crisse

Oggi venendo a lavorare avevo tanti bei pensieri sereni, e li stavo mentalmente organizzando per riportarne qualcuno qui. Poi arrivato ai piedi dell’edificio dove ha sede la mia società, mi sono accorto che non era stato aperto il portone. Ho dovuto aspettare mezz’ora prima che arrivasse la guardia giurata con le chiavi. Me le ha fatte girare come un mulino a vento ed ora sono un po’ imbronciato.

Ieri mi sono imbattuto in due blog simili quanto opposti l’uno dall’altro. Prima quello di Rita, una ragazza molto carina e dolcissima, che sta cercando di crescere una bellissima bimba senza il papà (e credo che, dato il personaggio, sicuramente sia meglio così. Mi fermo qui per non passare agli insulti gratuiti…).

Poi c’è sof2004 che, invece, cerca di essere il più possibile vicino alla sua amatissima bimba dopo che il matrimonio è finito…

Due storie che mi fanno pensare a come in fondo io sia fortunato, e che fanno passare in secondo piano i miei piccoli problemi quotidiani, declassandoli a banali contrattempi.

L’ultima notizia di una certa rilevanza si è sviluppata in serata, quando è squillato il telefono. Dopo aver inviato qualche decina di e-mail, ecco che un albergo della riviera mi contattava per comunicare la disponibilità di una stanza per la prima settimana di luglio. Finalmente potrò portare Pietro al mare. Lo chiede da più di due anni, ma per vari contrattempi non ci siamo mai riusciti: due anni fa si prese una bella varicella il giorno prima della partenza, l’anno scorso proprio in questo periodo c’era il temine per la sua sorellina. Che sia la volta buona?