crisse

Andando a ritroso l’altro grande avvenimento di questi giorni è stato il matrimonio della mia cara sorellina.

Assurdo.

Non so cosa voi immaginiate quando pensate ad un matrimonio, ma più o meno tutto si è svolto diversamente. Molto americano, però.

Ma parto dall’inizio.

Matrimonio fissato a Bettola alle ore 12:00.

Ritrovo alle 11:30 sotto la statua di Cristoforo Colombo, in piazza.

Alle 11:27 partiamo da casa (come al solito affidandomi alle pianificazioni di mia moglie il ritardo è assicurato e fisiologico).

Compio miracoli in auto, senza esagerare, e arriviamo all’appuntamento alle 12:03.

Non c’è più nessuno, solo mia madre che mi dice che sono appena entrati, dentro quella porta. Entro un po’ di corsa. Due rampe di scale e sento delle voci.

-Possiamo iniziare?

-Ma in realtà manca mio fratello.

-Se volete possiamo attendere un attimo.

-Ah, eccolo qui…

Il sindaco inizia a leggere una sorta di verbale, enunciare articoli del codice civile e cose del genere. È la prima volta che assisto ad un matrimonio in comune, e non so cosa accadrà. Nel frattempo arrivano anche mia madre, mia moglie ed i bimbi, che salgono uno per ginocchio. Mio figlio mi chiede: “Ma non ci sono i canti?” “Ma quando andiamo in chiesa?”. Vaglielo a spiegare, a quattro anni… Gli dico che questo matrimonio viene “celebrato” dal sindaco, che è quel signore con la fascia tricolore.

Mia sorella è vestita in un abito rosso trasparente, con biancheria minimale e rossa. Lui polo e jeans, tiene le mani in tasca quasi tutto il tempo. Non l’ho mai visto prima e per il momento lo vedo solo di spalle. Basso, come piace a lei, un po’ soprappeso e pettinato alla Yul Brinner. Faccio qualche foto, poche perché tutto finisce in meno di dieci minuti. Però faccio in tempo ad accorgermi che a presenziare al tutto è il caro vecchio Ciappi, e non il Sergio (vedi foto). Sarà valido questo matrimonio?

Alla fine di tutto, inverosimile, veniamo presentati: la madre dello sposo… piacere… il padre dello sposo… piacere sono il fratello… lo sposo… ciao… Questo è lo zio Andrea…

Usciamo, due foto sulla scalinata del comune e poi partiamo per il pranzo, prima degli altri. La speranza è quella di riuscire a dare da mangiare alla bimba prima del pranzo, così da avere un po’ di tranquillità e riuscire a mangiare sereni noi. Ma lei si addormenta durante il tragitto e si sveglia quando iniziamo a mangiare…

Buon locale, un agriturismo sul Passo del Cerro che consiglio vivamente (Agriturismo Fratelli Gusai, Bettola): famiglia simpatica e cordiale, cibo buono e naturale, ottimo panorama sulla Val Trebbia. Prima ti presentano maiali, capre, galline, oche, agnelli; poi te li fanno mangiare. Cucina rigorosamente sarda.

Ci siamo trovati bene, in pochi, eravamo solo noi in tutto il locale. Conoscendomi cosa mi sarà rimasto più impresso? Ma sicuramente le due colleghe gnocche che mia sorella si è portata appresso, veramente notevoli, soprattutto la Valentina. Chiaramente mia moglie preferiva l’altra, ma io ho finto un giusto disinteresse.