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Effetti della conoscenzaLa nostra conoscenza si arricchisce ogni qual volta entra in contatto con altre conoscenze Xavier Wheel
Post n°320 pubblicato il 30 Aprile 2020 da carloreomeo0
Il 4 maggio riprenderemo, entro i limiti imposti, a tornare, lentamente, gradualmente, ad una pseudo normalità, una normalità resa abnorme, dal dover abituarci a convivere con il virus. Con un virus di cui si sa poco e quel poco che si sa è confuso, contraddittorio, destabilizzante. Io mi chiedo, ma che cosa è cambiato dall’inizio della fase 1 ad oggi, alla vigilia della fase 2? Di certo la quarantena forzata ha fatto scendere i contagi, ha decongestionato, almeno in parte, le terapie intensive, ma del nostro stato di salute non sappiamo ancora niente, proprio come allora. Che ne è della proposta di fare i tamponi a tappeto, poi soppiantati dai test sierologici più rapidi e sicuramente più affidabili o ancora meglio, che ne è stato della proposta di sottoporre tutti ai test degli anticorpi per sapere se siamo immuni al Covid? Appunto, sono solo rimaste delle proposte, ma al di la delle forbite parole, delle spiegazioni scientifiche, dei proclami politici, non si è fatto nulla. Quindi ricominceremo ad uscire ad incontrare, con i dovuti presidi e precauzioni, persone, congiunti, colleghi di lavoro, senza conoscere il nostro e il loro vero stato di salute, se siamo o se sono o meno dei portatori sani, asintomatici, del virus. Quindi in definitiva, gli unici dati razionali su cui si decide questa parziale riapertura, sono forniti dalla riduzione dei contagi, neanche tanto significativa in rapporto alle forti limitazioni a cui ci siamo sottoposti negli ultimi due mesi e da, è questo sì che è significativo, un tracollo economico del Paese. Al di la di questo però, voglio dire al di là dell’obbligo di mantenere le distanze, di utilizzare mascherine, guanti e igienizzanti, che avrebbero tranquillamente potuto imporci già nella fase uno, invece di recluderci in casa, che cosa è davvero cambiato? Quali maggiori consapevolezze in merito abbiamo acquisito? Quali illuminanti scoperte scientifiche sono state compiute? NESSUNA. Anche se questo non è del tutto vero, oggi abbiamo o dovremmo avere maggiore consapevolezza sulla pericolosità del virus e della facilità con cui esso si trasmette, ma esserne consapevoli è davvero così determinante per ridurre i contagi? Riapriamo senza aver dato risposte certe e univoche a domande fondamentali quali: Per quanto tempo rimane positiva e quindi infetta, una persona che ha contratto il coronavirus? Chi è entrato in contatto con il virus ed è guarito, ha sviluppato una sorta di immunità ad esso? Che ne è stata della sperimentazione del farmaco anti-artrite reumatoide Tocilizumab, che avrebbe dovuto scongiurare l’intubazione delle persone colpite da coronavirus, visto che comunque le terapie intensive sono ancora inspiegabilmente affollate? Che ne è stata della sperimentazione dell’Avigan, che qualcuno sponsorizzava come l’unico farmaco contro il coronavirus? Risposte, teorie, tante, contrastanti, confuse, il che è l’equivalente pratico di nessuna risposta, nessuna certezza, però si riapre, lo si deve fare e ne comprendo pienamente le ragioni, ma una riapertura fatta senza essere a conoscenza di quanto citato sopra, mi porta alla triste conclusione che la fase 1 ha avuto come unico fine quello di decongestionare il sistema sanitario. Una fase 2 concepita in questo modo, secondo me non ha molto senso, è un po’ come affidarsi alla casualità degli eventi, e sperare che il virus con l’arrivo della bella stagione e con il conseguente innalzamento delle temperature, diventi meno aggressivo, altrimenti in poco tempo i flebili risultati ottenuti dalla fase 1 verrebbero cancellati e gli ospedali e le terapie intensive si riempiranno nuovamente, come farebbe presagire quanto accaduto in Germania che con gli stessi presupposti ha deciso un allentamento del lockdown qualche giorno fa. Non me ne vogliano, di tutti questi dubbi a mio avviso legittimi, quelli che sono per la riapertura totale, immediata e incondizionata, non me ne vogliano quelli che sono convinti che questo virus non sia molto di più che una semplice influenza e che tutto il resto non siano altro che inutili o complottistici allarmismi, ma abbiate pazienza, a volte mi capita di riflettere su certe cose e allora…
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