Creato da agapan il 13/09/2013

La vita che vorrei..

Diario di una gatta un pò vagabonda ma per scelta.

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FERNANDO PESSOA

 

Felice è colui che dalla vita non esige più di quello che essa spontaneamente gli offre, facendosi guidare dall’istinto dei gatti, che cercano il sole quando c’è il sole e quando non c’è il sole, il caldo, dovunque esso sia.

 

AMOS OZ

Un gatto non farebbe mai amicizia con qualcuno che non è ben disposto verso di lui. I gatti non sbagliano mai sulle persone.

 

JEFFREY MOUSSAIEFF MASSON

Il gatto non si limita a provare soddisfazione: la emana e la trasmette. Impossibile trovarsi in presenza di un gatto soddisfatto e non venirne contagiati!

 

 

19 Ottobre 2013

Post n°7 pubblicato il 19 Ottobre 2013 da agapan

 

 

Un altro weekend climaticamente dolce, io passo molto del mio tempo a sonnecchiare perché la mia amata Milla non c’è stata quasi mai, per giorni è uscita  presto ed è tornata tardi anche se non mi ha fatto mancare le coccole e oggi non mi par vero vederla per casa.

Stamani, mi ero rassegnata a passare un’altra giornata ad aspettarla, è uscita di buon ora e anche senza far colazione.

In questi giorni la camomilla è scorsa a fiumi, so bene che quando fa mille cose e per non pensare.

Non bastano gli amici, il cinema, il teatro, le mostre d’arte e neanche la bibliomania (non so se è il termine giusto per chi svaligia librerie)… ma quando li leggerà tutti sti libri buttati sul letto con cui devo condividere il mio spazio preferito?

Non sono tranquilla e poi adesso canta anche in falsetto e se la memoria non mi inganna, cambia pure il testo : Avrei soltanto voglia di sapere, non cercarmi, che fine ha fatto e chi sta con lui, non pensarmi, se sente ancora freddo nella notte se ha tinto i suoi capelli oppure no

Santi lumi, qui mi tocca stare in campana, da troppi giorni ride per non piangere, indossa una corazza luccicante però dentro le sue notti insonni sento rumore di ferraglia.

So che questo mese non le piace e con febbraio li cancellerebbe volentieri dal calendario ma i suoi preferiti giugno e settembre son davvero troppo lontani.

Ieri ha lavato il mio trasportino ora è fuori all’aria ad asciugare, questo mi fa sperare che domani si va, dove non lo so, ma ve lo racconterò, intanto mi godo questo pomeriggio in due, con un “meraviglioso” film francese, un leggero pile indaco, una tavoletta di cioccolato e camomilla al bergamotto, lei sogna e io dormo.

Però quei suoi grandi occhi di pece, son spenti, per accenderli basterebbe che quel telefono suonasse la melodia di “Almost blue” …Perché il vuoto si riempie solo con quel che lo ha creato, il resto sono solo palliativi.(Agapan)

 
 
 

7 Ottobre 2013

Post n°6 pubblicato il 07 Ottobre 2013 da agapan

 

 

 

 

Eccolo il lunedi, e vedere la mia Camilla (che da oggi ribattezzo Milla), tornare a casa con il sorriso anche senza i suoi boccolosi ricci (pomeriggio di messa in piega) mi toglie un po' dell’ansia accumulata in questo lungo e tedioso fine settimana.

Roma si è bagnata abbastanza, pioggia a secchi e proprio in quell'umido venerdì sera, complice anche il grandioso film: “La tigre e la neve”, che si sono sdoganate le lacrime lungamente soffocate della mia amata e ho temuto di dover imparare a nuotare.

Caspita ragazzi, quando la nostalgia si incontra con la malinconia, si entra nel silenzio che rende fantasmi anche le anime più ottimiste.

E’ vero, non tutto il male viene per nuocere e io di coccole ne ho fatto scorta ma non è bello sentire più singhiozzi che parole e in certi momenti non c’è camomilla che basta che sia all’arancia o ai frutti di bosco.

Oggi va molto meglio e c’è persino lo spazio per uno scherzetto della mia Milla che strizzando l’occhio mi dice : Sai Agapan, c’è un certo Zucchero che ha scritto un libro: “Sette vite e un grande amore - memorie di un gatto (Lena Divani) e stasera nelle pubblicità del mio amato Montalbano, inforco i miei bizzarri occhiali con cui adori giocare e te ne leggo qualche riga. Che ne dici?

Che devo dire, va bene, spero solo che non mi mette sonno come la tv, io pur di vederla così tranquilla mi farei leggere anche “Guerra e pace”.

A volte, cari miei, mi sento molto fortunata, perché proprio quando pensi che intorno è solo buio che si accende una lucina e giorno dopo giorno illumina il cammino e se hai accanto qualcuno che ti fa sentire importante è gioia vera e riempie la vita(Agapan)

 

 

 
 
 

3 ottobre 2013

Post n°5 pubblicato il 03 Ottobre 2013 da agapan

 

 

 

Roma si è svegliata ancora con il sole ed è dolce pensare che son tornate le famigerate ottobrate, sembrano lontani i temporali di qualche giorno fa.

Sono stati giorni pieni di ansia e silenzi, la mia Camilla ha messo sottosopra la casa e non è un buon segno. Ha preparato un po’ di cose con la scusa di voler essere d’aiuto alla sua amica che si occupa di solidarietà ma chissà perché ma ho visto dar via cose che solo qualche tempo fa erano fonte di sorrisi.

Bah, valle a capire queste anime tormentate! Io so solo che ieri ha salutato il mattino con il caffè dopo giorni ubriacati di camomilla e oggi in cucina c’era odore di arance e non credo che nel tazzone ci fosse liquido nero.

Come sempre la vedo uscire, si veste di buonumore ma torna con gli occhioni velati di malinconia. Riempie i suoi giorni di lavoro fino allo sfinimento, si rilassa con passeggiate, mostre, cinema e happy hour con gli amici ma torna sempre a casa, da quando son qui io non ricordo che mi abbia lasciata sola una sera.

Passiamo le serate a farci compagnia, se legge commenta con me, se telefona finge serenità e in quanto alla tv abbiamo degli appuntamenti fissi.

Il Martedì il suo telefilm preferito per deliziarsi gli occhi con Simon.

Il Mercoledì l’immancabile Montalbano che spesso la fa piangere per nostalgia.

Il Giovedì, per fortuna, c’è la professoressa che la fa sorridere.

Negli altri giorni quando non si inventa altro, film e documentari a volontà.

Per sano egoismo mi piace pensare che non esce anche per non lasciarmi sola ma poi mi auguro che presto toglierà la polvere dal suo trolley  anche perché anche il mio trasportino adora cambiare aria. So che le carezze per me sono inversamente proporzionali al suo umore ma io vorrei per lei mari di sorrisi e sentirle dire:”Invece di una donna che ama qualcun altro tanto da soffrirne, voglio essere una donna che ama abbastanza se stessa da non voler più soffrire”.
(da Donne che amano troppo di Robin Norwood) 
 

 
 
 

27 Settembre 2013

Post n°4 pubblicato il 27 Settembre 2013 da agapan

Oggi è stato un giorno diverso perché la sveglia delle 6 e 40 non ha suonato anche se Camilla si è svegliata più volte e io con lei, un'altra notte di pensieri e di sogni poco piacevoli.

Il suo silenzio a volte diventa pesante, mi crea ansia e paradossalmente solo quando non beve camomilla, ma caffè, io mi sento tranquilla.

Stamani niente lavoro, weekend lungo, quindi si è concessa una bella colazione a base di biscotti e latte e ne ho avuto un lauto assaggio anch'io.

Fuori questo sole settembrino mette voglia di andare al mare e quando le ho visto indossare tuta e scarpe da passeggio, mi si sono drizzati i baffi.

Si, siamo uscite e al mare ci siamo andate per davvero.

Zaino, telo ma niente costume quindi o si passeggia o si cerca un posticino tranquillo tra ombra e sole.

Non c’era traffico e dopo 20 minuti l’aria di mare ci ha fatto starnutire all’unisono e a me ha messo addosso la voglia di una corsetta.

Camilla è un’instancabile chiacchierona ma in questo periodo toglie persino la suoneria al telefono e a volte quando legge certi sms diventa triste e sospira e mi dice sempre la frase  “I rimpianti sono una perdita di tempo, frammenti del passato che inibiscono il presente” (dal film Sotto il sole di Toscana)

In spiaggia c’era poca gente, e mi piace sonnecchiare mentre lei ha la testa altrove, pare intenta nella lettura ma mi piacerebbe chiederle come mai non cambia pagina, fingo di non vedere alzo la coda e lei mi accarezza.

So che non si sente sola, ma io a differenza di “qualcuno” ci sono e la proteggerò.

Che bello questo venerdì, sarà il rumore e il profumo del mare che regala questo senso di pace...vorrei durasse più che mai. (Agapan)

 
 
 

21 Settembre 2013

Post n°3 pubblicato il 21 Settembre 2013 da agapan

 

 

 

Ed eccolo questo nuovo fine settimana, si inizia con un bel caffè e dei biscotti al limone, Camilla è seduta sulla sedia a sdraio che ancora troneggia in terrazza e io mi stiraccio sul tavolino godendo di questo sole tiepido che fa venir voglia di passeggiata.. un' occhiata e per la mia felicità, mi dice: "Che ne pensi di una passeggiata al mare?"

Preparato e il trasportino che profuma di sapone marsiglia e si parte…

Ma questa non è la via del mare, come al solito, poche idee e confuse… conosco il tragitto e non mi dispiace sgambettare un po' tra il verde di villa Phampili (lei sa che non mi allontano mai troppo e poi il mio collarino blu ha un microchip se dovessi perdere l’orientamento).

Ecco a cosa serviva il plaid e il libro!

Non c’è molta gente di mattina, qualche coppia che vuol godersi il sole settembrino, quei qualcuno che vogliono provare a stare in forma e chi come noi ha voglia di aria fresca prima di pranzo.

Come sempre, qualche curioso si avvicina e le chiede di me, ma Camilla con un sorriso e poche parole fa bene intendere che non ha voglia di conversazione.

Lei ama questo posto, dove ritrova passato e presente e leggere la rilassa più di ogni cosa.

Ogni tanto, mi guarda e mi rilegge qualche frase a bassa voce: Ci innamoriamo di minuzie, riflessi in cui vediamo l’atra persona come pensiamo che nessuna l’abbia mai vista e mai la potrà vedere, e custodiamo questi attimi di unicità in forma d’immagine, anche se negli anni sbiadisce…(tratto da Mancarsi di D. De Silva).

Beh, non è quel che legge che mi preoccupa ma i suoi malinconici pensieri, meglio se provo a distrarla con un po’ di capriole, scommettiamo che le torna il buonumore?

Magari, dopo, arriviamo pure fino al laghetto per vedere i cigni, le anitre e le tartarughe.

Sento che pensa ai giorni, sui giorni ma sa che nel contarli c’è sempre un allontanarsi dal peggio per avvicinarsi al meglio e la malinconia  è solo il tragitto obbligato verso il futuro.

Buon weekend a me a Camille e a chi mi leggerà.

 
 
 

Martedì 17 settembre.

Post n°2 pubblicato il 17 Settembre 2013 da agapan

 

 

Oggi non è un giorno come un altro le dosi di carezze stamattina erano doppie, niente caffè ma camomilla alla cannella e questo non depone bene.

Questa notte Camilla si è rigirata nel letto mille volte, attorcigliandosi nei sui pensieri e meno male che dice di amare il 17, che non è superstiziosa e che mi avrebbe amata anche se il mio pelo fosse stato nero!?

Alle 7 era già pronta per uscire, jeans, camicia bianca e scarpe da running, quindi oggi Roma diventa palcoscenico di un vano anniversario…

Però a me è sembrata serena, aveva gli occhi languidi ma canticchiava: "E salgo ancora in alto perché è lì che c’eri tu. Ma ora serve il coraggio per me di guardare giù".

Mah, mi chiedo: “canta per non pensare o pensa per non cantare?”

Il mio pensiero mi dice che non basteranno mille camomille o questa giornata di tiepido sole per cancellare il ricordo di tempi che non torneranno, ma lei nel suo cuore sa che... Cosa può cambiare un giorno grigio dentro un anno azzurro?

Passerà, vedrai passerà…tutto passa.

Buon lavoro Camilla, torna presto…io ti aspetto. (Agapan)

 
 
 

Domenica 15 settembre...

Post n°1 pubblicato il 15 Settembre 2013 da agapan

Son passate due settimane ma a me sembra di esser qui da tutta la vita, questa casa ha la pace che io cercavo, pullula di vita e di buoni sentimenti come quelli che contiene la corazza della mia padroncina.

Comincio ogni giorno con lei che prima di uscire mi lascia una buona dose di coccole, profumano di caffè bevuto in piedi mentre guarda il sole che illumina la sua terrazza ancor piena di fiori. Io è lì che passerò gran parte del giorno nella mia principesca cesta a sonnecchiare in attesa del suo ritorno.

Oggi è a casa, con un gran mal di testa, ha rinunciato alle vacanze ma non si lamenta, trova sempre qualcosa da fare, chiacchiere con le amiche, scrive, legge ma a volte rompe il silenzio, tirando su il naso, per trattenere quelle lacrime che copiose vorrebbero sgorgare. Sono giorni che le reprime legandole strette all’orgoglio.

Abbiamo passato il pomeriggio piovoso a guardare uno di quei film francesi che a me fanno venir un gran sonno ma che a lei l’aiutano a non pensare, accoccolata sul divano, accanto a lei che come sempre beve una camomilla, oggi,  allo zenzero (adora le spezie).

Spenderemo insieme le ore della sera e poi felice mi addormenterò in un angolino del suo azzurro letto, intanto vigilo su di lei e grafferei di cuore quell’anima nera che le avvelena i pensieri, a volte certi umani sono incomprensibili. Camilla cara, arriveranno giorni migliori basta solo riempire l’attesa di piccole e dolci cose… (Agapan)

 

 
 
 

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GINO PAOLI

C'era una volta una gatta
che aveva una macchia nera sul muso
e una vecchia soffitta vicino al mare
con una finestra a un passo dal cielo blu

Se la chitarra suonavo
la gatta faceva le fusa
ed una stellina scendeva vicina
poi mi sorrideva e se ne tornava su.

Ora non abito più là
tutto è cambiato, non abito più là
ho una casa bellissima
bellissima come vuoi tu.

Ma ho ripensato a una gatta
che aveva una macchia nera sul muso
a una vecchia soffitta vicino al mare
con una stellina che ora non vedo più.

 

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JEFFREY MOUSSAIEFF MASSON

 

Come tutti sanno, a differenza del sorriso di un essere umano, le fusa non possono essere false.

 
 
 

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