"Puoi anche solo pensarlo, Bobby?" Fece Lei gettandosi sul letto e iniziando una scena madre di disperazione e offesa. "Andiamo" continuò Bobby "Lo sai che abbiamo lo stesso, squallido, senso dell'umorismo, e che ci piace punzecchiare le persone che...ehm...ci sono più vicine. Comunque non posso negare di essere molto sorpreso dalla tua presenza." E cominciò a girare per la stanza con le mani intrecciate dietro la schiena. I pensieri gli turbinavano per il capo e non riusciva a celarsi il fatto che, dopo il bene augurante spuntare di Alice, l'arrivo della madre e del suo giovane amante lo avesse gettato nella solita, profonda frustrazione. Era come se l'escursione amorosa del giorno precedente non fosse mai esistita; cancellata dalla violenta irruzione di Louise Jordan e dalla sua personalità irrispettosa e aggressiva. Arrestò il suo gironzolare nei pressi dell'enorme specchio e vi gettò un'occhiata distratta inquadrando Sir Anthony Montague alle sue spalle. Sapeva che avrebbe dovuto odiare quell'uomo, provare una profondissima antipatia e augurarsene la rapida dipartita, ma, malgrado tutto, non provava nessuno di questi sentimenti: Quel ragazzone della sua età, malcresciuto ed esacerbato, era la parodia vivente di un viveur raffinato ed eccentrico, e sotto la maschera di esteta sottile nascondeva unicamente un pauroso vuoto interiore. Bobby se n'era accorto un anno prima in una villa presso Cap D'Antibes quando, ubriaco di brandy e cognac, lo aveva convinto a una passeggiata nel giardino della lussuosa dimora sul fare dell'alba. Gli ospiti si erano tutti pressoché eclissati e restavano loro due e Louise Jordan, indecorosamente addormentata su un divano in salotto. Anthony lo aveva preso sottobraccio e gli aveva narrato la storia delle sue vite tra un rutto represso e un passo malfermo. Bobby, anche lui abbastanza brillo, lo aveva ascoltato con tutta l'attenzione che riusciva a fornire. E la storia era invero quanto di più bizzarro si poteva attendersi da un simile parvenu...vicende di incesti, di castelli bruciati nella terra avita dell'Irlanda settentrionale, fughe d'amore e duelli spietati, aborti procurati e guerre improvvise. A Bobby era parso di stare su una giostra e, poco dopo, aveva vomitato nell'angolo più nascosto del giardino. Sir Anthony Montague lo aveva sostenuto e supportato battendogli sulla schiena con discrezione, ma non aveva cessato di narrare con la sua querula voce, accompagnandosi con gesti vagamente effeminati. Bobby lo ricordava come in un folle dagherrotipo: i lunghi capelli ricciuti e scomposti, la bocca aperta e storta a elencare morti, amanti e feriti, il lungo bastone da passeggio dalla testa di gatto sventolato a mezz'aria. Ripensandoci qualche giorno dopo aveva capito la reale essenza di quel giovane uomo: qualcuno con una tragica odissea alle spalle e un futuro malcerto da nobile impoverito davanti a sé. Qualcuno che poteva contare solo sulla sua effimera (e discutibile) bellezza e una cultura classica, seppure raffazzonata in alcuni punti, sicuramente solida. Da quella mattina non era più stato in grado di detestarlo pur essendo quello che era (il tragico mantenuto di sua madre) e pur provando un moto di indicibile repulsione al pensiero di come venisse infangata la presenza da qualche parte nel mondo di suo padre. Si staccò dallo specchio e dalla figura di Anthony e si accostò al letto, dove giaceva, ancora stupidamente piangente, sua mamma.
L'intento, Dany, è un po' quello...con il dovuto rispetto i modelli sono i romanzieri francesi e il Tolstoj di Guerra e Pace, nonché il più moderno Ford Madox Ford...
Inviato da: Word_User
il 07/05/2021 alle 00:00
Inviato da: cassetta2
il 02/09/2020 alle 09:18
Inviato da: angi2010
il 18/04/2017 alle 23:29
Inviato da: deteriora_sequor
il 14/02/2017 alle 09:28
Inviato da: angi2010
il 13/02/2017 alle 23:30