"Andiamo, alzati." Fece a sua madre mentre sentiva un attacco di tosse approssimarlo come una nuvola scura. Lei continuava a nicchiare e a rotolarsi nel letto mentre persino Sir Anthony Montague girava il volto verso la finestra per evitare quella scena incresciosa. Bobby prese la madre per un piede e cominciò a tirarla, finché la ebbe scaraventata giù dal letto tra urla e recriminazioni. Poi, come un uragano arrivò l'attacco: Bobby ne fu totalmente squassato per alcuni minuti, crollando in ginocchio e tenendosi il fazzoletto premuto sulla bocca. Quando si riprese, con gli occhi velati dalle lacrime, si accorse che non v'era più nessuno nella stanza. Rimase attonito e arrivò al punto di pensare di essere stato vittima di una pesante allucinazione. Ma quando ritrovò il cappellino di sua madre dimenticato sulla specchiera realizzò pienamente che tutto era stato sin troppo vero. Si mise a camminare barcollando e rimise in ordine i pensieri, fino a quando bussarono alla porta facendolo sbandare nuovamente. "Chi è?" disse, con voce rauca. "Alice" fu la risposta. "Entra pure". E lei entrò, pur restando rispettosa mente solo pochi passi dentro la stanza. "Mia madre. L'hai vista?" Lei annuì ma non aggiunse una parola. "Scioccata, vero?" Lei annuì nuovamente "Beh, non posso dire che sia stato un incontro che mi augurassi. Mi ha guardato e ha subito fatto marcia indietro per evitarmi. Lei, e quel ragazzo con cui sta." "Anthony." "Ecco, appunto. Ha preso l'ascensore giusto per fare due piani. Ma era chiaro il suo intento di non incrociarmi sulle scale." Bobby riuscì a sorridere amaramente. "Lo sai che non ti ha mai sopportato. E tu non hai mai retto la sua presenza." "Perché. Tu forse ce la fai?" "è mia madre." "Significa qualcosa, oltre che buttare fuori un figlio?" "Alice, ti prego..." "Va bene, mi spiace di essere così brutale, ma è un'esistenza che sabota ogni cosa che fai. Tu stesso mi confidasti un giorno che ti ha sempre detestato." Lui si sedette sul divanetto. Non voleva dare ragione ad Alice e non voleva nemmeno prendere le difese d'ufficio della madre. Così restava, vestito ancora da escursione, a fissare il vuoto cercando di dimenticarsi di pensare qualsiasi cosa di significativo."Vieni a colazione con me?" Fece la donna, con voce afona. "No. Finché non saprò dove si è ficcata mia madre con Anthony. Forse è a al breakfast pure lei, e l'ultima cosa che voglio è una scenata." "Così ti comporti da vigliacco." Bobby fissò Alice con curiosità e stupore. Tutto l'amore della giornata precedente sembrava essere evaporato in pochi istanti. Finito il rinnovato colpo di fulmine, andata la passeggiata passionale e i baci feroci. Aveva di fronte una perfetta estranea, esacerbata e distorta. Una femmina punta sul vivo dal genitore di una sua antica fiamma. Ora era l'orgoglio a parlare per lei. Era diventata una questione del tipo: o con me o contro di me. Ora fai la tua scelta. E Bobby restava immobile, trasudando disperazione e paura, traspirando la maggiore delusione di questo mondo. Vedeva le speranze crollargli intorno, e un oscurità repentina calargli addosso. Diede un'occhiata dalla finestra: fuori si avviava ad essere una pessima giornata come succede bruscamente nell'Engadina. Avrebbe nevicato, ne era sicuro, e la coltre bianca avrebbe sepolto, oltre a lui, anche le sue ottuse, rinnovate aspettative.
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il 07/05/2021 alle 00:00
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il 13/02/2017 alle 23:30