Creato da HO.PERSO.LA.DENTIERA il 04/12/2006
Se io non brucio e Tu non ardi, se tutti e due non prenderemo fuoco, chi mai dissiperà le tenebre? (NAZIM HIKMET)

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MANIFESTO DEL BLOG

Questo Blog non è una Segreteria di Partito! Pur avendo delle convinzioni personali, l'autore non disdegna di accogliere chi la pensa diversamente. Non aspettatevi costrutti di chissà quali qualità: qui si scrive per il piacere di farlo, ma, soprattutto, per confrontarsi, discutere e capire.
I contenuti di questo Blog non seguono una rotta predefinita. Navigando nel mare delle idee, veleggio lì, dove mi portano le emozioni: attualità, pensieri sparsi, divagazioni e parentesi infinite, ma, anche,
sproloqui e cazzate intimiste...perchè no?
Il Blog sarà aggiornato senza alcuna periodicità ed attraverserà periodi comatosi: vivo, lavoro, amo, sorrido e piango, ma certo,
non mi sveglio alle cinque per scrivere un post.
Le immagini presenti nel Blog sono state talvolta reperite dalla rete; quelle a firma k.a.j.a.l, sono state da me create utilizzando materiale prelevato dal web.

Potete fumare, ubriacarvi, bivaccare in questo Blog e riprodurne i contenuti, a condizione di citare la fonte ed indicare l'url. Però sia chiara una cosa...questa è casa mia...

quindi non sporcate !!!!

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"Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro, in perpetuo volo.
La vita la sfioro,
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina.
ma il mio destino
è vivere balenando in burrasca."

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Tu sei responsabile della tua rosa.
Va a rivedere le rose
ti accorgerai che la tua

è unica al mondo.

 


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Una palabra entonces, una sonrisa bastan.
Y estoy alegre,
alegre de que no sea cierto.

 

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"E adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino,
ovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre alla follia,
ma una vita senza senso è la tortura dell'irrequietezza e del vano desiderio"

 


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Vivere
col sole negli occhi.


 

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Dopo un pò comprenderai la sottile differenza fra stringere una mano ed incatenare un'anima, e comprenderai che amore non significa dipendenza e che compagnia non significa sicurezza.


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Incomincerai a comprendere che i baci non sono contratti ed i doni non sono promesse, e incomincerai ad accettare le sconfitte a testa alta e con gli occhi bene aperti, con la compostezza di un adulto e non con il dolore di un bimbo.


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E imparerai a tracciare la strada sull'oggi, perchè il terreno del domani è troppo incerto per essere pianificato.
Dopo un pò comprenderai che persino il sole può bruciare se ne prendi troppo.


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Allora, cura il tuo giardino ed abbellisci la tua anima, senza aspettare che qualcuno ti regali dei fiori.
E imparerai che puoi veramente farcela, che sei veramente forte e che vali veramente molto!

Veronica A. Shoffstall


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Il paradosso del nostro tempo nella storia è che abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse, autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.
Spendiamo di più, ma abbiamo meno, comperiamo di più, ma godiamo meno. Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso, più medicine, ma meno benessere.
Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo, facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi, vediamo troppa TV e preghiamo di rado.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori. Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso. Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere. Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni. Siamo andati e tornati dalla luna, ma non riusciamo ad attraversare il pianerottolo per incontrare un nuovo vicino di casa.
Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno. Abbiamo creato case più grandi, ma non migliori. Abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i pregiudizi. Scriviamo di più, ma impariamo meno. Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.
Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare. Costruiamo computers più grandi per contenere più informazioni, per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.
Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni. Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi, case più belle ma famiglie distrutte.
Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei corpi sovrappeso e delle pillole che possono farti fare di tutto, dal rallegrarti, al calmarti, all'ucciderti.
E' un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino. Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa lettera ed in cui puoi scegliere di condividere queste considerazioni con altri, o di cancellarle.
Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perchè non saranno con te per sempre.
Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti guarda dal basso in soggezione, perchè quella piccola persona presto crescerà e lascerà il tuo fianco. Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona che ti sta a fianco, perchè è l'unico tesoro che puoi dare col cuore e non costa nulla.
Ricordati di dire "vi amo" ai tuoi cari, ma soprattutto pensalo. Un bacio ed un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo dell'anima.
Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti, un giorno quella persona non sarà più lì.
Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione e dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.
E ricorda sempre:
la vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ce li tolgono.

George Carlin


 
 

 

 

Colpiremo Roma e la Città del Vaticano......Voi...state buoni se potete!

Post n°42 pubblicato il 06 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA
 

post del 16/09/06

Giunge come di consueto attraverso un comunicato diffuso via internet, l'ennesima immagineminaccia del terrorismo islamico contro l'Occidente ed, in ispecie, contro la Chiesa Cattolica.
Il gruppo armato iracheno "Jaiech al-Moudjaidine", già responsabile di diversi attentati contro le forze americane stanziate in Iraq, ha minacciato apertamente di colpire Roma e la Città del Vaticano, come forma di rappresaglia alle parole pronunciate da Benedetto XVI, durante il suo ultimo viaggio apostolico.
"Noi giuriamo di distruggere la loro croce nel cuore di Roma e, che il loro Vaticano, sarà colpito e pianto dal loro Papa. Noi non ci riposeremo fino a quando i vostri troni e le vostre croci, non saranno distrutti sul vostro territorio."
Queste, alcune delle frasi contenute nel messaggio diffuso sul Web poche ore fa.
Chi, propenso a cullarsi nel solito buonismo italiota, intenda liquidare come farneticanti tali minacce ed archiviarle nell'oblio sino ad irreparabili conseguenze, sappia che le rappresaglie contro i cristiani delle varie confessioni sono già iniziate e, sappia che,  ormai da tempo, l'intero occidente, anche quello laico ed ateo, è  sotto il ricatto di una violenza che non ha neanche più il pudore di celarsi sotto vesti ipocrite.
Il 15 Settembre a Gaza, un ordigno di fattura artigianale è stato fatto esplodere contro una Chiesa greco-ortodossa.
A Nablus, in Cisgiordania, bombe incendiarie sono state lanciate contro una Chiesa anglicana ed una Chiesa ortodossa. Quest'ultimo attentato, è stato rivendicato dai "Leoni del Monoteismo" e, ricondotto esplicitamente, al discorso pronunciato da Benedetto XVI presso l'Università di Regensburg.
Peccato che quel discorso sia stato travisato ad arte dalle agenzie di stampa, sino ad alterarne profondamente il senso.
Per chi volesse valutare le parole di Ratzinger, esse sono disponibili sul sito web della Santa Sede.
La lettura diretta di quel discorso fornisce, ove ce ne fosse bisogno, l'ennesima dimostrazione delle speculazioni, questa volta pericolose, compiute dai media per confezionare articoli con immediato effetto shock  nel lettore.
Il discorso di Benedetto XVI è, al contrario di quanto sia stato diffuso, orientato al dialogo, critico verso l'occidente ed inteso al ripudio della violenza, cristiana o musulmana che sia, in quanto antitetica rispetto all'idea di Dio.
Lo scontro frontale tra il mondo arabo e la cristianità si è tuttavia ormai riacceso.
Di questa recrudescenza, dobbiamo anche ringraziare le scelte scellerate di alcune agenzie di stampa.
Siamo dinanzi ad una miccia sempre in procinto di esplodere, ad un rancore neanche troppo sopito, che attende occasioni propizie per manifestarsi, come se la violenza potesse trovare giustificazioni in qualcosa.
Era già accaduto con le magliette anti-islam e, prima ancora, con la pubblicazione di vignette satiriche sul Profeta Maometto.
E' questa, una intransigenza a senso unico, se è vero che le manifestazioni e le proteste del mondo islamico moderato contro il terrorismo estremista che opera in nome della guerra santa, tardano sempre a farsi sentire, o, come più spesso accade, latitano in silenzi ambigui e reticenti.
Ma, mentre c'è chi scrive articoli ad effetto ed imprecisi, c'è chi coglie l'occasione per diffondere il terrore e, soprattutto, c'è chi muore in nome dell'intolleranza.
Si, si chiama intolleranza anche questa...non solo quella, anch'essa deprecabile,  degli occidentali verso gli immigrati...
A Bagdad un uomo di religione cristiana è stato appena assassinato nei pressi del mercato cittadino, come reazione alle presunte affermazioni del Pontefice.
Anzi, il sito islamista che ha rivendicato  l'esecuzione, ha altresì preannunciato la decapitazione di tutti i cristiani del paese, ove la Santa Sede non avesse, entro tre giorni,  pronunciato  parole di scusa verso il mondo islamico.
Osama al Saghir, presidente dei giovani musulmani d'Italia, ha addirittura invitato le associazioni cattoliche a sottoscrivere un documento critico nei confronti di Ratzinger.
Persino il New York Times, dalle proprie pagine, ha invocato parole di scusa...ed esse sono prontamente arrivate...già...ma siamo sotto ricatto...è palese! Ma quali scuse?
Io mi domando, ma era così difficile scaricare il discorso di Ratisbona dal sito del Vaticano e dargli un'occhiata prima di scatenare l'inferno?
Ops...scusate..l'inferno è stato intenzionalmente cercato, non è arrivato per caso!
E mi domando ancora, mentre a Gaza 2000 palestinesi manifestano contro le parole di Benedetto XVI, quando e se i cattolici, o più in generale i cristiani, in occidente, abbiano mai manifestato contro le parole pronunciate quotidianamente, in alcune delle  moschee costruite sui nostri territori?
Qui non si tratta di essere credenti o atei, clericali o anticlericali. Qui non è in gioco solo la sicurezza, qui si censura anche la libertà di pensiero, la libertà religiosa, la libertà di espressione; quegli stessi valori, per i quali siamo pronti a scalpitare, quando essi sono messi in discussione nei confronti delle minoranze.
Ma, come al solito, io mi faccio troppe domande.



 
 
 

Ma voi quanto ci mettete?

Post n°41 pubblicato il 06 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA

post del 13/09/06

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Da quando ho cambiato la skin del blog ed ho dato avvio ai lavori di restyling (ancora in corso), qualcuno mi ha detto che sto blog è pesantuccio da caricare.
Ho ottimizzato tutte le immagini e fatto un test di caricamento on line.
A dire il vero non è andato maluccio, ma siccome nun me fido..mi dite voi quanto ci mettete a caricare la pagina? Anche la home page, ovviamente.
Datemi na mano..grazieeeeeee!

 
 
 

avviso ai naviganti...

Post n°40 pubblicato il 06 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA

post del 04/09/06

il blog si sta rifacendo il look

scusate se non si vede na mazza!

Lavori in corso...prima o poi finisco.

 
 
 

                   Marionette

Post n°39 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA
 

post del 01/09/06

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e si dà il via al solito teatrino.

Scritto alle 17:38. Modificato, integrato e pubblicato alle 22:06  di Venerdì 1° Settembre 2006.

Ho  letto il reportage dell'Espresso sugli immigrati trattati come schiavi in Puglia, durante la raccolta del pomodoro.
I commenti dei lettori sul sito, erano già a quota 153, carichi di raccapriccio, di stupore, di sdegno, fortunatamente mai di livore nè di violenza verbale.
Uomini sfruttati, donne date in pasto ai caporali per poter lavorare. Violenze e soprusi di ogni tipo. Come non sentirsi coinvolti?
Prima ancora avevo attinto notizie su Naser Othman, l'immigrato a rischio di espulsione, che ha salvato tre ragazzi nel mare di Chieti. L'intento era quello di scrivere un post, quasi a voler riequilibrare in termini di obbiettività, le notizie sugli stupri commessi da immigrati. Era da giorni che mi dibattevo in questa girandola di sentimenti.
Da giorni assisto incredula a quello che avviene sul web, con blog che definiscono lo stupro una mistificazione creata dal femminismo ed altri che inneggiano all'odio verso l'islam. 
Si volevo scrivere, illudendomi che avesse un senso cercare di osservare la realtà con occhio critico.
Ho dato un'occhiata anche ai due Blog di Digiland, giusto per testare il livello dell'umana ipocrisia. Nel primo, si parla di calcio...l'autore di quel blog non ha avuto notizia di stupri...ciò che sta accadendo giornalmente, non rientra nelle sue sbandierate statistiche...ammesso che sia giusto fare statistiche sulle violenze, per verificare se l'orco sia uomo o sia donna.
Nel secondo, si prosegue la controproducente crociata anti-straniero; nessun accenno al reportage dell'Espresso, per quanto ne sia stata data diffusione sulle reti mediaset.
Mi sono chiesta più volte se fosse giusto sguazzare nelle notizie per un post ad effetto; me lo sono chiesta sulla vicenda umana di un calciatore che tenta il suicidio, sull'omicidio di Hiina, sul video della donna cecena torturata con metodi nazisti e colpevole di avere amato col cuore e non secondo la fede religiosa... e, me lo chiedo guardando il video di Obsession, il film che nessuno vuole distribuire nelle sale.
Lo ripeto, quando ho letto il reportage sugli immigrati nei campi della mia Puglia avrei voluto scrivere, poi ho desistito.
Ho pensato che la cronaca è cronaca, non finzione, non possiamo negarla chiudendo gli occhi, nè darle un colore di pelle.
Lo stupro è stupro, che a commetterlo sia un marito, uno sconosciuto occidentale o uno sconosciuto con uno strano accento.
Così, il lavoro nero è sfruttamento e resta nero, indipendentemente dal colore della pelle di chi lo subisce.
Ho conosciuto anch'io da universitaria ( e tanti più di me), le campagne dell'oro rosso e quelle dell'acinino. Non c'era una golf nera a trasportarci nei campi, ma i furgoncini dei caporali; non eravamo toccati dalla violenza noi, eravamo i lavoratori della città, quelli che andavano a spezzarsi i fianchi per comprarsi il motorino contro il volere di papà o, più di frequente, quelli che a casa non arrivavano a fine mese.
Si, è vero, non c'era violenza su di noi, eravamo protetti, sfruttati ma protetti.
Altri, accanto a noi, i braccianti per tutta la vita, vivevano e vivono la "capanna dello zio tom" pur avendo la pelle bianca.
Le donne costrette a dar sesso ai caporali per poter lavorare, non sono solo rumene, ci sono anche le ragazzine italiane...ma, evidentemente ora, non rientravano nella notizia, di loro non si doveva parlare, serviva un reportage ad hoc sullo sfruttamento degli immigrati.
Il caporalato non è una moderna schiavitù, come lo definì la CGIL di Bergamo nel non lontano 2005, riferendosi al reclutamento della manodopera straniera, attuata a Piazzale Lotto e Piazzale Loreto, in quel di Milano. Nè esso è una prerogativa a danno degli immigrati. E' una piaga del bisogno, come quella più ampia del lavoro nero.
Comprendo il bisogno di riequilibrare, l'esigenza di mostrare il rovescio della medaglia, l'ho vissuta anch'io. Ma la capanna dello zio tom e le violenze commesse da immigrati, sono le due facce della stessa medaglia.
Dovremmo avere la capacità di ammettere che gli stupratori non hanno il marchio della pelle nera ed i tratti orientali; sono figli di una visione errata del sesso e del rapporto tra i sessi.
Dovremmo però anche saper ammettere che l'accoglienza, la solidarietà, l'integrazione e, prima ancora, il sogno di una società multirazziale, non possono essere realizzati prescindendo da limiti.
Guardiamo in faccia la realtà: la campagna di diffusione dell'odio razziale non c'è stata...c'è stato l'odio...perchè è dentro di noi, ma anche ai semafori, nel traffico o in fila per pagare la bolletta del gas!
Certe notizie non sono state cercate con il lanternino, si è stuprato ogni giorno e sono volate le teste!
Gli schiavi dell'oro rosso esistono da decenni...oggi, si scopre che hanno anche la pelle nera ed io aggiungo...non piegano la loro schiena solo nelle campagne "senza legge" del Sud...

Poi, ho letto i commenti all'articolo "Vivere da schiavi in Puglia", riportati su Libero Blog.
Noi Pugliesi dovremmo vergognarci, si scrive, perchè qui da noi a terronia succede di tutto, da noi nessuno controlla niente e noi pugliesi, noi meridionali, siamo terroni, mafiosi, razzisti, sfruttatori, schiavisti, malavitosi, banditi, gentaglia...ed altro ancora. 
Qualcuno, timidamente, azzarda a scrivere che anche in Emilia Romagna i caporali reclutano stranieri per sfruttarli nell'edilizia..
Ma come? In Emilia Romagna? La Regione rossa per eccellenza? E lì si scatena il solito ciarpame della destra contro la sinistra, della sinistra contro la destra.
Dico e scrivo cose strane, è vero, ma ne ho pensate ancor di più strane...ho pensato che siamo tutti marionette nelle mani di una stampa volutamente equivoca ed imprecisa, una stampa che dà in pasto all'opinione pubblica notizie ad effetto senza curarsi di precisare i diversi aspetti della realtà, senza curarsi di chiarire che il caporalato è vietato dalla legge eppure esiste e persiste, da prima di un Prodi e da prima di un Berlusconi. Ho pensato che nel gioco della notizia strappa lacrime, non era ammissibile precisare che lo sfruttamento degli immigrati avviene anche al nord e che le vittime del caporalato esistono da decenni ed hanno anche cittadinanza italiana.
Ho pensato che nessuno si è mai preso la briga di fare un reportage nelle fabbriche e negli uffici e nei pubblici esercizi per dare voce agli italiani meridionali vittime del lavoro nero, nessuno ha mai scritto un post sul lavoro minorile dei cittadini italiani.
Ho pensato che aveva avuto inizio il solito teatrino, non importa se su Libero Blog o altrove...
Ed ora, non lo so se sono più triste o delusa per chi mi ha fatto una colpa dell'avere pensato e scritto, del non essermi messa il bavaglio,
so solo che vorrei vomitare.

Io non mi ci ritrovo più nel mondo.

 
 
 

La s-Community: quando su Digiland scoppiano le bombe...

Post n°38 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA
 

post del 30/08/06

Qualcuno ha notato il mio post N° 35.immagine
Mi è stato proposto di divulgarlo. Io ho rifiutato.
Sarebbe stato interessante e, forse, costruttivo, interrogarci insieme sul ruolo dei we-blogs nello scenario della moderna comunicazione;
ne sarebbe scaturita, magari, una riflessione critica, tra i bloggers di Digiland, sulle potenzialità del mezzo e, sulle deviazioni e gli errori che commettiamo nell'uso dello stesso.

Ma ho rifiutato.

Avevo un TROLL nel blog....
Disgraziatamente, il post in questione prendeva avvio dalla vicenda dei caprioli (della quale, io per prima ne ho piene le balle!) e, soprattutto, sono consapevole di far parte di una vera e propria "s-Community".
Qualcuno si chiederà che è 'sto Troll? Sono forse quelle creature fantastiche ed un pò bruttine che vivrebbero nelle caverne della Scandinavia?
Se così fosse, chiamate il 118 e dite: "c'è una matta che pensa di avere i folletti nel blog!"
Invece no...passi pure la camicia di forza per altri motivi (MA ATTENTI CHE SCALCIO!) e, sia chiaro che non mi riferisco ai folletti.
Il Troll, è quella persona che scrive commenti provocatori per generare risposte polemiche e scatenare la guerra virtuale (flame-war).
Il mio Troll stazionava nel blog di media ogni ora, attendeva famelico una replica per tirare il grilletto e sganciare le bombe.
Io ero appostata in trincea...e, per quanto fossi sicura di portare la sigaretta alle labbra, (CHE VIZIOSA!) sentivo il fumo uscirmi dalle orecchie e ribollirmi il sangue sino alle cd. palle degli occhi. (DONNA FOCOSA SONO!)
Fremevo dalla voglia di rispondere, di reagire...magari di usare il suo recapito telefonico reperito via internet (CHE TROLL IMPRUDENTE!) per dirgliene quattro.
Poi, la logica di chi per lavoro bazzica con le leggi ha avuto la meglio...quindi son rimasta e resto in attesa di un passo falso e lì...metto mano alle carte bollate!!
George Bush, negli States, ha promulgato una legge che comporta il carcere per coloro che, via internet, (con post, e-mail, commenti) offendono, disturbano o minacciano. (BAH!  IL CARCERE LO TROVO UN TANTINO ESAGERATO..)
immagineIn Italia non si è ancora giunti a tanto, tuttavia, il nostro ordinamento fornisce a priori degli strumenti di tutela e, la giurisprudenza, è concorde, unanime e costante, nel ribadire la possibilità di una loro adozione, riguardo certi comportamenti ricorrenti nel web.
Chi pensa dunque di trovarsi in una terra di nessuno, rifletta sull'adagio latino: "UBI SOCIETAS HOMINUM, IBI IUS"...perchè anche la rete è fatta di persone!
Per chi invece non avesse dimestichezza con quei mattoni che chiamiamo "Codici", chiarisco come si comporta un Troll e cosa fare per arginare il fenomeno.
Il Troll si aggira nei blogs, (anche nel nostro Blog Magazine), compare in tutte le comunità virtuali, chatroom, forum, mailing list e newsgroup. Il suo comportamento è parassitario..di solito lancia un'esca ed attende che gli altri facciano il resto.
"I suoi interventi sono provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi" (WIKIPEDIA),  io aggiungo che spesso sono contraddistinti anche da violenza verbale e conditi di insulti al limite o, nel limite, della querela.
Solitamente il Troll inserisce commenti su scambi già ampiamente dibattuti da terzi, sì da assicurarsi un più vasto uditorio; spesso opera con più nick.
La strategia più comune è quella di postare contenuti contraddittori rispetto all'argomento trattato, magari incollando l'intervento su tutti i gruppi che lo hanno dibattuto.
Il Troll cerca attenzione, mira a dirottare il reale senso dell'argomento discusso, cerca di fomentare il litigio per generare reazioni a catena e, di solito, reitera i suoi comportamenti.
Non di rado è possibile constatare che qualcuno di loro intervenga sempre (con toni non consoni), quando si affrontano specifiche tematiche. I paladini dell'ateismo, brulicano lì dove si parla di fede, i frustrati della parità tra i sessi ed i sessisti, appaiono sui newsgroups o sui post in cui si discute di femminismo (MA ESISTE ANCORA?)  o di comportamenti tipici di un dato sesso; può accadere, (caso realmente verificatosi con effetti devastanti) che, in un gruppo di amanti dei felini, sia postato un messaggio al fulmicotone su come cucinare la carne di gatto!!!!
Chi volesse approfondire il problema può dare una sbirciatina
qui.

Cosa fare in sintesi?

1) - Non dare da mangiare al Troll...ovvero...non rispondere alle provocazioni...il Troll spesso, rincarerà la dose...ma, alla lunga, si stancherà di parlare da solo.
2) - Non farsi trollare... ovvero...non cadere nella trappola, diventando a nostra volta cacciatori di Troll, nella foga di difendere la vittima di turno.
3) - Usate i filtri...se il Troll persevera, moderate temporaneamente i commenti, chiudete agli anonimi e cancellate sempre e comunque gli interventi violenti, diffamatori, provocatori o fuori tema, sì da arrestare la catena sul nascere.
4) - Non rispondete neanche in privato, schiaffateli in lista nera, buttate la chiave e salvate le schermate segnalando il tutto ai responsabili di Digiland.
5) - Ove vi accorgeste che su un blog/post è in atto una guerra virtuale, intervenite con messaggi impersonali (mai fare riferimento al nick incriminato), del tipo. "SU QUESTO POST SONO ATTIVI DISTURBATORI CON MESSAGGI INCENDIARI VOLTI A SCATENARE GUERRE VIRTUALI. IGNORATE I DISTURBATORI"
6) - Scambiamoci le informazioni, segnaliamoci a vicenda i disturbatori, ma, sempre, imponendoci di non replicare nè singolarmente, nè in gruppo (avrebbero raggiunto lo scopo!).
7) - TIRIAMO LE ORECCHIE A DIGILAND!!!!!

La storia del Trolling insegna che molte comunità virtuali sono MORTE per questo fenomeno: utenti disgustati che abbandonano il forum, bloggers che chiudono il proprio web o cambiano piattaforma, utenti che cessano di interagire, limitando o annullando i propri contributi, soprattutto in quei luoghi in cui la Community dovrebbe essere più attiva.
Rinomato è l'esempio di Callidice, il Troll che negli anni '90, ha causato la chiusura di Guardian Unlimited, il più grande forum a sfondo politico, attivo nel web in quegli anni.

Quanto a me, spero nel mio piccolo di aver fornito un contributo.
Continuo a chiedermi se i bloggers debbano giocare col copia incolla a fare i giornalisti, o produrre al contrario, una contro- informazione indipendente, corretta e non manipolata.
Continuo a chiedermi se i bloggers debbano fungere da segreteria di partito o, piuttosto, debbano dismettere le bandiere ideologiche per confrontarsi in modo critico e civile, sulle idee, sui problemi e sulle possibili soluzioni.
Continuo a chiedermi se lungi dalle lotte intestine di chi rosika per gli accessi ed i commenti, non sia invece opportuno essere uniti per perseguire comuni interessi.
Continuo a chiedermi se noi bloggers di Digiland siamo "connessi" e vigili su ciò che ci circonda, o stiamo piuttosto lottando per diventare Blog del Giorno.

Ma...ahimè...queste domande son rimaste senza risposta...

Avevo un Troll nel Blog!!!


 
 
 

E tu cosa metti sotto il popò?

Post n°37 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA
 

post del 28/08/06

(QUANDO LA TECNOLOGIA FINISCE NEL CESSO)

immagineSi chiama "Swash 800", costa circa 1000 dollari e promette momenti magici per le chiappe più raffinate.
E' la tavoletta high-tech....o, se volete.... il cesso tecnologico appena creato nella Silicon Valley.
La società che lo produce, dimostra senza mezzi termini, di aver capito le regole del mercato...ovvero...che la clientela va presa per il c... ehm...per i fondelli!
Rebus sic stantibus, ha deciso di commercializzare quest'ultimo ritrovato della neo-tecnologia, LA TAZZA LAVA-ASCIUGA, che garantisce prestazioni straordinarie, promettendo di cambiare per sempre il rapporto con certe necessità primarie.
Swash 800 si installa in soli 45 minuti e, nella versione base, offrirà all'utente la possibilità di regolare il sedile ad una temperatura ottimale.
Ma non è finita qui:
1 - i suoi getti d'acqua spruzzati dal basso verso l'alto, accarezzeranno delicatamente le vostre parti intime, regalandovi esperienze igieniche indimenticabili;
2 - i suoi sensori, azionati da un apposito telecomando, calibreranno la forza, la temperatura e la durata del salutare risciacquo, in base al vostro peso ed al vostro sesso;
3 -  e per chi è stitico...magari sto cesso gli darà pure 'na mano!!

La tavoletta techno decreterà per sempre la fine della carta immagineigienica e, se è vero che molti grandi genii hanno partorito le proprie migliori intuizioni proprio ..lì...da oggi potremo tutti farlo nel massimo confort!
Patiti del "nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento" , siate pronti a richiedere gli optional più graditi.
Per timidoni e romantici si suggerisce colonna sonora di Cocciante che vi propizia suadente con sottofondo di " e adesso siediti...su questa seggiola..."
Per i più smaliziati possono andar bene "Attrazione Anale" o "Bagno Aurora" degli indimenticabili Squallor.
Quanto a me, la prossima volta che qualcuno mi farà sclerare, dovrò guardarmi bene dal dirgli:

ma vai a cagare!!!!

 
 
 

Pensieri a stomaco vuoto

Post n°36 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA
 

post del 27/08/06

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Questa volta voglio di più di una parola non detta,
di una carezza mancata o di silensi infiniti
che vagano verso l'oblio...
Questa volta non mi basta il Tu.
Se è il passato che riemerge con volti nuovi,
dalla sua coltre di polvere, lo prenderò a calci...
perchè voglio di più!

E se il presente non vuole niente,
non avrà niente.

Ho imparato la lezione:
gli altri ci fanno ciò che gli permettiamo di farci!

 
 
 

La civiltà è sconfitta!

Post n°35 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA
 

post del 24/08/06

immagineLe doppiette stanno sparando sui caprioli ed il tar ha respinto la richiesta di sospensione dell'abbattimento. A noi restano promesse da marinaio e tanta amarezza nel cuore. Scrivo di getto come non sono abituata a fare, quindi non so cosa verrà fuori da questo post e me ne scuso con chi casualmente lo leggerà, ma ho bisogno di sfogarmi, di urlare il mio disappunto per questa e per altre vicende che passano silenziose nella quotidianità, durante ogni attimo nel quale siamo impegnati a far altro, a non vedere, a non sentire a non parlare.
In America i bloggers sono stati capaci di costringere un senatore alle dimissioni, noi no...giochiamo a fare i giornalisti, a stare pronti sulla notizia col copia incolla, a cercare il titolo ad effetto per guadagnare accessi...
La domanda allora è : non siamo stati capaci noi di tenere desta l'attenzione sul problema o i nostri politici se ne fregano dell'opinione pubblica dopo aver cosparso strati di attak sulla poltrona?
O peggio ancora, noi italiani siamo un popolo di pecoroni pronti a far chiasso e poi a farci mettere i piedi in testa?
Compariranno a breve le prime immagini dei caprioli ammazzati e lì saremo tutti pronti a versare le solite lacrime di coccodrillo. Questo siamo noi italiani, che si parli di caprioli, di pedofilia, di donne massacrate, di diritti violati o di proposte di legge assurde.
Questo siamo noi italiani, chiacchiere ed incapacità di bacchettare chi sbaglia.
Stiamo assistendo inermi ad eventi che ci hanno sconvolti tutti, indipendentemente dalle rispettive opinioni politiche. Gli effetti abnormi del modo in cui è stato gestito l'indulto sono sotto i nostri occhi ogni giorno, e così dicasi per gli eventi legati all'immigrazione clandestina, ai responsabili di stupri liberati dopo due giorni dal gip di turno. Stiamo assistendo muti o capaci di un misero chiacchiericcio ad una cd "integrazione degli stranieri" realizzata al contrario, ed il cui effetto è quello di islamizzarci..visto che ora le teste alla gente le tagliamo anche noi..
Quella dei caprioli era una prima, piccola prova di civiltà, anche per noi bloggers...ma ne usciamo sconfitti.
Chi siamo noi bloggers? Che ruolo possiamo avere in ciò che ci circonda e di cui siamo parte integrante?
Qualcuno ci ha definito quarto quinto, sesto potere..qualcuno ha scritto che l'opinione pubblica è connessa:
ma noi siamo connessi o stiamo qui a lottare per diventare Blog del Giorno?


 
 
 

Il Massacro sta per compiersi...

Post n°34 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA
 

post del 19/08/06

Come ormai tutti sanno, il 26 Luglio, durante una riunioneimmagine della Consulta per la Caccia, la Regione Piemonte ha disposto l'abbattimento di 600 caprioli nel territorio dell'alessandrino.
Di questa scandalosa vicenda si è molto parlato e molto scritto. Migliaia di soci e simpatizzanti dell'Enpa e di altre associazioni animaliste, nonchè comuni cittadini sensibili alla sorte dei caprioli, hanno dato vita a forme attive e concrete di protesta, in una sorta di sollevazione popolare, cui hanno partecipato anche numerosi esponenti politici di opposte fazioni.
Lo scalpore suscitato dalla notizia ha avuto il merito di far emergere l'irragionevolezza della decisione assunta dalla giunta piemontese, ma, soprattutto, esso ha aperto la strada a
soluzioni alternative ed incruente.
Si è parlato di adozioni o di arginare e contenere i danni procurati dagli ungulati, attraverso la recinzione, con filo elettrificato, dei terreni coltivati.
Aldo Grasselli, presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria, ha suggerito la somministrazione di un farmaco, (a lenta diffusione e con effetti reversibili) che provocherebbe la interruzione dei comportamenti sessuali nei caprioli di sesso maschile, sì da arrestarne temporaneamente la riproduzione.
Soprattutto, si è prospettato lo spostamento dei caprioli in esubero, in territori che ne sono privi. Richieste, in proposito, sono giunte persino dall'Albania.
A coloro i quali hanno obbiettato l'impraticabilità di questa soluzione, si è ricordato che uno spostamento dei caprioli è già stato possibile: quello per l'immissione di questa specie nei territori piemontesi...altrettanto dunque può essere possibile uno spostamento per diminuirne l'attuale concentrazione
nello stesso territorio.
A pochi giorni dall'inizio della strage siamo ad un nulla di fatto.
Mi domando allora quanto possa valere in una società che ambisce a considerarsi civile e democratica, la volontà dell'opinione pubblica.

Mi ripeto dunque...
forse bisognerebbe ricordare al Ministro che in questa storia lui ci ha messo la faccia...a meno che, il 24 Agosto non intenda fare una figura di m....

Rinfreschiamo la memoria a qualcuno...

      immagine  immagine  immagine  immagine

“Ho chiesto alla Regione Piemonte di sospendere l’abbattimento previsto dei 600 caprioli nell’Alessandrino. Abbiamo offerto la nostra disponibilità ad ospitare gli animali in alcuni parchi nazionali”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Alfonso Pecoraro Scanio.
“Ho già individuato le risorse necessarie – ha aggiunto Pecoraro – per realizzare nei prossimi mesi un Piano di trasferimento dei caprioli nei parchi nazionali."
La scelta di salvare i caprioli, ha poi concluso, "è un messaggio di civiltà dato anche a tutta l'Europa"

Rientrati dal mare, scriviamo perchè sia rispettato il nostro volere e perchè siano mantenuti gli impegni presi.

a.pecorascanio@verdi.it

studioaperto@mediaset.it

visionate anche questo video  e firmate la petizione
(il contenuto non è adatto ai minori)

http://www.nonlosapevo.com/


 
 
 

Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA
 

post del 16/08/06

immagine

Donami un abbraccio sincero,
luminoso come un giorno d'Estate,
ma che sia lungo, lungo una vita.
(Carlo Bramanti)


...tenero, passionale,
sconvolgente o disperato che sia,
nell'abbraccio si compie 
la fusione estatica tra due esseri,
un messaggio di intima coesione che,
attraverso i corpi,
raggiunge l'Anima
sin nel suo inesplorato profondo
.

 
 
 

Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA
 

post del 14/08/06

Non ho alcuna intenzione di ripiombare con Te in immaginecerti meccanismi viziosi che fanno parte del mio passato e che mio malgrado ho ben conosciuto sino allo sfinimento emozionale: quelle dinamiche di rapporto umano nelle quali la concessione e la contrattazione prendono il posto del riconoscimento e, rispetto alle quali, a poco serve sfondare una porta perché dopo ogni ingresso c'è sempre un muro di paletti e poi una staccionata e poi un'altra porta, il tutto dettato dalla paura più che dall'incomprensione.

Sono fermamente convinta che l'amicizia sia ben altra cosa dal trascorrere del tempo insieme abbandonandosi al  frivolo chiacchiericcio di un'ora di un giorno o di una sera. Vivo questo sentimento come qualcosa di indefinibile, un patto di sangue forse, un'intesa emotiva, una comunicazione che trascende le parole, ma senza dubbio, una realtà molto distante dal vecchio e decrepito cliché in cui la si colloca assecondando solo un'obsoleto  stereotipo.

Che qualcuno voglia sua sponte rendersi vittima sacrificale di un gioco perverso più grande di lei mi tange poco, e che la massa sia ebbra di parteggiare senza analizzare o sia incapace di cogliere la giusta distanza delle cose, mettendo a nudo una verità più ampia , altro non è che lo specchio sociale della realtà in cui viviamo. Forse a riconoscersi in certe descrizioni, sono proprio le persone che non danno valore all'amicizia..c'è da chiedersi allora perchè non l'abbiano mai conosciuta e mai ne abbiano provato il soffio vitale e risanatore? Ne dubito.

Penso che l'amicizia sia  "essere con"  pur senza condividere una medesima visione del mondo, della vita e delle cose. Alla base di tutto non può esserci solo l'attitudine allo scambio, ma anche la volontà e la capacità di abbandonarsi senza remore ad un rapporto costruttivo nel quale non abbia spazio alcuno la contrattazione, l'ultimatum, la prevaricazione del più forte verso il più debole.

Tutto questo non è compatibile col tuo costante  timore  di essere attaccata, giudicata o messa in discussione..e a nulla vale ch'io continui a ripetermi testardamente di non aver sbagliato persona! A nulla vale ch'io continui stupidamente ad attribuirmi la responsabilità di ogni strappo!

 
 
 

COMUNICATO SINDACALE

Post n°31 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA
 

post del 10/08/06

immagineIl Gruppo di Resistenza Nazionale SOLIDARIDAD ENTRE LOS AMIGOS, interviene formalmente sulla vertenza "Amicizia tra donne", in sostegno di tutte le amiche bistrattate da forme di esternazione selvaggia a discredito della categoria.


Per opporsi alla tirannia del luogo comune,
per garantire diritti e tutela alle iscritte,
per restituire valore e dignità alla
figura professionale,
per valorizzare la RISORSA come principale alleata del benessere psico-fisico, del dialogo e dell'interazione,

si proclama


PRESIDIO PERMANENTE AI CANCELLI

E SCIOPERO AD OLTRANZA!

Le Rappresentanze Sindacali precisano che,
trattandosi di sciopero inerente un
SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE,
saranno garantite tutte le prestazioni indispensabili.
Per le altre....immagine



si prega di ricorrere a strumenti alternativi!

 
 
 

Cosa stiamo cercando...

Post n°30 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA
 

post del 09/08/06

 


Di notte, a luce spenta, fare il punto. immagine
Ricapitolare. Fare chiarezza.
Passare in rassegna lentamente le azioni
compiute e considerare la loro effettiva
necessità. Potare i rami secchi.
Lavare via le impurità.


Ricondurre tutte le forze alle azioni necessarie in vista di ciò che vogliamo si realizzi.
In quel momento non si odono voci,
nè squilli.
Nessuna presenza dall'esterno.
In quel momento possono aversi rivelazioni dall'interno.
Pensieri sopiti possono affiorare e nuove idee nascere.
Fra il sonno e la veglia c'è un momento di lucidità estrema in cui possiamo dare una risposta
alle nostre interrogazioni.

Cosa stiamo cercando?
Essere più chiari con se stessi.
Terminare ogni attività superflua
e priva di prospettive.

Miao Yin

 
 
 

Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA
 

post del 08/08/06

           immagine  immagine  immagine  immagine

Se ammazzarli è così facile, perchè sparargli del narcotico dovrebbe essere così difficile?

    immagine
siamo alle solite, come nella classica Repubblica delle Banane.
Forse bisognerebbe ricordare al Ministro che in questa storia lui ci ha messo la faccia...a meno che, il 24 Agosto non intenda fare una figura di m....

 

 
 
 

C'è chi gli dà un taglio per scommessa....

Post n°28 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da HO.PERSO.LA.DENTIERA
 

post del 06/08/06

Che gli organi sessuali fossero una possibile fonte di immaginearricchimento è cosa ormai nota da tempi immemorabili: il meretricio è, non a caso, definito "mestiere più antico del mondo" ed intorno al sesso, nelle sue varie applicazioni, orbita un volume d'affari stratosferico, da far invidia all'ecclettico Bill Gates.
Eppure, quanto a fantasia, anche i poveri mortali dimostrano di non essere da meno, stando alle ultime notizie che ho appreso girovagando per la rete.
La Pravda riferisce infatti di un giovane lituano che, in preda ai fumi dell'alcool, ha vinto ben 2000 dollari amputandosi il pene per scommessa. Tuttavia, per la serie "bere fa male..e quanto fa male...", a poco è valso che il giovanottone si recasse immediatamente presso l'ospedale di Riga, col suo "arnese" avvolto in un sacchetto di plastica...
Il chirurgo Aivars Tikhonov, dopo 4 ore di intervento, è riuscito a rimediare ai "postumi della sbronza"...peccato che ora, l'insorgere di infezioni, possa risultare fatale per il paziente, prima ancora che per il suo gioiellino!
La Sagra dell'Autoerotismo, si è tenuta invece il 5 Agosto in Gran Bretagna, dove 250 ragazzi e ragazze hanno partecipato a "Masturbathon", maratona di masturbazione per beneficienza, ripresa dall'emittente televisiva Channel Four.
immagineIo, che per natura ho il segno del dollaro impresso nelle pupille...come Paperone... , mi domando perchè non convogliare in opere
umanitarie, tutto lo smanettamento che si spreca quotidianamente nelle stanze di chat...
Già vedo aumentare, in misura esponenziale, le iscrizioni alle varie onlus, associazioni di volontariato ed altri organismi benefici.
Ma, soprattutto, per la serie "ogni scusa è buona", dopo mesi o forse anni di annunci tediosi e ripetitivi, potremo finalmente assistere ad una variazione sul tema e, "Ciao sono Paolo..vuoi vedermi in cam?" diventerà più semplicemente "Ciao sono un benefattore..vuoi partecipare ad una raccolta fondi?"

 
 
 
 
 

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