Seduto, con le vesti fradice
del temporale ormai passato
con la testa china sulla sabbia
e i pensieri persi nell’oblio
un alito di vento distoglie la mente mia
alzo lo sguardo
all’orizzonte qualcosa si muove
planando leggero, nell’azzurro del mare
un gabbiano bianco ha perso una piuma
l'onda la porta, cullata, lambita
e il sole riflette quel bianco di neve.
La vedo, posata sull'acqua, portata
dal vento che increspa l'azzurro
l'afferro imperlata di mare
e penso all'amore finito
ormai spento
allo strano silenzio
che l'anima mia prova atterrita.
E sento che parte di me
cullata dal vento
portata dal mare
è come una piuma
staccata dal corpo di un bianco gabbiano
che cerca soltanto un pò d'amore.
Philrep
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 14/02/2015 alle 19:28
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