Creato da phorzia il 20/01/2009

-100% Phorzia-

Me, Myself ..and the Monsters under my bed..

 

tra guest book e incazzature

Post n°115 pubblicato il 21 Novembre 2009 da phorzia
 

Non arrivo mai in ritardo, e se per caso succede è per cause di forza maggiore indipendenti da me. E' presto per ora, non lo metto in dubbio, ma un po per passatempo.. un po divertimento ho preparato con le mie manine le partecipazioni.

La Kri le ha pure viste.. e a sentire sono venute bene, io ho ancora qualche dubbio.. ma si sa.. nella vita sono sicura 100% solo di due o tre cose. Quindi, prendiamole per buone.

Il nocciolo della questione odierna che mi accingo a dipanare riguarda il suocero, as usual.

Scorrendo la lista degli invitati per individuare quante partecipazioni mandare.. ho manifestato al pino tutte le mie perplessità riguardo al numero degli invitati. Troppi, manco fossero le nozze di Carlo d'Inghilterra. Come ho gia detto sia la mia famiglia che la sua sono parecchio numerose quindi il totale invitati fa presto a salire... e fare tagli sul parentato invitando chi si e chi no non è una cosa semplice, ne simpatica.
Partendo dal presupposto che vorremmo entrambi un matrimonio semplice e che ci piacerebbe avere a fianco solo le persone a cui vogliamo bene e che sappiamo che ce ne vogliono, devo dire che scorrendo la lista compaiono i nomi di una trentina di persone in più.. e per la precisione si tratta di vecchi e nuovi datori di lavoro del suocero, coppie di suoi amici, cani e gatti.. che proprio non mi vanno a genio e delle quali non sentirei assolutamente la mancanza.. anche perchè, detto tra noi, non li conosco.. come non li conosce il pino.

Aggiungiamoci il fatto che il ricevimento verrà organizzato in un parco, sotto gazzebi, e che.. se è vero che la struttura è provvista anche di un salone che ospita comodamente 125 persone (140 appiccicandosi un pochino) .. in caso di uragano che facciamo? Quei trenta in più rompono decisamente le uova nel paniere.. e mi viene da dire che saranno loro, in caso di condizioni meteo proibitive, a farsi la doccia.

 

Insomma, siamo alle solite.
Il suocero invadente continua ad allungare le mani, ed io mi inviperisco.

 

 

 

....

Cambiando discorso.
Girando per internet ho trovato questa idea simpaticissima:

Credit:  Piccoloangoloacuto

Si tratta di una sorta di “guest book” degli invitati dove, invece di usare il classico libricino su cui lasciare un pensiero agli sposi, si è scelto un metodo più simpatico e che garantisca una sorta di privacy all'augurio (o alla cavolata) che viene lasciata alla coppietta. Forse sarò strana, ma quando mi sono trovata a dover lasciare un pensiero di questo genere a degli sposi mi ha sempre dato fastidio l'idea che altri, oltre gli interessati, potessero leggerlo.

In pratica è stato assemblato un contenitore a forma di torta nuziale in cui verranno inseriti, attraverso una fessura a mo di urna elettorale, dei bigliettini scritti dagli ospiti.
-Notare la chicca delle penne fatte a fiore-
Ho deciso di fare qualcosa del genere, magari invece che la torta costruirò una sorta di pacco regalo.. ma il succo è il solito. Che ne dite?


Intanto stasera è venerdì, la principessa sta per arrivare.. ed un altro we in cui mi sento ospite in casa mia sta per iniziare.

 

Grazie Kri,
dopo esserti beccata l'ennesimo sfogo in diretta
te lo sei scaramellato di nuovo tra queste pagine..

 
 
 

scavando scavando..

Post n°114 pubblicato il 19 Novembre 2009 da phorzia
 

 

Seduta alla mia scrivania scrivevo una relazione su un utente quando un rumore goffo.. il classico sacco di patate che rotola per terra.. ha spezzato la mia concentrazione. Poi un colpo più secco e la porta che si spalanca all'improvviso. Una donna sui 45 era entrata nel mio ufficio di testa, cadendo dalla rampa per i disabili che è proprio davanti alla mia porta sfondandola con una craniata.
Che in un distretto socio-sanitario ci sia una rampa non a norma (posizionata per giunta davanti ad una delle due porte del sociale la cui utenza non è difficile che abbia problemi di deambulazione) è proprio il colmo.

Con la mia collega abbiamo chiamato l'ufficio legale spiegando che la signora si era recata dall'oculista, la cui porta è proprio davanti alla nostra, e che una volta uscita era caduta dalla rampa.. loro per tutta risposta ci hanno dato delle delucidazioni a dir poco raccapriccianti:

 

  1. dato che l'oculista è sull'altro lato del corridoio la donna non doveva azzardarsi ad attraversarlo e se voleva mettersi a sedere, nell'attesa che di fare il controllo post gocce, doveva aspettare che si liberasse una delle poltroncine da quel lato.

  2. Proprio perchè si era recata dall'oculista doveva essere accompagnata da un parente in modo da evitare eventuali problemi post visita dovuti agli eventuali trattamenti ricevuti.

 

Avete qualcosa da aggiungere? Io sono rimasta basita.
Ho consigliato alla donna di fare denuncia e di farsi fare un bel referto al pronto soccorso, mi pare il minimo, alla fine il ginocchio era parecchio gonfio e il bernoccolo di dimensioni XXL che spuntava sulla sua testa non era una visione propriamente idilliaca.

 

Cambiando discorso.
Il pino ha tirato giu l'intonaco della parete della camera credendo di trovarci sotto un muro di sassi, come ci era stata spiegato dall'ex proprietario. Invece abbiamo rinvenuto orribili mattoncini messi giu alla rinfusa.. che non avrebbero mai prodotto l'effetto da noi desiderato.
Per spiegarmi ho azzardato questo schifo di disegno che dovrebbe illustrare il risultato finale della parete in questione.. in modo da farvi capire che cosa vogliamo ottenere:

E per meglio rendere l'idea nell'immagine seguente si vede ciò che vorremmo ottenere ma, ovviamente, alla rovescia.. nel nostro caso i mattoncini, tipo questi, andranno solo all'interno della fessura che abbiamo gia smartellato.. mentre il resto della parete resterà intonacata e color bianco.

 

Insomma, spero di essermi spiegata, so che stare dietro alle mie spiegazioni non è semplice.. ma abbiate pietà di me.. non per niente non ho fatto l'architetto.
Ora dobbiamo trovare un rivestimento che ci piaccia dato che scavando scavando non abbiamo scoperto niente di nostro gusto.. e nemmeno il petrolio.

 

Intanto oggi vado a dare l'acconto a quelli del Ranch in modo da fermarlo per il ricevimento. E nella mia mente si fa sempre più largo l'idea di una festa di matrimonio stile sagra, alla fine agosto è pure il periodo adatto.. quanto è pessima questa idea da uno a dieci?

 

 

 
 
 

Nervosa.

Post n°113 pubblicato il 13 Novembre 2009 da phorzia
 

 

Oggi sono nervosa.

Acida.

Incupita.

Forse sarà merito del tempo, che mi allieta da stamani con una pioggerellina fina fina del tutto novembrina.

O forse è merito della mia dolce metà.

 

Ho sempre pensato di essere una persona che non si lega le cose al dito. Per me se una questione è superata.. è superata, senza strascichi e senza rancori.


Ma evidentemente mi sbagliavo.

 

L'ho capito ieri sera e mi ci sono arrovellata il cervello con una nottata insonne che poi ha dato vita ad una giornata, lavorativamente parlando, pessima.. “Come sei acida stamani..”.. anche i miei utenti se ne sono resi conto.

 

La questione è semplice:
lo scorso anno, verso ottobre, io e la mia metà abbiamo avuto una piccola grande discussione. Non una di quelle cose gravi che portano la coppia su binari diversi, per carità. Tant'è che posso tranquillamente dire che in 10 anni di storia è stato l'episodio che più mi ha dato fastidio e che sul momento mi ha messa parecchio in crisi.
In generale mi ha lasciato un amaro in bocca indescrivibile.
Avevamo appena iniziato la ricerca della casa, ci muovevamo per internet sui vari siti immobiliari per poi contattare le agenzie una volta individuato qualcosa che poteva fare al caso nostro.
Il fattaccio risale alla prima casa che saremmo dovuti andare a vedere con l'agente immobiliare, e dico “saremmo” perchè io, di fatto, quella casa non l'ho mai vista.

Successe che due giorni prima del sopralluogo la mia metà se ne venne fuori dicendo che anche il padre e la sorella architetto avevano piacere di venire con noi.. “ti diamo un consiglio..”... “giusto per rendersi conto....”..

 

Alt, fermi tutti.

Gli dissi subito (in modo tranquillo ovviamente.. non sono isterica.. sulle prime cercavo di spiegare il mio punto di vista sulla faccenda) che mi sembrava inutile farli venire.. e per parecchi motivi per giunta. I miei argomenti erano civili, puntai sul fatto che, probabilmente, quella era solo la prima di una lunga serie di case che avremmo visto e che era inutile scomodarli per un sicuro buco nell'acqua.. semmai li avremmo invitati noi (soprattuto l'occhio della cognata architetto era bene accetto in virtù appunto della sua professione) una volta che la cosa era abbastanza definita.. insomma, quando finalmente avremmo scelto una casa..

Arrivammo quindi alla conclusione: prima di proposta d'acquisto e compromesso, li avremmo chiamati noi. Due occhi sono sempre meglio di uno infondo, no?

Lui comprese il mio punto di vista e si rese conto che sotto sotto avevo ragione. Tornò a casa dicendomi che avrebbe avvertito il padre e la sorella sul fatto che saremmo andati da soli, come giusto che sia.


Il giorno seguente venne da me con la coda tra le gambe dicendo che il suocero insisteva per venire e che lui non se la sentiva di dirgli di restare a casa.

Non te la senti? Cacchio, è tuo padre.. non riesci a parlarci?

Effettivamente devo dire che il suocero ha un carattere non indifferente. Duro, testardo, ha sempre ragione lui, quando si mette in testa una cosa è legge.

Ho assistito a mille e più liti in casa loro, soprattutto con il cognato.. unico che cerca di alzare un po la testa e far valere le sue ragioni.

Il pino invece è un bonaccione, uno che cerca sempre di tenere la barca pari e che, soprattutto, non ha voglia di fare di ogni questione in ambito familiare una discussione.. accesa.

Morale, un po per cercare di scuoterlo, un po per spingerlo a lasciare il suocero a casa.. decisi di metterlo alle strette. Gli feci presenti che, se suo padre fosse venuto con noi a vedere la casa, io sarei rimasta a casa.

In cuor mio ero sicura che lui avrebbe trovato la forza, lo avrebbe “affrontato”.. e alla fine avrebbe scelto me.

 

Errore.

 

Lui quella volta non mi ha scelto.

 

Mi telefonò dicendo che pensava di chiamare l'agenzia in modo da inventare una balla e rimandare l'appuntamento... per poi fissarlo in un giorno in cui, sicuramente, il padre era impegnato.

 

Cazzo.

E' possibile?

 

Finii di andare in bestia.
Gli disse che se optava per una scappatella del genere era solo un bimbetto e che se proprio si doveva abbassare a questi sotterfugi.. bhe.. era libero di andarci con il suocero.

 

In realtà lo avevo messo alla prova un'altra volta.

Mi dicevo “stavolta sceglie me, ora lo deve fare”.

 

 

Alla fine andò con lui. Io restai a casa con un cuoricino piccolo piccolo nel petto e un nodo in gola che mi soffocava.

 

Quando tornò da me cercava di spiegarmi come era andata, com'era e che aveva visto.. ma io gli dissi a muso duro che non ne volevo sapere niente.

In un certo senso mi sentivo umiliata e messa da parte.

Tuo padre può essere duro quanto ti pare.. ma cavolo, è con me che devi costruire la tua vita.. la casa è solo il primo passo, uno dei più importanti da fare INSIEME.. e te l'hai fatto con tuo padre.

Piangevo a dirotto e lui mi diceva che avevo ragione ma che non poteva fare in modo diverso.
Alla fine mi chiese scusa. Sotterrai l'ascia di guerra e la cosa finì li, anche se gli dissi a chiare lettere che quell'episodio è stata una mazzata al cuore pazzesca e che dire che ci ero rimasta male era riduttivo, molto riduttivo.

 

Tornando ai giorni nostri devo dire che, da quando stiamo programmando il matrimonio, una delle prime cose che ho messo in chiaro è il fatto che gli incontri con lo chef amico di famiglia (di lui) si faranno solo ed esclusivamente in terra neutrale (ovvero o a casa dello chef stesso o alla nostra nuova dimora). Questo perchè 5 anni fa ci siamo gia passati con il matrimonio della sorella-architetto. Per decidere menù, location, piatti ecc ecc fu una guerra ..per il semplice fatto che queste “riunioni organizzative” venivano fatte sempre con gli sposi, lo chef e il suocero .. la sera a cena. Ho assistito a battaglie incredibili. Aveva da ridire su tutto, sul menù, sul modo di presentare i piatti e addirittura su come apparecchiare la tavola.

La futura sposa alla fine, annientata e stufa di combattere su tutto, si fece da parte e uscì di scena con un secco “fate come vi pare, non ne voglio sapere più niente, sono esasperata”.

Ora, al di la di come è riuscito o meno il matrimonio .. ditemi voi se è possibile che una sposa sia portata al punto di dover rinunciare ad organizzare le sue nozze. E notare che lei è la figlia.. se lei alza la voce in casa per farsi sentire, lui si arrabbia sul momento, poi, ovviamente gli passa. Se lo facessi io.. no.

 

Bene.
Nel pomeriggio di ieri la mia metà se ne è venuta fuori dicendo se stasera mi andava di andare a mangiare a casa sua e che c'era anche lo chef di cui sopra... (ovviamente seguirà anche il nostro matrimonio). Ho accettato, sarebbe stata una cena tra amici.. l'argomento nozze era rimandato ad altri momenti.

La mia metà poi non deve avere avvertito a casa sul fatto che anche io mi sarei fermata a cena perchè verso le 17 mi ha chiamato il suocero. “il pino non ti ha detto se vuoi venire a cena?.. perchè sai, viene lo chef.. almeno potete iniziare a parlare di qualcosa!”

 

..davanti a me si è aperta una voragine..
L'incubo e la sofferenza di quando sono stata messa da parte per la visita alla prima casa si è riproposto.

 

Gli ho detto che per stasera ho un impegno e mi sono scusata.

Ho attaccato il telefono e chiamato il pino.

Mi ha detto che non era una cosa organizzata.. e che doveva essere solo una cena tra amici.

Peccato che il suocero aveva gia altre intenzioni.

 

Dio, è solo novembre.. ci sposiamo a fine agosto.. se mi devo mettere a ragionare su che cosa mangeremo gia ora.. da qui a quel giorno sarò fuori di testa... e al di la di questo... se proprio devo iniziare a parlare di pietanze e compagnia bella.. sarà solo ed esclusivamente una conversazione a tre.
Io, pino e lo chef. Ne uno in più ne uno in meno.

 

Dopo mille discussioni ..stasera resterò a casa, non me la sentivo di andare.
Ammettendo anche che la cosa non era voluta.. conoscendo il suocero.. come può non venire fuori l'argomento? A me non va, per nessun motivo, di affrontarlo tra quelle quattro mura.. quindi.. dato che non avrei potuto interrompere il discorso dicendo “non parliamone ora”.. taglio la testa al toro e resto a casa mia.

 

Tutto questo ha riaperto in me la cicatrice del fattaccio della prima casa.

E' il mio matrimonio, è la mia vita e non la posso programmare come meglio credo solo perchè il mio lui, pur condividendo ogni mio punto di vista non riesce a lasciare da parte il padre.

 

Cazzo, però ci lasci me.

 

Ormai sono scesa sul piede di guerra, anche se stasera verrà proposta dallo chef una location stupenda o un piatto eccezionale, io rifiuterò in tronco. Per principio.

 

Non lo so, sarò scema, malata.. idiota.. ditemi voi.

Tutta questa faccenda mi fa star male.

 

Tante volte mi sono trovata in situazioni in cui, vedendo il mio lui in difficoltà davanti al padre, vorrei aprire bocca e far valere le sue idee e le sue ragioni.. ma sto zitta per non creare tensioni in famiglia e soprattutto per non farmi prendere sulle balle. Ma mi mordo la lingua, dio se me la mordo.

 

Proprio per questo motivo, stasera non mi muoverò dalle mie quattro mura. Gia mi immagino il pino che sente parlare di pasta e fagioli quando invece lui ed io vorremmo mangiare pasta e ceci.. conosco la faccia che fa in quei momenti. Ed è li, in quegli istanti, che io non riesco più a trattenermi.
Al punto in cui sono arrivata potrei scatenare l'inferno.

 

E voi, c'è qualcosa che pensavate di aver superato.. ed invece è sempre li.. a logorarvi l'anima?

 
 
 

microonde?

Post n°112 pubblicato il 10 Novembre 2009 da phorzia
 

 

Microonde, questo sconosciuto.

Alla veneranda età di 28 anni confesso di non sapere niente del microonde e si da il caso che io e il Pino stiamo pensando di regalarcelo. Alla fine, dato che in casa non abbiamo ancora il forno ci farebbe un discreto comodo.

Alcuni mi dicono che è ottimo per riscaldare e scongelare ma che come metodo di cottura non è dei migliori, altri invece lo esaltano.. ed io non ci sto capendo più niente.

 

Dato che per avere la cucina pronta a funzionante passeranno ancora ere geologiche.. avere un microonde che mi faccia le veci del forno mi farebbe un gran piacere.

 

Voi lo avete?

Quanti litri è?

Per cosa lo usate?

 

..insomma, mi consigliate di prenderlo?

 
 
 

felicità è..

Post n°111 pubblicato il 09 Novembre 2009 da phorzia
 

Fine del pranzo, tutti seduti attorno al tavolo con ancora qualche bricia di dolce nel piatto. Il piccino era seduto sulle gambe della mamma e senza esitazione ha risposto ad una domanda semplice semplice.. dando a tutti noi una stupenda notizia.

 

Dov' è il Tato?”

 

..e lui senza battere ciglio ha indicato il basso ventre della madre..

E' QUIIIII !!!”

 


Verso la fine di maggio sarò bis zia 

 
 
 

bruciarsi..

Post n°110 pubblicato il 06 Novembre 2009 da phorzia
 

 
 
 

chiedimelo....

Post n°109 pubblicato il 02 Novembre 2009 da phorzia

 

Coniglietta ha ragione, come lei anche io “non sono la ragazzetta patetica da lucchetto e peluche col cuore”.. ma..
..C'è un ma..

Ad agosto mi sposo, stiamo organizzando e programmando tutto..  e solo oggi mi sono accorta che lui ancora non me lo ha chiesto.
So che suona strano ma la realtà è veramente questa.
Stiamo insieme da una vita, abbiamo comprato casa e il matrimonio è stato (sarà) il passo successivo. Per intendersi non c'è mai stato un momento in cui uno ha chiesto all'altro “mi vuoi sposare?”. Certo di matrimonio ne abbiamo parlato in passato, abbiamo manifestato più e più volte il desiderio reciproco di farlo e ai tempi della ricerca della casa, quando non facevamo che battere la testa contro porte chiuse e prezzi inaccessibili, stavamo da cani all'idea di non poterci sposare.
Ora che stiamo per farlo, lui tecnicamente non me lo ha ancora chiesto.. e non so se mai lo farà.

Mi rendo conto che nella mente di chi legge si può far largo l'idea che il nostro sia un rapporto appiattito in cui ci siamo adagiati e che il matrimonio ha assunto le tonalità di una cosa “normale” o più semplicemente della cosa giusta da fare arrivati a questo punto.

 

Ma non è così, ve lo assicuro.

 

Io non ho un anello di fidanzamento, al mio anulare non fa bella mostra di se uno sbrillocco accecante.. e credetemi che se da una parte mi piacerebbe averlo dall'altra mi rendo conto che è solo una cosa “proforma”. Il significato e i perchè di un amore non sono racchiusi in un anello.

Non c'è un motivo particolare per il quale lui non me l'ha ancora regalato e mi va bene così.

 

Una cosa a cui tengo invece.. è che mi chieda di sposarlo.

So che sono una scema che, forse, ha visto troppi films strappa lacrime.
Non voglio che mi porti a cena e mi metta sto benedetto anello in un calice di champagne.
Non voglio nemmeno che si metta in ginocchio o che venga a casa a chiedere la mia mano a mio padre (orrore).

 

Infondo infondo, quando sarò nonna e la mia nipotina mi chiederà come è stato quando il nonno mi ha chiesto di sposarlo.. che le devo rispondere?.. che non me lo ha mai chiesto???..
Ok, ok.. permettetemi di sdrammatizzare.. era una battuta scema..

...


Quello che desidero è semplice..

Vorrei solo che smettesse di dirmi.. “non vedo l'ora di sposarti”

... e che mi dicesse una cosa semplicissima, senza tanti giri di parole...

 

 

 

 

 

Mi vuoi sposare?

 
 
 

questa casa non è un bordello, ops.. albergo..

Post n°108 pubblicato il 30 Ottobre 2009 da phorzia
 

 

Queste righe saranno una lammia.. quindi.. evitate pure di leggere, avete la mia benedizione.

Il nocciolo della questione è la fidanzatina di mio fratello.
Ed io non sono la sorella gelosa di turno, riporto solo i fatti, la mia a questo punto è un'indagine sociologica.. per capire se è solo la mia di famiglia ad essere succube o se ne esistono delle altre.

 

E' dal febbraio 2007 che stanno insieme, purtroppo.

In principio lui il sabato andava da lei dalla mattina alla sera, poi la domenica veniva lei e se ne andavano in giro. I giorni infrasettimanali non si vedavano praticamente mai.. questo anche perchè la fortuna ha voluto che lei viva in un altro posto, non lontanissimo.. ma giusto quel tanto che basta a non rendere particolarmente simpatica la trasferta quotidiana.

 

Un sabato notte di qualche mese più tardi, sarà stato il maggio dello stesso anno, lei si è materializzata a casa nostra intorno alle 3 di notte e ovviamente ce ne siamo accorti solo la mattina dopo. La scusa era che si era fatto troppo tardi, lui aveva bevicchiato e non se la sentiva di guidare fino a casa dell'amata.
E' stato il principio della fine.
Praticamente tutti i fine settimana a seguire lei ha iniziato a dormire a casa nostra. Nessuno ovviamente si era preoccupato di avvertire i miei.. se la ritrovavano per le scatole senza sapere nemmeno che doveva venire a cena, per intendersi. Ben presto abbiamo capito che non si trattava più di eventi sporadici ma era semplicemente la nuova normalità ormai instaurata. Per i miei è stato un duro osso da mandare giu. Ci hanno sempre lasciato liberi, non sono due genitori retrogradi che non vedono più in la del loro naso, anzi. Ma sono sempre stati chiari su un punto: “fate quello che vi pare, ma non a casa nostra”. E qui si potrebbe aprire tutto un capitolo su quanto sia intelligente, da parte dei genitori lasciare casa libera ai figli piuttosto che mandarli allo sbaraglio in posti indecenti, ma questa non è la sede per una discussione del genere e trovo, tra l'altro, la “legge” dei miei genitori abbastanza comprensibile. Anche perchè, cacchio.. nella stanza accanto dormono i tuoi, un minimo di rispetto...
Tuttavia mamma e papà non hanno mai affrontato l'argomento con lui.. ma bensì con me. Mi hanno manifestato sin dal principio tutto il loro disagio e la loro mal sopportazione della situazione, ma con lui hanno continuato, sbagliando, a far sempre finta di niente.. “perchè lui ha un carettere con cui non si può parlare, te lo sai.. se era fatto come te se ne poteva ragionare”. Cazzo però, te sei un genitore.. è il tuo compito trovare il modo di affrontare la faccenda. Loro hanno sempre continuato a mandar giu la foglia e a far buon viso a cattivo gioco ed io, ogni lunedì mi sono sempre beccata il loro sfogo.

 

Papà, per iniziare a raccontarvi qualche pillola di questo nuovo menage, aveva l'abitudine di fare il bagno nella vasca alla domenica mattina.
Allora, in casa mia ci sono due bagni, uno con doccia e l'altro con vasca. Si da il caso che quello con la vasca è quello che principessa usa SEMPRE.. e papà, (scemo, idiota, succube) ha smesso di andare a rifocillarsi nell'acqua calda perchè “non riesco a godermi il bagno, so che tanto mi verrebbe a bussare.. e allora...”.. e allora sticazzi.. è casa tua! Fai quello che ti pare! Ma lui di carattere è così e non ci si può far niente, solamente raccogliere il suo lamento.
Mamma è infastidita da ogni cosa. Inizialmente, da suocera, aveva da ridire sul fatto che principessa non si fosse mai degnata nemmeno di fare l'atto di iniziare a sparecchire. Sono sicura che mamma l'avrebbe stoppata dicendo che non importava, che ci avrebbe pensato lei.. ma principessa non ha mai allungato una mano, figuriamoci offrirsi per lavare i piatti. E giu il brontolio di mamma il lunedì. Ora, certo, non c'è nessuna legge scritta secondo la quale una nuora deve obbligatoriamente sparecchiare o lavare i piatti la sera dopo cena, certo è che però potresti essere furba al punto di offrirti in questi semplici lavoretti per “leccare” la suocera. Ma niente, manca pure d'astuzia. Anzi, ultimamente si diletta pure in cenette filo-orientali che i miei non apprezzano ma mandano giu per gentilezza, salvo poi vomitare il disappunto su di me. E per precisazione.. passi il non lavaggio dei piatti.. ma almeno quei quattro ciottori che sporchi nel preparare le tue pietanze.. lavali, no? .. Certo che no, tanto lava tutto mamma.
E vogliamo parlare delle mutande che mia mamma trova nel letto di mio fratello quando va a cambiargli le lenzuola?
Degli asciugamani che usa? Da quanti sono il lunedì esiste una lavatrice dedicata solo a loro.
.. parlando d'asciugamani, devo aggiungere che uno lo usa come tappeto quando esce dalla vasca. Si perchè evidentemente le fa schifo poggiare il suo piede da principessa sul nostro umile tappeto.
E i fazzolettini di carta, usati, appallottolati e lasciati per terra in camera di mio fratello?

E il pezzetto di filo interdentale usato attaccato allo specchio?

E tutti i suoi mille mila prodotti sparsi in ogni dove in bagno? .. se devi asciugarti i capelli non pensare di trovare un posto dove mettere una spazzola.
Quando lei dorme qui, la mattina dopo si svegliano (cioè si alzano, perchè magari -sicuramente- sono gia svegli da ore afareiloroporcicomodi) verso le 12.30 e solo perchè mia mamma inizia a bussagli alla porta di camera per dire che sta preparando il pranzo. Ovviamente nel frattempo si è gia lamentata millemila volte con me per il fatto che erano sempre li rinchiusi.. e che probabilmente, lei esigerà che lui le prepari la colazione ugualmente e che la porti a letto.. quando invece il piatto degli spaghetti è gia quasi pronto in tavola. Il ganzo della loro colazione è che usano tovagliette in raso ad hoc che lei deve aver comprato.. si fanno ogni volta dei pan cake guarniti con sciroppo d'acero.. di quelli che vendono nelle confezioni gia pronte.. tipo cameo, perchè così è più facile e veloce..  (magari si intossicassero) e si montano il latte per fare la schiuma al cappuccino con un aggeggio strano che lei ha portato, quando noi abbiamo la macchinetta da bar che è la fine del mondo.. ma probabilmente non le deve piacere. Ovviamente tutto ciò che tirano all'aria per farsi ste tre frittelle in croce, viene pulito e lavato da mia mamma.. che con sua somma giuia inizia "bene" ed in modo "sereno" il fine settimana.

E il fatto che non rifà, mai, almeno il letto?

Certo, mamma e papà hanno tutte le colpe del mondo.
Certo, ne ha anche mio fratello.
E io ho provato in tutti i modi possibili ed immaginabile a convincere i miei, mamma in primis, a parlare con il fratello succube... ma niente, se da una parte mi risponde che vorrebbe tanto farlo, dall'altra dice che non può, che ha le mani legate.

 

Va bene, ok, non vuoi fare niente.. ma almeno, ti prego, smetti di distruggermi ogni lunedì.

 

Gia fatico a sopportarli, non mi sento più padrona di casa mia, spesso quando ci sono loro mi sento a disagio.. odio quando fanno il bagno insieme nella vasca e mi fa venire il vomito il sentirli che si appattumano in camera. Almeno abbiate un minimo di buon senso.
Cacchio, non sono una tardona e non sono una santarellina. Anche io ho fatto venire il mio lui a dormire a casa, ma solo quando i miei non c'erano.. e non mi sono mai sognata di ficcarmi nella vasca con lui quando c'era mio fratello a casa.. figuriamoci quando c'erano pure i suoi amici. Il mio non è senso della vergogna nei suoi confronti, piuttosto il mio è senso della riservatezza ..e sinceramente sono abbastanza stufa di tutta questa situazione.

Dei miei che si lamentano e non fanno niente per cambiare, e dell'indifferenza e superficialità di mio fratello.

Ultimamente lei ha iniziato a venire a dormire a casa dal venerdì.. poi ieri si è presentata a casa ed è rimasta a dormire da noi. Ieri era giovedì, quando vogliamo scommettere sul fatto che verrà pure giovedì prossimo? E che, dato che questo lunedì è festa, si fermerà pure domenica sera?

Ieri, in giardino, dopo aver ascoltato l'ennesimo sfogo di mia mamma le ho detto che quando lascerò casa, spero presto, starò da cani e mi mancherà ogni singola cosa... ma che questa situazione mi ha portato ad un punto tale .. che se avessi gia gli infissi montati me ne andrei ora, subito.

 

Ho bisogno d' aria. Salvatemi

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Aggiornamento delle 02.20
..stasera sono restata a casa, dovevo finire assolutamente delle cose per il lavoro al pc se voglio avere il sabato e la domenica liberi.
Questa clausura forzata è l'occasione per sentire con quale delicatezza da elefante rientrano a casa.... sono le 2 suonate di notte, casino a mille gia su per le scale, confusione da discoteca in casa..  porte che sbatacchiano, e tono della voce non alto, di più.. quando è ovvio che i miei a quest'ora se la dormono da quel dì.
Meravigliosa la
vocina di lei  a bambina di due anni che fa la "micia" con il suo "gattone".. tutta gnegnegne pucci pucci e bau bau.

Ho il vomito, devo finire di lavorare e sto di nuovo male a casa mia.

 

 
 
 
 
 
 
 

E' un mondo difficile.. è vita intensa..

Post n°105 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da phorzia
 

 

È un mondo difficile... è vita intensa...

 

Lui è stanco, io pure.
Uscito da lavoro è passato da casa mia, ci siamo domandati che cosa fare al momento.
Le ipotesi erano:
a. andiamo alla nostra dimora per finire di montare l'armadio.
b. lui che va a casa dei suoi per finire finestre/porta della camera/armadio a muro per cucina.
c. ci buttiamo entrambi sul letto per un sonnellino rifocillante.

Come volete che sia andata a finire? In giorni migliori ci saremmo guardati negli occhi e la cosa giusta da fare sarebbe stata chiara. Oggi no. Oggi abbiamo chiuso gli occhi alle 17.40.. e li abbiamo riaperti solo alle 20, ora in cui lui è tornato a casa sua.

Mi ha appena chiamato per dirmi che stasera resterà a casa a fare quello che non ha fatto oggi. Volevo andare da lui per fargli compagnia, ma preferisce che resti a casa, scartavetrare in garage con questo freddo non è il massimo per lui, figuriamoci per me.

Ho un uomo che sa fare di tutto, non mi lamento, anzi.
E' bello tirare su casa da soli, poco alla volta.
Risparmiamo economicamente ed è pure gratificante.
Ma quanta fatica gente. Sono mesi ormai che non ci concediamo nulla.. il lavoro prima di tutto, poi il restyling della casa.. una uscitina a due, un momento di svago sono cose lontane anni luce. Solo il Trentino ci ha dato sollievo in questo senso dopo.. bhe.. non so più quanto tempo.

E ora sono qui, a letto, portatile sulla ginocchia a scrivere queste quattro scemate.
Mi sento un po in colpa, vorrei essere più d'aiuto in questa fase della nostra vita, ma oltre a tingere casa, aiutarlo nel montare l'armadio.. non so che altro posso fare. Potrò tingere gli infissi appena saranno pronti, ma non è ancora il momento.

Sono un po demoralizzata stasera.. si arriverà mai ad una fine?

 
 
 

svegliati criceto

 

Pensieri in ordine sparso.. il criceto che alberga nel mio cervello deve essere collassato.

 

  1. sono un po come karate kid, solo che quella storia del “dai la cera, togli la cera” per me non funziona. Io mi fermo al dare.. dare.. e dare ancora. Nello specifico si tratta di: aggrappante, prima mano di tinta, seconda mano di tinta, terza mano di tinta.. e faccio tutto con il destro, accidenti al maestro Myagi. Ahimè.. non sono ancora arrivata a mettere le grinfie sulla camerina, con quel rosa shocking sarà una guerra.

  2. sei andata dal prete”.. “hai scelto il posto”.. “e il vestito?” .. tutti mi stanno con il fiato sul collo, possibile che non capiscano che la mia priorità ora è rendere casa vivibile? Ok mi sposo, ma se casa non è pronta dove vado, sotto ad un ponte?

  3. E qui mi rivolgo a chi si è gia sposato o a chi si sta per sposare: ma se il mio matrimonio dovrebbe essere circa verso la fine di agosto e mi metto alla ricerca del vestito verso gennaio, cristo santo, rischio di restare in mutande?

  4. Capitolo armadio, il montaggio delle ante è avvenuto senza troppi intoppi. Non riesco ancora a capacitarmene. Va bene che si tratta di roba Ikea e che tutte le istruzioni sono disegnate passo passo su un foglio, ma io mi sarei veramente persa! Ora tocca ai binari.. Meno male la mia metà è per il fai da te.

  5. Termosifoni. Non dico di accenderli (parlo della casa nuova) mi basterebbe che l'illustrissimo idraulico venisse a montare i due che mancano da.. mmmmm.. 3 mesi? Cosi potrei accendere la caldaia per far sgorgare acqua calda dai rubinetti, potrei lavarmi le mani senza morire di freddo.. o lavare i piatti senza dover far bollire quantità industriali d'acqua.

  6. Bomboniere, l'unica cosa che ho scelto e che è sicura. Odio le bomboniere inutili, l'oggettino da mettere li a prendere la polvere. Volevo una bomboniera che servisse a qualcosa. Abbiamo scelto una bomboniera viva e che, si spera, riesca a crescere.... proprio come dove crescere e maturare il rapporto dei futuri sposi, sono poetica vero? Sarà con una piantina. Il prototipo è stupendo, l'immagine a cui mi sono ispirata è sotto.

  7. Montare i vetri delle finestre è una priorità. Li abbiamo tolti per cambiarli... ma imbiancare casa necessita luce.. ed una volta aperti gli impostoni quelle sante 4 mura si trasformano nella galleria del vento. Ed io sto li, “a dare la cera, togliere la cera” in balia dei flussi. Il freddo si è impossessato di me da circa 4 giorni e non mi molla, mai.

  8. Voci di corridoio mi dicono che mi proporranno di rinnovare il contratto per un anno. Pregate per me.

  9. Il caminetto acceso a casa dei miei mi ispira. Voglio, necessito, di un bel libro da leggere (avrei bisogno anche del tempo necessario a leggerlo tutto d'un fiato, come ai vecchi tempi.. ma ora potrei accontentarmi di qualche giorno)... sparate titolo, please.

 

Basta va, battere sulla tastiera mi ha finito di far congelare la mani, meglio che le scaldi.

 
 
 

chi di vicino ferisce.. di vicino perisce!

Post n°103 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da phorzia
 

 

Casa nuova, vicini nuovi.

 

Ho 28 e ho sempre vissuto con i miei genitori nella stessa casa. I vicini sono sempre stati i soliti e con loro ormai i rapporti si sono stretti e sono diventati quasi un prolungamento della famiglia.

 

Con la nuova dimora la scoperta del futuro vicinato si è trasformata in una cosa divertente, a tratti pure angosciante. Si perchè se da un lato entrambe le parti sono prese dalla reciproca curiosità di conoscersi, curiosare, capire che “persone sono” quelle che vivono al di là della finestra.. dall'altra nessuno si fa avanti, nessuno ha fatto il primo vero passo verso la conoscenza reciproca e spesso mi sento spiata.
Non so nemmeno come si chiamano le persone che mi circondano, e la cosa mi fa strano.

Per farvi intendere:
Sotto di noi vive una famiglia, non ho ancora capito bene da quanti componenti è composta.. tuttavia il loro giardino si apre sotto tre delle nostre finestre ed è inevitabile vedere ogni tanto qualcuno. Il personaggio che si vede maggiormente è una signora sulla sessantina dai capelli ricci color bianco sporco. Con lei vive un cane dal manto simile in tutto e per tutto alla chioma della signora. Ho battezzato entrambi con il nome BARUFFA. Sporadicamente si affaccia un' altra signora, più anziana della prima ma con i capelli sicuramente tinti.. non occorre vederla, lei si sente.. credo che abbia qualche disturbo mentale e che sia la madre di Baruffa. D'estate sotto la loro tettoia si annida un gruppetto di ragazzini sui 13-14 anni intenti a divertirsi con giochi in scatola, credo che uno di loro sia il Baruffa-nipote che coglie l'occasione di far visita alla nonna per far comunella.. mentre ogni tanto appare, soprattutto in orari di rientro da lavoro, un uomo.. il probabile Baruffa-marito. Abbiamo scambiato qualche parola con Baruffa in occasione del montaggio del montaggio dei nuovi impostoni alle finestre.. lei si affacciò per via del rumore del trapano.. le chiedemmo se per caso disturbavano e lei rispose con una battuta.. della serie “a quest'ora di certo no.. ma se continuate in nottata...”. E poi niente più.
Il giardino di Baruffa confina con quello di un altra villetta a due piani le cui scale esterne sono posizionate praticamente davanti alla finestra del nostro salotto e sfociano in una lunga terrazza che costeggia tutto il lato della casa, inevitabile vedere qualcuno ogni tanto. Qui il viavai è continuo, c'è parecchia gente.. ma la persona che si vede maggiormente è una donnina veramente anziana ed in gambissima per la sua età. Avrà circa un ottantina d'anni.. forse qualcosa di più, è magretta e porta i capelli, bianchi come la neve, sempre raccolti in una perfettissima cipolla fermata con delle spille. Sale e scende le scale che sembra un treno, le farà un centinaio d volte al giorno, si prende cura sia del gallo che vive in giardino (che io strozzerei volentieri ogni mattina) che del cane. Il suo hobby preferito è far finta di innaffiare le piante che ha sul terrazzo (tutte grasse, probabilmente presto chiederanno asilo politico o affogheranno) ogni volta che vede una delle nostre finestre aprirsi, tutto per apparire impegnata e spiarci, of course. Adora la musica lirica e spesso e volentieri canta a squarciagola. Non sappiamo il suo nome, ovviamente, l'abbiamo quindi battezzata : LA DONNINA DALLE CALZE AZZURRE. Questo perchè a gennaio, subito dopo fatto il contratto (probabilmente era il primo giorno che entravamo in casa), l'abbiamo vista salire su per le scale con un paio di calze coprenti color azzurro puffo e con ai piedi un paio di New Ballans, scarpe che da quando ha iniziato a fare freddo ha ripreso ad indossare. Da un lato adoro questa donna, mi ricorda la mia nonnina che, detto tra noi, sarà uno dei motivi per i quali il mio distacco dalla casa natia sarà decisamente doloroso. Dall'altro però la strozzerei insieme al suo gallo. Mi mette ansia, il fatto del dare l'acqua alle piante è solo uno degli episodi.. ogni occasione è buona per gettare un occhio alle nostre finestre, mi sento un po sotto una lente d'ingrandimento.
Sul nostro pianerottolo vive un postino e con lui abbiamo qualche rapporto (per fortuna) mentre sopra c'è Simone (l'unico nome che conosciamo) un ragazzo della nostra età che ha comprato poco prima di noi.. simpatico, alla mano e.. gnocco.. decisamente gnocco. Anche lui sta facendo dei lavoretti in casa proprio come noi, ci siamo gia messi d'accordo per una bella cena appena possibile, la cosa mi gusta assai.
Simone condivide il pianerottolo con una signora, single, che mai (e dico MAI) abbiamo visto. E' una pianista.. sappiamo quando è in casa perchè spesso suona il pianoforte, la cosa non mi disturba, anzi, ma sarei proprio curiosa di vederla. Per ora la chiamiamo o la Piansita.. o il Fantasma.

 

Che dite, devo fare come nei film che quando c'è una famiglia che si trasferisce
porta al vicinato delle torte per fare conoscenza?
(o era la rovescia?)

..peccato che noi non abbiamo ancora il forno..

 
 
 

se almeno nevicasse...

Post n°102 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da phorzia
 

 

Giorni fa non facevo che lamentarmi di questo autunno che tardava a venire.. ora sono qui, appena rientrata da lavoro, con i capelli ancora drizzati per il freddo allucinante che dimora all'esterno. Cavolo se è freddo. Io di solito amo queste temperature, stavolta però mi hanno un po fregata. L' abbassamento così veloce della colonnina di mercurio e l'azzeramento totale della mezza stagione che più amo mi hanno un po tagliato le gambe. Uscire di casa la mattina alle 7.30, inforcare il motorino e dirigersi a lavoro è una cosa difficilissima.. e quando sono sotto le lenzuola con la sveglia che suona e Panci stesa accanto a me che trema come una foglia al vento, anche se sotto il suo caldo plaid, bhe.. pagherei qualcuno che mi venisse ad incatenare al letto.

Il primo di ottobre ero scappata dalla calura eccessiva della mia ridente cittadina per rintanarmi in Alto Adige (ti amo, lo sai) dove il fresco mi aveva accolto spalancandomi le sue frizzantine braccia. La mattina ci si svegliava con 3 gradi e il ghiaccio sulla macchina, si partiva per le nostre escursioni e di pomeriggio si arrivava ai 15 gradi.. temperatura perfetta per me. La sera si rincasava che erano circa 7 gradi.. una goduria... e quando siamo rientrati in toscana il caldo ci ha uccisi, soprattutto perchè eravamo partiti dalla zona dolomitica tutti bardati con pile e giacchetti.. mentre qui, a casa, si stava a mezze maniche e pantaloncini corti. E ora? In una notte tutto è cambiato, è come se da agosto si fosse passati in nemmeno 12 ore a dicembre. Ho una certa età ormai, certi cambiamenti non li reggo più.

 

Nonostante tutto, continuo a preferire questo freddo alla calura abominevole di questa estate.

 

Ora mi aspetta un pomeriggio interessantissimo da imbianchina. Tre delle 4 pareti del salotto mi attendono per la seconda mano, ed il braccio mi fa male per le spennellate dei giorni scorsi. Ho scoperto di avere muscoli di cui non conoscevo minimamente l'esistenza.. e ora sono tutti li, a farmi male.
Abbiamo quasi finito di montare l'armadio. Il “cassone” è pronto, le mensole e i cassetti sono sistemati, ora dobbiamo cimentarci SOLAMENTE con il montaggio delle guide per le ante scorrevoli. Ho guardato un po le istruzioni ieri sera e mi sono spaventata, figuriamoci, a momenti non riesco a mettere insieme nemmeno le sorpresine dell'ovino kinder.

 

Il mio sarà un fine settimana di lavori alla futura dimora e di fiera del Peperoncino nel mio quasi ex comune di residenza, il vostro?
Buon WE a tutti, e che il Dio Pinguino sia con voi.

 
 
 

volevo restare là

Post n°101 pubblicato il 08 Ottobre 2009 da phorzia
 

 
 
 

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