TuttacolpadellaLuna
"...quando si avvicina troppo alla terra, fa impazzire tutti". William Shakespeare
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Post n°17 pubblicato il 19 Giugno 2017 da Paintedonmyheart
da "Il contrario di uno" di Erri De Luca (Un uomo e una donna in cordata escono da una nube addensata intorno a un pilastro di roccia che stanno scalando) "Siamo quasi fuori, anche se non si vede la cima. Siamo due; non il doppio ma il contrario di uno e della sua solitudine sufficiente. La corda s’ammucchia sopra i piedi, lei si avvicina e io le guardo il nodo stretto in vita. Non per controllare se è a posto, ma per affetto verso un’alleanza di corda. "Che stai guardando?" dice la sua voce. "Guardavo il tuo nodo." Se lo controlla: "È a posto, no? Si può sapere che pensi?" "Al numero due," rispondo. “Due non è il doppio ma il contrario di uno, della sua solitudine. Due è alleanza, filo doppio che non è spezzato.” Mi è sempre piaciuto molto questo pensiero di Erri De Luca, uno scrittore napoletano che io amo particolarmente. Vi vedo tutto il riconoscimento della bellezza dell'essere insieme, ma ognuno secondo la propria individualità, che per questo diventa ricchezza, valore aggiunto. E’ un sentirsi in due, che non ha bisogno di un “doppio”, di un altro sé, ma di “altro da sé", di qualcuno che con la sua diversità ed unicità in qualche modo ci completi, arrivando laddove non possiamo noi. L’esempio della cordata nello scalare una montagna ne è l’espressione più piena: due persone che in completa autonomia, contando ognuna sulle proprie forze, si dirigono nella stessa direzione, affrontano le medesime difficoltà nell’arrivare in cima, “sufficientemente” sole, ma mai del tutto, perché indissolubilmente legate tra loro da una corda che, nel caso in cui l’uno mettesse un piede in fallo, la sola presenza dell’altro gli eviterebbe di cadere. Nessun preciso atto di volontà, però, in questo, atto che presupporrebbe forse un sacrificio, ma una naturale conseguenza di quel legame che ormai si è stretto che non permette più di andare avanti diversamente. Sentirsi in due non è facile, però. Si parlava tempo fa in classe della simmetria e di come la si possa trovare in tantissime cose, compreso il corpo umano. Facevo notare, infatti, ai miei piccoli alunni come, nel dividere e nel ripiegare idealmente il nostro corpo esattamente a metà lungo il suo asse di simmetria, le varie parti di un lato combaciassero perfettamente con le altri parti poste dall'altro lato. E’ così che succede praticamente con tutto: occhi, braccia, gambe, orecchie... Ma con il cuore non è così, perché posto leggermente a sinistra, non trovando nessuna parte simmetrica dall'altro lato, resterebbe "solo", spezzando così questa meravigliosa immagine di armonia ed equilibrio. L’amore, forse, così si spiega.
(per volare non basta un'ala sola) |
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Ciao, Peter, grazie:)
Un saluto cordiale :)
Un saluto cordiale anche a te:)
I primi mi sono risultati antipatici da subito, ossia da quando ho faticato a convincere la mia maestra che è possibile sommare 3 pere e 2 mele, così da ottenere 5 frutti (applicazione infantile dell’espansione a grandezze commensurabili), senza capire il senso dei suoi esercizi come quello di calcolare quanto ci vuole a riempire una vasca semicilindrica (dato che non ne fanno di queste forme).
I secondi sono stati una rivelazione, soprattutto i numeri immaginari, che mai avrei pensato potessero raccontare cose vere di natura come le correnti alternate, delle quali sono ottimi araldi.
Infine ci sono i numeri che preferisco, simboli astratti di entità naturali: nel caso del 1+1 ogni unità rappresenta l’essere umano, in una visione alquanto monadica, ma comunque interessante; ecco che in questo caso capita che la somma, o l’unione se preferisci, di due esseri umani possa avvenire per effetto di un operatore tale da offrire una nuova unità e quindi validare l’equazione lineare 1+1=1; questa energia catalizzatrice è l’Amore, da qui il senso di quel vecchio post che ti ho linkato nel commento precedente.
P.S. da rozzo ingegnere quale sono, ricordo di avere dimostrato a mio figlio scettico e filosofo (sono entrambi apprezzamenti) che due cubetti di ghiaccio accostati con la giusta pressione possono diventare un unico elemento, confermando che la natura sviluppa spesso realtà descrivibili da equazioni impossibili algebricamente. Ovviamente la proprietà è anche suriettiva ossia 1=1+1 come dimostra la divisione di un ologramma in due parti che risultano del tutto simili all’originale. Grato per l’attenzione ti lascio un sorriso giocondo, spero non troppo enigmatico :)
Ritorno appena possibile, sia a risponderti che a leggere bene il post linkato. Intanto sorrido del sorriso non troppo enigmatico:)
Grazie ancora dell'attenzione, zero:)
p.s. Bellissima la canzone di Branduardi.
Qui ci stiamo sciogliendo dal caldo e lì?
Anche qui tanto caldo, ma io sono stata quasi tutto il giorno in spiaggia a lasciarmi accarezzare dalla brezza marina:)
Ciao, web!
Buongiorno, estellina:)
E a tua sensibilità musicale ha fatto centro come sempre, cara grace:)
Ho una grande vela e scivolo nel vento
Fa come se avessi lasciato la Terra
Ho trovato la mia stella, l'ho inseguita per un po' br> Nel vento
merci bien
:o) Chiara
Buonanotte:)