Creato da: crisse il 27/03/2006
Giorno dopo giorno

Contatta l'autore

Nickname: crisse
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 54
Prov: PC
 

Link Flash

 

Area personale

 

Ultimi commenti

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultime visite al Blog

crissebagninosalinaroromaplacido61strong_passionalma.lulajgiovanni80_7oliver64marianna.capellettocornell2unoditaliaginevra1154giusyianArcobaleno1961Binxus
 
 

L'angolo della creatività

Ecco qualcosa che, per motivi molto diversi, mi piace:

When You're Gone


J'na i marre


Hard Rock Hallelujah

 

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

 
« Con un poco di zuccheroSono un abitudinario »

L'Omeostupidaggine

Post n°41 pubblicato il 26 Aprile 2006 da crisse
 
Tag: Io
Foto di crisse

È primavera, e si sa che con la primavera arrivano i primi caldi, le giornate soleggiate, i pollini nell’aria e chi soffre di allergia è pronto a subire l’ennesima devastazione fisica.

È una piccola storia, insignificante, ma preoccupante e, cosa per me più significativa, mi ha davvero fatto inc….re.

È qualche giorno che il piccolo si sfrega gli occhi.

“Ma non sarà mica per caso l’allergia?”.

“Sì, può essere. Anche l’anno scorso, se ricordi, in questa stagione ha iniziato a soffrirne. Ma ti ricordi come l’avevamo curata?”

“Con un collirio… ma non ricordo quale.”

“Provo a dare un colpo di telefono alla pediatra.”.

Dopo qualche ora…

“Dice che l’ideale sarebbe portarglielo a vedere. Ma sai, con le feste, i ponti e tutto il resto temo che prima di maggio non riusciremo a passare. Nel frattempo mi dice che potremo provare con questo collirio”.

Mi reco in farmacia. Prendo il collirio. Sembra qualcosa a base di camomilla. Ma poteva dirci subito di fare degli impacchi di camomilla, come insegnavano le nonne! Vabbuò, forse aiuta a decongestionare e dà un po’ di sollievo.

Ieri eravamo a pranzo dai nonni. Il piccolo ora dopo ora, minuto dopo minuto, si sfrega gli occhi, si stropiccia, ormai possa più tempo a grattarsi che a fare altro.

Caspita, sarà che siamo in campagna? O forse il gatto, o il cane… “Ma io questa mattina o anche lavato il pavimento.”.

Gli occhi si gonfiano. Dove hai messo il collirio? No, l’ho lasciato a casa. Corriamo presto. Non piangere, presto saremo a casa e con la medicina passerà tutto. Resisti, ancora qualche minuto…

A casa, due albicocche al posto degli occhi. Ecco il collirio, forza, sta un po’ a letto coricato, vedrai presto passa tutto…

Povero piccolo, non ho mai visto due occhi così…

Il pomeriggio ora sembra un po’ più tranquillo, il piccolo è a letto, sta dormendo, forse quando si sveglierà starà meglio. Dov’è questa collirio, ah ecco la scatola, vediamo un po’ cosa ci è scritto su… ecco una scritta piccola, qui sotto… “PRODOTTO OMEOPATICO”.

Prodotto Omeopatico??? Ossia: acqua distillata???

“Delinquente!”, solo questo mi viene: “Delinquente!”.

Quello sta male come un cane, piange dal dolore, noi attorno al lui per confortarlo e sperando che questo farmaco lo aiuti… e tu ci dai acqua distillata?

“Oh, la fuga è veloce, mi metto le scarpe, che sono già in strada…” diceva una canzone qualche anno fa. In farmacia chiedo un collirio antistaminico, un farmaco “vero”.

Trovato. Torno a casa. Il piccolo si sveglia con due occhi come mezze pesche. Una goccina qui, una lì.

Dopo un quarto d’ora non si lamenta più. Un’ora e il gonfiore sembra diminuito. Questa mattina sembra un altro.

Ma dentro di me rimane la voce: “Delinquente… delinquente… delinquenti…”.
 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963