stellari dell'energia gonfiate dalle scelte avventate degli s-governanti di turno.
Che fanno a gara per dire le noiose cose di sempre e garantirci di ben interpretare e al massimo grado di efficienza la legge di Murphy: se una qualsiasi cosa negativa può accadere accadrà, sotto il loro mitico s-governo.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

L'impudicizia e le natiche.

Post n°2605 pubblicato il 29 Maggio 2023 da fedechiara
 

L'impudicizia e le natiche della post moderna dea.

Le natiche di Chiara Ferragni sono 'callipige', ne conveniamo, e Fidia, in antico, in assenza dei socials dedicati ai culi e alle tette, ce le avrebbe immortalate quali natiche di filiazione divina, che so: di una Venere spumeggiante fuori dall'onda natale (Zante ...da cui vergine nacque Venere, e fea quelle isole feconde col suo primo sorriso) - o di una ninfa pudica: di quelle che fuggivano spaventate per l'apparizione nei mitici boschi dell'Ellade di un dio scopaiolo - Giove e/o Apollo i più rinomati e citati (Ovidio 'Le Metamorfosi').
Ma, forse, la Chiara nostra nazionale, in quella sua veste in antico, gli dei sporcaccioni li avrebbe apostrofati da par suo e rintuzzato le loro profferte oscene rivendicando, come ha fatto nei socials:
(…) nessuno ci può giudicare o farci sentire sbagliate. Pubblicare una foto così non dovrebbe far vergognare nessuno e, anzi, dimostrare che ognuno è libero di essere se stesso e celebrarsi quando si sente di farlo. Perché una donna in intimo si deve vergognare del suo corpo?"
Davvero non c'è più religione e neanche gli dei possono più nulla contro l'impudicizia dei socials degli umani.

 
 
 
 
 

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