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Come un limone

Post n°98 pubblicato il 26 Maggio 2006 da crisse
 
Tag: Io
Foto di crisse

Non so se vi è mai capitato di sentirvi come dei limoni, che tutti non vogliono far altro che spremere.

Al lavoro tutti ti cercano e ti chiedono un favore, ti danno un compito, ti assegnano scadenze. E ognuno ha una priorità più alta di quello precedente. Non hai nemmeno tempo di segnarti gli impegni sull’agenda ed ecco che arriva la telefonata del boss di turno che ti chiede di fare qualcosa.

E poi la moglie, o la fidanzata, che ti dice che devi assolutamente preoccuparti di trovare il tempo per accompagnarla a fare spese, a trovare amici… “Facciamo alle 19:00?”. E quella sera in cui avevi previsto di leggere quel libro che hai comprato tre mesi fa deve ancora essere ripianificata.

Gli amici ti telefonano per dirti che senza di te non possono giocare a calcio, perché sarebbero uno in meno, questa volta, proprio, non puoi mancare!

E se provi a dire che hai già tante altre cose da fare, ecco che, a loro avviso, le altre cose devono passare in secondo piano. “Ma vivi per lavorare o lavorare per vivere?”, “Ci sono momenti in cui occorre fare un sacrificio, poi ti prenderai qualche giorno di ferie tra un paio di settimane…”, “Ma dai, per una volta lei può uscire con le sue amiche, no? Poi vi vedrete nel fine settimana…”.

E alla fine tutti pensano a loro, ma nessuno pensa a te. Si diventa un automa al servizio degli altri. “Ma allora non mi vuoi bene? Se sapessi da quanto tempo aspetto questo momento!” “Purtroppo non abbiamo altra scelta che lei. Se vuole può dire di no, ma non sarebbe consigliabile…” “Se troviamo qualcun altro al tuo posto, poi temo che non ti chiameremo più..:”. E così arrivano anche le minacce, più o meno velate.

Ma io cosa desidero? Desidero sacrificarmi per il lavoro? Passare ogni minuto con la mia lei? Dedicarmi agli amici?

Vorrei tanto alzarmi una mattina senza avere nulla da fare, passeggiare tutto il giorno in giro per la città, o mettermi in viaggio verso la campagna senza meta, e viaggiare così, a zonzo… Andare nei negozi che interessano a me, non parlare per ore, sentire la noia che mi passa addosso… ah, sogni e desideri…

E poi penso che prima o poi il limone, spremi spremi, resta senza succo.

Rimane solo la buccia. Qualcuno la mangia. Qualcuno la grattugia. Qualcuno la getta nell’immondizia.
 
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