Tokio Hotel

Ebbene cari miei, finalmente si iniziano a far sentire in Italia come si deve! Su 105.net gli hanno dedicato lo speciale, potete vedere il video "Monsoon" e vedere il promo del Festivalbar ma non finisce qui! Potete ascoltare le canzoni dell'album "Scream" e vincere il CD facendo un gioco! Per lo speciale cliccate qui: Click!. Trovate anche delle foto!

In Germania, la loro patria, sono il fenomeno rock più importante degli ultimi vent’anni; in Francia, Austria, Svizzera e in gran parte dell’Europa dell’est hanno trionfato appropriandosi del top delle classifiche e di numerosi riconoscimenti. Ora che la bomba Tokio Hotel è innescata anche in Italia e Spagna, Bill Kaulitz (voce), il suo gemello Tom (chitarra), Georg Listing (basso) e Gustav Schafer (batteria), non ancora maggiorenni, si preparano a conquistare il mercato britannico e quello americano. L’asso nella manica è Scream, l’album di debutto in inglese che unisce nuove versioni delle hit tratte dai primi due best-seller in tedesco - Durch den monsun (“Attraverso il monsone”, del 2005) e Zimmer 483 (“Stanza 483”, del 2006) - a canzoni del tutto inedite.


Un rigurgito della boy-band-era? Un cd usa e getta? Nient’affatto: una tracklist rock di grande potenza sostenuta da riff esplosivi e dominata dalla voce di Bill, una creatura androgina piena di vigore e talento. Col suo look eccentrico forse ispirato ai manga giapponesi e con l’energia positiva profusa in ogni esibizione, questo giovanissimo frontman ha catalizzato l’attenzione di giovanissime e giovanissimi. Li ha stregati, sedotti. Ed è riuscito a farlo senza alcuna malizia. Cantando di se e dei propri sogni, come se cantasse dei loro.


Quello dei Tokio Hotel è un sortilegio rock stilisticamente maturo, ma percorso da una purezza adolescenziale che trasforma le canzoni di Scream, cioè “Grido”, “Urlo”, in linguaggio universale. Dietro a questo miracolo musicale c’è un team illustre formato da David Roth, Peter Hoffman, David Jost e Patrick Benzner (Mötley Crue, Falco, Faith Hill ecc..) e una gavetta cominciata a Magdeburgo, in Germania, quasi sei anni fa, quando il patrigno dei Kaulitz, che allora erano dodicenni, li spinse a unirsi a Gustav e Georg perché formassero la loro prima band, i Devilish. Non ci volle molto tempo perché qualcuno li notasse è perché arrivasse il contratto con la Sony, poi rescisso in favore di un altro colosso discografico, la Universal.

Il nome Tokio Hotel? “..Tokio, perché ci piacciono le grandi metropoli e perché suona bene”, ha spiegato Bill, “Hotel invece deriva dal fatto che spesso dormiamo negli alberghi..”. Cristallino e, va detto, centrato. Come il singolo che ha incantato i fan italiani, Monsoon, una gemma pop/rock che, insieme al video girato dal regista Daniel Siegler a Città del Capo, in Sud Africa, è entrato prepotentemente nell’alta rotazione radiofonica e televisiva. Affermandosi come il brano più acclamato della nuova edizione del Festivalbar.

Ed è solo l’inizio..

Vi lascio con un Fan Video su Bill Kaulitz:





(è troppo bello, secondo me ha fatto il patto col diavolo Ahuha xD)