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sara' la fine del vecchio mondo o l'inizio di un nuovo mondo?

 

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GANDHI GARLAND

la verita' vi rendera' liberi

 

'IMAGINE' IN PIAZZA DUOMO A MILANO

 

AREA PERSONALE

 

 

GANDHI GARLAND

la verita' vi rendera' liberi

 

FESTA DELL'UNIONE EUROPEA

 

9 MAGGIO - FESTA DELL'EUROPA

 

L'UNIONE DELLE COMUNITA' EUROPEE

uno stato federale

una sola bandiera

un inno nazionale

europa unita  

cittadini comunitari 

questa e' la nuova

patria... L'Europa!

 

 

E' ORA DI FARE L'EUROPA

IERI ABBIAMO FATTO GLI ITALIANI,

DOMANI FACCIAMO L'EUROPA DEI CITTADINI E DELLE COMUNITA'

Questo Blog sta dalla parte dei cittadini europei onesti, oppressi e delusi dai governi  degli stati nazionali, divisi da lotte di potere e dagli interessi dei pochi,  incapaci di dare risposte pratiche e concrete alle domande e ai bisogni dei cittadini e delle loro comunita.


 

 

IL PIACERE D'INFORMARE: REFERENDUM DEL 12 E 13 GIUGNO 2011

Post n°67 pubblicato il 03 Giugno 2011 da fuorischemi
 
Foto di fuorischemi

 

In Italia il 12 e il 13 giugno 2011 è necessario andare a votare.

Si vota per un REFERENDUM che verte su tre punti importantissimi:

1 - NUCLEARE

2 - PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA (questa è suddivisa in 2 quesiti, quindi 2 voti)

3 - LEGITTIMO IMPEDIMENTO.

Affinchè il referendum abbia effetto si deve raggiungere il 50% + 1 degli aventi diritto al voto. Quindi va diffusa la notizia.
Non tralasciare l'importanza di questo voto e rammenta il REFERENDUM è l'unico modo che hai per far sentire la tua voce e manifestare la tua volontà.

Quando si vota?
Domenica 12 giugno: dalle 8 alle 22;
Lunedì 13 giugno: dalle 7 alle 15.

Come si vota?
Siccome il referendum è abrogativo (annulla una legge) per annullare una legge si deve votare SI
Per mantenere una legge si deve votare NO

Quindi:
Se sei contrario al Nucleare, alla Privatizzazione dell'acqua e al Legittimo impedimento vota SI per dire NO.

Se sei favorevole vota NO per dire SI.

 
 
 

Una grande rivoluzione si sta compiendo

Post n°66 pubblicato il 31 Maggio 2011 da fuorischemi
 

Manifestazioni pacifiche e nonviolente riempiono le strade e le piazza del mondo.

Profondi cambiamenti stanno succedendo sul pianeta determinando una profonda trasformazione del mondo che conosciamo..

Un cambiamento di civilta’ e di coscienza che sta iniziando una nuova era per l’umanita’..

Cio’ che non puo’ ancora essere visto, sara’ sempre piu' evidente a coloro che scelgono l’amore e non la paura..

E' sufficiente che ogni uno si guardi dentro, in meditazione, e affronti il cambiamento con coraggio e creativita'..

Perche’ il bivio, la scelta di fondo, e’ tra la paura e l’amore....

 
 
 

CRESCITA FATICOSA O DECRESCITA CONTENTA?

Post n°65 pubblicato il 26 Maggio 2011 da fuorischemi

 

 
 
 

ALLA MADRE DI TUTTE LE MAMME

Post n°64 pubblicato il 08 Maggio 2011 da fuorischemi
 

Buongiorno a te
Alma Mater
Svegliati stella mia, dei cieli
Anima mundi
Primo respiro
Madre Terra madre stella
Vittima antica di ogni guerra
Bella Madre addolorata
Rispondi al grido della follia
Da questa notte
Madre Terra
Sognerò solo pace, alba e sole
Anima mundi
Segno di Dio
Madre Terra pura stella
Inonda oblio per ogni vita
Bella Madre addolorata
Rispondi al grido della follia
E perdonaci
Tutti gli errori
E perdonaci
Madre Terra ora brilla
Alza il tuo grido, la tua preghiera
Bella Madre addolorata
Madre infinita
Buongiorno a te
Madre Terra.

 
 
 

AGGIORNAMENTO SULLA PALESTINA

Post n°63 pubblicato il 06 Maggio 2011 da fuorischemi
 
Foto di fuorischemi

Ricevo da Maria Carla Biavati, dell'Associazione Berretti Bianchi  (www.berrettibianchi.org) un aggiornamento sulle attivita' dei volontari nonviolenti in Palestina che continuano la missione di Vittorio Arrigoni. Ne pubblico un estratto..

"Partira’ per Gaza l’11 di maggio  il Convoglio Restiamo Umani. Dovremmo passare via Egitto (rafah)e una volta entrati incontrare il gruppo di volontari internazionali che sulla barca chiamata da Vittorio Arrigoni “Oliva”dal 20 di Aprile fa’ monitoraggio sulle violazioni dei diritti di pesca delle barche di pescatori della Striscia cercando di proteggerli dagli spari e cercando anche di permettere loro di continuare a sopravvivere dignitosamente con il loro lavoro. Se sapete leggere l’inglese, visitate il loro sito:www.cpsgaza.org
Sulla conferenza di Bili’in c’e’ da segnalare le gravi situazioni in cui versa oggi la lotta popolare nonviolenta dei villaggi. La conferenza era stata organizzata, con molti contenuti, soprattutto per rilanciare un appello alla riconciliazione tra fazioni e partiti Palestinesi in vista delle prossime elezioni.
Ma con l’uccisione di Juliano Mer Kamis a Jenin e di Vittorio Arrigoni a Gaza la scelta di inserire momenti di commemorazione (peraltro molto sentiti da tutti gli organizzatori ed i partecipanti) ha un po’ disordinato l’agenda del convegno ed il tutto e’ risultato un po’ confuso tra interventi politici, momenti di approfondimento e strategie future, vissute insieme a momenti di cordoglio e commozione.
L’unica cosa chiara che e’ emersa e’ stata la disperata speranza dei comitati di giovani (15 Marzo) e del coordinamento dei villaggi di interrogare i propri politici circa un reale futuro per la Palestina e l’appello a lavorare seriamente per superare le divisioni ed arrivare con delle proposte concrete ed almeno con una strategia unitaria al prossimo voto per eleggere i nuovi rappresentanti politici.
Ma la piu’ grossa difficolta’ che le lotte popolari stanno attraversando e’ quello di svilupparsi realmente in tutta la Palestina con il metodo delle proteste nonviolente come strumento unico e condiviso nella lotta contro l’occupazione.
I giovani dei comitati di aiuto, che da tutto il mondo vanno a condividere le condizioni estreme dei villaggi Beduini ed insieme a Palestinesi volontari hanno in costruzione una scuola fatta dalle loro mani con mattoni di paglia e fango (intitolata a Vittorio) sono attivi con la loro estrema sobrieta’ ed il grande impegno nell’educare i bambini e nel difendere le popolazioni dallo strapotere dei Settlers in tutti i terrritori occupati  e il loro durissimo lavoro e’ assolutamente da sostenere ed illustrare qui in Italia."

Per ulteriori approfondimenti, segnalo il sito dei Corpi Civili di Pace 
http://www.reteccp.org/ccpboard.html

 

 
 
 

Pasqua di Resurrezione

Post n°62 pubblicato il 29 Aprile 2011 da fuorischemi

Assente giustificato

Sono un po’ di giorni che non mi faccio vivo…

La morte di Vittorio da un lato mi ha colpito profondamente… era davvero uno di noi, uno che credeva nella nonviolenza e nel dovere di schierarsi dalla parte dei piu’ deboli e tante cose (che non sto qui ad elencare) mi hanno amareggiato… poi la situazione peggiorata della guerra in Libia, la posizione del governo italiano (altro elenco di amarezze)… la missione di pace che avevamo lanciato non ha raccolto adesioni ed e’ ormai superata dall’evoluzione degli eventi… la campagna “adotto una mamma” fatica a decollare… insomma mi sentivo di merda e non avevo nulla da pubblicare, nulla da commentare… silenzio, vuoto mentale...

Il Venerdi’ Santo, ultimo giorno di Quaresima, mi chiama un amico di Torino che mi invita a fare Pasqua nelle Marche, da un comune vecchio amico che vive in una casa rurale nell’entroterra di Pedaso… dopo un paio d’ore di incertezza, di perplessita’, di indecisione, faccio una borsa, mi passa a prendere e partiamo…

Erano un po’ di mesi che volevo andare a trovare Emidio… gli avevo detto di cercarmi casa dalle sue parti. Ero stufo della montagna, dell’inverno rigido, dei costi  della casa in cui ho vissuto trent’anni di vita valligiana  e  sentivo forte la voglia di vivere vicino al mare, di spostare la mia base al sud… un posto a basso costo dove posso far deposito quando saro’ in India e dove tornare di tanto in tanto tra la scadenza di un visto e l’altro…

Arriviamo a casa di Emidio e ho passato il sabato e la domenica di Pasqua in paradiso…  l’ho trovata!

Una casa rurale, quasi un agriturismo… con i campi coltivati intorno, alberi di ulivo, 8 minuti dal mare e di fianco un’altra casa con 10 posti letto solitamente in affitto per due mesi all’anno a turisti per caso.  Fuori stagione, si possono organizzare seminari e soggiorni per gruppi che fanno yoga, ayurveda, meditazione… Ho parlato col proprietario e tra un paio di giorni mi dara’ una risposta…. Son tornato a casa e ho cominciato a guardare alle mie cose, gia’ pensando al trasloco, le scatole, i mobili da smontare, le cose da eliminare… Ero come morto alla vecchia vita e in tre giorni mi sento risorto ad una nuova vita!

Capite dunque il mio travaglio? Comprendete la mia assenza? Anche nei prossimi giorni  saro’ forse poco presente, ma sono certo che mi capirete!

 
 
 

E' MORTO VIK, UNO DI NOI

TROVATO IL CORPO DI VITTORIO ARRIGONI

blogger e attivista nonviolento dell'International Solidarity Movement 

RESTIAMO UMANI

Cari Hermanos,
il nostro adagio "RESTIAMO UMANI", diventa un libro.

E all'interno del libro il racconto di tre settimane di massacro, scritto al meglio delle mie possibilità, in situazioni di assoluta precarietà, spesso trascrivendo l'inferno circostante su un taccuino sgualcito
 piegato sopra un'ambulanza in corsa a sirene spiegate, o battendo ebefrenico i tasti su di un computer di fortuna all'interno di palazzi scossi come pendoli impazziti da esplosioni tutt'attorno.

Vi avverto che solo sfogliare questo libro potrebbe risultare pericoloso, sono infatti pagine nocive, imbrattate di sangue,  impregnate di fosforo bianco, taglienti di schegge d'esplosivo.

Se letto nella quiete delle vostre camere da letto rimbomberanno i muri delle nostre urla di terrore, e mi preoccupo per le pareti dei vostri cuori che conosco come non ancora insonorizzate dal dolore.

Mettete quel volume al sicuro, vicino alla portata dei bambini, di modo che possano sapere sin da subito di un mondo a loro poco distante, dove l'indifferenza e il razzismo fanno a pezzi loro coetanei come fossero bambole di pezza.
In modo tale che possano vaccinarsi già in età precoce contro questa epidemia di violenza verso il diverso e ignavia dinnanzi all'ingiustizia.
Per un domani poter restare umani.

I proventi dell'autore, vale dire Vittorio Arrigoni, me medesimo, andranno INTERAMENTE alla causa dei bambini di Gaza sopravvissuti all'orrenda strage,
affinché le loro ferite possano rimarginarsi presto (devolverò i miei utili e parte di quelli de Il Manifesto al Palestinian Center for Democracy and Conflict Resolution, sito web:
http://www.pcdcr.org/eng/ , per finanziare una serie di progetti ludico-socio-assistenziali rivolti ai bimbi rimasti gravemente feriti o traumatizzati ).

Nonostante offerte allettanti come una tournee in giro per l'Italia con Noam Chomsky, ho deciso di rimanere all'inferno, qui a Gaza.

Non esclusivamente perché comunque mi è molto difficile evacuare da questa prigione a cielo aperto (un portavoce del governo israeliano ha affermato :"e' arrivato via mare, dovrà uscire dalla Striscia via mare"), ma soprattutto perché qui ancora c'è da fare, e molto, in difesa dei diritti umani violati su queste lande spesso dimenticate.

Non avremo certo gli stessi spazi promozionali di un libro su Cogne di Bruno Vespa o una collezione di lodi al padrone di Emilio Fede,
da qui nasce la mia scommessa, sperando si riveli vincente.
Promuovere il mio libro da qui, con il supporto di tutti coloro che mi hanno dimostrato amicizia, fratellanza, vicinanza, empatia.
Vi chiedo di comprare alcuni volumi e cercare di rivenderli se non porta a porta quasi, ad amici e conoscenti, colleghi di lavoro, compagni di università, compagni di volontariato, di vita, di sbronza. E più in là ancora, proporlo a biblioteche, agguerrite librerie interessate ad un progetto di verità e solidarietà.
Andarlo a presentare ai centri sociali e alle associazioni culturali vicino a dove state.
Si potrebbero organizzare dei readings nelle varie città, (io potrei intervenire telefonicamente, gli eventi sarebbero pubblicizzati su Il Manifesto, sui nostri blog e aggiro per internet) e questo potrebbe essere anche una interessante occasione per contarsi, conoscersi, legarsi.
Non siamo pochi, siamo tanti, e possiamo davvero contare,
credetemi.
Confido in voi, che confidate in me, non per i morti ma per i feriti a morte di questa orrenda strage.

Un abbraccio grande come il Mediterraneo che separandoci, ci unisce.
Restiamo umani.
vostro mai domo Vik

Per ordinare online i libri:

http://www.manifestolibri.it/vedi_autori.php?autor=Vittorio%20Arrigoni#

 

LINK ALLA PAGINA DI VITTORIO ARRIGONI SU FACEBOOK

 
 
 

PRECARIO E' IL MONDO di Daniele Silvestri

Post n°60 pubblicato il 11 Aprile 2011 da fuorischemi
 

Scusate se insisto....ma...

Mi sono rotto, io mi sono rotto,
non ho più voglia di abitare lo Stivaletto
non ha più senso rimanere grazie di tutto
aspetto ancora fine mese poi mi dimetto
Tanto il mio lavoro è inutile, diciamo futile
essenzialmente rimovibile, sostituibile, regolarmente ricattabile
il mio lavoro è bello come un calcio all'inguine dato da un toro
il mio lavoro è roba piccola fatta di plastica
che piano piano mi modifica, mi ruba l'anima
dice "il lavoro rende nobili" non so può darsi,
sicuramente rende liberi di suicidarsi
e io mi sono rotto, io mi sono rotto,
non ho più voglia di abitare lo Stivaletto
non ha più senso rimanere grazie di tutto
aspetto ancora fine mese poi mi dimetto

Precario il mondo precario il mondo
flessibile la terra che sto pestando
atipica la notte che sta arrivando volatile la polvere che si sta alzando
Precario il mondo precario il mondo
non è perenne il ghiaccio che si sta sciogliendo, non è perenne l'aria e si sta esaurendo
e d'indeterminato c'è solo il Quando

Precario il mondo si finchè è normale
ma sembra ancora più precario questo stivale
che sta affondando dentro un cumulo di porcheria
e quelli che l'hanno capito vedi vanno via
e invece tu non l'hai capito, non l'hai capito
e stringi i denti dietro un tavolo dentro a un uffficio
senza nemmeno avere il tempo di guardare fuori
così non vedi che già cambiano tutti i colori
e intorno a te la gente si agita si muove sempre
qualcuno grida è una protesta che nessuno sente
non c'è un futuro da difendere solo il presente
e anche di quello di salvabile c'è poco o niente
amore mio non ci resisto, io non ci resisto
vorrei convincerti a raggiungermi ma non insisto
tu riesci ancora a non vedere solo il lato brutto
io invece ho smesso devo andare, grazie di tutto.

Precario il mondo precario il mondo
flessibile la terra che sto pestando
atipica la notte che sta arrivando volatile la polvere che si sta alzando
Precario il mondo precario il mondo
non è perenne il ghiaccio e si sta sciogliendo, non è perenne l'aria e si sta esaurendo
e d'indeterminato c'è solo il Quando

E allora il tempo si fermerà, improvvisamente e chi si stava amando potrà
amarsi per sempre
E allora il tempo si fermerà, improvvisamente e chi si stava odiando dovrà
odiarsi per sempre

Precario il mondo precario il mondo
flessibile la terra che sto pestando
atipica la notte che sta arrivando volatile la polvere che si sta alzando
Precario il mondo precario il mondo
non è perenne il ghiaccio e si sta sciogliendo, e non è perenne l'aria e si sta esaurendo
e d'indeterminato c'è solo il Quando

 
 
 

OGGI SIAMO TUTTI PRECARI

Foto di fuorischemi

E’ la giornata di mobilitazione dei precari, che in Italia sono, dicono, piu’ di 4 milioni di persone.

Se pero’ considero che anche molti di coloro che hanno un lavoro a tempo indeterminato non sono tanto sicuri della continuita’ del  loro lavoro e del loro reddito,  della tenuta delle loro aziende,  il numero di coloro che si considerano precari si allarga enormemente.

Il timore per il fallimento e la chiusura delle aziende manifatturiere e commerciali si e’ esteso recentemente anche alle banche, alle assicurazioni, e addirittura ai servizi pubblici (gli Stati Uniti, in questi giorni, ne sono la testimonianza)…

La globalizzazione, il sogno di coloro che in buona fede hanno creduto che avrebbe portato benessere per tutti in un mondo omologato, uniformato al modello di sviluppo occidentale, sta manifestando i suoi limiti di insostenibilita’ umana,  economica e ambientale.

Nessun lavoratore oggi puo’ dirsi sicuro, a qualsiasi livello e in qualsiasi settore di attivita’…ecco perche’ oggi siamo tutti precari… perche’ il mondo sta cambiando. Le rivoluzioni nel nord africa e nel medio oriente, l’instabilita’ dei sistemi politici e dei mercati finanziari, le dipendenze energetiche e le relative guerre,  i flussi migratori, sono  i temi quotidianamente presenti nella consapevolezza collettiva e ci rendono coscienti  che la fine di un mondo di illusioni sia ormai vicina. 

Terremoti, tzunami, eruzioni dei vulcani, tornadi e alluvioni, riscaldamento dell’atmosfera ci avvertono che non abbiamo il controllo dei fenomeni naturali,  ma che ne siamo anche responsabili, perseguendo un stile di vita e un ritmo di crescita insostenibile e dannoso per il pianeta e per noi stessi.

Parliamo di salute?  E’ precaria anche quella? Quante malattie che potrebbero ucciderci  abbiamo nel nostro immaginario? E quante altre preoccupazioni  rendono instabile, precaria anche la nostra mente?

E allora? Allora prendiamone atto… siamo tutti precari, appesi ad un filo…

di doman non v’e’ certezza, chi vuol esser lieto sia”, “carpe diem”, “vivere il presente”, “qui ed ora”…..  forse ci stiamo arrivando, tutti insieme e questa consapevolezza collettiva e’ forse  il presupposto per la nascita di un nuovo mondo, per un rinascimento dell’umanita’.  La metamorfosi della coscienza.

I profeti della New Age, la nuova era, l’Eta’ dell’Acquario, negli anni ’70 avevano previsto  per l’inizio di questo secolo, una radicale trasformazione della coscienza umana... Dicevano che l’Eta’ dei Pesci stava finendo e, di conseguenza,  l’ansia di essere per ‘avere’,  la competizione, la scalata al successo, l’accumulo del denaro , la crescita e l’accentramento del potere si sarebbero trasformati nell’esperienza dell’essere  per essere, la cooperazione e l’altruismo, la condivisione solidale delle risorse e il decentramento del potere.

Negli anni 70 sembrava un’utopia,  ma oggi si sente che il tempo sia maturo per un radicale cambiamento di coscienza, e  pare che ci siamo proprio nel mezzo.

Solidarieta’ dunque con i precari che oggi manifestano, ma sappiano anche che... non sono soli….

 
 
 

A PROPOSITO DI MIGRANTI ...

Post n°58 pubblicato il 08 Aprile 2011 da fuorischemi
 

Erri De Luca era un pischello di 18 anni nel 68, pieno di fuoco rivoluzionario, pieno di voglia di Lotta Continua,  e ci ha dato dentro fino al 76, quando il movimento fu sciolto. Poi ne ha passate tante, ha fatto un po’ di tutto,  il camionista, il muratore, l’operaio, ma la sua testa continuava a cercare la verita’ , al di la’ delle apparenze e delle illusioni. L’ho conosciuto molti anni fa, alla fine degli anni 80, quando  ancora era  un nessuno  e stava scrivendo il suo primo libro, “Non Ora, Non Qui” sui quaderni a righe delle medie.  Adesso e’  una firma importante del giornalismo italiano, ma ha conservato la sua schietta umanita’ e il coraggio di dire le verita’ scomode per il sistema e la cultura contemporanea.

Nel  video che vi propongo qui infatti, registrato dal programma "Che tempo che fa" del 20 maggio 2009, Erri De Luca,  dal cimitero di Lampedusa, racconta dell'immigrazione e propone alcune profonde riflessioni che si adattano perfettamente all’attualita’ di questi giorni.

Dura poco piu’ di 10 minuti, ma e’ di grande intensita’..

 
 
 

aggiornamento Missione di Pace in Libia

Post n°57 pubblicato il 02 Aprile 2011 da fuorischemi
 

per vostra informazione, dopo un breve periodo di delusione per la scarsa risposta allo stimolo che avevamo lanciato al popolo arcobaleno, cominciano a giungere segnali di prese di posizione di alcune organizzazioni nonviolente italiane cui avevamo inviato la proposta Gandhi In Action...

Questo il comunicato stampa della Comunita' Papa Giovanni XXIII di Rimini

http://www.operazionecolomba.com/

 

Rimini, 1 aprile 2011

COMUNICATO STAMPA

 


La Comunità Papa Giovanni XXIII aderisce alla manifestazione nazionale contro la Guerra in Libia del 2 aprile 2011

La Comunità Papa Giovanni XXIII si schiera contro l'intervento militare in Libia e non accetta la definizione di "umanitario" affiancato  all'intervento militare. La Comunità invita tutte le parti ad investire risorse umane e finanziarie in  politiche nonviolente di risoluzione dei conflitti. Infatti:

- La coscienza ci dice di non fare accordi con chi uccide, la nostra intelligenza ci aiuta a capire che la guerra di oggi è preparata da tante scelte miopi ed egoistiche: abbiamo sovvenzionato per decenni Gheddafi per interessi economici, lo abbiamo sostenuto nella sua azione contro i poveri in fuga dalle guerre africane per paura che arrivassero profughi in Italia ed Europa.

- La coscienza ci dice che non si può far la guerra senza diventare meno umani e che la nostra crisi non è solo economica ma anche morale.

- La nostra coscienza ci chiede di investire con forza sull'intervento nonviolento civile, nonostante il clima di esaltazione che produce la  violenza.

Sappiamo per esperienza personale che la nonviolenza funziona, ma non è fatta di parole né di soli no alla guerra: chiede di essere provata, vissuta, chiede meno parole e più persone pronte a sperimentarla: è lo strumento di oggi, su cui, come paese, dobbiamo assolutamente puntare.

1)  I membri della Comunità ed i volontari sperimentano quotidianamente l'alternativa alla violenza in zona di conflitto armato da 20 anni.
Un'alternativa c'è sempre. Anche quando parlano le armi. Vi invitiamo a venire con noi per provarlo nei progetti di Operazione Colomba e come servizio civile nazionale ed internazionale.

2)  Già da tre settimane le famiglie della Comunità hanno offerto al  Governo la disponibilità ad ospitare altri rifugiati, oltre a quelli che già sono stati accolti.

3)  I membri della Comunità andranno in Tunisia per vivere assieme ai profughi nei campi e sperimentare cosa significa per loro l' "intervento umanitario militare" del nostro Governo e quali sono per i molti profughi eritrei, sudanesi e somali le conseguenze degli Accordi di respingimento  che i Governi Italiani hanno stretto con il Governo Libico.

 
 
 

INIZIATIVA NONVIOLENTA PER LA FINE DELLA GUERRA IN LIBIA

In questi giorni ho seguito con attenzione l’evolversi della situazione in Libia e a Lampedusa  su vari media d’informazione e ho sentito l’impulso forte e determinato di studiare una possibile iniziativa da proporre al  movimento nonviolento  europeo. 

Cio’ che piu’ mi ha stimolato e’ stata un’intervista a… nonmiricordopiu’chi… che affermava l’assenza della voce dei pacifisti su questa guerra.  In effetti, ho fatto un giro su alcuni dei siti delle associazioni che si erano impegnate durante la guerra dei Balcani e ho notato che non c’era molto ‘movimento’… 

Confesso che anche io, da coordinatore europeo della Gandhi In Action,  mi sono riconosciuto immobile e passivo con un certo imbarazzo…

Ci ho meditato a lungo e alla fine mi e’ arrivata l’ispirazione…. Ho buttato giu’ una bozza di una proposta e ho inviato una mail in India, al coordinatore internazionale della Gandhi In Action. Mi ha risposto subito, incoraggiandomi a diffondere l’iniziativa in rete e assicurandomi la partecipazione sua e della movimento gandhiano indiano.

Dopo un breve consulto via skype sui personaggi e le associazioni chiave da sollecitare, ho finalizzato la proposta e la sto diramando ai gruppi che avevano organizzato la Marcia su Sarayevo (MIR SADA) nel 1993.

Un po’ per giustificare la mia assenza di questi giorni nella Community, e un po’ per condividere in anteprima l’idea con voi amici, avere un vostro parere e qualche eventuale suggerimento,  ve la incollo qui….

gandhi march

SHANTI NOW (PACE ORA) IN LIBIA

Missione di Pace degli attivisti nonviolenti europei  per il “cessate il fuoco” e per una soluzione nonviolenta del conflitto in Libia

Dopo pochi giorni dall’ingresso nel teatro della guerra dei leader delle nazioni europee e della NATO, e’ evidente che le soluzioni violente del conflitto civile libico stanno spianando la strada ad un graduale aumento dell’odio e della distruzione, dato che le  le cosiddette “missioni umanitarie” si stanno trasformando in un coinvolgimento diretto nel conflitto, con gli effetti collaterali delle vittime civili e il massiccio esodo dei rifugiati.

Sappiamo tutti che la violenza nutre la violenza e che la spirale della violenza e dell’ostilita’ di questa guerra si sta espandendo velocemente, scuotendo le coscienze dei cittadini del mondo.

Il tempo sembra appropriato per gli attivisti delle varie Associazioni dedicate alla pace e alla nonviolenza di scendere in campo, chiedendo ai leader delle forze armate coinvolte di cessare il fuoco e di esplorare possibili alternative nonviolente per risolvere il conflitto.

L’ingente e crescente numero dei rifugiati e migranti, che sbarcano in Europa all’Isola di Lampedusa con barconi e pescherecci carichi di persone che fuggono dalla crisi nordafricana, sta creando  seri problemi agli abitanti della piccola isola mediterranea,  superati ormai in numero dai richiedenti asilo. Gli sbarchi continuano e se ne paventa un costante aumento, mentre i piani di sfollamento dei rifugiati dall’islola restano incerti e in allestimento.

Cosi’ come il movimento pacifista si mobilito’ nel 1993, durante il conflitto nei Balcani, con la Marcia su Sarayevo, denominata MIR SADA, nello stesso modo e con gli stessi principi, una Marcia su Tripoli puo’ essere organizzata in pochi giorni con il tamtam della rete e la mobilitazione delle organizzazioni nonviolente europee.

E’ importante che le Associazioni nonviolente  che sono accreditate con i governi delle nazioni europee coinvolte richiedano il  consenso politico e la partecipazione dei loro paesi fornendo ai volontari il supporto logistico, i rifornimenti necessari e la promessa (in caso di buon fine della missione) di stanziare aiuti allo sviluppo  e alla crescita delle comunita’ liberate dai tiranni e dal conflitto.

Usufruendo degli aerei e delle navi che partono vuoti dall’Italia e con destinazione Lampedusa per caricare i rifugiati destinati alle tendopoli allestite in varie regioni italiane, i volontari possono raggiungere Lampedusa e, a gruppi, imbarcarsi per le coste nordafricane.

I barconi e pescherecci che hanno portato i rifugiati possono essere dissequestrati e avere l’autorizzazione al ritorno da dove sono venuti, con a bordo i volontari partecipanti alla marcia, e impegnarsi a non tornare piu’ in Italia.  Lo sbarco dei nonviolenti in missione di pace avrebbe sicuramente un forte impatto sulle persone che stanno fuggendo dai conflitti e soprattutto su coloro che, camuffandosi da profughi, stanno tentando di cogliere l'opportunita' di entrare in Europa nella speranza di trovare accoglienza e lavoro, e sono in attesa di imbarcarsi per Lampedusa. Non dovrebbe essere difficile per i volontari nonviolenti convincerli a non tentare la traversata, dato che la situazione e' satura e la loro possibilita' di inserirsi e trovare lavoro potrebbe risolversi in un rimpatrio forzato.

In un clima di “cessate il fuoco” i marciatori nonviolenti potranno confluire, accompagnati dalle popolazioni locali, in localita’ prestabilite e marciare verso Tripoli.

La proposta di risoluzione del conflitto civile Libico, cui stiamo pensando, verte sul concetto del Gram Swaraj di Mahatma Gandhi, ovvero la costituzione di una federazione di comunita’ e tribu’, libere, autonome ed autogestite, con un regime di autogoverno e democrazia diretta,  e un parlamento federale dei loro rappresentanti in regime di sussidiarieta’ e di democrazia rappresentativa delle autonomie locali e confidiamo che sia un progetto accettabile per Gheddafi, che gia' aveva implementato un sistema di autonomie provinciali e tribali.

Gandhi In Action International non ha strutture organizzative per gestire questa iniziativa, ma offre tutto il supporto e la partecipazione possibile a tutte quelle  Associazioni nonviolente che volessero far propria questa missione e costituirsi punto di riferimento organizzativo.

Confidiamo che la sensibilita’ e la disponibilita’ di 1000 attivisti nonviolenti sia un obiettivo facilmente raggiungibile e che la fattibilita’ e ragionevolezza delle proposte sia compresa dai governi e dall’opinione pubblica dei paesi interessati.

I gruppi che intendono far propria e promuovere l'iniziativa possono contattare il coordinatore di GANDHI IN ACTION EUROPA  Riccardo Gramegna  (riccardogram@libero.it)

 
 
 

UMANITA’ E SOLIDARIETA’

Post n°55 pubblicato il 19 Marzo 2011 da fuorischemi
 

La tragedia del Giappone ha sconvolto l’umanita’ e la minaccia di una nube tossica e radioattiva continua a preoccupare il mondo intero.

La forza e la potenza della natura ci ha sorpreso tutti e ci ha reso  consapevoli della  fragilita’ e precarieta’ della nostra vita, della nostra presunzione ed ignoranza, della nostra dipendenza dalla tecnologia e dall’energia che la fa funzionare. Un trauma psichico collettivo che ha scosso profondamente  le nostre coscienze.

Abbiamo visto le immagini del terremoto, abbiamo visto l’onda anomala sconvolgere campi e citta’ e stiamo seguendo con ansia l’evolversi della situazione dei reattori di Fukushima.

Quant’e’ vero che il mondo si e’ fatto piccolo… e il Giappone, cosi’ lontano, si e’ fatto a noi molto vicino. Siamo vicino ai Giapponesi che sono morti, a quelli che hanno salvato la vita ma hanno perso tutto, a quelli che stanno lavorando alle centrali, esponendosi alle radiazioni, sacrificando la loro vita consapevolmente  per salvare i loro connazionali e il mondo intero… siamo vicini con il pensiero, con la simpatia e la solidarieta’… ma siamo anche vicini perche’ il mondo non ha confini… e se scoppia  un reattore, o peggio tutti e quattro, sappiamo che la nube radioattiva si diffondera’ nell’atmosfera e… saremo tutti contaminati… non ci sono frontiere o dogane che la possono fermare…

Il mondo e’ uno, unito senza separazioni e senza barriere. Questa e’ la verita’… Cosi’ come e’ vero che l’umanita’ e’ una, perche’ siamo tutti esseri umani….

Anche se ci distinguiamo per nazionalita’, apparteniamo tutti al genere umano,  alla razza umana e siamo membri della grande famiglia umana, la specie dell’ Homo Sapiens che condivide il pianeta con un’infinita’ di altre specie…

Ci siamo abituati a vedere il mondo separato dalle barriere geopolitiche, … frontiere, dogane, governi, bandiere, inni e identita’ nazionali.. ci siamo identificati in un popolo, in un territorio e ci siamo chiusi  e difesi dentro i confini di cio’ che consideriamo il ‘nostro’ stato. Ma oggi Fukushima ci offre la possibilita’ di comprendere che quel mondo e’ solo il frutto di schemi mentali… in realta’, e’ un’illusione condivisa.

Tutta le generazioni viventi sul pianeta sono nate in questa ‘idea’ del mondo, sono state educate nelle scuole ad accettare questa ‘realta’ virtuale’, si sono necessariamente conformate e la stanno perpetuando , ma la verita’ si sta svelando attraverso le tragedie che scuotono  le coscienze e le risvegliano alla cooperazione e alla solidarieta’ con tutti gli esseri umani.

E’ vero che il prossimo a cui prioritariamente dobbiamo dare amore e solidarieta’ sono  i nostri famigliari, i vicini di casa, i nostri concittadini e connazionali, ma e’ anche vero che ormai ci e’ prossimo ogni essere umano sul pianeta e se si trova in difficolta’ e possiamo aiutarlo, dobbiamo farlo anche se vive dall’altra parte del pianeta.

Sono tanti gli uomini e le donne di buona volonta’ che aiutano il prossimo, nel nord e nel sud del mondo, in casa propria, nelle comunita’ locali e dovunque ci sia un problema che puo’ essere risolto… e lo fanno volontariamente, spontaneamente, consapevolmente, perche’ hanno capito che se aiuti un essere umano, ovunque sia, aiuti l’intera umanita’.

Il Mahatma Gandhi, rispondendo a J.Nerhu, il primo Premier dell’India liberata, che gli chiedeva.. “come faccio a capire se le decisioni che devo prendere sono in linea con la non-violenza?” gli disse… “Ti daro’ un Talismano….

 
 
 

NAZIONALISMO E L'UNIONE EUROPEA

Foto di fuorischemi

Io sono un cittadino europeo, come tutti noi,  che siamo cittadini “comunitari” (gli ‘altri’ li chiamiano “extracomunitari”), per cui la mia nuova patria, la mia nazione  e’ l’Europa Unita.

Con il Trattato sull'Unione Europea del 1992, si è riconosciuta solennemente l'esistenza della cittadinanza europea, che dà luogo ad una vera e propria cittadinanza…Se per cittadinanza si intende, come si intende, la condizione per l'esercizio dei diritti connessi alla sovranità da parte del popolo, vuol dire che siamo gia’ membri del popolo europeo, con una nuova nazionalita’ .

 

C’e’ gia' la bandiera, l’inno nazionale, la moneta, c’e’ il parlamento, manca solo l’unione politica,  il cui impegno e’ stato sottoscritto, ma non ancora  realizzato.

L’unione politica dell’Europa significa la fusione delle sovranita’ nazionali in un unico stato federale, con un parlamento e un governo europeo e una rete di autonomie locali europee. La ‘devolution’ aveva questo progetto… il graduale svuotamento degli stati nazionali, ‘devolvendo’  le loro funzioni alle autonomie locali e trasferendo gli eserciti e le rappresentanze diplomatiche allo Stato Federale.

Cosa sta frenando questo processo? I nazionalismi… degli stati e dei cittadini…

per cui, queste celebrazioni dei 150 anni, questa flebo populista di cio’ che e’ stato (storia) e cio’ che e’ Stato (prima repubblica oligarchica mai rifondata), questo sventolar di tricolori e questo cantare l’inno di Mameli, a me che non son leghista, ma son federalista , a me che non son comunista statalista ma son comunitarista europeista,  sembra una manifestazione molto “nazionalista”….

E mi sorprende anche che il Presidente Napolitano, oggi protagonista delle celebrazioni, il 27 gennaio di quest’anno, in occasione della Giornata della memoria, ha affermato… (copio e incollo dal sito del Sole 24ore) Occorre vigilare contro nazionalismo e populismo”. «Per evitare di ripetere una tragedia come quella della Shoah, dobbiamo sapere che il primo seme avvelenato, il primo germe distruttivo é quello dell'intolleranza, del nazionalismo e del populismo che si traducono in demonizzazione e odio del diverso e dello straniero. È necessaria attenzione, vigilanza e pronte reazioni dovunque quel germe si manifesti e in qualsiasi forma, anche in paesi che si sono dati dichiarazioni di principi e costituzioni democratiche».

Chiudo con tre frasi di tre persone diverse, ma che egualmente hanno un riconoscimento di simpatia e il 'gradimento' di quasi tutti…

Il nazionalismo è una malattia infantile. È il morbillo dell'umanità.” (Albert Einstein)

È il nazionalismo che è una malattia, il razzismo poi... è la follia.” (Roberto Benigni)

"Il mondo è intossicato di nazionalismo malsano, sulla base di razza, di sangue e di confini, in contraddizione al Vangelo." (Papa Giovanni XXIII)

vedi anche 

post n.14 - prendiamone atto  / post n. 13 strategienonviolente  / blogspot - valsesia comunita' europea

 

 
 
 

ALLARME NUCLEARE in Giappone e mobilitazione antinucleare in Italia

Sospendo i miei “lavori in corso”  perche’ gli eventi del Giappone, che sto seguendo in tv, non mi permettono di restare concentrato sui progetti che ho sul tavolo… terremoto e tzunami, pur se di straordinaria magnitudine, sono passati in secondo piano rapidamente per il problema delle centrali nucleari.

Mio suocero, ingegnere civile Americano, ha lavorato negli anni 60/80  come responsabile di cantiere nella costruzione di centrali nucleari.  L’ho conosciuto mentre costruiva la centrale di Caorso, nel 1974, e qualche anno prima aveva diretto i lavori per la centrale di Fukushima in Giappone.

Faceva parte di un tema di tecnici specializzati di una multinazionale americana che forniva centrali “chiavi in mano” a vari stati che si stavano nuclearizzando.

Quando l’ho conosciuto io ero gia’ da tempo nel movimento naturalista ed ecologista contrario al nucleare e avevamo,  ovviamente spesso, accese discussioni sui pro e i contro del nucleare, della crescita dei consumi di energia, del progresso tecnologico e degli stili di vita correlati.

Lui era sinceramente convinto dei 'pro' e cercava di farmi capire che il mondo stava accelerando sulla via del progresso, del benessere materiale e che quindi c’era bisogno di aumentare la produzione di energia... ed era cosi’ convinto della bonta’ dei progetti, della sicurezza degli impianti e delle tecnologie… che non riusciva a capire le mie argomentazioni ‘contro’,... neppure le ascoltava. “Le centrali sono sicurissime… solo un errore umano potrebbe causare dei guai, ma le procedure sono cosi’ complesse e coinvolgono cosi’ tante persone che un errore umano e’ quasi impossibile”… cosi’ diceva… ma se oggi fosse ancora vivo, guardando le immagini in tv della ‘sua’ centrale a Fukushima, si renderebbe conto che forse avevo ragione a contestare le sue convinzioni sulla utilita' e sicurezza di quegli impianti…

L’allarme nucleare giapponese ha riacceso il dibattito nazionale sulla recente scelta del governo Berlusconi di riproporre il ritorno al nucleare in Italia… ci sono molti file sul web sull’argomento e molti sono gli appelli alla mobilitazione promossi da varie organizzazioni....

Oggi, per esempio,  a Roma e’ stata presentata la campagna referendaria per fermare il nucleare..  questo e’ il link del comitato promotore    http://www.fermiamoilnucleare.it/lappello

E questo e’ il link per co-firmare l’appello     http://www.fermiamoilnucleare.it/lappello

Francamente penso che, dopo Cernobil ed ora Fukushima, non c’e’ piu’ bisogno di lottare ‘contro il nucleare in Italia (la partita e’ ormai vinta e la gente sara' convinta…) ma bensi’ c’e’ bisogno di manifestare ‘per’, per  il cambiamento dello stile di vita, per ridurre consapevolmente i consumi e gli sprechi di energia, per la scelta delle energie pulite e rinnovabili, per la sostenibilita’ ecocompatibile della vita a dimensione umana.

C'e' qualcuno che vuole argomentare?

 

 
 
 

IN ALTRE FACCENDE AFFACCENDATO

Post n°52 pubblicato il 22 Febbraio 2011 da fuorischemi
Foto di fuorischemi

In questi ultimi giorni mi son sentito vuoto, come un flauto chiuso nella sua custodia, fermo come le corde di una chitarra appoggiata al muro, spento come un sintetizzatore, incapace di generare una sequenza…

Ho pensato…. sara’ il bioritmo, avro’ qualche pianeta opposto, la luna storta, ma lo squallore della situazione politico/istituzionale, il cancan promozionale sulla rai del festival e dell’isola, lo spot di “che banca, del gruppo mediobanca”, solo per fare degli esempi, mi facevano girare le palle in modo inusitato.

Quando sono un po’ incazzato, di solito faccio digiuno, mi vesto di bianco e medito in silenzio… mi aiuta ad ricuperare il controllo e a capire dov’e’ il problema dentro di me…

Ho girato tra i blog degli amici e non mi veniva nulla da commentare… ho iniziato due o tre bozze per un post, ma non ne ho completato uno… neppure rispondere ai messaggi mi riusciva facile…  una crisi di stanchezza? Certo e’ impegnativo mantenere vive le relazioni con gli amici ed i bloggers… assorbe tempo e attenzione… e forse inconsciamente mi son reso conto che alcuni progetti a cui stavo lavorando mi stavano richiamando al dovere…

 

oggi li ho presi in mano, li ho spolverati, e gli ho detto “ok… capito… non vi ho dimenticati… avete ragione! da ora in poi, mi impegno a completarvi”..

Per cui, amici miei, per qualche giorno, durante questo ciclo della luna, saro’ ovviamente meno presente sui vostri blog… e desidero sappiate che non sara’ per disinteresse o disaffezione, ma perche’ in altre faccende affaccendato…

Sono certo della vostra comprensione e vi abbraccio con affetto….

 
 
 

Se la luce e' onnipresente...

Post n°51 pubblicato il 20 Febbraio 2011 da fuorischemi
 

Per conchiudere l’argomento luce e buio, vista che ormai la luna e’ calante… vorrei proprorvi ancora una riflessione…

Se, fra tutte le realtà visibili, la luce è quella che meglio esprime il mondo spirituale e per tutti  e’ fonte e sinonimo di vita… si capisce perché in tutte le religioni si assimila Dio alla luce....

"Io sono la luce del mondo.  Chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita"
(Giovanni 8:12)

“Sii tu stesso la tua luce” (Budda)

 

"Quella luce che rifulge al di là del cielo,
al di là dell’universo, al di sopra di tutte le cose,
al di là dei mondi supremi fra i supremi,
quella è proprio la stessa luce
che brilla nell’intimo dell’uomo."
om shanti shanti shanti  (Chandogya Upanishad)

Mio Dio, fammi uscire dalle tenebre alla luce.

Illumina il mio cuore con la scienza.

Dacci la luce con cui saremo diretti verso di Te.

Mio Dio, metti la luce nel mio cuore,

luce nelle mie orecchie, luce nei miei occhi,

luce sulla mia lingua, luce alla mia destra,

luce alla mia sinistra, luce al di sopra di me,

luce al di sotto di me, luce davanti a me,

luce dietro a me.

Metti nell'anima mia la luce; inondami di luce;

Signore, dilata il mio cuore e aiutami ad agire bene.

Mio Dio, Te ne prego, metti la luce nella nostra vita,

la luce alla nostra morte; che la luce sia nelle nostre tombe

e nel giorno della resurrezione.

(Preghiera tradizionale islamica)

Ma se la luna ci testimonia

che il buio nel cielo non esiste,

che la luce pervade l’universo,

perche’ continuiamo a cercare la luce?

Puo' un pesce dire di avere sete?

 

 
 
 

C'E' LUCE NEL BUIO

Post n°50 pubblicato il 18 Febbraio 2011 da fuorischemi
 

La luna piena,  lassu’ nel cielo, ci conferma che

c’e’ luce anche nel buio.

Molti credono che la luce, nel firmamento, sia soltanto nelle stelle

ma s’irradia invece nello spazio che agli occhi sembra buio... 

la luna la riflette, e testimonia che la luce e’ onnipresente

 

luna piena

 

Siamo tutti influenzati dalla luna, non solo le donne e il loro ciclo,

ma anchegli uomini risentono gli alti e bassi degli umori

a seconda delle sue fasi…

 

La luna piena è la luna dell’equilibrio: contiene infatti ciò che è stato,  

 ha realizzato e completato ciò che doveva,

ma ha ancora della strada da fare, perché deve ancora invecchiare.
La luna piena rappresenta il compimento del punto massimo,  

le sue energie sono al top, ha raggiunto l’apice,

il proprio limite in perfetta naturalezza, seguendo il suo ciclo.

E’ la luna della perfezione:

è giunta al punto oltre il quale non si può andare,

perché dopo inizia il declino, la decadenza, la morte.

full moon meditation

 

Se desiderate  meditare sulla luna piena,

queste sono le potenzialità che essa stimolerà:

la completezza, la compiutezza, la totalità, la perfezione,

la pienezza, la sazietà, l’appagamento, il senso della realizzazione,

la serenità che viene dall’aver completato un ciclo,

il contenere in sé il passato, il presente e il futuro,

il potere creativo inesauribile, inestinguibile ed eterno della luce onnipresente.

 

 

 
 
 

L’ EGITTO LIBERO, SENZA VIOLENZA

Post n°49 pubblicato il 11 Febbraio 2011 da fuorischemi
 

I GIOVANI EGIZIANI HANNO LIBERATO L'EGITTO SENZA L'USO DELLA VIOLENZA, MA CON LA PARTECIPAZIONE IN MASSA DEL POPOLO ALLA DISOBBEDIENZA CIVILE E PACIFICA CONTRO LE DISPOSIZIONI DI COPRIFUOCO IMPOSTE DAL GOVERNO.

RESISTENDO ALLE INIZIALI INTIMIDAZIONI DELLE AUTORITA’ GOVERNATIVE E VIOLANDO SENZA PAURA LE LEGGI SULL’EMERGENZA , I GIOVANI RIVOLUZIONARI DI PIAZZA TAHRIR  SONO GRADUALMENTE RIUSCITI  A CONVINCERE L’INTERO POPOLO AD UNIRSI A LORO, MINIMIZZANDO GLI SCONTRI CON I SOSTENITORI DI MUBARAK E CON ATTEGGIAMENTI AMICHEVOLI VERSO I MILITARI.

CHIEDENDO CON FERMEZZA, PERSEVERANZA E PACIFICA DETERMINAZIONE LE DIMISSIONI DI MUBARAK… HANNO OTTENUTO LO SCOPO DELLA LORO RIVOLUZIONE NONVIOLENTA E HANNO CAMBIATO, IN POCO PIU' DI UN MESE, LA STORIA E LO SCENARIO DEL MONDO!

FOLLA

 
 
 

IO, IO , IO, QUANTI IO SONO IO?

Post n°48 pubblicato il 10 Febbraio 2011 da fuorischemi
 

L’argomento e’ assai complesso e non e’ qui mia intenzione di dissertare di psicologia,  o di far riferimento al romanzo di Pirandello ‘uno, nessuno, centomila’, ma vorrei condividere una riflessione ridotta al minimo…

Secondo lo yoga, semplificato al massimo, ognuno di noi e’,  insieme, corpo, mente, ego  e anima e ciascuna di queste componenti ha un proprio io, che convive, in armonia od in conflitto con tutti gli altri…

L’io corpo e’ quello che dice…  io ho male alla pancia, io ho fame, io sono stanco, io ho paura di morire..

L’io mente e’ quello che dice… io penso, io studio, io lavoro ad un progetto, io giudico, io alla morte non ci voglio pensare…

L’io ego e’ quello che dice… io sono Tal dei Tali, io sono un operaio, un avvocato, io sono un vincente, io non valgo niente, io sono ricco, io sono potente, io non moriro’ se lascio una traccia…

L’io anima e’ quello che dice… io sono e basta… io non ho paura di morire perche’ sono immortale…

L’io corpo ama con i sensi… ama il cibo con la bocca, ama la musica con l’udito, ama il partner con il sesso..

L’io mente ama l’arte, la cultura, l’intrattenimento e ama il partner con la ragione, con il calcolo, con i principi…

L’io ego ama la carriera, il successo, il potere e ama il partner per essere amato…

L’io anima ama tutto e tutti incondizionatamente, eternamente, ama l’essenza universale dell’amore e della vita da cui non e’ separato…

Non e’ questione che l’uno sia migliore dell’altro… ma l’essere umano sembra abbia la facolta’ di identificarsi e di posizionarsi nell’uno o l’altro vivendo, di volta in volta,  una diversa qualita’ dell’essere...

io

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: fuorischemi
Data di creazione: 20/11/2009
 

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