Creato da carpediem56maestral0 il 23/09/2006

come le nuvole

le guardi e credi di poter parlare di loro, di aver catturato la loro essenza ed ecco che sono altro e ancora altro e non le puoi incasellare, descrivere e neppure toccare...

 

 

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Post N° 341

Post n°341 pubblicato il 14 Maggio 2008 da carpediem56maestral0
 
Tag: Lorena

  “L’omicidio è sempre un errore: non si deve mai fare niente di cui non si possa poi parlare in un dopo cena”   (Oscar Wilde)

 

Oggi leggendo i giornali ho realizzato di soffrire di inesplicabili e inattuali tabù…

Di essere fuori contesto, fuori moda, fuori tempo…

Sopravvivono in me antiche resistenze,  retaggi di epoche diverse.

Atavici freni inibitori, stupide paure ancestrali, impolverati sensi morali, repulsioni immotivate, abitano il mio animo….

Tutto ciò mi impedisce di comprendere fino in fondo, di entrare a pieno titolo nel nuovo modo di sentire dei giovani abitanti del pianeta azzurro.

 

Il fatto è che (ho fatto mente locale e ne sono certa), non riuscirei a premeditare e realizzare l’uccisione di un essere umano.     

A maggior ragione se lo conosco e non mi ha fatto nulla, tranne minacciare il mio status quo.        

A maggior ragione se non sono un sicario della mafia, un killer specializzato, un professionista del crimine.

Figuratevi che mi farebbe impressione colpirlo a calci e pugni e avrei resistenza a stringergli il collo con un filo elettrico….

Assurdamente mi farebbe senso avvertire il dibattersi del poveretto mentre cerca di riprendere fiato, mi si stringerebbe il cuore nel guardarlo piangere e non sopporterei di leggere nei suoi occhi il terrore.

Dopo averlo ucciso avrei ancora una irrazionale reverenza nei confronti delle sue spoglie mortali e, questo ciarpame morale, non mi consentirebbe di essere disinvolta mentre lo spoglio dei suoi indumenti, lo trascino per 50 metri e dò fuoco alla sua carne immota….

Girerei la faccia di lato nel vedere la pelle accartocciarsi e sarei costretta a turarmi il naso quando l’odore acre di bruciato cominciasse a spandersi nell’aria…

Ne mi verrebbe facile legarlo a delle pietre e gettarlo in fondo ad un pozzo…

Credo che, anche adesso che sono abbondantemente adulta, avrei difficoltà a gestire la morte di un altro essere umano....A maggior ragione se, di anni, ne avessi 15 o 16 .

Ho la convinzione, probabilmente immotivata, che uccidere un uomo non sia operazione semplice, ne asettica, ne poco faticosa o incruenta.

Eppure tre ragazzini di Niscemi, senza alcun precedente a loro carico, hanno realizzato un omicidio dopo averlo ben bene pianificato e, ops, hanno ucciso una loro coetanea.

L’hanno prima portata in una desolata campagna, hanno abusato di lei, l’hanno picchiata “per stordirla”,  l’hanno strangolata, spogliata, bruciato il corpo e lo hanno gettato nel fondo di un pozzo.

Terminata l’operazione, se ne sono tornati alla loro vita di sempre, quella di studenti, ragazzi che mangiano la pizza con gli amici e guardano la televisione.    

Dai salotti di casa hanno ascoltato l’accorato appello del padre in lacrime che prometteva, per quella da lui creduta una fuga col moroso, totale perdono e comprensione purchè tornasse a casa.

                                         

Loro hanno ascoltato, hanno visto le immagini, sentito i commenti del paese, ma nulla nel loro cuore si è mosso, nulla ha dato segni di sofferenza, nulla è mutato nel tran tran della loro vita.

Nulla, tranne i telefonini, improvvisamente sovraffollati e bollenti per i frenetici messaggi tra i tre compari….

I telefonini, oramai unici testimoni e partecipi delle efferatezze di questi bambini mal cresciuti…

A volte, mi sento una aliena.    A volte ho difficoltà a capire.

                             

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Commenti al Post:
dennydani
dennydani il 14/05/08 alle 18:56 via WEB
Anchio credo che nn potrei mai, a parte per difendere la mia famiglia chiaramente o se mi permetti il sorriso a parte l'inquilino di sotto che per hobbies suona la fisasrmonica.Che dire quandero ragazzo c'eran forse più matti piu serial killer e probabilmente piu o meno gli stessi omocidi,la differenza mi pare ora che sia che gente a "modo",sana,"coscienzosa",di cosidetta buona famiglia tranquillamente commette un omicidio come per quasi un gioco,che dire,legarli e lasciarli in una stanza soli con i parenti amici dell'uccisa sarebbe quasi più giusto di ciò che sarà,cioè che tra sentenze poco forti,buona condotta eccetera tra dieci anni saran di nuovo in giro,e questa è una doppia ingiustizia,la poveretta tra 10 anni nn ci sarà quindi perchè loro si?Ciao da Dani.
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 14/05/08 alle 19:19 via WEB
E' analoga alla vicenda della settimana scorsa dei naziskin di Verona. Io davvero sono preoccupata, seppure come famiglie ci impegneremo a dare dei valori ai nostri figli, se cercheremo di fargli frequentare buone scuole, conosceremo i loro amici, comunque questi ragazzi in che mondo vivranno? I trentenni sono in crisi, i quarantenni pure, i sessantenni lasciano la moglie e si sposano la ventenne romena più simile nel modo di pensare all'italiana di 40 anni fa (oltrechè più giovane), i ragazzi vivono di telefonini, ecstasy e moda. O toccheremo il fondo e ricominceremo a salire o aveva ragione Nostradamus e termineremo di esistere.
 
 
Orckidea
Orckidea il 15/05/08 alle 20:25 via WEB
non è molto vicina invece, qui parliamo di ragazzini di un remoto paese siciliano, dove la vita scorre ad un ritmo differente dalla moderna Verona, laddove serpeggia un odio represso verso non si sa chi. Qui siamo in Sicilia, il paese dell'onore, dove mai penseresti ad una tale efferatezza. Mi vien da pensare che quei ragazzi non hanno la più pallida idea della gravità di ciò che hanno fatto, per la povera ragazza, e per loro. Hanno commesso quattro omicidi.. la loro vità come la conoscevano prima è finita. Nei loro animi sorgerà il terrore per quello che hanno fatto ... sorgerà non credere che non accada!!!
 
tiamoetiamo
tiamoetiamo il 14/05/08 alle 22:10 via WEB
mi domando...a parte la tecnologia...(ai miei tempi non c'erano i cellulari)...ma questi figli chi li ha generati?....Dove sono i genitori di una volta, che per una sciocchezza ce la facevano sotto... dalla paura? Un abbraccio Luna
 
Tesi89
Tesi89 il 14/05/08 alle 22:35 via WEB
Io cerco di capire,ma proprio non ci riesco...ragazzini dell'età di mia figlio che agiscono con la consumata abilità e freddezza di un killer di professione...ma che sta succedendo?Come li cresciamo ,i nostri figli?Convinti che premeditare l'uccisione di una persona sia come chiudere i vetri dietro una insetto fastidioso che non vuoi più vedere per casa,sbatti la finestra e tutto finisce lì?...Sono preoccupata,ho appena visto il tg e sono convinta una volta di più che questi adolescenti hanno fortemente bisogno di un'educazione morale che nasca dalla famiglia...perdonami la tirata,ma sono davvero sconcertata...Buona notte.
 
ilmondodiAle
ilmondodiAle il 14/05/08 alle 22:53 via WEB
Sono profondamente scossa da questo episodio. Non trovo risposte ai perchè che mi vengono in mente...Penso e ripenso, sono certa che neanche io sarei mai capace di uccidere una persona, e, come me, tanti altri hanno questa certezza. Eppure questi ragazzi sono nostri, potrebbero essere figli di ciascuno di noi...E' possibile che la supremazia dell'apparire sull'essere possa rendere capaci di tali efferatezze?? Io sono veramente spaventata, non lo so dove finiremo di questo passo, ma probabilmente arriveremo ad aver paura di chiunque e questa non mi sembra vita...
 
lakonikos
lakonikos il 15/05/08 alle 00:24 via WEB
Sono convinto che l'origine di certe efferatezze sia la paura, compresa la paura di dover rendere conto alla famiglia. Un comportamento all'opposto di quei ragazzi che si suicidano per un brutto voto. Ma con la stessa origine. Difficile lavoro quello del genitore. Mi dicono.
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 15/05/08 alle 09:19 via WEB
Leggendo il tuo post proprio oggi, dopo altre brutte notizie qui da noi, cioè un uomo che ha ucciso sua figlia e sua moglie per poi farsi un viaggio di 200 km per li uccidere suocera e suocero, altro viaggio di qualche km per uccidere suo padre e poi tornare a Vienna a fare la denuncia ... non so più cosa pensare. Sono fuori moda anch'io probabilmente ma meglio fuori moda che talmente fuori testa!!!! Un bacio
 
stranieronellanotte
stranieronellanotte il 15/05/08 alle 09:35 via WEB
difficile ma è successo, sta storia mi ha sconvolto. la crudeltà banale di questi tre coglioni ragazzini mi ha lasciato senza parole. e poi vivono come non fosse successo nulla. e oggi ho letto il resoconto di uno di loro, mi si è ghiacciato il sangue nelle ven premeditare e poi fare quello che hanno fatto e poi far finta di niente, o forse non far finta, per loro proprio non è successo niente di strano.dare valore zero alla vita di una persona. siamo cattivi, l'uomo è cattivo non ci sono altre spiegazioni. però consoliamoci, adesso, tra qualche mese al processo costoro diventeranno poveri ragazzi per bene che ci impietosiranno, i loro avvocati faranno passare la povera ragazza per una poco di buono e la condanna sarà al massimo sei sette anni, e dopo uno o due saranno messi fuori ai servizi sociali. che bel mondo da vivere.
 
AbrahamVanElsing
AbrahamVanElsing il 15/05/08 alle 11:25 via WEB
Non trovo parole, sono letteralmente "assintumàto".
Mi chiedo soltanto che generazione di mostri abbiamo cresciuto.
Non so nulla di domani, se non che saranno tempi troppo difficili da vivere.
cià.
 
soloperituoiocc_1968
soloperituoiocc_1968 il 15/05/08 alle 12:54 via WEB
Ho lavorato per circa 4 anni in un carcere minorile e ho conosciuto di persona questi "orrori", ho cercato di esplorare le loro menti, ho provato a cercare cosa ci fosse di sbagliato nel loro piccolo passato di bambini e poi di adolescenti... e spesso, troppo spesso mi sono trovata di fronte al "nulla".
E allora le diagnosi sono due: o la "malattia" è troppo grave e avviene la rimozione assoluta e su questo si può lavorare, oppure ci troviamo di fronte a fenomeni di emulazione, e qui diventa difficilissimo fare capire "al nulla" quanto sia grave quello che hanno compiuto.
E in questo caso ci troviamo di fronte a quelli che Abraham ha giustamente definito una generazione di mostri.
Dirti buona giornata mi sembra quasi blasfemo in questo caso.
Un abbraccio. Chiara
 
upmarine
upmarine il 15/05/08 alle 13:58 via WEB
Ho letto il tuo post in stato di trance, e il commento di farfallina Ale. No, non sono figli nostri. I nostri figli li seguiamo in tutti i loro passi, non hanno respirato una sola molecola di ossigeno senza che insieme non gli sia entrato anche il nostro esempio. Mi dispiace ma loro non sono alieni nati da una mutazione genetica. Si tratta di ragazzi abbandonati a loro stessi abituati dalle televisioni a convivere con la violenza senza essere in grado di discernere il male dal bene. Perché a loro manca la famiglia (presenza non fisica ma morale) che abbia saputo dire fin dal principio "NO" quando era il momento di dirlo. Chissà perché quando sento di queste notizie divento filomaoista come Brunetta: colpirne uno per educarne cento. E quando parlo di colpirne uno intendo buttarlo in un pozzo profondo cento metri e lasciarlo li a pane ed acqua per tutta la vita.
 
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 15/05/08 alle 22:05 via WEB
Mi posiziono qua, perché questo commento di UP mi ha fatto pensare 'E se uno di questi assassini fosse mio figlio? Se uno dei miei 3 angioletti (modo classico di chiamare i figlioli) fosse un diavoletto? Come ci sentiremmo noi genitori che li abbiamo amati da sempre, vegliati quando stavano male, incoraggiati quando provavano qualcosa di nuovo, sopportati quand'erano noiosi, guardato la televisione con loro per fargli capire che era solo finzione, e... e... e fanno con e per i figli, se scoprissimo che sono degli assassini che nulla hanno in comune coi bambini che abbiamo allevato? beh, sto ancora cercando le risposte, mi vengono solo altre domande. La soluzione di UP mi sembra equa ed equilibrata. ciao
 
anna0772
anna0772 il 15/05/08 alle 15:09 via WEB
Colpisce piu` di tutto che questi ragazzi non "sentano" niente in apparenza, ne` compassione, ne` dolore, ne` pieta`, ne` schifo, ne` ribrezzo... sono degli automi privi di sentimenti... siamo un po` tutti piu` o meno anestetizzati nei sentimenti .. secondo me il grado di anestetizzazione e` direttamente proporzionale al "dolore emotivo" alla "mancanza d`amore" dovuta subire nella famiglia di origine, e deve essere struttura difensiva perche` altrimenti io non me lo spiego...
 
lilith_0404
lilith_0404 il 15/05/08 alle 18:14 via WEB
mi domando sempre, di fronte a questo genere di notizia, a come mi sentirei se fossi la madre, o la sorella di uno di quei ragazzi... mia mamma soleva dirmi che 'quando si taglia il naso, sanguina la bocca' e credo che non potrei evitare di sentirmi 'corresponsabile' di quello che hanno fatto, e di provare vergogna e orrore per loro e per me...
 
d_dap
d_dap il 15/05/08 alle 21:08 via WEB
nn so che dire... davvero non so che pensare.... in risposta a un post di tesi89 ho parlato di un buco nella mente che non permette di ragionare per un attimo, ed è per questo che nutro una speranza... un sogno... che un domani piuttosto prossimo un mente eccelsa scopra un vaccino contro tutti i buchi neri del mondo......nel frattempo penso a 4 famiglie e a come in un attimo la loro vita sia cambiata e mi piange il cuore!!!
 
 
d_dap
d_dap il 15/05/08 alle 21:21 via WEB
nella speranza che esca giusto rettificotesi89
 
vi_di
vi_di il 15/05/08 alle 21:10 via WEB
Allora, io in questi giorni sono molto in conflitto con me stessa. E con la società. E con la politica. In conflitto con me stessa perché mi chiedo come ho fatto a ridurre il mio mondo in questo stato pietoso, io che appartengo alla generazione che voleva cambiarlo in meglio, il mondo. Con la società che è diventata intollerante rispetto agli stranieri e crea i 'mostri' quando la violenza viene dall'extracomunitario, dal diverso, ma quando poi la violenza viene dai 'nostri' fa le analisi psicologiche e trova giustificazioni e motivazioni e scusanti. Con la politica che non è più in grado di dare risposte che non siano ronde ed espulsioni e che, a fronte di una società in cui la famiglia non è più una comunità educante, taglia la scuola, ultimo baluardo educativo rimasto.
Tutta questa conflittualità non mi fa essere 'buona' con questi ragazzi, e nemmeno comprensiva, e nemmeno mi fa pensare che potrebbero essere figli miei. Sono diventata stronza, credo, ma l'unico pensiero che mi viene è che poteva essere mia figlia la povera ragazza uccisa. Perché io ai miei figli ho insegnato il rispetto per la vita, per se stessi e per gli altri, e la non violenza e la tolleranza. E ho sbagliato, perché insegnando queste cose ne ho fatto delle perfette vittime. Oggi il mondo è dei violenti, degli arroganti, dei bulli: per loro si trovano le scusanti; per le vittime resta solo la possibilità di subìre.
Scusa, so che quel che ho scritto è un po' sconclusionato, ma sono fuori di me rispetto a queste storie di ordinaria follia, per le quali l'opinione pubblica non si indigna come quando la violenza la fa il rumeno: forse perché qua gli stronzi li abbiamo fatti noi, non li possiamo rimettere sui gommoni!
 
hulla60
hulla60 il 15/05/08 alle 21:52 via WEB
era meglio quando ci si faceva le canne,altro che generazione sconvolta!!!!
 
fosco6
fosco6 il 15/05/08 alle 22:35 via WEB
Francamente non so che dire...è talmente assurdo quello che hanno fatto che quasi mi rifiuto di ammettere che sia vero...Ciao...CARLO!
 
annisexanta
annisexanta il 15/05/08 alle 23:31 via WEB
La vignetta di Altan è altamente (d)istruttiva per certi giovani d'oggi, sigh ;°(((
 
palladisole
palladisole il 16/05/08 alle 12:09 via WEB
io sono senza parole
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/05/08 alle 15:18 via WEB
La difficoltà l'abbiamo tutti cara e tutti ci interroghiamo "e se succedesse a me, con uno dei miei figli?" Almeno, io me lo sono chiesta... anzi, gliel'ho chiesto, dopo il fatto di Verona. Sai cosa mi ha risposto il grande? Mamma, la famiglia ha sempre la responsabilità (e qui non ti dico la paura) però ad esempio io non sono così; e io, e perchè non sei cosi? voglio dire, mica ti ho mai detto esplicitamente "non si ammazza la gente"... no mamma, replica lui, mi hai insegnato che la violenza non è una cosa giusta, cioè, magari certi genitori, senza volerlo, insegnano "la" violenza... cioè tu mi hai insegnato l'importanza della NON violenza. Quindi forse, sui giovani, passa prima un discorso fatto di intolleranza e di odio, di qualsiasi tipo. Per quello mi spaventa ciò che sta succedendo al nostro paese carpe....
 
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