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QUANDO L'INDIFFERENZA UCCIDE

Post n°534 pubblicato il 22 Maggio 2021 da carloreomeo0

 

I vostri commenti, in privato o pubblici, al mio precedente post, hanno confermato i miei dubbi in merito al fatto che quanto è accaduto a mio padre non è stato un caso isolato, alla base di tale scoperta mi chiedo quante morti per covid hanno avuto come concausa, se non come unica causa, l’indifferenza da parte del personale sanitario? Quante di quelle morti si potevano evitare, se ci fosse stata un briciolo di umanità in più, di compassione umana ad animare chi ha scelto per professione, di aiutare gli altri? Sono convinto che molti anziani, strappati al loro ambiente familiare e isolati negli ospedali abbiano smesso di combattere contro il virus perché si sono sentiti abbandonati dai loro familiari, privati di ogni conforto umano e questo ha causato un tracollo psicologico in loro, che si è poi tramutato in un tracollo fisico che non ha fatto altro che aggravare le loro già cagionevoli condizioni di salute, perché sono sempre più convinto che a volte una carezza, un sorriso possono curare più di mille farmaci e senza alcun effetto collaterale indesiderato e questo chi opera in certi ambienti non dovrebbe mai dimenticarlo. 

 

 
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Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 23/05/21 alle 01:25 via WEB
Soprattutto nella prima fase della pandemia, sicuramente l'essere soli, senza potere avere nemmeno il conforto di una persona cara accanto, ha portato ad un tracollo di chi si trovava in terapia intensiva. O anche solo nelle RSA (e pure lì, si sono avuti molti decessi nei primi mesi)
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 23/05/21 alle 10:26 via WEB
Sì, sicuramente non è stato facile per nessuno affrontare questa pandemia, specialmente per chi operava nelle strutture sanitarie, ma l'interrogativo che mi assilla é perché non mi è stato concesso di accudire mio padre quando era ancora cosciente e avrei potuto imboccarlo, dargli quel conforto umano così fondamentale in quel momento, mentre mi è stato concesso dopo, quando non potevo fare altro che assistere inerme alla sua agonia? Questo mi angoscia, questa irrazionalità.
(Rispondi)
 
virgola_df
virgola_df il 23/05/21 alle 08:59 via WEB
Non posso dire che l'isolamento faccia bene agli anziani, bisognosi, al contrario, di tutte le attenzione, le carezze, i sorrisi e l'amore possibili, la presenza, in uno, fondamentale, ma questo maledetto virus non ha lasciato, ahinoi, spazio ad altre possibilità che non appunto isolamento e distanziamento. I più fragili ne hanno pagato le conseguenze senza via di scampo e senza che ci fosse data nemmeno la possibilità di salutarli e accompagnarli nella dipartita e dire loro quanto li amavamo ora e sempre. Che tristezza. Quanto dolore.
Grazie di esser passato sulla riva del mio mare, lasciandone traccia.
Un abbraccio.
virgola
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 23/05/21 alle 10:30 via WEB
Sì è triste questa situazione, triste anche il solo pensare che una persona cara ci possa lasciare avendo il dubbio di non essere stata amata.
(Rispondi)
 
Cherrysl
Cherrysl il 23/05/21 alle 15:09 via WEB
Forse a te servirebbero almeno delle scuse da parte di medici e soprattutto infermieri che sono entrati in contatto con tuo padre. Probabilmente sei venuto a conoscenza di particolari sulla sua degenza da qualche altro paziente nella stessa stanza. Mi sembra di aver capito che tuo padre non fosse in un reparto Covid. In ogni caso molti medici si sono piegati a regole troppo rigide e persino a cure non adeguate e in certi casi persino dannose solo perché venivano dal Ministero della Sanità o OMS.
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 23/05/21 alle 17:09 via WEB
Sinceramente non saprei cosa farmene delle loro scuse ora, avrei voluto da parte loro un pò più di sensibilità e di umanità quando avrebbe potuto fare la differenza. Vedendo le condizioni di mio padre dopo una solo settimana di isolamento in ospedale ho cominciato a pormi delle domande e a cercare delle risposte, per mettere insieme i pezzi di quanto era accaduto, iniziando a chiedere agli altri pazienti ciò che avevano visto e il loro racconto è stato per me agghiacciante. Alcuni medici, al di là di quanto disposto a torto o a ragione dal ministero della sanità, hanno fatto il bello e il cattivo tempo, concedendo o negando il diritto di visita e di assistenza ai parenti.
(Rispondi)
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 23/05/21 alle 17:52 via WEB
Difficilissimo lasciare una parola anche di conforto a fronte del tuo dolore. Scadrebbe nelle frasi fatte.
Comprendo abbastanza bene il tuo stato avendo vissuto una situazione analoga, con un epilogo però assolutamente non nefasto e opposto al tuo vista la disponibilità e l'operatività e l'umanità del personale medico e infermieristico. Ti lascio un saluto e buoni giorni, ciao
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 23/05/21 alle 18:54 via WEB
E' bello sapere che c'é anche il rovescio della medaglia, perché a parte quanto è capitato a mio padre, ci sono davvero persone splendide tra il personale sanitario ed io ne ho conosciute molte, che ringrazio. Grazie per il tuo saluto e il tuo augurio.
(Rispondi)
 
ormalibera
ormalibera il 27/05/21 alle 07:10 via WEB
Un sorriso, una carezza sono energia che risveglia il corpo e l'anima. Abbiamo vissuto, e continuiamo a vivere l'esperienza della totale perdita di umanità. Ma chi ha il cuore e la mente ancora liberi, in grado di provare sentimenti, di amare deve, dobbiamo, continuare a restare con la nostra umanità. Una prova durissima per coloro che sono rimasti umani. Un sorriso, un sorriso forse salverà questo mondo in bilico.
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 27/05/21 alle 22:26 via WEB
La disumanità si propaga ed è più infettiva di un virus, ma chi ha un cuore sensibile è immune ad essa. Coltiviamo la nostra umanità giorno per giorno, nonostante tutto e tutti, nonostante il fatto che a volte sembri di lottare contro i mulini a vento, non diamoci per vinti. Concordo con te, un sorriso, un abbraccio e una carezza potranno salvare questo mondo.
(Rispondi)
 
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