angoloprivato

Ero seduto in poltrona … un momentino fa e, come al solito, avevo lasciato libera la fantasia … Di solito riesco a raggiungere senza fatica la prima soglia delle sfere celesti e vorrei spingermi più in là ma la curiosità è trattenuta dal timore dell’ignoto e dopo qualche minuto mi ritrovo in me stesso avvolto nella tranquillità della mia casa. Questa volta, senza neppure sapere come e perché, superando d’un botto tutte le sfere, mi sono trovato proiettato in un universo sconosciuto e, anziché tornare, come al solito, nei miei ambiti normali, son ruzzolato nel bel mezzo di una aiuola e sto cercando di capire cosa mi è successo e dove mi trovo. Mi guardo intorno. Sono in un paese come tanti altri. La strada principale corre tra due file di case . Gente che va e che viene , i negozi, una fontana che intravedo appena. Ho la sensazione di esserci già stato e i visi delle persone che mi passano accanto paiono conosciuti anche se sono certo del contrario. Una figura femminile attrae la mia attenzione. E’ ancora lontana ma si sta avvicinando e cammina a fatica trascinando una borsa incredibilmente grande … Ormai è giunta qui vicina a me. Incurante di ogni cosa si ferma e si siede per terra con la borsa tra le gambe. Stupito la guardo. E’ una magnifica signora … lo sguardo fiero … il portamento sicuro di una guerriera … una donna abituata a lottare! Apre la borsa ed estrae ad uno ad uno tutti i pesanti ricordi che conteneva abbandonandoli sul ciglio della via. Ecco una donna che desidera vivere il suo presente e si è liberata dal ciarpame accumulato nella vita … penso. Mentre si rialza e riprende la borsa vuota si accorge della mia presenza, mi guarda e sorpresa mi riconosce: “ Fulvio, - grida - ma che ci fai qui ? ” Ancora incredulo, scioccamente, le rispondo: “Giovanna … so che ti parrà assurdo … ci credi se ti rispondo che non lo so neppure io? “.