PENSIERI FUGACI
L'ironia è il sale della vita.
Quello sulla coda te lo mettono gli altri.
L'attesa è sospensione. Muoversi, vivere, respirare, meccanicamente, in attesa che l'attesa finisca. L'attesa è desiderio. Che termini, che passi, che si esaurisca. L'attesa. L'attesa è struggimento. Inatteso, insperato, perfino indesiderato tanto fa male. Attendere. Attendere. Aspettare. Attendere. Aspettare. Che finisca. L'attesa. |
Quella bottiglia, l’altra sera, è stata un salto nel passato. S. dice: “ Vado a prendere un po’ d’acqua.” Poi torna e alla luce della luna, la vedo. Una vecchia bottiglia, amorosamente conservata, di famiglia, dal vetro bianco un po’ usurato e la forma esagonale, col tappo di plastica incorporato e gommino nero per sigillarla ermeticamente. Leggermente appannata di umidità. Subito nella mia mente è tornato il ricordo di quando ero piccina, dell’estati che passavamo nella casa di mio padre, sulle avvisaglie dell’appenino fiorentino. L’ho riassaggiata qualche anno fa, l’acqua con l’Idrolitina. La vidi una volta al supermercato e in un attacco di nostalgia decisi di comprarmela. |
Chiacchierare con le amiche è sempre una faccenda gradevole. Anche se l’impianto di innaffiamento parte e ti colpisce in mezzo alla schiena come un maledetto codardo all’ora prestabilita, che tu ovviamente ignori, preso come sei dalla conversazione. Anche quando mi fanno incazzare perché son citrulli. Tipo stamattina. Sono andati al mare, finalmente. E stavolta mia madre ha acconsentito a portarsi dietro lo schiavo (mio padre) e tenerselo appresso per una intera settimana. Il che mi riempie di gioia, visto che il poveretto erano anni che non si faceva qualche sacrosanto giorno di mare nella amena casetta di famiglia che tutti si godono, tranne lui. Sono andati, insieme, perché hanno ceduto all’ennesima profferta della sottoscritta di badare alle bestiole domestiche in vece loro. Una specie di evento epocale, a dire il vero, non per mancanza di fiducia nelle mie abilità di badante ma per il totale, incontrollabile, morboso attaccamento che provano per i succitati animaletti che, risaputamene, stanno sempre lì lì dal tirare le cuoia e che, viziati come reucci di un reame idilliaco, sono assurti ad una condizione che va al di là dall’essere rappresentanti del mondo animale. Verso le undici e mezzo mi chiama mio padre. - …. - …. - Eh…ma…in effetti…
Cazzo. Cazzo. CAZZO! E non scuotete quella vostra testolina, pensando, mamma mia quant’è sboccata questa figliola. Non me ne può importar meno della vostra disapprovazione. |
Cheafafa... Lo dice anche mio padre: un solleone, un solleone come nel dopo guerra, mi sembra d'esser tornato ad allora. Cheafafa... Che poi oggi, tutti ma proprio tutti, cercavano una scusa per venire nell'unica stanza in cui c'era l'aria condizionata. La nostra. E io, che odio l'aria condizionata, ne ho alzato il getto e mi sono appuntata i capelli con una matita. Cheafafa... E le gomme dello scooter sono scivolate sull'asfalto che sembrava liquido. Ed era successo anche ieri, di sera, quando tornavo a casa (mia). Perciò sono recidiva, avrei dovuto ricordarmene. Cheafafa... E le piante hanno le foglie accartocciate. E l'erba piange e si lamenta. E io dovrei annaffiare ma mica ne ho tanta voglia. Non stasera. Anzi, non ieri sera, che ora è domani e va proprio bene così. Cheafafa... E se domani, anzi, oggi, (già! C'ho la memoria breve. Tranne quando sbatto il naso. Ma mi sa che l'ho già detto.) il capo mi dice che il capetto passa troppo tempo accanto a me con la scusa del cheafafa mica lo so se posso ancora rispondergli ammodino. . Cheafafacheafafacheafafacheafafacheafafacheafafa.... .. ------------------------------------------------- |
Non me lo ricordavo più Thelma&Louise ... . ... Ci sarà pur stato un motivo. . ...Beh, a dire il vero, non lo ricordo nemmeno adesso. . ... Bella forza, hai cambiato canale. .. . In compenso ho scoperto che la Marini in quanto a cellulite è messa peggio di me. . ... ... ! ... ... .. -------------------------------
. . Ci sarà pur stato un motivo per cui non guardavo più la TV da quasi due mesi!
|
Post n°667 pubblicato il 10 Luglio 2007 da nimriel
La mia serie preferita è finita. |
- Ah quel divano! Quel divano è tutto ciò che non comprerei mai. Un po' come quando entri in un negozio, in piena fregola d'acquisto compulsivo, della serie hobisognodiqualchecosanonsodicosamadiqualchecosamo'vediamocosa e tutto ciò che sai, con assoluta certezza, è cosa non vuoi, cosa non vorrai mai, cosa proprio non vorresti nemmeno ti pagassero perchè è dato di fatto che poi dovresti smaltirlo (e non ne hai voglia) o ricicciarlo a qualcuno ma non sono cose che tu fai e per giunta, non potresti nemmeno lontanamente tollerare di essere associata ad un oggetto simile, ovvove ovvove un vamavvo mavvone. Eh lo so, sono un po' snob. Ma che posso farci? Tutti i gusti son gusti e a me quel divano urta il senso estetico. Puah, quel divano. Che Ovvove! E' questione di style life. E non solo... ------------------------------------ |
La telefonata. - Pronto!!!- Mi urla nelle orecchie una voce dal forte accento locale. -------------------------------------------------------------- Il Cliente indisponente. Driiiiiin. Squilla il citofono. |
Tempo di bilanci. (Lasciamo stare che il bilancio di solito si fa a fine anno. Si può fare quando si vuole e tutto sommato, siamo a giugno, son passati sei mesi, posso parlare di bilancio semestrale, ecco.) - Sarà perchè lavoro in uno studio di commercialisti? Ah, l'anima contabile... Qualche anno fa un mio amico (a dire il vero era un nontantoamico che poi diventò un Amico) mi fece fare la carta del cielo, a mia insaputa. Mi chiamò e mi disse, vieni, presentati in questodatoposto aquestadataora. Io eseguii (non dico mai di no ad un amico e, poi, sono curiosa come una scimmia). Per due ore e mezzo, una tizia dai capelli mezzi neri mezzi bianchi, mi parlò degli affari miei, di me, della mia famiglia etc.etc. Ci rimasi basita. Mi parve una roba stranina assai che da un foglio astrale si potesse ricavarne tutte quelle informazioni che, fra l'altro, la tipa non avrebbe nemmeno potuto sapere da altri, visto che l'amico era solo un potenziale Amico e non sapeva nulla (o poco più di nulla) di me. Tempo di biLanci. - Ah....l'anima contabile... che palle! |
Ohi... Zoppico vistosamente fino al tavolino dov'è alloggiata la base del telefono portatile del mio ufficio*. Mi si addormentano i piedi. Capita, a tutti, a me in particolare che, quando sto seduta, la posizione più normale è quella del Loto in avvitamento carpiato con supercazzola plurima. Me lo diceva sempre S. che sto seduta in maniera assurda. In realtà suonava come un rimprovero (uno dei tanti), anche se a fin di bene. E aveva ragione, lo ammetto in tutta onestà. Quei cretini andavano a dormire sui cipressi attorno al recinto dove si faceva lezione (che poi, non ho mai capito come diamine facessero ad arrampicarcisi, su quei dannatissimi cipressi). E ogni tanto con uno scoccodare assordante e un clamoroso rumor di frasche, cadevano giù, facendo ovviamente imbizzarrire i cavallacci isterici e rintronati a furia di incapaci su cui si montava. Ricordo che successe anche l'unica volta che mio padre si decise a vedere che razza di progressi aveva fatto sua figlia. Dicevo che zoppico. Zoppico fino alla base del cordless, col suddetto in mano. Che non rispondessi al telefono da un po', se non a parenti e amici, credo sia ormai ampiamente risaputo. Però, mi ha dato un gusto lievemente sadico mettere nella segreteria il seguente messaggio: "Fda. I nostri uffici sono chiusi. Per comunicazioni potete mandare un fax allo xxxx-xxxxxx. Grazie." (e vaffanculo!) Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! --------------------------------------------------- |
Una volta ho dato fuoco all'ufficio. Letteralmente. Lavoravo nel mio loculo open space e ancora si poteva fumare impunemente. Venni chiamata per una riunione improvvisa, immediata, oraadessosubitovienicorrinonseiancoraqua? e come da prassi, spensi la sigaretta nel posacenere, lo svuotai all'istante nel cestino sotto la scrivania e corsi al piano di sopra. Qualche anno fa, verso le 19 e passa di un giorno lavorativo qualsiasi, mentre ero nonsodove ma non più nel mio ufficio (della mia azienda), mi chiamò al telefono mia madre. Pensavo di avere imparato la lezione ma stamattina di nuovo mi sono accorta che stavo svuotando il posacenere senza aver controllato bene che la sigaretta fosse spenta. Il lupo perde il pelo (nel mio caso nemmeno tanto... I capelli prosperano anche troppo) ma non il vizio. Bah. Se questa non è idiozia... |
Non c'è dubbio. E' una roba di famiglia. Evidentemente il gene della non-risposta al telefono è qualcosa di intrinseco al diennea della fam. V. Perciò adesso smetterò di biastimare e di comporre il numero dei miei, ogni numero dei miei, che non rispondono e che non danno segni di vita. Smetterò di preoccuparmi, subito, anche se domenica mentre mia madre se ne stava spanciata al sole, in mutande, in giardino, in campagna, in periferia dell'amena cittadina ove risiediamo, nello splendore dei suoi settanta (e blissiamo pure sugli spiccioli, visto che è un argomento assai dibattuto da che io ho facoltà di ricordo) ben portati anni, si è trovata di fronte un omino (dagli "occhi di drogato..."!), prima impietrito, poi messo in fuga -gambe in spalla quando la maja desnuda (con notevole presenza di spirito, che donna, quella rossa fuoco di mia madre!) s'è messa ad ululare " C. vieni! Scendi subito! " benchè fosse sola coN due cani, uno sordo, in panciolle in salotto, l'altro scemo e scodinzolante all'invasore sconosciuto . Distoglierò il pensiero, tenendomi quel briccico di fame che balena nel mio stomaco desolantemente vuoto, un gurgle dietro l'altro, mentre l'acqua scende dal cielo impedendomi di compiere il mio bravo dovere di figlia (e madre di una tribù di gatti perennemente affamati) e balzare in groppa al mio scooter per correre a sincerarmi che i genitori siano vivi e vegeti, tonti e rimbambiti ma, vivi e vegeti, loro e quei due cani sdentati e grulli e assolutamente inutili. Me ne starò qua a scrivere e a fare finta di non pensarci. A fare finta di un sacco di cose. Va tutto bene, va tutto bene, un mantra che mi ripeto con assurda costanza visto che di cose che non vanno bene ce ne sono tante, troppe, forse. Andrà tutto bene. Ci credo A. , se me lo dici e ti ringrazio perchè sei tu a dirmelo, visto che io non ci credo molto, anche se vorrei crederlo davvero. |
Di solito ci rido su. Di solito rido su, su praticamente tutto. E' un atteggiamento di vita, è il mio modo di affrontare il mondo, anche quando le cose si fanno dure. Perciò mi fa sorridere, assai, il fatto che sia bastato (probabilmente) accennare una parola di troppo, perchè all'improvviso nella mia casella di messaggeria (roba che guardo poco, peraltro) spuntassero ben 5 messaggi 5 di simpatici ometti in caccia di contatti. Se fossi una vanesia ne sarei perfino compiaciuta. Dovrei sentirmi lusingata, probabilmente. Ma siccome sono un po' bislacca, ne rimango solo infastidita. Sorridevo, dunque, quando nei pochi giri fatti per curiosare qua e là fra i vari contatti dei contatti, mi capitava di leggere nei profili non sono in cerca, sono fidanzata/o, sono felicemente sposata/o, sono impegnata/o, evidentemente messi a monito sul profilo, in una specie di vietato l'ingresso a venditori ambulanti e malintenzionati. Mi sembrava pure un tantinello ridicolo che bisognasse specificarlo. Ma io sono buffa, vivo facendomi gli affari miei e col motto il mondo è bello perchè è vario, e d'altronde, fin'ora, quest'esigenza non l'ho mai avuta. Nè voglio averla ora. Perciò lo dico qua che non sono in caccia, non sono in cerca, non gradisco contatti extra i miei amici consolidati e che esulino i contatti di amicizia, pura e semplice. Mi fate solo sorridere, mi dispiace. |
Post n°658 pubblicato il 21 Giugno 2007 da nimriel
Mentre scrivo rullano i tamburi. Non è metaforico; in realtà stanno davvero rullando e, per giunta, sono accompagnati dal suono di trombe, squillanti, moooolto squillanti. In effetti, una giornata come questa, non dovrebbe far scompigliare i miei riccioli più di tanto; negli ultimi tempi alle giornate di schifo dovrei averci fatto il cosiddetto callo. Invece no. Dipenderà forse dal fatto che io, generalmente, sono una da iosperiamochemelacavo. Ma ogni tanto il dubbio (legittimo) mi sorge, specie quando i livelli della materia color dubbio dall'odore poco attraente si fanno decisamente inquietanti. Trabocchevoli, direi. Veniamo al fatto. E all’antefatto. E al rifatto, già che ci siamo. Antefatto: sto chiudendo la famosa azienduccia miserevole che avevo creato anni fa. Questo, più o meno, è risaputo. Chiuderla comporta tutta una serie di robe sgradevoli, a partire dal lato affettivo-pissicologgico-doveandròchefaròmammamia Nel mentre della simpatica vicenduola, una delle ancore di salvezza per la mia salute mentale è il lavoro, rigorosamente temporaneo, dai commercialisti che, fra l’altro, sono coloro i quali si occupano anche della mia azienduccia. Fatto: è conseguenza (abbastanza) logica l’equazione contabilità:commercialisti = azienda di Nim:Nim ergo Nim si occupa della contabilità della sua azienda presso i commercialisti per cui lavora. Rifatto: lo studio di settore, l'amabile faccenduola. Orbene, dal risultato dell’amena procedura, Nim, la vostra simpatica ( e se non vi sto simpatica, perdonate, chissenefregacambiatecanale) canaglia, dovrebbe adeguarsi sulla bellezza di 110.000 euri mancanti all’appello! Tralascio ogni genere di dettaglio tecnico finanziario (che tanto, sinceramente, non c’ho capito un cazzo nemmeno io) per andare direttamente al commento sulla vicenda, pittoresco ma schietto e sincero: ‘STI STRACAZZACCI, MORTACCI VOSTRI E DI QUEGLI INFAMI CHE V’HANNO GENERATO, LA CASTRAZIONE CI VOLEVA, LA CASTRAZIONE PREVENTIVA!!!!!!!!! Ora, lo studio di settore è una specie di ‘ndocojocojo, tanto si sa che i veri evasori non salteranno certo fuori dal concone dei disgraziati che tirano a campà e che si vedono costretti a darsi fo’o con le loro stesse mani ma, vi assicuro, io non ho evaso di un euro sennò a quest’ora col cavolo che starei qua a scrivere sul blog, non vi pare? Me ne starei sdraiata con un Martini in mano su di un bel barcone, sventolata da un povero schiavo suo malgrado compiacente. Oppure sarei in giro a darmi alla pazza gioia. Oppure tutta una serie di cosine che non è il caso che vi dica qua, sennò magari ci si metterebbe pure Libero a farmi pelo e contropelo. Il tutto perché il sistema creato, peggiorato, da un governo che, cazzaccissimi, ho pure votato con le mie stesse manine sante, consapevole e lieta e trallallerollante come una(gnello) pasqua(le), non contempla la possibilità di anomalie come la mia, cioè non considera l’eventualità che un’azienda sia talmente in crisi da dover necessariamente chiudere i battenti e che, in conseguenza a ciò, avrà senz'altro dei parametri anomali, a rigor di mera logica media finanziario-aziendale. Dopo qualche ora di (vani, inutili, frustranti) tentativi (e mezzo pacchetto di sigarette fumate una dietro l’altra in buona pace dei miei polmoni e dell’aria dell’ufficio in cui mi trovavo) di aggiustamento del possibile e dell’impossibile, abbiamo calato le braghe.
AMEN. |
Outsider, sono un'outsider. Più o meno in tutto. (Quanto meno lo credo (che poi se ci penso bene, non è proprio vero ma ci provo.)). Perciò non mi meraviglia il fatto che nell'ennesimo giochino on line, nessuno ma proprio nessuno, nemmeno di sfuggita, nemmeno lontanamente, mi abbia "invitata" a dire la mia. Capperi, e cosa pretendo? Non ci sto mai e per giunta, sto pure frequentando poco gli amici (schiusmi but...). Però, siccome sono rosicona (e ciarliera e un sacco di altre cose, tutte antipatiche e poco meritevoli) ho deciso di dire la mia comunque, a prescindere e senza essere invitata. Ma il problema è uno. Tutti blaterano tanto di quanto sia difficile scegliere solo 5 libri fra i miliardi che hanno letto, ediquiedilà, e blablabliblablabla; io ho un problema maggiore. A volte mi capita anche con il contenuto ma per quello ho giustificazioni valide: se non ricordo vuol dire che non mi ha detto nulla. Ergo era giusto scordarlo. Magari, invece, è solo l' Alzheimer che, son certa, sta smangiucchiandosi quel poco che c'era. Perciò io mi spremo queste benedette meningi ma ne ricavo solo flash. Quindi, nonostante che, se m'impegnassi fortemente, avendone ulteriore tempo e disposizione d'animo, potrei stupirvi con mirabolanti effetti speciali, meravigliandovi per il mio gusto squisito e l'eterogeneità dei miei molteplici interessi, non dico un bel niente. Perchè c'è un fatto: quel che mi piace lo so. E probabilmente, mi piacciono anche molti di quelli che citate voi (tranne Coelho, la Tamaro et similia, puah). E, ovviamente, non passo la palla a nessuno. Rosicona, fino in fondo! Capperi, sto diventando davvero una snob del cazzo, eh? |
Ieri sono stata tanto così dal chiudere il blog. Anzi, a dire il vero sospendere, più che chiudere. Mi pareva brutto tenerlo così, abbandonato- povero -, in attesa che mi decidessi a degnarlo di uno sguardo o a trovare il tempolavoglial’afflatol’ispirazione’sticazzi per scrivere qualcosa. Mi pareva crudele. Tutto perché ho la testa nelle nuvole. Ma, anche parecchie nuvole sulla testa, comunque. Va bene così, comunque. Va sempre bene così. Comunque. Comunque, dicevo che sono distratta. Eh sì, lo sono. D’altronde vorrei vedere voi a passare tutto il giorno fra righi E12, RP1 e quadri RR, RX, RH e cippalippe varie. D’altronde è pur vero che, volendo vedere sempre il lato buono delle cose, meglio i righi succitati che le spugnature della parete del mio vecchio ufficio. Che c’entra questo? E che ne so, diamine, che chiedete a fare? Mica pretenderete che io possa essere sempre presente a me stessa… Penso che i numeri mi stiano dando alla testa… Qualche volta mi sento come… ubriaca. Glup. Saranno tutte quelle cifre che tradotte significano redditoredditoreddito (altrui) a darmi alla testa. A farmi scombussolare lo stomaco. A farmi strabuzzare gli occhi. A farmi chiedere dovecomeperchècosacazzohosbagliatonellamiavita? In quello studio perfino i pensionati più scrausi, dichiarano molto ma molto-molto più di me. Per non parlare di quello che dichiarerò il prossimo anno. Ahahah. Ci sarà davvero da ridere. Eppure, ho speranza. Pare che, in effetti, questo perioduccio un tantinello vomitevole abbia cause cosmiche. Eh sì. Mi hanno comunicato che è tutta colpa dell’oroscopo e del transito di una serie di robi infingardi nel mio cielo. Insomma, se tengo duro fino all’autunno, forse ce la faccio a sfangare. Bah, speriamo. Peccato che se inizierò a guadagnicchiare qualcosa solo dall’autunno in poi, non sarà sufficiente a sollevare la situazione disastrosa in cui verserà il mio 730/2008. Va beh… Vi saluto, va'. E, ah, anche se non vengo qua spesso, io non mi dimentico di voi. Mai! Visto che era meglio se lo sospendevo per un po' questo dannato blog?!? |
AREA PERSONALE
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- AmataBeTulLa
- AleXis
- AsCAso
- ChaMp & PoLP
- D-DaP
- DoNNaOmBRa
- EccOMiQui
- EkeKAZ
- Elnaza
- ErIdAnYa
- FaLCo
- FiloTTeTe
- IlGattoNelBidone
- In Esistente
- LiLiTH
- LuCks
- MarIStellA
- MirTIllO
- Nipotina
- OSsiMoRA
- paVeL
- PianDE
- PorCoRoSSo
- P.P.*
- PrUFrock
- QuoTIdiaNA_meNte
- ReSpiROLibERameNTE
- RuGGineBlU
- SaX
- ScalZA
- ShadoWSoN
- ShARie
- SpACeMAn
- StRanGe
- ThAnKSgOdIsfRIdaY
- TorELlo
- UnLuME
- VeGa
- WriTER
- CaJItA
Inviato da: cassetta2
il 05/03/2024 alle 21:13
Inviato da: Kikka_Diesis
il 06/06/2014 alle 17:35
Inviato da: Kikka_Diesis
il 28/11/2011 alle 07:17
Inviato da: Oakle78
il 09/09/2011 alle 04:12
Inviato da: tattoosupplies888
il 10/09/2010 alle 02:35